Questa finale l'ha vinta la squadra più forte. Il 4-1 è punteggio bugiardo per quello che si è visto, ma i Warriors hanno fatto una stagione incredibile, e si sono ripresi alla grande dopo la doccia fredda dell'anno scorso.
Il vero capolavoro è stato inserire Durant in questo sistema, avendo pazienza nei primi mesi quando le cose non sembravano girare al meglio. Lo stesso Curry ha modificato le sue abitudini per sfruttare tutto il potenziale del nuovo compagno, cavalcando maggiormente il p'n'r 1-4. Ha ridotto i tiri fuori dal contesto, lasciano l'incombenza all'ex-Thunder di segnare fuori dai giochi.
Su i vari Green, Thompson, Igoudala, Livinstong...si è già detto di tutto e di più.
Cleveland è entrata in questa serie con due grossi problemi, e purtroppo per lei ha finito con gli stessi problemi.
Durant rebus indecifrabile per la difesa dei Cavs. Sulla scelta di raddoppiare forte su Curry, KD ha spesso segnato fuori dai giochi, pur contro due difensori come Lebron e Jefferson.
Altro problema, la difesa in transizione. Vuoi per l'enorme difficoltà nella accoppiarsi con i Warriors quando ripartivano, vuoi per il logoria fisico che subivano per rimanere incollati alle partite, la difesa in questo aspetto è sempre stata deficitaria, soprattutto nei minuti finali.
A conti fatti, la bomba in transizione di Durant sul finale di G3 ha davvero messo un macigno su quella serie. Sliding doors che l'anno scorso premiarono Cleveland, e che quest'anno hanno guardato con favore verso la baia.