Sonia (y0t9211031), 23/06/2022 12:13:
Per quanto riguarda noi giornaliste e tirocinanti uno dei problemi principali è il rapporto fra come appariamo e ciò che realmente viene considerato dalle persone.
Qualche mese fa una giornalista che si chiama Greta Beccaglia (probabilmente la presentatrice più competente di Toscana TV, inoltre una gran pheega) è stata molestata da un tifoso. Quando è scoppiato il casino il tipello si è detto pentito e per difendersi ha tirato in ballo il figlio, ma per una Greta che viene appoggiata sui social ci sono altre 10 Grete che vengono maltrattate sessualmente e mobbizzate.
Volevo pubblicare la notizia quando è uscita, ma mi sono detto tra me e me che nessuno l'avrebbe commentata. 😅
Comunque ciò che è successo è il retaggio di un pensiero maschilista fortemente sbagliato, condito con l'ambiente calcistico che è spesso molto becero. 🤷♂️
Se posso darti un consiglio da giornalista, denuncia i casi gravi ma passa sopra alle critiche, all'
hating e alle piccole cose tipo l'editor che ti cambia gli articoli "perché sì". Continua a lavorare, a farti esperienza e a macinare terreno fino a diventare l'"elefante nella stanza", ossia qualcuno che può anche dare fastidio ma che non si può ignorare. 👍
Per come la vedo io il giornalismo come l'avvocatura e tante altre professioni è sul viale del tramonto, ma non è mai troppo tardi per realizzare le proprie passioni contro tutto e tutti.
!LULLABY!, 05/07/2022 23:00:
È vero Sonia, il problema è che spesso le persone ci attaccano per partito preso, magari senza neanche soffermarsi all'aspetto che dici tu, apparenza e realtà. Purtroppo ci sono tanti colleghi che pensano solo alla loro visibilità e spesso non sono obiettivi. Forse sbaglio, ma nel corso degli anni mi sono resa conto che, come in tutto, la differenza la fanno le persone e non le testate. Personalmente cerco sempre di documentarmi bene su quello che scrivo, a volte rileggo le cose mille volte. Poi leggo in giro di tutto. E noto la differenza tra chi scrive con cognizione di causa e chi scrive tanto per...allora mi dico che potrei fare anche io così e ci metterei la metà del tempo a scrivere un articolo ma non è questo che voglio. Mi piacerebbe illudermi di riuscire a dare ai lettori lo spunto che magari basta loro per chiarirsi le idee. Io credo che la persone notino le differenze ma spesso seguono il gregge. Diciamo che i social un pò di aiuto lo hanno dato (al gregge)
Purtroppo il giornalismo odierno risponde a logiche di mercato e le stesse persone si sono adeguate a questo modo di fare informazione.
Prendo un esempio recente a caso.
Crolla un ghiacciaio sulla Marmolada, muoiono 7 persone e ci sono 13 dispersi.
OK, dobbiamo far diventare la vicenda virale, come si fa?
Prima di tutto cavalchiamo l'onda della questione sul riscaldamento globale: chiaramente il ghiacciaio si è staccato per quello, ma puntiamo molto su questo modo di fare notizia soprattutto per tirare dentro la politica e la gen Z.
Una volta esaurita la questione sul clima (diciamo qualche giorno) è il momento di parlare dei morti: c'è una persona rintracciabile su Facebook? Quel giorno qualcuno si è fatto un selfie? Qualcuno era particolarmente conosciuto? Eccolo qui: è il 27enne Filippo Bari, buttiamo giù subito gli articoli e che il selfie si veda bene.
Dopo qualche giorno la notizia non "tira" più e adesso che facciamo?
Bisogna vedere come hanno reagito le famiglie alla tragedia. C'è qualcuno che ha scritto su Facebook e Twitter? Eccola: è la moglie di Tommaso Carollo (una vittima) che su Facebook ha scritto «Ti amo Tommaso. Sempre e per sempre» con una foto di loro due.
Di solito per spremere la notizia fino all'ultimo la si butta di nuovo in politica ma in modo più aggressivo, mentre le questioni giuridiche sulla responsabilità interessano solo se si tratta di alcuni reati, non quelli di questo caso. Tantissime volte viene provocata la comunità di Twitter apposta perché è quella che si accende più "a fiammifero" di tutti e anche perché usufruisce meglio degli hashtag rispetto ad altri social. In realtà come ho spiegato Twitter è pieno di fake ed è una tigre di carta.
Ho fatto un esempio soprattutto a Sonia per far capire come ragionano testate giornalistiche come Fanpage e Leggo, mentre Valigia Blu e Formiche hanno un funzionamento completamente diverso (Open va a posizionarsi a metà).
Quando è nato Diritto e Cronaca volevo creare un nuovo modo di fare giornalismo, ossia partire da trasmissioni scabrose e arrivare a spiegazioni convincenti e nel rispetto della deontologia su casi che avrebbero potuto interessare a tutti, ossia cavalcare l'onda del "gregge" come dici tu per poi discostarsene.
C'è anche un discorso a parte da fare ed è quello degli introiti.
Oggigiorno non basta fondare un sito per accalappiarsi le visite e quindi i soldoni, le strade sono solo due: o fondi una testata e chiedi aiuti allo Stato (che poi finiscono e comunque non saranno mai cospicui a tal punto da viverci anche per brevi periodi) o devi avere alle spalle una casa editrice che assuma tantissimo e che punti ad articoli virali ed è quello che ha fatto ad esempio Fanpage.
Ultimamente è tornato Badrose e ha detto qualcosa del tipo "per campare devo pubblicare 40 articoli al giorno", ecco, anche no. Diciamo che è per questo che sarebbe importante specializzarsi e scrivere articoli scientifici più che informativi (senza tralasciare del tutto i secondi, voglio specificarlo).
Riguardo la tua ultima osservazione ("io credo che la persone notino le differenze ma spesso seguono il gregge"), mi permetto di dire "attenzione": i social non sono e non rispecchiano la comunità, altrimenti se guardassimo Twitter saremo tutti dei novax putiniani.
Cosa sono i social?
I social sono algoritmi creati per far emettere dopamina e creare assuefazione, inoltre sono un contenitore (anche) di fake.
Per quello io invito, continuo a invitare e sempre lo farò a tornare sui forum, perché qui non è applicabile lo stile di vita della viralità e di conseguenza anche se usiamo nickname non abbiamo nessun interesse a non essere noi stessi, in pratica qui siamo genuini e i punti 1.3 e 1.4 del regolamento sopprimono qualsiasi velleità nel giocare a fare personaggi e a voler diventare virali.
Riguardo gli articoli hai ragione nel senso che tanti percepiscono la differenza, ma non leggono o leggono quello che vogliono capire.
Faccio un altro esempio.
Siamo quasi arrivati a 100 morti al giorno per Covid a luglio con 80.000 contagi, cosa significa?
Se leggi Twitter vuol dire che i vaccini non funzionano.
Eh no, la questione è che l'immunità da vaccino dura 5 mesi, quindi se hai fatto il booster a dicembre non hai gli anticorpi.
Cosa fanno le persone? Leggono il titolo e pensano che i vaccini siano inutili.
Su questo, breve OT, temo una strage a novembre/dicembre, speriamo che qualcuno rinsavisca.