[PLAYOFF 2013 - FINALE] Acea Roma - Montepaschi Siena

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AllenTheBest
00sabato 8 giugno 2013 21:38
AllenTheBest
00sabato 8 giugno 2013 21:38
Comunque vada, sarà un successo
DeMario Austin
00domenica 9 giugno 2013 13:54
Daje Roma!!

Davide
00domenica 9 giugno 2013 14:38
Adesso tutti a rosicare e a tifare Roma... [SM=g27828] [SM=x52092]
DiabloRoma
00domenica 9 giugno 2013 17:32
Io ho tanta rabbia dentro, per la storia del Palazzetto. Ma davvero tanta.

E ho letto delle cose ancora più allucinanti.
Davide
00domenica 9 giugno 2013 19:23
Dicci dicci.
ricicardo
00domenica 9 giugno 2013 19:54
Ho letto qualcosa come "non vogliamo i tifosi occasionali, dov'erano durante la RS"? Mah.
the fire bug
00domenica 9 giugno 2013 20:31
Tifoso occasionale porti male
DeMario Austin
00domenica 9 giugno 2013 22:26
Se la domanda è "meglio 3000 al palazzetto o 3000 al palazzone" allora PalaTiziano tutta la vita.
Se però la domanda diventa "3000 di qua o 7000 di là", allora un minimo di elasticità in più sarebbe benvenuta. Soprtattutto in un periodo in cui il campionato di calcio è già finito.

Ci spero nel 4-2 Siena, ma temo il 4-0. E tifo Roma...
DiabloRoma
00domenica 9 giugno 2013 23:00
Che vi devo dire... se uno sceglie il Palazzetto per quella che a tutti sembra somigliare tanto a una ripicca, che ve devo dì... fra l'altro chi ci è stato dentro può verificare come non sia proponibile per una finale. Veramente. Avevamo l'occasione di dare una spinta unica a una squadra unica, ma... lasciamo stare.
=Condor11=
00domenica 9 giugno 2013 23:15
per me sotto gli 8000 non si scendeva.
AllenTheBest
00domenica 9 giugno 2013 23:31
Per me il palaeur lo riempiresti facile (e sono 11000 posti). Diablo so come la pensi anche perchè ti seguo anche su facebook e se riferisci qualche spunto anche qui penso che ne potrebbe uscire una bella discussione.



Io personalmente sono molto neutrale: guardo la mia situazione dall'alto del diritto di prelazione agli abbonati, ma sicuramente non sono indifferente al cambio di campo. Fondamentalmente sono per lo spostarsi al palalottomatica, però vi giuro che a leggere/sentire certi commenti in queste ultime settimane mi viene l'orticaria. Improvvisamente tutti sono diventati grandi appassionati della virtus roma, tutti sono saliti sul carro del vincitore, compresi tutti quelli che snobbavano chi ancora credeva in questa squadra e ci spendeva i soldi (sapete in quanti mi hanno dato del coglione in questi anni??). Dove stavano tutti questi tifosi negli ultimi 5/6 anni? Dove stavano quando c'è stata la manifestazione per salvare questa squadra, in cui eravamo neanche 100 persone? Dove stavano durante quest'ultima stagione? Dove stavano a gara 1 contro Reggio Emilia? Sono tutti usciti fuori a partire da gara 7 dei quarti di finale, il che mi starebbe anche bene se non dovessi anche sorbirmi le lamentele continue per giocatori, biglietti e impianti. Vi garantisco che è molto fastidioso. Va bene che occasionali lo siamo stati tutti almeno una volta nella vita, ma io non mi improvvisavo grande tifoso se per disgrazia non riuscissi a vedere una partita di playoff. E poi sappiamo tutti che alla terza giornata di campionato del prossimo anno saremo sempre i soliti 4 stronzi degli ultimi 3 anni.


Comunque ci sarebbe molto da dire, con tutto che io sono favorevole allo spostamento al palalottomatica. Per esempio, a proposito della funzionalità dei botteghini, vi dico solo che mi fratello si è fatto 6 ore e un quarto di fila. Almeno il biglietto l'ha preso!
Rodman86
00domenica 9 giugno 2013 23:52
Allen, hai la mia piena solidarietà. Anche io ne ho visti tanti di tifosi "occasionali", con le due classiche frasi del tifoso occasionale:

Vittoria: "Hai visto! Abbiamo vinto! Grandi"
Sconfitta: "Avete perso! ma come si fa a perdere così"
=Condor11=
00lunedì 10 giugno 2013 00:03
ho visto immagini di un'organizzazione che manco in serie C1. Un mio amico non è riuscito a prendere i biglietti per gara 7 contro Cantù. E la Virtus quest'anno l'ha vista SEMPRE.
Non c'è manco da discutere, superati i quarti ci si doveva spostare all'Eur. In una città come Roma, per milioni di motivi che vanno dalla portata dell'afflusso di gente all'incolumità dei partecipanti, NON puoi pensare di gestire un evento del genere con un palazzetto da 3500 posti (per di più con problemi logistici mica da ridere).
AllenTheBest
00lunedì 10 giugno 2013 00:43
Re:
=Condor11=, 10/06/2013 00:03:

ho visto immagini di un'organizzazione che manco in serie C1. Un mio amico non è riuscito a prendere i biglietti per gara 7 contro Cantù. E la Virtus quest'anno l'ha vista SEMPRE.
Non c'è manco da discutere, superati i quarti ci si doveva spostare all'Eur. In una città come Roma, per milioni di motivi che vanno dalla portata dell'afflusso di gente all'incolumità dei partecipanti, NON puoi pensare di gestire un evento del genere con un palazzetto da 3500 posti (per di più con problemi logistici mica da ridere).





Vabbè sui biglietti di gara 7 contro Cantù basta dire che sono finiti in 12 minuti. Io quel giorno stavo in fila al botteghino e ne conosco una marea di persone che non sono riuscite a prendere il biglietto. Per esempio il 19° della fila, in coda da almeno 4 ore prima della partita, è tornato a casa a mani vuote. Qua i problemi si sprecano e in parte si è già detto nel topic della semifinale (troppi omaggi, nessun limite di acquisto, ricevitorie collegate col sistema centrale quando forse sarebbe stato meglio permettergli di vendere solo un numero limitato di biglietti). Con la prevendita di oggi, con la possibilità di comprare max 4 biglietti a capoccia e SOLO al palatiziano, in parte si è risolto: sono avanzati addirittura 100 biglietti, ma se mio fratello si è fatto 6 ore di fila pur arrivando un'ora prima vuol dire che qualcosa va ancora risolto.

Per quanto riguarda i problemi logistici, non saranno da ridere, ma mi sembrano più una scusa per portare acqua al proprio mulino da parte di chi i biglietti non ce li ha. Almeno per me, che invece sto tranquillo, il discorso logistico è, e sarà, l'ultimo dei problemi.
AllenTheBest
00lunedì 10 giugno 2013 00:48
Re:
Rodman86, 09/06/2013 23:52:

Allen, hai la mia piena solidarietà. Anche io ne ho visti tanti di tifosi "occasionali", con le due classiche frasi del tifoso occasionale:

Vittoria: "Hai visto! Abbiamo vinto! Grandi"
Sconfitta: "Avete perso! ma come si fa a perdere così"





Ti ringrazio, ma qua siamo ben oltre il limite consentito all'occasionalità! Bastava farsi un giro nell'ambiente e chi si dichiarava abbonato era immediatamente etichettato come un disadattato sociale o in alternativa come un miliardario che aveva soldi da spendere. Io sono contento se, dopo un'intera stagione in cui forse siamo stati i peggiori del campionato come media spettatori, adesso c'è gente disposta a perdere una domenica di giugno per accaparrarsi un biglietto dei playoff; a patto però di evitare queste scene patetiche

=Condor11=
00lunedì 10 giugno 2013 01:17
Perdonami: non esistono tifosi di serie A e tifosi di serie B. Altrimenti mettiamoci dentro pure quelli che si sono fatti tutte le trasferte e dividiamo il gruppone in tifosi di classe A, B e C. Poi prendiamo un bel metro e misuriamo chi ce l'ha più lungo. Ognuno avrà milioni di ragioni per aver disertato il palazzo e non deve per questo essere costretto a tirar fuori il proprio "curriculum" di tifoso (che sia mensiale, biennale, decennale o trentennale) per dimostrare a Toti o a chicchessia di meritarsi di poter assistere a una partita.
Poi la ciccia è un'altra: non capisco perché si debba costringere la gente ad accalcarsi per ore a mò di bestiame per accaparrarsi un biglietto quando disponi di un impianto con il quadruplo della capienza. Cos'è? Sadismo?
Che Toti consideri la Virtus una proprietà privata, un po' come il suo gemello siamese della Virtus Nera (e lui per il bene di quella gloriosa società e del basket italiano forse dai coglioni ce lo siamo levato) era palese e non serviva ribadirlo.
Quello che mi sconcerta è che la pubblica autorità non abbia ancora deciso di imperio di spostare tutto all'Eur
Rodman86
00lunedì 10 giugno 2013 11:59
Il problema non è tanto tifosi di serie A o di serie B, ma di chi prima ti considera un'idiota e poi salta sul carro dei vincitori. Quelli che denigrano il basket, salvo poi spiegarti come si fa, anche se hanno a malapena capito lo scopo del gioco.
the fire bug
00lunedì 10 giugno 2013 13:57
=Condor11=, 10/06/2013 01:17:

Perdonami: non esistono tifosi di serie A e tifosi di serie B. Altrimenti mettiamoci dentro pure quelli che si sono fatti tutte le trasferte e dividiamo il gruppone in tifosi di classe A, B e C. Poi prendiamo un bel metro e misuriamo chi ce l'ha più lungo. Ognuno avrà milioni di ragioni per aver disertato il palazzo e non deve per questo essere costretto a tirar fuori il proprio "curriculum" di tifoso (che sia mensiale, biennale, decennale o trentennale) per dimostrare a Toti o a chicchessia di meritarsi di poter assistere a una partita.



Questo è un ragionamento che non fa un plissé ma solo se s'intende il basket come prodotto e la partita come intrattenimento. Esattamente come accade in USA e, in misura minore, nel nostro calcio.
Prima o poi finirà così anche nel basket ma allo stato dell'arte sono contento di vedere che nell'ennesimo mondo in cui si sta facendo di tutto per trasformare ogni aspetto in economia, ci sia ancora posto per un sentimento, fosse anche solo quello della ripicca, non misurabile e che anzi cagiona un danno monetario a chi lo mette in pratica. Infatti ho la quasi certezza che tra qualche ora ritornerà sui suoi passi.



=Condor11=
00lunedì 10 giugno 2013 17:35
Appunto perché l'amore per la propria squadre del cuore è un sentimento e come tutti i sentimenti non misurabile col bilancino non esiste un modo migliore di un altro per manifestarlo. Anche chi si fa venire un infarto davanti alla TV con la birrozza a lato o alla radio o aggiornando il televideo o collegandosi su legabasket.it, non è che sia meno tifoso di chi si fa le trasferte o va in curva a cantare.
Esistono I tifosi. Fine. E l'obiettivo del proprietario di una squadra di pallacanestro dovrebbe essere quello di allargare la base di appassionati prima e tifosi poi, non trasformare il tutto in un club privato di fedelissimi. Timò c'è riuscito e faceva sempre il pienone, che si lottasse per le prime posizioni o per non retrocedere.
Quale occasioni migliore per provarci che cavalcare l'onda emotiva di una finale inaspettata? Però chiaramente è molto meglio non mettersi da parte per il bene del movimento e dare priorità a piccole e meschine ripicche personali. Il pallone è mio e gioca chi dico io. Tutto questo quando tifosi e giocatori da giorni ti chiedono di traslocare
AllenTheBest
00lunedì 10 giugno 2013 18:47
Re:
=Condor11=, 10/06/2013 01:17:

Perdonami: non esistono tifosi di serie A e tifosi di serie B. Altrimenti mettiamoci dentro pure quelli che si sono fatti tutte le trasferte e dividiamo il gruppone in tifosi di classe A, B e C. Poi prendiamo un bel metro e misuriamo chi ce l'ha più lungo. Ognuno avrà milioni di ragioni per aver disertato il palazzo e non deve per questo essere costretto a tirar fuori il proprio "curriculum" di tifoso (che sia mensiale, biennale, decennale o trentennale) per dimostrare a Toti o a chicchessia di meritarsi di poter assistere a una partita.




Non ne faccio un discorso di merito, nè sto distinguendo tra tifosi di serie A o di serie B, però, se posso dire, tutta questa rabbia che il 90% dei romani sta mettendo in questa caccia al biglietto, avrei voluto vederla l'anno scorso quando la virtus rischiava concretamente di scomparire (visto che l'iscrizione al campionato è stata un vero e proprio miracolo), magari in quella famosa manifestazione a cui ho fatto più volte riferimento e che contava meno di 100 presenti. E' un atteggiamento che mi dà fastidio: lamentarsi del "Palacesso" per capienza e logistica, per poi rimuovere totalmente i vuoti (e per vuoti forse neanche riuscite a immaginare quello a cui mi riferisco) sugli spalti che ci sono stati per tutta la stagione, almeno fino a gara 1 contro Reggio Emilia. Ma è un discorso totalmente a titolo personale, quasi uno sfogo, con il quale non voglio giustificare le parole di Toti che, dette da un tifosotto come me possono pure starci, ma dette da un presidente sono molto ma molto pesanti.




Poi la ciccia è un'altra: non capisco perché si debba costringere la gente ad accalcarsi per ore a mò di bestiame per accaparrarsi un biglietto quando disponi di un impianto con il quadruplo della capienza. Cos'è? Sadismo?




Sono d'accordo che la ciccia sia quella, e non mi sembra che abbia mai detto che sia giusto far buttare una giornata per un biglietto. Detto questo non c'entra niente con il discorso Palazzetto/Palazzone: ieri ci hanno messo 6 ore per vendere molto meno di 2500 biglietti (numeri molto vaghi eh!); con la finale al palaeur la solfa non cambia: l'unico pro, sotto questo punto di vista, è che il giorno dopo ti avanzano più biglietti, ma la lentezza dei botteghini è legata a tante altre cose che esulano dall'impianto di gioco.





Che Toti consideri la Virtus una proprietà privata, un po' come il suo gemello siamese della Virtus Nera (e lui per il bene di quella gloriosa società e del basket italiano forse dai coglioni ce lo siamo levato) era palese e non serviva ribadirlo.




Penso che siano anni che, più o meno velatamente, non risparmio critiche su critiche a Toti. Il fatto che consideri la virtus, soprattutto negli ultimi 3/4 anni, come un affare personale è chiaro come il sole. Purtroppo il panorama italiano non offre di meglio e probabilmente senza di lui domani giocheremmo gli spareggi playout per la dna.



Quello che mi sconcerta è che la pubblica autorità non abbia ancora deciso di imperio di spostare tutto all'Eur




Partiamo dal presupposto che non penso che i tifosi in questo momento siano effettivamente preoccupati della sicurezza del palatiziano rispetto a quella del palalottomatica. Mi suona molto come una scusa usata da chi vuole a tutti i costi il ritorno all'eur, altrimenti non si spiega perchè questo discorso non sia stato fatto durante il campionato quando qui a Roma hanno giocato Avellino, Varese o Caserta (tre tifoserie molto, ma molto più pericolose di quella senese).
Detto ciò, non penso (ma vado a naso) che si possa imporre una cosa del genere alla società. In pratica sarebbe come costringere Toti a pagare 20000 euro in più per l'affitto del campo (che è poi il vero motivo per il quale non si sta giocando all'eur).









=Condor11=
00lunedì 10 giugno 2013 19:09
ma guarda che non potrei che sottoscrivere gran parte di quello che dici. E non sono incazzato se non di rimando, perché ho amici che effettivamente hanno preso l'inculata. Però bisogna proprio essere quanto di più lontano da un uomo di sport per non capire che questa finale è una grande occasione per rilanciare il movimento. Possibile che quest'uomo sia mal consigliato?
the fire bug
00martedì 11 giugno 2013 11:08
=Condor11=, 10/06/2013 17:35:

Appunto perché l'amore per la propria squadre del cuore è un sentimento e come tutti i sentimenti non misurabile col bilancino non esiste un modo migliore di un altro per manifestarlo. Anche chi si fa venire un infarto davanti alla TV con la birrozza a lato o alla radio o aggiornando il televideo o collegandosi su legabasket.it, non è che sia meno tifoso di chi si fa le trasferte o va in curva a cantare.



E infatti Toti non viene a casa a togliere la birrozza, la radio, il televideo o Legabasket.it. Semplicemente non vede perché uno debba cambiare modo di tifare per una finale.


Esistono I tifosi. Fine. E l'obiettivo del proprietario di una squadra di pallacanestro dovrebbe essere quello di allargare la base di appassionati prima e tifosi poi, non trasformare il tutto in un club privato di fedelissimi. Timò c'è riuscito e faceva sempre il pienone, che si lottasse per le prime posizioni o per non retrocedere.
Quale occasioni migliore per provarci che cavalcare l'onda emotiva di una finale inaspettata? Però chiaramente è molto meglio non mettersi da parte per il bene del movimento e dare priorità a piccole e meschine ripicche personali. Il pallone è mio e gioca chi dico io. Tutto questo quando tifosi e giocatori da giorni ti chiedono di traslocare



Io di Toti penso tutto il male possibile per essere riuscito a distruggere un patrimonio che neanche le imbarazzanti gestioni Sama, Rovati, Corbelli, D'Antoni e Malagò erano riuscite a scalfire, ma tutti questi folli amanti della Virtus dov'erano a maggio dell'anno scorso quando Allen e altre poche decine di sfigati (ed essere stati in così pochi accresce e non diminuisce il loro spessore di tifosi, se non di uomini) erano a manifestare il loro folle amore? Diciamo semmai che nel solito mondo Allen si sarebbe dovuto anche sucare riedizione del Discorso della Montagna. Toti, con una mossa che per lui aveva altri fini ma che, in sostanza, s'è dimostrata da corrispondenza d'amorosi sensi, ha (finora) evitato la sempre piacevole sensazione di vedersi insegnare la vita dai parvenu.
=Condor11=
00martedì 11 giugno 2013 11:38
quella manifestazione non aveva come obiettivo quello di mobilitare migliaia di persona. E' stata organizzata in fretta e furia in una settimana e mezzo, praticamente senza fare volantinaggio, per creare un minimo di risonanza mediatica approfittando anche della partecipazione di Bianchini e altri personaggi storici della Virtus.

Sul discorso della birrozza: deve rimanere una libera scelta e Toti dovrebbe essere solo contento che la squadra abbia ri-acceso la passione al punto da spingere nuoavamente la gente al palazzo. E ciò non avrebbe rappresentato neppure un problema di concorrenza con i fedelissimi se si fosse convinto di decidere per la cosa più logica, razionale, giusta. Anche perché così rischiano di rimaner fuori i "fedelissimi" stessi, come successo in gara 7 di semifinale(con centinaia di biglietti regalati a sponsor e amici quando sai benissimo che sono contati. Questo perché vuoi un palazzo di "tifosi veri")
Il fatto è che a lui non interessa.
Come non gli interessa impedire, di fatto, a centinaia di persone di andare a PalaEstra assegnando 75 biglietti ai senesi.
Vuol prendersi le sue rivincite personali(contro chi poi?), come se le prendeva Ciabatten quando le cose andavano un po' meglio. Il tempo è galantuomo, a perderci è comunque il basket
=Condor11=
00martedì 11 giugno 2013 13:10
vabbé, dopo aver subito i miei strali un regalo Allen se lo merita. Tié:

ricicardo
00martedì 11 giugno 2013 19:54
Teoricamente la serie è già vinta da Siena, ma Roma ha dimostrato con Cantù che la teoria la lascia a noi mentre lei gioca, e gioca sempre, che sia sopra o sotto. Trovo orrenda e contro il regolamento la scelta del numero dei biglietti, alla faccia della finale volta a creare un clima di festa attorno al parquet.
Rodman86
00martedì 11 giugno 2013 21:06
+ Siena: L'ottima circolazione di palla che li porta sempre a prendere un tiro pulito. Hackett, Moss e Brown in serata per il momento.
- Siena: Non riescono a contenere 1 vs 1 di Jordan Taylor

Roma deve assolutamente sporcare le linee di passaggio di Siena, altrimenti non la vince mai. Arriverà il momento in cui la transizione non verrà più concessa, e a quel punto dovrà essere la difesa a salire di colpi.
the fire bug
00martedì 11 giugno 2013 21:11
In questo primo tempo da parte romana l'unico ad aver giocato VERAMENTE bene, per il ruolo che gli compete, è stato Lollo D'Ercole. E sono a due punti. Questo è indicativo di che squadra siano i giallorossi.
Rodman86
00martedì 11 giugno 2013 21:14
La liberta di D'Ercole è figlia delle scelte della difesa toscana. Togli dalla partita Jordan Taylor e Datome, provi a limitare Goss....qualcosa devi concedere e D'Ercole (senza voler offendere nessuno) mi sembra la scelta migliore.
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