Fortitudo Bologna

La fossa cantava:"Vogliamo 10 leoni", in campo c'erano 4 pecore e 1 cane pastore

Fantastico riassunto della partita

UPIM - AIR AVELLINO 70-91


Gioca solo Mancinelli nel disastro più totale di una squadra allo sbando: facile Avellino, quinto ko consecutivo.
(27/10/2007 22.57.16)



Cinque sconfitte consecutive. Personalmente – e la mia memoria non è proprio quella di un Vic 20 – urge ricerca internet per avere la soluzione, dato che i ricordi non arrivano tanto in là. Si trattò di una striscia dalla 13a alla 17a nella stagione 1984-85, per la precisione. Ma erano altre Fortitudo, fatte con due stracci e tanta buona volontà, non questa che sarà pur figlia dei disastri martinelliani e non certo quella seragnolesca dei bei momenti, ma non è stata creata per salvarsi. Avellino domina dal primo minuto, rischia solo nel finale quando in pochi minuti il -29 torna ad essere -11, grazie soltanto ai tanti tentativi di Mancinelli. Poi l’Air torna a fare la voce grossa, e per la Fortitudo restano solo i fischi di un pubblico che ormai non sa più a che santo votarsi: scorso anno c’era il Galactico, almeno, ma adesso colpevoli si faticano a trovarne. Però, in un modo o nell’altro, questa roba è vergognosa per tutti, da Sacrati all’ultimo dei simpatizzanti.

Si ricorda Micio Blasi, al quinto anno dalla morte, e si fa presente che rivalità non è criminalità, così verga la Fossa, per poi partire con minuti talmente cadaverici da chiedersi come mai, attorno al match, non ci fossero delle prefiche (che non sono delle future belle ragazze). Faticando anche solo ad imbastire un barlume di azione offensiva, e beccando gol ad ogni (non) rientro difensivo, Avellino si trova 4-14 prima e 8-21 poi senza nemmeno dover sudare poi tanto. Mazzon ribalta quasi subito il suo quintetto, chiedendo immediata svestizione anche a Nelson, ma tutto sembra rotolare davanti all’ennesimo facile contropiede appoggiato da un Radulovic che, dopo 6 minuti, ancora non ha capito chi è che lo stia marcando. Qualcosa cambia, con un 9-0 derivante da una maggior voglia di lottare dietro, mentre Nelson si fa notare subito raccattando roba dalla spazzatura, vedi palloni quasi buttati via dai suoi compagni. Mettendo anche qualche libero, dopo il tetris di pietre iniziali, si chiude, a fatica, 20-24.

Andasse peggio, cadrebbe il tabellone sul parquet, per cui alla fine va anche bene che i disastri siano solo sul campo, con il duo Cavaliero-Janicenoks a non dare regia in alcuna azione, e con la difesa che non rientra mai, mai e poi mai: se poi anche Thomas gioca da uno a cui, come si suol dire, è scesa la catena, allora c’è ben poco da fare. E, all’ennesimo disastro offensivo, sul 20-36, arrivano anche i fischi, che però non portano la squadra a tornare e ad ostacolare il +18 avellinese, nuovamente incontrastato. Sembra di essere tornati indietro di un anno, ma stavolta nemmeno si possono dare colpe a Martinelli, Ataman e compagnia varia: 21-40, tra tiri liberi che proprio non ne vogliono sapere di essere addomesticati, schiacciate a vuoto e rimbalzi concessi. Dai, si riparte, verrebbe da dire ad ogni blando tentativo di recuperare, poi arriva la boiata, e il 25-46 prima, e addirittura il 29-54 poi. E si deve ringraziare Radulovic, con passi prima e fallo su Calabria poi, se non si va al riposo doppiati. 31-54, comunque, tra fischi e sguardi di scolaresca che ha perso la propria guida in mezzo al caos.

Una blanda zona viene tentata dalla Fortitudo, a coprire un terzo quarto iniziato con triple su triple avversarie e svantaggio che arriva anche al 35-63, con Burlacu a ciccare il tiro del trentello. Se non altro, a consolarci, per un po’ il livello resta equilibrato, e non si scende oltre il -29. Contro Avellino: nel disastro collettivo, resta solo Mancinelli – peraltro quasi mai avvezzo all’arte del passar pallone a limitare i danni, per un terzo quarto che si chiude soltanto 52-74.

Non si dovrebbe sbagliare mai, per provare la storica rimonta: in difesa, se non altro, si comincia a giocare con la forza della disperazione, mentre davanti – anche per mancanza di alternative, dato che Jenkins o tira o la perde – ci prova solo Mancinelli, tanto egoista quanto, ad ogni modo, encomiabile. Lo svantaggio, con un 17-2 a cavallo dei quarti, viene anche dimezzato sul 62-76, ma oltre il -11 non si va: sbagliato qualche tiro per andare a svantaggio in singola cifra, ma Calabria, Torres e un disordinatissimo Jenkins concludono il patatrac. Dopo Alibegovic, un altro ex a gioire su questo parquet, ormai diventato il Campo dei Miracoli per tutti. Ah, sabato c’è Pillastrini. Qui ha già allenato.






Enrico Faggiano

FORTITUDO - AVELLINO, PAGELLE E SALA STAMPA



(27/10/2007 23.32.47)



UPIM BOLOGNA
Jenkins - Voto 4 (16 pt, 1/3 da 2, 3/5 da 3) – Che non gestisse il gioco era noto, se ora si mette a sprecar palloni e a tirare poco, per la F è buio pesto. Sembra quasi che Edney non sia ancora partito per l’Ucraina.
Nelson - Voto 6 (3 pt, 0/3 da 2) – Decisamente, ci sono stati esordi migliori. Quello che ha, lo butta in campo, e non è un caso se nel primo quarto, con la F già sotto, sia l’unico ad avere un plus minus positivo. Lo spirito c’è, la forma migliore arriverà.
Mancinelli - Voto 7 (29 pt, 11/20 da 2, 1/3 da 3) – Tiene su la baracca praticamente da solo nel primo quarto, con i suoi pregi e i suoi difetti rimane l’unico a non affogare nel mare biancoverde. E si prende gli applausi - meritati - anche sul -28, nella partita in cui piazza il career high di punti e di recuperi, nove.
Cittadini - Voto 4,5 (2 pt, 1/1 da 2) – Passi sul primo possesso, poi una persa che gli procura due urlacci da Mancinelli ed è già ora di tornare in panchina per non alzarsi più.
Torres - Voto 4,5 (6 pt, 0/1 da 2, 2/4 da 3) – Due triple in venti minuti. Ma il resto?
Lamma - Voto 4 (0 pt, 0/1 da 2, 0/1 da 3) – In campo più per disperazione, resta fedele alla linea dei suoi compagni.
Cavaliero - Voto 4,5 (1 pt, 0/1 da 2) – In nove minuti, piazza un plus minus che recita -19, con il 25% dalla lunetta. Ogni ulteriore commento, sa di superfluo.
Bagaric - Voto 5 (7 pt, 3/4 da 2) – Se non lo servono in movimento, attualmente serve solo per spendere qualche fallo in difesa. Soffre Williams, soprattutto a rimbalzo, prima arrendersi all’evidenza tornando in panchina a terzo quarto inoltrato con quattro penalità sul groppone.
Janicenoks - Voto 4 (0 pt, 0/1 da 2, 0/1 da 3) – Se ne sta buono buono nel suo angolino senza pensare minimamente che sia il caso di muoversi. La palla arriva col contagocce, se lui ci mette solo dei ferri, diventa anche inutile metterlo in campo.
Thomas - Voto 5 (1 pt, 0/2 da 2) – Ci prova, ma stavolta non ci riesce. Accettabile a rimbalzo, ma sui palloni che potrebbero contare qualcosa arriva sempre per secondo.
Calabria - Voto 5 (5 pt, 1/5 da 3) – Un tiratore che realizza col 20%, se non dice tutto sulla sua partita, dice comunque tanto.

AIR AVELLINO
Green - Voto 8 (20 pt, 1/5 da 2, 4/7 da 3) – Venti, sette assist, con l’idea che sia sempre in controllo sulla partita. Migliore in campo, senza ombra di dubbio.
Radulovic - Voto 7,5 (18 pt, 4/4 da 2, 3/4 da 3) – Alza la mano e la mette, va in contropiede e schiaccia, alza la mano e la mette, torna in contropiede e schiaccia ancora. Viaggia col pilota automatico e, qualsiasi cosa faccia, fa malissimo alla F.
Smith - Voto 7 (15 pt, 4/8 da 2, 2/3 da 3) – Segna poco ma resta l’impressione che non ci provi solo perché non ce n’è bisogno. Si spende dietro, e ci mette le due bombe che aprono la crisi Fortitudo in avvio di ripresa.
Rossetti - Voto 6 (0 pt, 0/1 da 3) – Cambia Green, e in un ruolo che non è il suo non demerita più di tanto.
Ortiz - Voto 5 (3 pt, 1/6 da 2, 0/1 da 3) – Un bomber che passa tutti i tiri aperti che avrebbe a disposizione è difficile trovarlo. Ci prova solo nel secondo quarto, ma non trova il canestro e ci rinuncia abbastanza in fretta.
Righetti - Voto 7,5 (12 pt, 2/2 da 2, 2/3 da 3) – Segnano gli altri, lui ci mette undici e rimbalzi e un solo errore dal campo.
Lisicki - Voto ng – Un paio di minuti senza combinare granchè.
Bryan - Voto 5,5 (3 pt, 1/2 da 2) – Una decina di minuti senza infamia e senza lode.
Wlliams - Voto 7,5 (16 pt, 5/8 da 2) – Sotto le plance domina, e non cambia nulla se di fronte si trovi Bagaric o Thomas. In entrambi i casi mette la museruola all’avversario diretto a rimbalzo prima, e in attacco poi.
Burlacu - Voto 6 (4 pt, 2/4 da 2, 0/1 da 3) – Era noto per l’aerofagia, con il passare dei minuti mette in mostra una discreta capacità di mettere la palla per terra, iniziando e chiudendo con la schiacciata un contropiede nel terzo quarto.

Matteo Boniciolli: ”Riguardo alla partita della mia squadra, credo che ci abbiamo messo molta tecnica, una buona difesa e tanta concentrata. Abbiamo intasato l’area, concedere sul tiro da tre e limitare il contropiede. In trasferta stiamo giocando benissimo, adesso dobbiamo in qualche modo sfatare la tradizione negativa che abbiamo in casa, che è analoga a quella che c’è qui a Bologna. Dobbiamo capire che siamo una squadra e non preoccuparci di qualche fischio che può arrivare. Purtroppo, è evidente che non sia sufficiente una vittoria in tap in su Teramo per accantonare la pressione che si sente qui al PalaDozza”.

Andrea Mazzon: ”Abbiamo finito tardi di parlare col presidente. Ci sono cose che non stanno funzionando, non diciamo niente sull’impegno e sulla voglia, stiamo cercando di fare andare le cose ma ci sono problemi tecnici sui quali ci prendiamo ventiquattr’ore per riflettere. Avevamo voglia di vincere, ci dispiace avere perso un’altra partita. Di fatto avevamo voglia di vincere, ma pensando troppo non abbiamo giocato a basket. Ora parliamo poco, poi tra ventiquattro ore diremo le prime cose.
Stiamo riflettendo su eventuali tagli, non possiamo negare. E’ giusto riflettere e fare le cose con logica e senza ansia anche se le cose non sono piacevoli. Ho parlato ora col presidente comunque, la mia posizione non è in discussione. Oggi abbiamo avuto paura senza alcun motivo particolare. Non è una questione di impegno, semplicemente eravamo bloccati dalla tensione. I miei giocatori sembravano terrorizzati, e quando le cose stanno così non si può fare molto. Sui rimbalzi, sulle palle vaganti, arrivavamo sempre dopo. Lunedì comunque faremo un punto più preciso della situazione“.

Gilberto Sacrati:”Mazzon non si discute, non l’abbiamo discusso finora e non è la partita per discuterlo. Il suo lavoro lo sa fare e non è il caso di parlarne. I giocatori ci mettono l’impegno ma c’è qualcosa che non funziona e si vede. Alcuni di noi stasera staranno a discutere, perché abbiamo programmi da rispettare. Qualsiasi cosa serva, cercheremo di intervenire bene e in fretta. Ci sono giocatori che possono fare più o meno, abbiamo idee, probabilmente anche chiare, ma vogliamo ragionarci un attimo. Vedrete che qualcosa faremo, non è detto che salti solo un giocatore, ci sono tante cose d’insieme da valutare.
Non voglio dare addosso a nessuno, né creare situazioni che non esistano. Dovremo trovare la quadratura del cerchio a breve, per portare a casa il prossimo derby”.





Miro De Giuli

Secondo me nella stessa partita sono subentrati due fattori: una giornata pessima della Fortitudo e una giornata stellare di Avellino.
Al di là dei gravi problemi bolognesi, Avellino ha tirato sopra il 60% da tre quando la sua media stagionale si aggira intorno al 30%.
Sotto canestro sono mancati i tagliafuori e i movimenti giusti.
A me è piaciuto molto Eric Williams, perché si muove come un bove ma a rimbalzo sbaglia pochissimo ed è una presenza preponderante!
Volete sapere che impressione mi ha dato la Fortitudo?
Mi ha dato l'impressione di una squadra che conosce gli schemi, ma che li fa con poca convinzione, per cui a volte si sballano (tiri pazzi alla cazzo di cane dopo averci provato), a volte vengono fuori proprio male perché il ricevitore di palla non si trova dove dovrebbe essere... faccio l'esempio dell'ultimo passaggio di Calabria all'uomo invisibile, ma ce ne sono anche di più lampanti.
Come ho detto 2 anni fa è un po' la mentalità che deve cambiare.
Cominciare a ritenersi una buona squadra e non più una grande sarebbe un passo in avanti per poter migliorarsi.
Sempre 2 anni fa vi avevo messo in guardia da Mazzon.
A Bologna funziona solo un tipo di allenatore: il guru e Mazzon non lo è.
E' un buon allievo di Marcelletti che a tutt'oggi non lo ha ancora superato.
E lo stesso Marcelletti ha le sue lacune... questo per farvi capire quanto Mazzon deve ancora lavorare.

Qui le colpe se le sta prendendo tutte Jenkins.
Secondo me dovevamo già saperlo che era fatto così. Già avevamo il fantasma di Edney sulle spalle, ora non si regge più un play che non passa la palla.
Jenkins non sarebbe male se venisse deresponsabilizzato.

Lunedì comunque ci saranno dei tagli. Secondo me Janicenoks è il candidato n°1, Jenkins il n°2

C'è da dire che siamo riusciti a prendere 3 extracomunitari di cui 2 rotti ed 1 demente.

Wè Tolkien occhio a non offendere i tesserati!

Comunque a parte tutte le vaccate nella gara, Jenkins a -11 ha buttato via un pallone importantissimo.

Ah ricordo che Mazzon ha detto che fra 4 mesi il livello della Fortitudo sarà più o meno quello di Siena!
Vedremo!

Davide, 28/10/2007 1.51:

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Wè Tolkien occhio a non offendere i tesserati!

Comunque a parte tutte le vaccate nella gara, Jenkins a -11 ha buttato via un pallone importantissimo.

Ah ricordo che Mazzon ha detto che fra 4 mesi il livello della Fortitudo sarà più o meno quello di Siena!
Vedremo!

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per il demente?
intendevo a livello sportivo.
Diciamo che "non è un ragionatore"

Walker è incazzato.

e chi non lo sarebbe. Squadra da buttare, in parte. Janicenoks deve essere mandato via a tutti i costi. Tipico giocatore da squadra medio piccola. Jenkins non lo taglierei, mi prenderei un Garris di sostegno.

Cmq il problema della fortitudo è che da due anni non ha idee in attacco ovvero non esiste un play. Jenkins è un realizzatore, Edney pure. Sono delle guardie nane. Garris era un vero play.

=quintusred=, 28/10/2007 7.52:

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Garris era un vero play.

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Però adesso alla sutor sta giocando male...

Mancinelli in formato monstre e Fortitudo che le strabusca in casa.. Decisamente serata da incorniciare..

Mi ricollego un attimo a Dave per parlare di Eric Williams: ieri sera non ho guardato la partita, ma per quello che ho visto di lui, soprattutto l'anno scorso a Cantù, sono convintissimo che se avesse solo un briciolo di testa (nonchè di professionalità) dominerebbe in questo campionato..

=quintusred=, 28/10/2007 7.52:

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Janicenoks deve essere mandato via a tutti i costi. Tipico giocatore da squadra medio piccola. Jenkins non lo taglierei, mi prenderei un Garris di sostegno.

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Mah, non capisco ... Jani da noi, quando la palla gli arrivava con i tempi giusti, la buttava SEMPRE dentro.
Da quello che ho visto in tv nelle vostre partite questo da voi ha: fiducia ZERO; non capisco ....
Se proprio volete rottamarlo, fate un fischio che noi lo si riprende.

Jenkins invece con tutte le cagate che fa non lo taglieresti! E anche qui non capisco, ieri sera tutte le volte che stavate per rientrare ha PUNTUALMENTE fatto la cosa SBAGLIATA.

MA la colpa è di JAni che gioca 6 MINUTI & senza vedere una palla che è una; se poi consideri che JAni è un tiratore ..... senza palla non è che serva a molto.

Jenkins invece è il costruttore di gioco ......

Tornando seri, ma JAni che vi ha fatto?

Janicenoks non è IL problema della Fortitudo.

Non c'è UN problema singolo, è un problema di gruppo e di collante.

Manca un gestore del gioco, uno che articoli e colleghi la squadra.
Qui leggo che Jenkins va deresponsabilizzato;
Ma mi domando: si è presentato LUI STESSO come leader, è stato ACQUISTATO per questo, perchè deresponsabilizzarlo?

Porca miseria, è LUI che invece DEVE prendersi le responsabilità e se non lo sa fare che se ne vada a cagare.

E Janicenoks si taglia SOLO perchè Mazzon non è stato in grado di inserirlo in questa squadra.

E ripeto, Mazzon sta sbagliando molto .. la colpa non è solo dei giocatori è ANCHE del gioco.

Walker - Lugo, 28/10/2007 1.47:

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C'è da dire che siamo riusciti a prendere 3 extracomunitari di cui 2 rotti ed 1 demente.

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A bhe...A noi Atripaldi ci ha portato,uno innamorato della palla,uno che è mezzo addormentato(anzi completamente) e uno che sa solo schiacciare...L'unico da salvare è Austin!

BaldoTv91, 28/10/2007 19.33:

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A bhe...A noi Atripaldi ci ha portato,uno innamorato della palla,uno che è mezzo addormentato(anzi completamente) e uno che sa solo schiacciare...L'unico da salvare è Austin!

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quello che sa solo schiacciare sarebbe Bonsu? No, perchè lui è inglese non extracomunitario.. ed è stato di conseguenza un colpaccio di mercato..

ma infatti mensah-bonsu per me è un buon acquisto....
ha fatto vedere molto che i due in odor di taglio non hanno fatto vedere...

La Fortitudo ha un solo problema.......uno che fa girare la squadra, che prende palla dopo la rimessa, chiama li schemi dice agli altri come posizionarsi in attacco e in difesa, poi vedi che quando l'attacco gira allora anche i tiri di Janicenoks entreranno!!!

Janicenoks è un caso disperato. Janicenoks o tira( e sbaglia) o la perde o fa passi. Non sa muoversi con la palla. Lui deve tirare, e se nemmeno la butta dentro è ovvio che deve essere tagliato.
Jenkins è un caso diverso. Fa le sue cazzate ma le fa perchè ha troppe responsabilità che non è capace di assumersi. Ma se lui entrasse con l'obiettivo di fare punti in momenti specifici del gioco sarebbe ottimo. Prendiamo un play decente e Jenkins come arma tattica. Il problema è che non si può, xke butti al cesso un visto.

Kobe Bryant 24, 28/10/2007 20.26:

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La Fortitudo ha un solo problema.......uno che fa girare la squadra, che prende palla dopo la rimessa, chiama li schemi dice agli altri come posizionarsi in attacco e in difesa, poi vedi che quando l'attacco gira allora anche i tiri di Janicenoks entreranno!!!

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Stesso probelma della Benetton!

Indi percui,carissimo Lionello Coccoina(Chalmers)quella è la porta e torna a Sassari!

BaldoTv91, 28/10/2007 20.37:

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Stesso probelma della Benetton!

Indi percui,carissimo Lionello Coccoina(Chalmers)quella è la porta e torna a Sassari!

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Quoto, caro Jenkins non hai le palle per prenderti responsabilità?

Torna a Carropipi e buonanotte ai suonatori, checca isterica