Referendum

Scrutatrice al seggio l'unico (dei tanti) due di picche preso nella mia vita per cui mi sono veramente ma veramente disperato, frignando per una settimana come un capretto sgozzato. Tra l'altro era l'addetta ai maschi, l'acme della sfiga. Per tagliare l'aria non bastava il coltello, ci sarebbe voluto un flessibile. Sono entrato in cabina, ho fatto un respirone, mi sono appoggiato al ferraccio per qualche secondo poi ho ripreso le funzioni vitali e ho votato.

@ rici: è possibile anche uscire dalla cabina, riconsegnare la scheda e fartene dare un'altra. Non rischi nulla, se non la derisione perpetua e gli auguri di sfighe di qualsivoglia natura a te e tutta la tua generazione, visto che la segretaria/il segretario deve poi compilare quattro/cinque verbali, oltre alla messe che già deve fare.

E invece no, perchè ho fatto proprio così convinto che potessero darmene un'altra: mi hanno riso in faccia dicendomi che sono contate le schede.

www.uominiliberi.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=3611:referendum&catid=59:politica&I...

Belle cose.

ricicardo, 13/06/2011 13.10:

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E invece no, perchè ho fatto proprio così convinto che potessero darmene un'altra: mi hanno riso in faccia dicendomi che sono contate le schede.

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Domani appena rivedrò la morosa (che da cinque anni tra presidente, segretaria e scrutatrice ha fatto ogni tornata, escluso proprio quest'ultima), ti saprò dire con più precisione. Ne abbiamo parlato proprio ieri pomeriggio di ritorno da Siena...

Ho guardato su internet: alcuni dicono che la scheda può essere cambiata solo se deteriorata, e se scoprono che l'ho deteriorata volontariamente sono passabile di denuncia. (boh).
Da un'altra parte ho letto che il TAR d'Abruzzo ha sancito che l'elettore che sbaglia ha il dovere di dirlo al presidente: però non si dice che lui è obbligato a darmi una nuova scheda, pare che lui dovrebbe citarmi i motivi per cui possa cambiare la scheda e io accidentalmente deterioro la scheda. (riboh).
Grazie comunque, ma siccome son stato coglione è giusto che non me l'abbiano cambiata :(

the fire bug, 12/06/2011 21.27:

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Io dico solo una cosa: se 'sto referendum e, in ispecie, il nucleare fallisce, spero che le centrali le costruiscano TUTTE tra Calabria e Campania, visto che il popolo s'è democraticamente schierato a favore delle stesse.

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quoto e quota anche Ilaria!

probabilmente non c'aveva la sbatta di fare il verbale.
in quel caso devi proprio fare come i vecchi, che s'impuntano e bloccano tutto finchè non gli danno ragione.

www.repubblica.it

AllenAle89, 13/06/2011 13.52:

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probabilmente non c'aveva la sbatta di fare il verbale.
in quel caso devi proprio fare come i vecchi, che s'impuntano e bloccano tutto finchè non gli danno ragione.

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Anche perchè il risultato era scontato. Contava di più votare piuttosto che votare sì o votare no.

Oltre ai già citati referendum, a Milano si sono aggiunti altri 5 quesiti proposti dai verdi.

1) Allargamento dell'area dell'ecopass fino alla circonvallazione esterna. Non si paga più in base alla classe di inquinamento del veicolo, ma sarà 5€ per le auto e 10€ per i furgoni.
Esenti veicoli a GPL, Elettrici e a Metano.

2) Aumento delle aree verdi in città. Verrano rimpiantati più alberi per creare più parchi sparsi per tutto il centro abitato.

3) Conservazione del parco Agroalimentare che verrà creata dopo l'Expo 2015. Naturalmente al termine della manifestazione.

4) Conversione di tutti i riscaldamenti a Gasolio, realizzazioni di case a basso impatto ambientale. Teleriscaldamento e pannelli solari.

5) Ripristinare i navigli per la navigazione e la movimentazione delle merci. La Darsena tornerebbe ad avere il suo ruolo di porto in città.


Tutti i requisiti sono stati votati con il sì.

Abrogativi o Attuativi???

Attuativi

Io sapevo consultivi. Ergo nonostante la preferenza espressa dai cittadini il comune può fare quello che vuole.

Rodman86, 13/06/2011 19.18:

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Attuativi

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Cioè quindi viene allargato l'ecopass? Certo... Benissimo...

Si, sono state avanzate delle proposte ed è stato chiesto ai cittadini di dare il loro parere. Per adesso non c'è nessun provvidemento preso. L'ecopassa rimane a regole "vecchie".

alla fine un bel successo

certo le quote che si raggiungevano una volta non sono raggiungibili al momento ma la situazione per troppi motivi è diversa. quoto il n10 sul fatto che non è possibilè che in italia non ci esprimessimo da così tanto tempo. i referendum vanno fatti e sti stronzi dovrebbero anche rendere la discussione in parlamento delle leggi popolari obbligatoria!

Leggo che Romani e la Santaché sostengono aver vinto i referendum, essendosi il popolo espresso come voleva il Governo (!!).

La Santanchè è uno specchio per le allodole.
Se poi qualcuno mi spiega come ha fatto a diventare sottosegretario dopo aver perso le elezioni mi fa un favore...

Referendum, valanga di sì

Il quorum c'è e le norme su nucleare, privatizzazione del servizio idrico e legittimo impedimento vengono travolte dal voto popolare. Quel quorum che mancava da 16 anni torna con il 57% dell'affluenza (quasi 26 milioni e 800mila persone) e una maggioranza schiacciante dei sì (circa il 95% dei votanti). Un voto che boccia senza mezzi termini alcune riforme chiave del governo, con numeri che evidentemente mostrano come gli inviti a non andare alle urne di Bossi e Berlusconi siano rimasti inascoltati dai loro stessi elettori.

Nel Pdl, i più fanno finta di non accorgersene. Il premier si è limitato a riconoscere l'esito referendario: “Governo e Parlamento hanno ora il dovere di accogliere pienamente il responso dei quattro referendum". Ma i mal di pancia interni sarebbero numerosi. Addirittura qualcuno nel Pdl avrebbe chiesto un passo indietro del Cavaliere. A dar voce ai malumori, il governatore lombardo Formigoni, aspirante alla premiership: “È stato un voto eminentemente politico, gli elettori hanno voluto dare un'altra botta al centrodestra. C'è una insofferenza molto alta nei confronti di chi sta guidando il Paese e delle scelte che sta facendo”. Ma è l'intera coalizione di governo che barcolla. La Lega è molto irritata. Facce scurissime escono da via Bellerio dopo la riunione dei vertici. Parla solo Calderoli e il suo è un vero ultimatum: “Alle amministrative abbiamo preso la prima sberla, ora è arrivata la seconda. Non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un'abitudine. Domenica andremo a Pontida per dire quello che Berlusconi dovrà portare in aula il 22 giugno”.

Sono queste le due date da batticuore che segnano il futuro prossimo del governo. Il 19 giugno a Pontida ci sarà il raduno annuale della Lega dove molti temono la resa dei conti all'interno della maggioranza. Il Carroccio dovrà fare i conti con una base infuriata e con i malumori interni. Maroni lo ha detto: o il Cavaliere lancia “un programma ambizioso o si va a votare”. Poi il 22 ci sarà la verifica di maggioranza chiesta dal Capo dello Stato dopo il rimpasto di governo. Qualora si decidesse di votare, il governo potrebbe rischiare. "Non ci saranno problemi sul voto - assicura il ministro La Russa. Che però vi aggiunge una precisa condizione: "Se ci sarà coesione con la Lega". Del resto anche nelle regioni tradizionalmente schierate a destra l'affluenza è stata alta. Trentino e Emilia quelle in cui si è votato di più, mentre in Calabria c'è stata l'affluenza più bassa ma comunque superiore al 50%. Boom di votanti a Firenze (65%) e Bologna (64,9%). Più pigri i palermitani (48,5%).

All'estero ha votato il 23% degli aventi diritto, ma è stato ininfluente per il raggiungimento del quorum. Le polemiche non sono mancate. Ad urne ancora aperte il ministro dell'Interno Maroni ha annunciato il raggiungimento del quorum. Una dichiarazione che i sostenitori del sì hanno letto come un tentativo di demotivare chi ancora non aveva votato. Ma lo stesso Berlusconi, prima ancora delle 15, aveva annunciato "l'addio al nucleare e l'impegno sulle energie rinnovabili". E mentre in Borsa i titoli delle energie verdi corrono, nelle piazze italiane si festeggia la vittoria del sì, con i comitati promotori impegnati ad allontanare ogni cappello politico dalla consultazione. Giovani e anziani hanno esultato per il risultato di una campagna che ha unito le nuove tecnologie ai vecchi volantini, evidenziando una grande voglia di partecipazione dal basso.

I DATI DEFINITIVI

REFERENDUM 1 (acqua) 57,02% (8.092 comuni su 8.092);
SI 95,66% NO 4,34%
REFERENDUM 2 (acqua) 57,03% (8.092 comuni su 8.092),
SI 96,11% NO 3,89%
REFERENDUM 3 (nucleare) 56,99% (8.092 comuni su 8.092);
SI 94,57% NO 5,43%
REFERENDUM 4 (legittimo impedimento) 56,98% (8.092 comuni su 8.092).
SI 95,03% NO 4,97%

Alessandra Severini

www.leggo.it

Davide, 14/06/2011 10.47:

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La Santanchè è uno specchio per le allodole.
Se poi qualcuno mi spiega come ha fatto a diventare sottosegretario dopo aver perso le elezioni mi fa un favore...

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non è difficile da immaginare... vai a letto col Boss ed è fatta