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Galanda, Mattioli e il rapporto giocatore arbitro

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2016 13:33
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19/03/2014 09:38

E' l'una di notte e in serate come questa un giocatore di pallacanestro andrebbe a letto felice o addirittura continuerebbe a fare festa con i compagni di squadra ancora per un po’. Abbiamo vinto il derby contro Siena e abbiamo giocato una delle migliori partite dell'anno battendo quella che io reputo sia la squadra che attualmente gioca la miglior pallacanestro in Italia.
Eppure non mi sento tranquillo e anzi sento l'amaro in bocca...
La mia unica presunzione è di essere una persona onesta, e forse proprio per onestà intellettuale sento che non posso non scrivere queste righe. Il rischio di sembrar patetico è alto.

A cosa mi riferisco? All'episodio della gomitata che ho ricevuto durante il match di stasera da Benjamin Ortner e da tutto ciò che ne è seguito.
Ricostruendo la MIA dinamica dei fatti, la MIA decisione (ma credo anche quella del resto del PalaCarrara, tifosi senesi inclusi) sarebbe stata il fischio di un fallo antisportivo ai danni del giocatore della Mens Sana, ma fidatevi che l'espulsione non sarebbe stata di troppo. Ammetto di aver adottato io stesso una difesa al limite del fallo nell'azione di gioco, ma la terna arbitrale aveva deciso di lasciar correre, essendo l'andamento della partita piuttosto "fisico". Una volta indietreggiato ho visto che il mio avversario ha controllato dove fossi ed in seguito ha lasciato partire una violenta sbracciata che tutt'ora mi causa un discreto mal di testa. Sono finito a terra tenendomi il volto perché oltre ad aver visto "nero" per qualche attimo provavo una forte fitta alla tempia, tant'è che sono stato raggiunto dal nostro dottore e dal massaggiatore. Per fortuna mi sono ripreso presto e me ne sono tornato in panchina con la borsa del ghiaccio sulla tempia. Fosse stato il gomito e non il braccio a colpirmi, non credo che avrei accusato solo il mal di testa…
A parte la pericolosità del gesto di Ortner, che posso forse anche giustificare con l'agonismo della partita, e a parte quello che secondo me rimane un enorme errore arbitrale che potrei altresì classificare come una madornale svista, quello che NON giustifico in NESSUN modo è l'atteggiamento arbitrale nei confronti di una tale situazione!
Quando mi sono alzato e ho visto che la palla tornava nelle mani di Siena mi sono meravigliato non poco: nessun provvedimento per una gomitata del genere? Ma lasciamo correre...
A questo punto, dall'arbitro Gianluca Mattioli, mi è stato contestato in tono ironico, senza per di più accertarsi delle mie condizioni, di essere "morto" in campo dopo essere stato "appena toccato" e di "essermi rialzato dopo un attimo". In sostanza di aver fatto una sceneggiata, visto che per FORTUNA o forse per CASO non ho avuto conseguenze serie. Ma lasciamo perdere anche questo...
> Alla fine vinciamo la partita, festeggiamo con i nostri tifosi e rientriamo negli spogliatoi. Incontro Gianluca (Mattioli) e forte anche del fatto che ci conosciamo da più di venti anni inizio una frase: "Non voglio far polemica, oltretutto abbiamo vinto, ma ti posso chiedere..." Avrei voluto spiegare la mia versione dei fatti a partita finita e chiedere la sua opinione, per poterci chiarire e chiudere il discorso con l'idea magari di poter dare un feedback importante per un'occasione futura. No, nulla di tutto questo! Mi è stato negato il confronto con uno sprezzante: "Lasciami stare, mi hai preso in giro! Eri morto in campo!”
No, non ho lasciato stare! Ho risposto che quello preso per il c*** (purtroppo questo il termine che ho usato) mi sentivo io.
In risposta mi sono beccato una serie di epiteti quali "disonesto" e di espressioni del tipo "mi hai preso in giro davanti a tutti". Testimoni di questa conversazione sono tra gli altri anche il resto della terna arbitrale (Denis Quarta e Carmelo Lo Guzzo) e Fabio Facchini, valutatore arbitrale.
Alzando un po' il tono della voce, ma senza offendere nessuno dei presenti, spiazzato per il tipo di reazione del mio “interlocutore” ho solamente aggiunto che esiste la possibilità di controllare il video dell'accaduto e che gli stessi avversari si sono scusati dell'episodio (ringrazio a tal proposito Tomas Ress ed altri giocatori, ahimè non Ortner, della Mens Sana per essersi accertati delle mie condizioni, anche nel prosieguo della partita).
A questo punto Fabio Facchini, vista la situazione, mi ha consigliato di andare verso il nostro spogliatoio in quanto quella non era "zona di franchigia". Ovviamente rientro in spogliatoio, come consigliato. Finita lì? Quasi...
Caso vuole, che alla fine della cena con la squadra, dopo la partita, mi accorga che nello stesso ristorante sia ospite anche la terna arbitrale. Forse troppo testardo o ingenuo, chiedo a Gianluca di avvicinarsi e gli porgo la mano in segno di riconciliazione, sperando di poter chiarire una volta per tutte quanto accaduto e con la volontà di chiudere un episodio che mi aveva comunque amareggiato. Ma davanti a me trovo l'arbitro Mattioli che si avvicina, mi stringe la mano, rincarando: "Eri morto! Eri morto in campo”, aggiungendo: "Sei anche stato squalificato: almeno io sono stato chiaro con te, no?”
Come reazione istintiva, lascio la mano e rispondo che se vuole continuare così è inutile che io sprechi fiato e parole.
Scende il gelo al nostro tavolo e vedo lo sconcerto negli occhi di mia moglie e degli amici che sono con noi. La domanda che si fanno tutti è "Perché quel tono? Perché quelle parole? Non ti ha nemmeno chiesto come stavi…"


Arrivo alle conclusioni. Che motivo ho io, padre e giocatore di 39 anni, di fare una sceneggiata in campo facendo preoccupare la mia famiglia a bordo campo, fortunatamente seduta nel lato opposto rispetto all'accaduto, cadendo a terra dopo un colpo alla testa? Vi rispondo io: nessuno! Ancora: c'è bisogno che un giocatore si faccia seriamente del male per sanzionare un gesto del genere? Ma soprattutto (e qui arrivo al punto che non mi fa dormire) quand'è che ci si potrà confrontare veramente e serenamente tra arbitri, giocatori e dirigenti? E quando si smetterà di vivere in due realtà parallele: quella delle società e dei giocatori che vincono e perdono sul campo una partita, e dall'altra quella decisa a posteriori al chiuso di uno spogliatoio arbitrale dove vengono prese decisioni incontestabili?
Gianluca, so che per te questa partita non era semplicissima da arbitrare, lo dico in tutta onestà e fuor d'ironia, ma non posso pensare che la persona che conosco da una vita sia la stessa che ho incontrato stasera. Uso te, oggi, come esempio di una situazione che non può continuare ad essere tale. Sono stato squalificato? Va bene, pagherò. Ma lo scopo è far pagare o cercare di migliorarsi? Ci fossimo confrontati nel post partita, non sarebbe stato meglio per entrambi?

Il rispetto non può essere preteso da una sola delle due parti.

Le decisioni prese dall'alto non fanno che creare ulteriore attrito tra arbitri e società/giocatori, anche perché molto spesso non si comprende il metro utilizzato nelle diverse occasioni e potersi confrontare, magari a fine partita e non sul momento, potrebbe stemperare certe tensioni.

L'obiettivo comune dovrebbe essere quello di cancellare il più possibile il grado di soggettività nella valutazione delle situazioni, in campo e fuori. Le regole non possono non essere chiare e condivise da arbitri e squadre, dal momento che il nostro gioco non può prescindere dal prezioso lavoro di entrambi. Si eviterebbero equivoci e i "due pesi e due misure" che troppo spesso si verificano.

Sperando che questa lettera abbia un qualche destinatario,

cordialmente,
Giacomo Galanda.

www.pistoiabasket2000.com/news/117421018630/giacomo-galanda-e-il-pistoia-basket-intervengono-su-quanto-avvenuto-nella-gara-c...

Io sto con Galanda, non tanto per il fatto che abbia o meno simulato (non ho visto le immagini per poter giudicare) quanto perchè un atteggiamento così indisponente da parte di un giudice/arbitro non è ammissibile, e lasciamo stare che ha vinto tutto ed è stato capitano della Nazionale, non è corretto tenerlo con lui ma nemmeno con un 20enne!
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19/03/2014 15:37

E' triste davvero.



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19/03/2014 16:31

Da come ha presentato le cose Galanda, direi che è abbastanza triste il comportamento dell'arbitro. Triste ed arrogante.
19/03/2014 17:04

Conosco personalmente Ben. L'ho visto allenarsi e giocare per due anni e spiccioli nella mia squadra. Ci ho passato insieme innumerevoli momenti di svago, compreso il tardo pomeriggio di un Santo Stefano, oserei dire quello del 2010. Per essere arrivato a tirare una violenta sbracciata deve essere stato proprio oltre ogni livello di sopportazione umana. E leggendo il mittente della lettera non ho dubbi, senza aver visto un singolo fotogramma, che sia andata così. Tutto il resto è commedia dell'arte. Anzi, arte della commedia, cosa in cui il nostro è sempre andato forte. Se avete voglia d'indignarvi fate pure, non mi avrete tra i vostri.
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19/03/2014 17:32

Ma a me della gomitata frega cazzo, si danno e si ricevono e le parole del "la mia famiglia si preoccupa" o "ha rischiato di farmi davvero male" non mi interessano: trovo orrendo il comportamento dell'arbitro aldilà che parli con Galanda o con Bloise.
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19/03/2014 17:37




"Io sono dell'opinione che noi uomini siamo come dei piatti sporchi di due settimane: una parte della sporcizia puoi lavarla facilmente, ma per togliere quella incrostata ci vuole l'acido muriatico."
Respect.
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19/03/2014 17:46

Non mi pare che il punto sia cosa ha fatto Ortner, cosa ha fatto Galanda o cosa avevano mangiato a pranzo.
Io le immagini le ho viste in diretta e la gomitata c'è stata tutta, pure bella forte. Nulla di trascendentale, non era nemmeno necessariamente intenzionale, classico caso in cui l'attaccante sbraccia col pallone per farsi spazio, solo che ha trovato la tempia di Galanda. C'era da chiamare il fallo e basta.
Il punto è che il comportamento di Mattioli è stato decisamente inadatto alla situazione. Puoi anche non accorgerti del fallo perchè guardavi da un'altra parte o avevi un'angolazione sbagliata, ma andargli a dire, cito testualmente "Sei morto? No? Allora alzati", mentre gli altri sul campo si sinceravano delle sue condizioni è stato abbastanza inopportuno.

Su quello che è successo dopo onestamente è difficile esprimersi perchè abbiamo una fonte, la lettera di Galanda, che, apprezzabile finchè si vuole, è comunque una sola delle due campane. Quello che emerge è un'eccessiva difficoltà di comunicazione tra giocatore e arbitro. Non conosciamo i modi e i toni reali della discussione, ma verrebbe da pensare che un giocatore con vent'anni d'esperienza che è per giunta capitano della squadra che rappresenta dovrebbe avere la possibilità di esprimere le proprie ragioni in maniera migliore di quella che, pare, gli è stata concessa.

Con tutto ciò, non vedo nemmeno le basi per gridare allo scandalo o dare la colpa a qualcuno di specifico, nemmeno a Mattioli. Considerando come vengono regolarmente trattati dai "tifosi" o presunti tali e come i giocatori tentino altrettanto regolarmente di infinocchiarli, uno svarione del genere è umanamente comprensibile.
Per quanto mi riguarda si tratta di una constatazione di come, nonostante il giochino sia bellissimo, l'ambiente che lo circonda faccia un po' schifo.
[Modificato da _Sir_ 19/03/2014 17:50]
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19/03/2014 18:06

Sai cosa? Non capisco come mai Galanda dall'alto della sua esperienza si debba esporre così tanto con una lettera che, citando le sue parole, rischierebbe di farlo sembrare patetico. Tendo a fidarmi della sua versione.
Fire la gomitata c'è, come conferma il video, nulla di trascendentale e infatti essa non è il punto centrale dello sfogo di Jack, quindi la tua visione di un Ortner quasi angelico (per me è un maiale in campo, ma quei maiali che quando non giocano contro di te ti fanno impazzire da quante piccole cose riescono a fare) può rimanere intatta :D
Comunque per quotare Sir cito il mio post di poco sopra.
19/03/2014 19:11


Non capisco come mai Galanda dall'alto della sua esperienza si debba esporre così tanto con una lettera che, citando le sue parole, rischierebbe di farlo sembrare patetico



perché nello sport quando si diventa vecchi si perde più facilmente la testa in campo (sembra un paradosso ma non è così) e si diventa più permalosi fuori.
Nessuno di voi ha mai giocato con una vecchia gloria, anche fosse in serie D? La frustrazione di un corpo che non risponde più come vorresti, l'umiliazione di gente che ti salta in testa, arbitri quasi coetanei, "l'onore", "il rispetto" ecc ecc
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19/03/2014 20:22

Questo nascondersi dietro alla famiglia e sull'essere padre non gli fa onore. Jack, mi dispiace ma mi hai deluso.



[SM=x49409] BASKET CONNECTION, FIERI DI NON FARE SCHIFO [SM=g6025825]
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19/03/2014 22:16

In presa diretta la gomitata sembra evidente, ma rivendendola a replay non sono così sicuro che lo prenda. Il gesto di Ortner è da condannare, così come sarebbe da punire la sceneggiata di Galanda, se quest'ultimo avesse veramente inscenato la cosa.

Naturalmente, al netto di tutto questo, la cosa più sorprendente è che gli arbitri non hanno fischiato nulla, nonostante fossero tutti a 2 metri.
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19/03/2014 22:35

Voleva essere uno spunto per parlare del rapporto giocatori arbitro ma noto che diamo più importanza al fallo o non fallo o al galanda uomo
20/03/2014 09:38

ricicardo, 19/03/2014 17:32:

Ma a me della gomitata frega cazzo, si danno e si ricevono e le parole del "la mia famiglia si preoccupa" o "ha rischiato di farmi davvero male" non mi interessano: trovo orrendo il comportamento dell'arbitro aldilà che parli con Galanda o con Bloise.



Magari con Bloise, che non gli ha piagato i coglioni per vent'anni con scenate, proteste e roba d'importazione calcistica - quelle sì quasi sconosciute al nostro mondo - sarebbe stato molto più comprensivo. Regaz, ve lo dice uno per cui, a palazzo, l'unico fischio giusto è quello a suo favore: gli arbitri sono esseri umani e cercano, come altra faccia della medaglia dell'autorità, di essere il più imparziali possibile. Spesso ci riescono, qualche volta falliscono. Evidentemente, per Mattioli nei confronti di Galanda, la catena si era già allentata da quel dì. Avendolo visto live per una dozzina d'anni non mi è difficile immaginare perché. Poi se a voi piace essere presi per il culo in maniera sistematica, bene. A Mattioli evidentemente no. Per cui uno gioca (gioca...), l'altro arbitra e alla fine della partita tanti saluti, anzi mezzo saluto, e pedalare. Altro che Mulino Bianco.

_Sir_, 19/03/2014 17:46:

Non mi pare che il punto sia cosa ha fatto Ortner, cosa ha fatto Galanda o cosa avevano mangiato a pranzo.



Queste parti devo essermele sognate.


il fischio di un fallo antisportivo ai danni del giocatore della Mens Sana, ma fidatevi che l'espulsione non sarebbe stata di troppo




Una volta indietreggiato ho visto che il mio avversario ha controllato dove fossi ed in seguito ha lasciato partire una violenta sbracciata che tutt'ora mi causa un discreto mal di testa.




li stessi avversari si sono scusati dell'episodio (ringrazio a tal proposito Tomas Ress ed altri giocatori, ahimè non Ortner



ricicardo, 19/03/2014 18:06:

Fire la gomitata c'è, come conferma il video



Non lo tocca neanche (col gomito) e probabilmente non è nemmeno fallo. Diciamo che c'è un buon cinquanta per cento di possibilità che non lo sia, avrei dovuto vederla live. E poi mi chiedono perché voglio un campionato con dodici brotha.

P.S.
Non è un angelo, come non era un angelo Rocca. Ma tra non essere angelo ed essere dei maiali ci passa una bella differenza.
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20/03/2014 10:43

A me personalmente della gomitata interessa pochino, non giudico Ortner o altro, quello che penso non sia costruttivo, è l'eventuale comportamento dell'arbitro, solo questo.
Ripeto EVENTUALE.
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20/03/2014 13:28

Re:
the fire bug, 20/03/2014 09:38:



_Sir_, 19/03/2014 17:46:

Non mi pare che il punto sia cosa ha fatto Ortner, cosa ha fatto Galanda o cosa avevano mangiato a pranzo.



Queste parti devo essermele sognate.


il fischio di un fallo antisportivo ai danni del giocatore della Mens Sana, ma fidatevi che l'espulsione non sarebbe stata di troppo




Una volta indietreggiato ho visto che il mio avversario ha controllato dove fossi ed in seguito ha lasciato partire una violenta sbracciata che tutt'ora mi causa un discreto mal di testa.




li stessi avversari si sono scusati dell'episodio (ringrazio a tal proposito Tomas Ress ed altri giocatori, ahimè non Ortner






Ma a qualcuno frega davvero qualcosa della versione dei fatti della letterina di Galanda? E' ovvio che quello sia il suo personale punto di vista, ma siccome abbiamo dei dati oggettivi magari è meglio pensare a quelli, che sono più che sufficienti per inquadrare la situazione.
Ci sono le immagini che mi paiono piuttosto chiare, se non vi bastano ci sono io che ero a cinque metri, sono lo spettatore più imparziale di questo pianeta (non tifo GTG) e vi confermo che la gomitata c'era, Galanda l'ha accusata per davvero e il comportamento di Mattioli è stato esattamente come descritto. In più c'è la sanzione di "deplorazione" per Galanda.
Nessuno sta dicendo che l'arbitro sia un genocida da consegnare alla sedia elettrica, avrà avuto i suoi motivi per ritenere che Galanda stesse simulando, tuttavia stavolta era in errore e il modo in cui ha trattato la faccenda non fa onore a lui e al suo ruolo.

Boh, evidentemente l'immagine piuttosto negativa del rapporto giocatori-arbitri che emerge da questa storia, e di cui parla l'unica parte degna di nota della lettera di Galanda cioè la riflessione finale che esula dal singolo episodio, non è così interessante come pare a me e Rici.
20/03/2014 15:03

ecco il discorso del "simulare" non l'ho mica capito. Cioè posso capire il "far vedere" il fallo, ma perché accusarlo di aver simulato di essersi fatto male? Se c'è una cosa che rende il basket uno sport serio è proprio l'inutilità del simulare dolori per perder tempo
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20/03/2014 15:15

Ci può anche stare che all'arbitro sia sembrata una simulazione.



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21/03/2014 09:23

Si ma benchè gli possa sembrare una simulazione il dialogo è la miglior forma per raggiungere un risultato quando ci sono due opinioni divergenti: rifiutarlo totalmente sbeffeggiando la controparte è un comportamento immaturo e veramente triste.
21/03/2014 09:43

=Condor11=, 20/03/2014 15:03:

ecco il discorso del "simulare" non l'ho mica capito. Cioè posso capire il "far vedere" il fallo, ma perché accusarlo di aver simulato di essersi fatto male? Se c'è una cosa che rende il basket uno sport serio è proprio l'inutilità del simulare dolori per perder tempo



Perché anche nel basket esistono i falli di compensazione e si può sempre lucrare qualcosa.

ricicardo, 21/03/2014 09:23:

Si ma benchè gli possa sembrare una simulazione il dialogo è la miglior forma per raggiungere un risultato quando ci sono due opinioni divergenti: rifiutarlo totalmente sbeffeggiando la controparte è un comportamento immaturo e veramente triste.



Questi sono discorsi da Barbara Palombelli. Se tu da vent'anni mi pigli per il culo, io ti rispondo come Mattioli. Oh, nello stesso thread dove (tu) si è dato del maiale ad Ortner (vado ai matti), state (stai) trattando Galanda come Basile o Soragna.
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21/03/2014 10:29

Fire per favore non fare la figa isterica gli ho dato del maiale per il lavoro sporco che fa, blocchi duri, tagliafuori decisi etc non per altri motivi. Infatti per me quella gomitata, che ci sia o no é frutto di un movimento normale di gioco.
Soragna é il Denzel Washington del basket, simula simula e simula sempre [SM=g27828] Basile ha lo status per protestare ad ogni singola azione e picchiare ogni due. Soprattutto in lega due dove gli arbitri probabilmente son cresciuti guardando le partite con indosso la sua canotta azzurra
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