Finale NBA: Gara2 San Antonio - Detroit (2-0)
Finale NBA: Gara2 San Antonio - Detroit (2-0)
13 Jun 2005 by RV12
Ah, la NBA, il campionato più bello del mondo. Un appassionato medio si aspetterebbe dalle "Finals" più famose del mondo o qualcosa di altamente spettacolare o quantomeno partite punto a punto con atmosfere elettriche e finali incandescenti.
Invece no, neanche quest'anno "papà" Stern è stato accontentato dalla sua creatura, che finora gli sta riservando, a sorpresa, una serie finale molto meno equilibrata di quel che si potesse pensare.
Sì, perchè alla fin fine SA e DET sono squadre simili, per non dire uguali. Entrambe basate su ciò che si costruisce nell' "altra" metà campo, con una PF di sicuro rendimento a testa, una SG di livello per parte e due play diversi ma ugualmente bravi ad approfittare delle mancanze altrui. Il francesino sfruttando la sua rapidità e Billups il suo fisico in post. Con queste premesse tutti, me compreso, si stavano già fregando le mani in attesa di una probabile quanto giusta Gara 6, senza scaramanticamente neanche parlare di Gara 7, attesa con trepidazione dal lontano 1994. Ma non avevamo fatto i conti con gli Spurs...
Sin da Gara 1 hanno dato l'impressione di sapere sempre quando premere il "bottone", quando attivare il "nucleare, come diceva Mr. Shaq O'Neal ai bei tempi dei Lakers riferendosi a lui e Kobe (sic!).
La tendenza degli Spurs sempre in controllo è stata totalmente confermata da Gara 2, dominata più nettamente di quel che si possa pensare vedendo il punteggio. I Texani, partiti con un parziale tagliagambe di 8-0 (che tra l'altro è stato anche il minimo svantaggio per i Pistons!) ispirato da 5 punti e un assist da parte di Ginobili, vero gladiatore, altro che Russel Crowe, non si sono mai voltati indietro. Un dominio esercitato su dei Pistons quantomai arrendevoli, forse già inconsciamente consapevoli della remota possibilità di poter uscire dall' SBC Center con una vittoria e rassegnati a provare a contestare la supremazia Spurs fra le mura amiche.
Torniamo alla partita. Dopo un primo quarto in cui Duncan e compagni hanno messo a referto 30 (trenta!) punti, Larry Brown ha tolto 'Sheed Wallace e buttato dentro McDyess (15 punti e 7 rimbalzi), dal quale ha ricevuto ottime risposte nell'ottica della serie e Hunter che ci ha messo la solita energia.
Il piano partita di Brown era incentrato principalmente su due dettami tecnici abbastanza comuni nell' NBA di oggi. L'uomo che marca Bowen va a raddoppiare sempre sugli esterni avversari e il difensore posto su Parker passa sitematicamente dietro sui Pick 'n' roll lasciandogli il tiro dalla media. Di solito questi accorgimenti funzionano, ma Larry non aveva fatto i conti con la serata offensiva di Bruce, reduce da una virgola ( 0 punti) in Gara 1. Come risponde l'uomo meno indicato come terminale offensivo? Facile! 15 punti con 4 triple e nessun tiro forzato. Il solito culo degli Spurs? Secondo noi è qualcosa di più.
Passiamo al capitolo Duncan. Se guardiamo le statistiche è una partita normale per i suoi standard: 18 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate. Ordinaria amministrazione, ma come al solito le cifre non dicono niente. Ha avuto un controllo totale, non ha forzato mai, ha lasciato giocare Parker e Ginobili sui giochi a due, ha segnato i tiri che gli competevano, ha messo la museruola a Rasheed negli unici due possessi a rischio recupero da parte dei Pistons e nel tempo libero ha anche preso Billups in un cambio difensivo, quello che di solito non fa la tua ala grande di 2 metri e 11.
Se a tutto ciò aggiungete Robert Horry che dalla panchina ne fa 12 con 6 rimbalzi e 5 assist in totale scioltezza, il quadro è completo.
E i Pistons?
Non conosciamo lo stato d'animo di Brown, ma se non è prossimo alla disperazione, poco ci manca. Abbiamo sentito di voci che dicono di spogliatoio spaccato, e questo sarebbe la fine per i Pistons, che fanno del gruppo la loro arma principale.
Poche le notizie positive. L'impatto di Antonio McDyess, giocatore apparso finalmente recuperato dopo essersi distrutto due volte un ginocchio, e la solita energia di Lindsey Hunter. Tanti invece gli aspetti su cui riflettere, partendo dall' 11 su 29 dal campo della coppia Hamilton - Billups fino ad arrivare ai 3 punti del Principe, che dopo una stagione fantastica sta deludendo in finale.
I temi sono finiti o manca qualcosa?
Certo che manca qualcosa. Manca Emanuel "Gino" Ginobili.
Sinceramente io ho finito le parole e gli aggettivi per descriverlo. Ha messo 26 punti in Gara 1 e 27 in Gara 2, con due errori al tiro, tra l'altro nel finale a gara morta e defunta, quando ormai segnare non conta più di tanto.
Se la serie finisse oggi sarebbe MVP delle finali, ma ci rendiamo conto?!
Io non so più cosa dire...