LA FORTITUDO RICOMINCIA DA 3.715 SI’
Domani pomeriggio al PalaDozza alle ore 18 Fortitudo-Verona
Si accenderanno domani pomeriggio alle ore 18 sotto la volta del PalaDozza i riflettori sul Campionato 2009/2010 di Serie A Dilettanti. Proponendo immediatamente una classica di antiche memorie, per cominciare, Fortitudo-Verona. Tantissime le sfide incrociate nell’arco dei decenni, e qualche volta con una posta preziosa in palio: basti pensare ai playoff del 1994/95, quando la Filodoro riuscì a battere per 2-0 Verona nei quarti di finale, per poi fermarsi al passo successivo con la Benetton ma, imparata la lezione e inserito Carlton Myers nel motore, iniziare dalla stagione successiva una irripetibile serie di finali scudetto. Quell’anno, 1994/95, a guidare i biancoblù c’era in panchina Sergio Scariolo (neo-Campione d’Europa alla guida della Spagna), e in campo Sale Djordjevic e Vincenzo Esposito, insieme ai vari Gay, Pilutti, Damiao, Casoli, Pezzin, Frosini, all’indimenticato “Micio” Blasi e a un giovanissimo Davide Lamma. I playoff avrebbero riproposto la sfida Fortitudo-Verona nel 1999/2000, con la Paf allenata da Charlie Recalcati e con in campo Myers, Basile, Jaric, Karnisovas, Galanda, Fucka, Gay, Vrankovic a superare per 3-0 la Muller del pericolo-Louis Bullock e lanciarsi così verso la conquista del primo scudetto. Domani pomeriggio, Fortitudo e Verona si ritroveranno, a distanza non di una ma di tante vite sportive. Con mille spunti “incrociati”, perché se della Effe del 1994/95 oggi c’è un Lamma tornato alla base dopo tanti anni per diventare Capitano e più in generale la “nuova” Fortitudo riparte da sette giocatori usciti dal proprio vivaio (Lamma, Cittadini, Sorrentino, Borra, Fin, Losi, Montano) più i tre allenatori (Finelli, Teglia, Angori) nonché il responsabile del settore giovanile (Breveglieri), ecco che Verona propone tra i giocatori cardine Matteo Nobile, che giocò ininterrottamente in giallo-blu dal 1991 al 1997, quindi vi tornò nel 1999/2000 incrociando la Paf proprio in quella serie di playoff, e a sua volta ha accompagnato la ripartenza scaligera. Oltre ad un coach di storia e carisma quale Pippo Faina, affrontato tante volte da avversario, e ad un manager esperto quale Andrea Fadini, c’è poi l’esordio quale vice allenatore di Sandro De Pol, protagonista di un’avventura sfortunata con la Fortitudo perché la Fortitudo Italia del 2000/2001 purtroppo non decollò mai secondo le potenzialità del progetto e lui patì a lungo i postumi del grave infortunio subito precedentemente, ma che è stato già bello riabbracciare a Verbania la scorsa settimana. Perché, sì, fa effetto ritrovare per strada tanti volti conosciuti con cui magari si sono vissute avventure, e questo Campionato ne proporrà parecchi, da Vincenzino Esposito a Matteo Boniciolli, ad altri protagonisti ancora sul parquet – e come diceva ieri a mezzogiorno il celebre Dan Peterson nel corso della presentazione del Campionato dagli studi di Sportitalia, “fa effetto vedere la Fortitudo in A Dilettanti, ma deve diventare un’opportunità per tutti come è stata per la Juventus in serie B”. La Fortitudo (Italia, mai come oggi) è pronta a ripartire. “Con l’umiltà di non sentirsi superiori a nessuno... con l’orgoglio di non tirarsi mai indietro”. Con la scelta di 3.715 abbonati, questo l’impressionante dato di chiusura definitiva della Campagna Abbonamenti al termine dei giorni di proroga, che hanno continuato a veder affluire tifosi, così come ha registrato dati inattesi anche attraverso il servizio di Call Center. Prim’ancora di cominciare a giocare, grazie di cuore a tutti.
" Lo vidi fermarsi, togliersi la bandiera biancoblù dalle spalle e fare per buttarla in mare, imprecando. Poi si bloccò, strinse quello straccio nel pugno, ci guardò e riannodandosela al collo, ci disse: ricominceremo un'altra volta, come sempre"