FILM - visti e svisti

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il numero 10
00giovedì 5 febbraio 2009 17:00
Tra l'altro mi sono perso il significato della consegna delle penne
!LULLABY!
00giovedì 5 febbraio 2009 17:24
Re:
il numero 10, 02/02/2009 23.29:

A breve mi guarderò Gli Intoccabili... Questione di giorni



A me è piaciuto molto, ogni volta che lo danno me lo rivedo...e mi scappa sempre qualche lacrima [SM=g27819]
zuna
00domenica 8 febbraio 2009 10:15
Re:
il numero 10, 02/02/2009 23.48:


Fight Club
Burn after Reading
Minority Report
A Beautiful mind
Paura e delirio a Las Vegas
Hooligans
The departed
American History X
I soliti sospetti
Training day
Chi non salta bianco è
Man on fire
Glory road
The Truman Show
Quei bravi ragazzi





Questi li ho visti tutti abbastanza recentemente. Qualcuno più (Departed, Fight Club, American History X, Soliti Sospetti), qualcuno meno (Training Day, Man on fire), si tratta comunque di film molto belli, quanto meno a mio gusto.

Uniche 3 eccezioni: The Truman Show (tendo a non sopportare Jim Carrey, sebbene il soggetto del film fosse tuttaltro che malaccio), Paura e delirio a Las Vegas (eccessivamente delirante per i miei gusti) e l'improponibile Burn after reading (nonstante un Brad Pitt spettacoloso, sui livelli dell'Esercito delle 12 scimmie)..

zuna
00domenica 8 febbraio 2009 10:16
Ah, l'altra sera ho rivisto Trainspotting. L'ho sempre considerato un cult, ma vi assicuro che a guardarlo dopo aver letto il libro di Welsh lascia abbastanza con l'amaro in bocca...
ricicardo
00domenica 8 febbraio 2009 11:37
Le Iene: molto coinvolgente! mi è piaciuto!
hogfan
00domenica 8 febbraio 2009 11:43
Re:
zuna, 08/02/2009 10.16:

Ah, l'altra sera ho rivisto Trainspotting. L'ho sempre considerato un cult, ma vi assicuro che a guardarlo dopo aver letto il libro di Welsh lascia abbastanza con l'amaro in bocca...




Il libro non l'ho letto. Ma il discorso riguardo Trainspotting è che innanzitutto è fatto benissimo. Ha una trama snella, agile, intensa ed allo stesso tempo molto complessa dal punto di vista dei contenuti. Sono fantastici i dialoghi, le scenografie, gli stacchi con relativa ironia.

E poi c'è la colonna sonora che di fatto è un film parallelo fatto di note.

Ah, altra cosa, guardalo in Inglese e cambia totalmente.

Se ci capisci qualcosa



Conta che nella prima versione del DVD americano hanno ridoppiato un buon numero di dialoghi!
zuna
00domenica 8 febbraio 2009 14:10
Il fatto è che trama, ricchezza di contenuti e dialoghi magnifici sono tratti pari pari dal libro (il monologo di Rents sulla Scozia e il prologo alla scena di Begbie che hai postato sono ad esempio esattamente copiaincollate dalle pagine del romanzo).. Il mio pensiero era che la maggior parte della gente riconosce (anche giustamente per carità, stiamo parlando di un grandissimo film) la genialità della trasposizione cinematografica, senza magari neanche sapere che la storia è nata dalla mano di Irvine Welsh..

E se leggi il libro il film ti lascia un pò di amaro in bocca non perchè sia fatto male, ma perchè la trama è estremamente ridotta, molte scene sono eccessivamente semplificate (quando Rents spara al cane ad esempio), alcuni personaggi sono trasfigurati (Diane nel libro è una figura del tutto secondaria) e altri addirittura omessi, anche tra i protagonisti: ad esempio nel libro a effettuare il colpo finale c'è un quinto protagonista (Secks "Secondo premio", un alcoolista). Inoltre al finale viene dato tuttaltro significato, perchè nell'opera di Welsh non c'è la completa redenzione di Rents che viene fuori nel film (non lascia i soldi a Spud e non da a intendere che smetterà certamente con l'eroina nè che la sua nuova vita sarà all'insegna dei valori e degli oggetti del celebre monologo finale..


Comunque se hai voglia/tempo leggiti il romanzo e poi fammi sapere: mi interesserebbe conoscere l'opinione di qualcun altro che conosca entrambe le versioni di Trainspotting..
_Sir_
00lunedì 9 febbraio 2009 00:11
Re:
zuna, 08/02/2009 14.10:

mi interesserebbe conoscere l'opinione di qualcun altro che conosca entrambe le versioni di Trainspotting..



Eccomi.
Sostanzialmente sono d'accordo con te, il libro lascia qualcosa in più, ma sostanzialmente è un discorso che si può estendere a qualsiasi trasposizione da carta a pellicola. Come dire, visto che razza di romanzo è Trainspotting, era difficile fare più di così.
Il film per me rimane eccezionale, con o senza il paragone col romanzo, perchè impossibilitato a tradurre certi aspetti ne mette comunque in evidenza altri.

ricicardo
00martedì 10 febbraio 2009 20:15
Gli Intoccabili: bene!
fossadeileoni89
00martedì 10 febbraio 2009 20:37
ex,buon film,piace alla gente ma secondo me è un pelino più profondo dei soliti film che escono in questo periodo in ambito comico-sentimentale

complimenti a bisio per l'ottima interpretazione del personaggio
il numero 10
00martedì 10 febbraio 2009 21:28
Mi sono comprato il DVD di "Qualcuno volò sul nido del cuculo"
ricicardo
00venerdì 13 febbraio 2009 17:10
avendo la febbre, ho visto qualche filmetto:
Never back down(che mi è piaciuto parecchio)
Codice Carlo Magno
E' solo una questione di sesso
Jesus Video: L'enigma del Santo Sepolcro(Parte I e II)
V per Vendetta(rivisto, mi piace tantissimo)
il numero 10
00sabato 14 febbraio 2009 00:52
Sono tre anni che non mi ammalo... Aspetto quel momento per passare due/tre giorni nutrendomi di solo cinema
ricicardo
00sabato 14 febbraio 2009 09:40
Il collezionista d'ossa
il numero 10
00venerdì 20 febbraio 2009 16:41
Inkheart


Fraser va a caccia di sogni. Ma alle favole deve credere anche il regista

Alle favole bisogna crederci. Ed essere disposti ad affidare la propria fiducia a un universo dichiaratamente irreale, sospendendo per un po' l'esercizio della razionalità. È la condizione sine qua non, che i bambini sono spesso disposti ad accettare e gli adulti molto meno, finendo così per privarsi di un'esperienza che può essere davvero esaltante.

I problemi nascono quando sono i produttori e i registi che dimostrano di non credere fino in fondo alla favola che stanno portando al cinema, finendo così per cercare una «via di mezzo» che finisce per sminuire le possibilità fantastiche di una storia e inseguire una «razionalizzazione» che rischia di trasformarsi più semplicemente in una banalizzazione.

È un po' il rischio anche di questo Inkheart, curiosa favola meta-realistica (tratta dall'omonimo romanzo di Cornelia Funke, pubblicato in Italia da Mondadori) che racconta di un restauratore di libri «Mo» Folchart (Brendan Fraser) dotato di uno straordinario potere: se legge a voce alta un libro è capace di dar vita ai personaggi e «rapirli» dalla pagina scritta per farli vivere nella realtà. Con una conseguenza però non sempre controllabile: che ogni passaggio dal mondo della fantasia a quello di tutti i giorni dev'essere «compensato» da un passaggio inverso. E così «Mo» si trova senza moglie e la figlia Meggie (Eliza Hope Bennett) senza madre, mentre il favolistico Dita di polvere (Paul Bettany) si ritrova senza storia e catapultato in un mondo che lo spaventa.

Una scena del film tratto dall'omonimo romanzo di Cornelia Funke
Una scena del film tratto dall'omonimo romanzo di Cornelia Funke
Tutto sarebbe facilmente risolvibile se «Mo» ritrovasse il libro che aveva innescato quello scambio: rileggendolo a voce alta, potrebbe re-innescare il processo al contrario (riportando ognuno nel mondo di competenza). Ma le copie di Inkheart sembrano introvabili e nemmeno l'autore (Jim Broadbent), che i protagonisti raggiungono, insieme alla zia bibliofila Elinor (Helen Mirren), nel suo eremo italiano — vive ad Alassio! — sembra averne conservato un esemplare. Senza dimenticare che scopriamo molti altri personaggi del racconto catapultati nel mondo reale, a cominciare dal temibile Capricorn (Andy Serkis) e dal suo esercito di feroci scherani, che cominciano a mettere consistenti bastoni tra le ruote al rilegatore-lettore e ai suoi amici. Ogni tanto il vertiginoso gioco tra mondi diversi si complica e si ingarbuglia (anche se qualche volta sembra manchino tutti i passaggi logici, come quello che riguarda uno dei quaranta ladroni prelevato direttamente dalla caverna dei tesori), ma più che la logica del racconto sembra far difetto in Inkheart il coraggio di portare fino alle estreme conseguenze l'intreccio tra realtà e fantasia, tra personaggi nati dai libri e quelli usciti dal mondo quotidiano. Il gioco poteva essere ben più vertiginoso e coinvolgente (basta pensare al recente Stardust, con De Niro pirata intergalattico) e invece un cast altalenante, a cominciare da un Brendan Fraser che porta eternamente scolpito in faccia un sorrisino inespressivo, e una regia solo scolastica stentano a far decollare il film.

Ci provano alcuni indovinati effetti speciali — l'ombra finale è decisamente riuscita — e l'idea che i personaggi dei racconti possano diventare così «veri» per i loro lettori da trasformarsi in esseri di carne ed ossa. A volte succede anche al cinema, ma bisognerebbe che il regista credesse a quello che filma come i migliori scrittori fanno con quello che scrivono.

Paolo Mereghetti

www.corriere.it


La recensione non è buona, ma da pseudo-appassionato del genere e dato che questo film mi ispira abbastanza, credo che lo vedrò lo stesso...
!LULLABY!
00venerdì 20 febbraio 2009 21:51
Re: Inkheart
il numero 10, 20/02/2009 16.41:



La recensione non è buona, ma da pseudo-appassionato del genere e dato che questo film mi ispira abbastanza, credo che lo vedrò lo stesso...



Idem, domani se riesco vado...primo giorno d'uscita dopo 11 giorni a casa, speriamo valga la pena [SM=g27827]


il numero 10
00venerdì 20 febbraio 2009 23:45
Altri film di questo periodo che mi ispirano molto sono Ember, Il curioso caso di Benjamin Button... Attendo con impazienza Parnassus, l'uomo che voleva ingannare il diavolo, film postumo con Heath Ledger...
_Sir_
00venerdì 20 febbraio 2009 23:50
Re:
il numero 10, 20/02/2009 23.45:

Il curioso caso di Benjamin Button...



Visto la settimana scorsa, indubbiamente uno dei film più belli della stagione. Un po' manieristico, purtroppo, ma d'altronde difficile trovare una produzione hollywodiana che non lo sia; in ogni caso, una storia particolare, facilmente banalizzabile, resa però profonda da David Fincher che si conferma regista di altissimo livello. Brad Pitt superlativo, non l'ho mai apprezzato tantissimo ma stavolta si è superato, in attesa di vedere anche Mickey Rourke in The Wrestler (da appassionato di tale sport-entertainment lo attendo con trepidazione) la sua proposta per l'Oscar se la merita tutta.
il numero 10
00lunedì 23 febbraio 2009 14:35
Ieri mi sono visto Gangs of New York... Sinceramente non l'ho trovato proprio un granchè...
il numero 10
00giovedì 26 febbraio 2009 11:36
Chi è interessato a vedere Iago???
the fire bug
00giovedì 26 febbraio 2009 16:41
Come già detto a Lullina consiglio vivamente Into the Wild. Se avete la lacrima facile preparate lo spazzettone. L'attore protagonista ha un non so che di magico.
il numero 10
00giovedì 26 febbraio 2009 16:45
E' sulla lista dei film da vedere...
zuna
00giovedì 26 febbraio 2009 21:44
Re:
the fire bug, 26/02/2009 16.41:

Come già detto a Lullina consiglio vivamente Into the Wild. Se avete la lacrima facile preparate lo spazzettone. L'attore protagonista ha un non so che di magico.




Piaciuto molto anche a me. Oltre al protagonista e ad una fotografia a dir poco stupenda, la vera perla del film è la colonna sonora, firmata da Eddie Vadder..
the fire bug
00giovedì 26 febbraio 2009 21:50
zuna, 26/02/2009 21.44:


Piaciuto molto anche a me. Oltre al protagonista e ad una fotografia a dir poco stupenda, la vera perla del film è la colonna sonora, firmata da Eddie Vadder..



Eddie Vadder, per gli amici Eddie Vedder. [SM=x49410]
Glielo dicevo anche a Lulla, paesaggi incantevoli, ma d'altronde gli Stati Uniti sono anche questo.
!LULLABY!
00giovedì 26 febbraio 2009 22:12
Re:
the fire bug, 26/02/2009 21.50:



Eddie Vadder, per gli amici Eddie Vedder. [SM=x49410]
Glielo dicevo anche a Lulla, paesaggi incantevoli, ma d'altronde gli Stati Uniti sono anche questo.



L'ho visto il giorno dopo che ci siamo sentiti e grazie alle tue dritte mi sono premunita: fazzoletti finiti anche a causa del raffreddore, avevo fatto la scorta di quelli di carta :)

Anche se i film così "lenti" non sono proprio il mio genere, devo dire che ho apprezzato molto proprio i meravigliosi paesaggi e il senso della ricerca...ad un certo punto ci sono proprio entrata, mi è preso il panico quando
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e l'angoscia quando
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Poi, come in ogni film che guardo o libro che leggo, anche lì ho trovato una (più d'una, ma una che mi ha colpito in modo particolare) perla di saggezza...


the fire bug
00giovedì 26 febbraio 2009 22:17
Quale? Se lo ritieni opportuno spoilera (scusa Franco).
!LULLABY!
00giovedì 26 febbraio 2009 22:28
Re:
the fire bug, 26/02/2009 22.17:

Quale? Se lo ritieni opportuno spoilera (scusa Franco).



Intanto aggiungo...mi è piaciuto molto anche
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in particolare questa

“La felicità è reale solo quando condivisa”
the fire bug
00giovedì 26 febbraio 2009 22:45
Happiness is real only when shared è la tagline del film. Allora, se ti fidi dei miei consigli il prossimo deve essere assolutamente I segreti di Brokeback Mountain, la cui tagline è Love is a force of nature.
!LULLABY!
00giovedì 26 febbraio 2009 23:04
Re:
the fire bug, 26/02/2009 22.45:

Happiness is real only when shared è la tagline del film. Allora, se ti fidi dei miei consigli il prossimo deve essere assolutamente I segreti di Brokeback Mountain, la cui tagline è Love is a force of nature.




Non so, non è molto il mio genere...però non lo escludo [SM=g27817]
il numero 10
00venerdì 27 febbraio 2009 01:13
Bellissimo Brokeback Mountain... Ledger mitico, e l'attore che fa Donnie Darko (di cui non riesco mai a ricordare il nome) anche...
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