[PLAYOFF 2013 - FINALS] San Antonio Spurs @ Miami Heat

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Twiddly
00sabato 22 giugno 2013 22:44
In europa i giocatori la maggior parte delle volte cambiano perchè è la società che vuole far profitti, in america è decisamente diverso il discorso.
Da tifoso di Bryant, se fosse andato altrove non mi sarebbe più piaciuto, significherebbe scappare senza lottare e Kobe non l'ha fatto, come Jordan al tempo. James, invece, ha dovuto cambiare squadra per vincere e per me non è sinonimo di vincente! E' uno dei migliori giocatori del decennio ma non è un leader e un combattente in questo senso. Eccezione fatta per gara 7 in cui gli entrava l'inimmaginabile, ma da inizio partita, in gara 6 LeBron è stata la quasi rovina della serie se non ci fosse stato Allen; perdere palloni così importanti alla fine non è sintomo di maturità e men che meno di paragoni con Jordan. Occhio dico perdere palloni, non sbagliare canestri!
Poi se parliamo di leadership, leadership è quella che aveva Jordan. Giusto un mesetto fa Phil Jackson raccontava della leadership di jordan ai tempi dei bulls e di come nessun giocatore attuale gli è pari (in quel frangente discuteva principalmente le differenze tra lui e Kobe). Il punto è che lui era un leader, mentre James è solo rispettato perchè segna tanto e basta!
maistros
00domenica 23 giugno 2013 08:58
Si non è più come una volta.....il cielo è blu e oggi fa caldo ...
Queste cose nostalgiche mi danno il voltastomaco, questa frase è da segnare "Il punto è che lui era un leader, mentre James è solo rispettato perchè segna tanto e basta!" è stupenda , sembra la frase di una persona che non ha visto una singola partita di james, l'ultima cosa per lui è segnare , forse ti confondi con Kobe Bryant, James negli ultimo 2 anni ha fatto la differenza sui due lati del campo, in tutte le posizioni, se dici certe frasi ho il sospetto che hai visto poco.
La cosa più sorprendente è che in questo forum dove il livello di intelligenza è alto , si facciano certi ragionamenti. Il basket è un lavoro, meglio pagato sicuramente rispetto agli altri ma rimane sempre un lavoro, come il dentista , l'avvocato , il professore etc..
E nel lavoro spesso si cambia città , per i più svariati motivi, che sono suoi e basta e su cui giudicare non ha nessun senso , se ne andato quindi mi è antipatico è un ragionamento da bambino di 2 forse 3 anni.
P.S. Tante cose del passato sono meglio, per c'era più solidarietà e più valori in generale, ma in questo caso no, semplicemente Jordan è stato superato, e James a suo volta vrrà superato magari tra qualche anno, mi sembra una cosa naturale , che molti non vogliono accettare.
Nulla toglie alla grandezza di Jordan , ma togliere motivazioni assurde solo perchè ti toccano il giocattolino non ha senso , anche un cieco vedrebbe la maggiore completezza di james , bisogna odiarlo per non vederla .......
maistros
00domenica 23 giugno 2013 09:05
ah dimenticavo un'altra frase stupenda da segnare "In europa i giocatori la maggior parte delle volte cambiano perchè è la società che vuole far profitti, in america è decisamente diverso il discorso.
Quindi mi stai dicendo che i vari bravissimi giocatori del nostro campionato che hanno scelto altri lidi come Russia , Spagna , Turchia , lo hanno fatto per il bene della società?Guarda forse l'unico a cui dobbiamo dare atto di ciò e markoishvili, per il resto sono tali e quali ai giocatori americani tutto il mondo è paese.
the fire bug
00domenica 23 giugno 2013 10:11
maistros, 22/06/2013 19:17:

Sei europeo quindi intendi lo sport in una certa maniera? ti sei accorto che anche in Europa i giocatori cambiano squadra ad ogni soffio di vento?Alla fine è un lavoro , ed ogni persona decide dove andare a lavorare senza essere giudicato da nessuno, penso che per Cleveland abbia fatto tantissimo in 7 anni , c'è solo da ringraziarlo. Poi vabbe sul discorso del perdente immagino che scherzi , come anche per la leadership ,può essere solo uno scherzo per provocare.



A parte che ho scritto IO e che posso giudicare professionalmente chi cazzo mi pare. In Italia, e solo per restare al basket (ma il paragone giusto sarebbe col calcio, sport nazionale), nelle quattro squadre arrivate in semifinale c'erano almeno sei giocatori che nel corso della loro vita o della loro carriera ad offerte più interessanti professionalmente o più remunerative economicamente hanno detto No, grazie. Non fumo. Carraretto, Ress e Mazzarino (Milano), Datome e Leunen (praticamente qualunque top team europeo) e Tonolli (praticamente qualunque top team italiano). Detto questo: James non è un perdente, è l'emblema dei perdenti. Sulla leadership poi t'ha risposto benissimo Twiddly.
AlexKobe
00domenica 23 giugno 2013 11:03
Re:
maistros, 23/06/2013 08:58:


semplicemente Jordan è stato superato, e James a suo volta vrrà superato magari tra qualche anno, mi sembra una cosa naturale , che molti non vogliono accettare.
Nulla toglie alla grandezza di Jordan , ma togliere motivazioni assurde solo perchè ti toccano il giocattolino non ha senso , anche un cieco vedrebbe la maggiore completezza di james , bisogna odiarlo per non vederla .......


Non capisco come fai a dire una cosa del genere, mi sorprendo che sostieni che bisogna odiare James per non vedere la sua superiorità su Jordan.
Tua opinione, la mia è che Jordan era un difensore migliore, un tiratore migliore, più decisivo nei finali punto a punto, più leader coi compagni, più capacità di "leggere" una partita (intendo principalmente gli avversari), allo stesso tempo James è un atleta migliore perchè quando entra nel traffico se non avesse quella fisicità non avrebbe lo stesso impatto e qui il talento non centra nulla.

Riguardo al discorso di Fire come sa lo condivido a pieno, e i motivi li ha ben spiegati. Che poi quest'anno la mancanza di concorrenza agli Heat è stata palese: Lakers vicini ai minimi storici, Celtics l'ombra di 3 stagioni fa, hanno vinto contro San Antonio che hanno avuto un gran valore aggiunto da Leonard e Green ma non mi si dica che i big three sono lontani parenti di quelli degli ultimi anelli vinti contro Pistons e Cavs..


ricicardo
00domenica 23 giugno 2013 12:46
Mi piace il Fire estremista: per me i perdenti son coloro che non vincono, non quelli che riescono a sconfiggere i propri demoni e a caricarsi una squadra sulle spalle portandola per ben due volte al titolo. Il primo anno, pur con Wade e Bosh, è stato giustamente criticato poichè nel finale era la squadre del n3, con lui che passava in secondo piano in quanto si cagava addosso. Ora invece è il contrario, è un leader, tutto passa da lui, nel bene e nel male, con gli altri a ruotarli attorno: per ora scelta azzeccata visti gli anelli, poi è ovvio che pure Allen o Mike Miller devono segnare quando hanno la palla fra le mani, non ho mai visto nessuno vincere facendo 80 punti di media col resto della squadra a dividersi le briciole.

In ogni caso onore agli Spurs, son rimasti a galla grazie al supporting cast che ha giocato sopra le righe in partite in cui i big3 proprio non avevano: Parker, azzoppato dall'infortunio, ha tirato malissimo da gara5 in poi, e secondo me in tutta la serie ha sbagliato troppi jump shot; Duncan è risorto nelle ultime 2 caricandosi i compagni sulle spalle e giocando partite che nonostante la sconfitta non fanno altro che metterlo sempre più nella leggenda del gioco; Ginobili invece è stato per me l'anello debole della squadra, forse l'artefice della sconfitta con prestazioni orrende ve continue prese di responsabilità. Ha giocato solo gara5, per il resto sarebbe stato meglio vederlo sul pino, e fa male dire una cosa del genere su un campione del genere.

Miami invece secondo me ha giocato malissimo, continue iso che per fortuna loro han sempre portato a canestri grazie al talento dei singoli: d'altronde la squadra è stata costruita così, e han vinto giocando il loro tipo di basket; quando il supporting cast ha risposto presente, con Chalmers Allen Miller e Battier (due paroline? quando conta non sbaglia MAI) a segnare sfruttando il collasso degli Spurs su James, Miami non ha praticamente mai sofferto. Da sottolineare anche la difesa, molto mobile orizzontalmente che nel finale di gara7 è riuscita a limitare benissimo gli avversari.
Twiddly
00domenica 23 giugno 2013 12:56
Oggettivamente non argomenti un discorso e dai dei minorati mentali a chi non conosci nemmeno. Ti abbiamo dato dei motivi per i quali non lo riteniamo un vincente e ci attacchi sul fatto che non capiamo niente... sbaglio o si fa quando non si ha nulla da dire e non si ammette l'errore?
Discorso a parte credo che l'unico che si è avvicinato più a Jordan sia Kobe perchè ha una tecnica decisamente migliore che rasenta la perfezione, ma pecca in carisma; o meglio lo ha ma non si avvicina a quello di Jordan (jackson insegna). Ricordiamo che quest'anno fa 37 anni e ancora oggi fa la differenza da una o dall'altra parte del campo e se conta da entrambe. Ti confondi con il Kobe post cessione di Shaq in cui era l'unico giocatore di basket della squadra e non del Kobe dei 5 anelli! Se non erro è stato ai Lakers da inizio carriera anche quando non vinceva.
James non è completo ed è un fatto, gara 6 te lo ripeto ancora lo dimostra, tre e dico tre palle perse sugli ultimi possessi decisivi non se le può permettere un giocatore con così tanti MVP!! Per assurdo Allen è molto più 'vincente' e nei momenti decisivi non fa queste cavolate come ha dimostrato. Inoltre James è così devastante perchè ha un fisico da centometrista in due metri e tre di altezza; nessuno ha queste doti fisiche in nba ed è difficile fermarlo proprio per questo! Non perchè ha delle doti di palleggio alla Rondo o un tiro alla Allen
ricicardo
00domenica 23 giugno 2013 13:17
E' una colpa avere il fisico e sfruttarlo nei migliori dei modi? Dove siamo nelle Filippine in cui vi è la regola che non possono giocare persone alte più di un tot? Uno vince con i mezzi che ha, siano il tiro mortifero, il palleggio ubriacante, il fisico impressionante: James ha questo terzo fattore come predominante, ma non mi sembra un pivello al tiro o nel palleggio, anzi è impressionante come con quel corpo riesca a fare determinate cose. E in ogni caso, in gara6, ha infilato la prima delle due triple per il pareggio, e ha difeso su Tony Parker in maniera celestiale: uso le tue parole, è due metri e 3, ed è stato a tutto campo attaccato a Tonino, non Brook Lopez in fatto di velocità.
Poi su tutto il resto posso concordare, era un buffone, un animale mediatico, non aveva mai dimostrato nulla. Ma ora mi sembra un giocatore che potrà essere ricordato anche fra 30/40 anni!
SteveH
00domenica 23 giugno 2013 13:30
Non ho capito Alex, erano o non erano lontani parenti di quelli degli ultimi anelli vinti?

maistros, 23/06/2013 08:58:

Si non è più come una volta.....il cielo è blu e oggi fa caldo ...
Queste cose nostalgiche mi danno il voltastomaco, questa frase è da segnare "Il punto è che lui era un leader, mentre James è solo rispettato perchè segna tanto e basta!" è stupenda , sembra la frase di una persona che non ha visto una singola partita di james, l'ultima cosa per lui è segnare , forse ti confondi con Kobe Bryant, James negli ultimo 2 anni ha fatto la differenza sui due lati del campo, in tutte le posizioni, se dici certe frasi ho il sospetto che hai visto poco.
La cosa più sorprendente è che in questo forum dove il livello di intelligenza è alto , si facciano certi ragionamenti. Il basket è un lavoro, meglio pagato sicuramente rispetto agli altri ma rimane sempre un lavoro, come il dentista , l'avvocato , il professore etc..
E nel lavoro spesso si cambia città , per i più svariati motivi, che sono suoi e basta e su cui giudicare non ha nessun senso , se ne andato quindi mi è antipatico è un ragionamento da bambino di 2 forse 3 anni.
P.S. Tante cose del passato sono meglio, per c'era più solidarietà e più valori in generale, ma in questo caso no, semplicemente Jordan è stato superato, e James a suo volta vrrà superato magari tra qualche anno, mi sembra una cosa naturale , che molti non vogliono accettare.
Nulla toglie alla grandezza di Jordan , ma togliere motivazioni assurde solo perchè ti toccano il giocattolino non ha senso , anche un cieco vedrebbe la maggiore completezza di james , bisogna odiarlo per non vederla .......



Non mi pare che il dentista o l'avvocato possa rappresentare a livello emotivo qualcosa per una collettività, non mi pare facciano la loro attività davanti ad un pubblico che li acclama per le loro gesta. Lo sport è fatto anche e soprattutto per essere valutato e "giudicato" dagli appassionati anche sulle scelte dei giocatori di "dove portare i propri talenti", che saranno professionali ma restano scelte sportive. A maggior ragione in NBA dove uno come Lebron passando dai Cavs agli Heat ha mantenuto lo stesso stipendio, se non meno, quindi non era affatto una scelta economica: nula vietava ai Cavs di affiancargli giocatori del livello di Wade e Bosh (c'erano a spasso Paul, Stoudemire, Anthony, Williams...). Queste scelte sportive ci riguardano eccome, perché l'apprezzamento verso un giocatore, il tifo verso una squadra, sono ciò che ci spingono ad emozionarci e a seguire i campionati. Ha più valore un giocatore che decide di onorare la propria maglia, peraltro in questo caso anche la squadra della tua terra natia. Nessuno dice che chi decide di cambiare squadre per motivi economici o per dissidi interni (che non è nemmeno in questo caso il motivo della partenza di James perché ai Cavs aveva tutto il potere di determinare anche le scelte dello staff tecnico, come tati uomini franchigia della storia della NBA) sia da giudicare come un atleta senza sentimenti sportivi, però cavolo, quelli che rimangono fedeli tutta la carriera con una squadra, seguendole anche nei periodi di minore competitività allora sono dei fessi? Nella NBA poi, dove in teoria qualunque squadra ha le stesse condizioni economiche per creare una squadra da titolo, dove le superstar hanno contratti già elevati e non oltre superabili? Posso capire il calcio in cui può arrivare il megamilionario che offre il doppio dello stipendio e disposto a dare un sessantello al club, magari in difficoltà economica ...

Poi chi dice che certe vette possono essere superate di volta in volta? Non è affatto naturale, è un ragionamento illogico, dire che dopo Jordan arriva uno migliore di lui e questo a sua volta sarà superato da uno ancora più forte, mi sembra la stessa sciocchezza del PIL che deve crescere, crescere e crescere, in cui la crescita 0 è un dramma. Forse ti ho inteso male, spiegami cosa vuol dire "Jordan è stato superato".
=Condor11=
00domenica 23 giugno 2013 13:36
Michelangelo è mai stato superato da qualcuno?
Non mi risulta.
SteveH
00domenica 23 giugno 2013 13:43
E' proprio quello che volevo dire.
Rodman86
00domenica 23 giugno 2013 14:45
Secondo me il discorso è andato troppo oltre. James sarà ricordato come uno dei più grandi di sempre, perchè una tale combinazione di fisico e talento non si era mai vista. Si può discutere la sua scelta perchè ha preferito prendere la via più facile, ha abbandonato una città come Cleveland (dove li avevano concesso anche lo JUS PRIMAE NOCTIS) per andare da un'altro big per vincere.
Nelle ultime stagioni è migliorato nella gestione dei momenti decisivi e ha iniziato a incidere anche nelle finali NBA.

Detto questo, per me è ancora inferiore a Jordan per il semplice motivo che l'NBA di oggi non l'NBA degli anni 90. Livello medio nettamente più alto e fisicità ai limiti della rissa. Nessun regolamento che limitasse le difese (chiedere a Jordan il trattamento che subì dai Knicks).
maistros
00domenica 23 giugno 2013 19:30
Re:
SteveH, 23/06/2013 13:30:

Non ho capito Alex, erano o non erano lontani parenti di quelli degli ultimi anelli vinti?



Non mi pare che il dentista o l'avvocato possa rappresentare a livello emotivo qualcosa per una collettività, non mi pare facciano la loro attività davanti ad un pubblico che li acclama per le loro gesta. Lo sport è fatto anche e soprattutto per essere valutato e "giudicato" dagli appassionati anche sulle scelte dei giocatori di "dove portare i propri talenti", che saranno professionali ma restano scelte sportive. A maggior ragione in NBA dove uno come Lebron passando dai Cavs agli Heat ha mantenuto lo stesso stipendio, se non meno, quindi non era affatto una scelta economica: nula vietava ai Cavs di affiancargli giocatori del livello di Wade e Bosh (c'erano a spasso Paul, Stoudemire, Anthony, Williams...). Queste scelte sportive ci riguardano eccome, perché l'apprezzamento verso un giocatore, il tifo verso una squadra, sono ciò che ci spingono ad emozionarci e a seguire i campionati. Ha più valore un giocatore che decide di onorare la propria maglia, peraltro in questo caso anche la squadra della tua terra natia. Nessuno dice che chi decide di cambiare squadre per motivi economici o per dissidi interni (che non è nemmeno in questo caso il motivo della partenza di James perché ai Cavs aveva tutto il potere di determinare anche le scelte dello staff tecnico, come tati uomini franchigia della storia della NBA) sia da giudicare come un atleta senza sentimenti sportivi, però cavolo, quelli che rimangono fedeli tutta la carriera con una squadra, seguendole anche nei periodi di minore competitività allora sono dei fessi? Nella NBA poi, dove in teoria qualunque squadra ha le stesse condizioni economiche per creare una squadra da titolo, dove le superstar hanno contratti già elevati e non oltre superabili? Posso capire il calcio in cui può arrivare il megamilionario che offre il doppio dello stipendio e disposto a dare un sessantello al club, magari in difficoltà economica ...

Poi chi dice che certe vette possono essere superate di volta in volta? Non è affatto naturale, è un ragionamento illogico, dire che dopo Jordan arriva uno migliore di lui e questo a sua volta sarà superato da uno ancora più forte, mi sembra la stessa sciocchezza del PIL che deve crescere, crescere e crescere, in cui la crescita 0 è un dramma. Forse ti ho inteso male, spiegami cosa vuol dire "Jordan è stato superato".




Steve abbiamo evidentemente 2 modi di vedere le cose , io penso che un giocatore durante una stagione debba dare tutto quello che ha e farci emozionare come dici tu , ma una volta finito l'anno, è libero di fare quello che vuole , io critico chi non si impegna e gioca solo per soldi , per farti un esempio calcistico a me non piacciono giocatori alla Cassano , perchè sfruttano il loro talento per fare il meno possibile , tanto sanno che i soldoni gli arrivano comunque , ma se un Drake Diener qualunque dopo 2 stagioni molto emozionanti , decide come ormai è molto probabile di cambiare posto , io lo ringrazio e basta , e lo ringrazierei anche se fosse sardo e avesse giocato solo nella Dinamo , non contesto le sue scelte fossero per soldi o per qualsiasi altro motivo , è un lavoratore come altri ,anche i tifosi di cleveland dovrebbero ringraziare Lebron , per aver portato una squadra di Cadaveri alla finale nba , una volta Free agent non doveva nulla a nessuno.
Poi sul discorso chi è migliore di chi , qualcuno ha sostenuto che non porto argomentazioni.
Dunque vi ricordate la serie di 27 vittorie consecutive di Miami , andatevi a vedere come giocava e come tirava James , dire che fosse dominante non rende neanche l'idea , poi quando con indiana la serie si è messa male chi ha provveduto a portarla sui giusti binari in gara 5 gara 7 ?in gara 6 quando la situazione era compromessa lui nel terzo quarto ha rialzato la squadra , in gara 7 è stato assoluto protagonista come lo è stato gli scorsi playoffs contro OKC, se poi allarghiamo la questione , vi ricorderete la finale di Londra contro la Spagna dove è stato decisivo nei momenti finali quando contava, insomma e ancora mi si parla delle 3 palle perse?ma scherziamo?
Nei momenti decisivi ha dimostrato ormai anche troppe volte di sapersi prendere le responsabilità, non ho detto che sia nettamente superiore a Jordan ma viste le ultime peripezie penso che lo abbia superato , in termini totale , come spiegava bene rici, ha preso parker in difesa , ha stoppato duncan e anche splitter, ,prende rimbalzi , poi va dall'altra parte del campo e illumina i compagni con assista alla magic(guardare quello per Ray allen su Youtube contro indiana)e ovviamente punti, non vedo limiti francamente ha superato anche jordan nella media punti delle gare 7 , ha tirato il 56% dal campo cosa che Michael non è mai riuscito a fare , penso che le argomentazioni ci siano eccome , poi vedete voi
AlexKobe
00domenica 23 giugno 2013 23:23
Re:
SteveH, 23/06/2013 13:30:

Non ho capito Alex, erano o non erano lontani parenti di quelli degli ultimi anelli vinti?




Quelli di quest'anno erano quelli dell'ultima chiamata, lontani parenti di quelli di 5 /6 anni fa, forse mi sono espresso male


SteveH
00lunedì 24 giugno 2013 13:32
AlexKobe, 23/06/2013 23:23:


Quelli di quest'anno erano quelli dell'ultima chiamata, lontani parenti di quelli di 5 /6 anni fa, forse mi sono espresso male



[SM=g27811] infatti mi sembrava strana, ovviamente concordo.


maistros, 23/06/2013 19:30:

Steve abbiamo evidentemente 2 modi di vedere le cose , io penso che un giocatore durante una stagione debba dare tutto quello che ha e farci emozionare come dici tu , ma una volta finito l'anno, è libero di fare quello che vuole , io critico chi non si impegna e gioca solo per soldi , per farti un esempio calcistico a me non piacciono giocatori alla Cassano , perchè sfruttano il loro talento per fare il meno possibile , tanto sanno che i soldoni gli arrivano comunque , ma se un Drake Diener qualunque dopo 2 stagioni molto emozionanti , decide come ormai è molto probabile di cambiare posto , io lo ringrazio e basta , e lo ringrazierei anche se fosse sardo e avesse giocato solo nella Dinamo , non contesto le sue scelte fossero per soldi o per qualsiasi altro motivo , è un lavoratore come altri ,anche i tifosi di cleveland dovrebbero ringraziare Lebron , per aver portato una squadra di Cadaveri alla finale nba , una volta Free agent non doveva nulla a nessuno.
Poi sul discorso chi è migliore di chi , qualcuno ha sostenuto che non porto argomentazioni.
Dunque vi ricordate la serie di 27 vittorie consecutive di Miami , andatevi a vedere come giocava e come tirava James , dire che fosse dominante non rende neanche l'idea , poi quando con indiana la serie si è messa male chi ha provveduto a portarla sui giusti binari in gara 5 gara 7 ?in gara 6 quando la situazione era compromessa lui nel terzo quarto ha rialzato la squadra , in gara 7 è stato assoluto protagonista come lo è stato gli scorsi playoffs contro OKC, se poi allarghiamo la questione , vi ricorderete la finale di Londra contro la Spagna dove è stato decisivo nei momenti finali quando contava, insomma e ancora mi si parla delle 3 palle perse?ma scherziamo?
Nei momenti decisivi ha dimostrato ormai anche troppe volte di sapersi prendere le responsabilità, non ho detto che sia nettamente superiore a Jordan ma viste le ultime peripezie penso che lo abbia superato , in termini totale , come spiegava bene rici, ha preso parker in difesa , ha stoppato duncan e anche splitter, ,prende rimbalzi , poi va dall'altra parte del campo e illumina i compagni con assista alla magic(guardare quello per Ray allen su Youtube contro indiana)e ovviamente punti, non vedo limiti francamente ha superato anche jordan nella media punti delle gare 7 , ha tirato il 56% dal campo cosa che Michael non è mai riuscito a fare , penso che le argomentazioni ci siano eccome , poi vedete voi



Certo che è libero, ma anche lo spettatore è libero di apprezzarlo meno e anche di esprimerlo, e di considerare chi fa scelte diverse e provi sfide più esaltanti e meno da "ti piace vincere facile", oltre che da trascinatore della squadra che ti ha eletto a simbolo cittadino.
Ti ripeto che per come è concepito lo sport americano, le superstar di solito diventano uomini franchigia, con la possibilità di avere attorno una squadra competitiva più o meno pari a tutte. Quindi sarebbe stata una scelta da grande uomo sportivo aspettare ancora: posso essere libero di dire che ha abbassato la sua immagine di campione-uomo? E il discorso esula dal fatto se tecnicamente sia o meno il migliore di sempre.
Non direi poi che Cleveland fosse una squadra di cadaveri, attorno non era affatto circondato da bidoni: il roster del 2010 era di tutto rispetto, con Mo Williams, Jamison, O'Neal, West, Parker, Varejao.
Il percorso dei giocatori di vertice del basket europeo è diverso, è chiaro che in club medi non vincerai mai nulla, è chiaro che per Sassari è un privilegio aver avuto per due-tre anni Diener e che è più che legittimo che vada a suggellare la carriera nelle big.
Ancor più diversa è la questione del calcio, perché a parte 7-8 squadre in Europa le altre economicamente non possono competere per vincere la Champions League (che per così dire è come il titolo NBA nel basket americano). Inoltre proprio queste squadre non hanno limite nelle offerte economiche a giocatori e club. Per cui è ancor più difficile per un fuoriclasse restare in una stessa squadra a vita, di fronte a proposte economiche e possibilità di vittoria così allettanti.
=Condor11=
00lunedì 24 giugno 2013 14:11
Stivve, va bene tutto però che Cleveland fosse una squadra di cessi scheggiati è dimostrato dalle stagioni che sta inanellando.
Non gli hanno mai affiancato una superstar e a breve non avrebbero comunque avuto spazio per affiancargliela.
Per me ha fatto benissimo a dire: "Ok, non sono dio, ho bisogno di una squadra competitiva per vincere". Tutti i pianeti si sono allineati ed è andato a Miami.
Non ci vedo nulla di male ma non vorrei riaprire questo discorso, alla fine le posizioni rimangono quelle di sempre.

Ciò premesso, si può benissimo pensare che non valga Jordan, Bird o Magic COME GIOCATORE. E che non è vero che in passato non si siano visti all around completi come lui. Non si è visto semmai nessuno con quel fisico ma fortunatamente per giocare a basket la componente fisico-atletica non è la cosa più importante. Lo hanno dimostrato Kidd e Nowitzki qualche anno fa e Duncan oggi che domina una gara 6 di finale saltando due fogli di carta.
Tecnicamente James è un giocatore con tantissimi difetti e ce ne renderemo conto quando non sarà più fisicamente strabordante come adesso. Sicuramente a 34 anni non dominerà come Kobe, MJ, Magic o Larry.
Avrà una parabole simile a quella di Shaq
hogfan
00lunedì 24 giugno 2013 14:39
Re:
=Condor11=, 6/23/2013 1:36 PM:

Michelangelo è mai stato superato da qualcuno?
Non mi risulta.




Se Michelangelo nascesse oggi non farebbe lo scultore ma qualcos'altro. Cambia anche il modo di esprimersi.

Picasso era un'eccellente pittore "classico", ma ha fatto tutt'altro. Per dire.
SteveH
00lunedì 24 giugno 2013 15:19
Re:
=Condor11=, 24/06/2013 14:11:

Stivve, va bene tutto però che Cleveland fosse una squadra di cessi scheggiati è dimostrato dalle stagioni che sta inanellando.
Non gli hanno mai affiancato una superstar e a breve non avrebbero comunque avuto spazio per affiancargliela.
Per me ha fatto benissimo a dire: "Ok, non sono dio, ho bisogno di una squadra competitiva per vincere". Tutti i pianeti si sono allineati ed è andato a Miami.
Non ci vedo nulla di male ma non vorrei riaprire questo discorso, alla fine le posizioni rimangono quelle di sempre.



Nel 2010 aveva Jamison, Mo Williams, O'Neal, Parker, Varejao, diciamo non proprio il massimo per vincere. Però O'Neal in estate ti lasciava uno spazio da 20M. Ti bastava piazzare i 13M di Jamison (che allora non era mica un cesso) e i Cavs un paio di fuoriclasse potevano prenderli. Avevano anche Danny Green [SM=g27828] . Insomma lo spazio per creare una squadra vincente c'era. Non ho detto che doveva portare un brancolo di cessi al titolo, nemmeno Jordan avrebbe potuto.
AlexKobe
00lunedì 24 giugno 2013 15:45
C'è da dire che nel 2010 la concorrenza era decisamente diversa da quella attuale con i Lakers e i Celtics.
AlexKobe
00lunedì 24 giugno 2013 15:50
Re:
=Condor11=, 24/06/2013 14:11:

Tutti i pianeti si sono allineati ed è andato a Miami.
Non ci vedo nulla di male ma non vorrei riaprire questo discorso, alla fine le posizioni rimangono quelle di sempre.



Ma infatti io non rimasi scandalizzato dal fatto che i 3 si siano reclutati a vicenda, anche se certo non è un punto a loro favore.
Ma farlo in quel modo, LO STESSO ANNO LA STESSA ESTATE...Garnett Pierce e Allen l'han fatto ma erano all'ultima chiamata della carriera.

SteveH
00lunedì 24 giugno 2013 15:57
Inoltre Garnett è rimasto fedele ai T'Wolves nonostante anni e anni di vacche magre. Leggermente diverso.
Tuttavia ne escono meglio Pierce e Wade, i veri padroni delle due franchigie.
AlcoolDry
00lunedì 24 giugno 2013 16:53
Va anche detto che Garnett e Allen furono presi dai Celtics tramite trade, non erano free agent liberi di scegliere dove andare tra le 30 franchigie.
Rodman86
00lunedì 24 giugno 2013 21:13
Sulla decisione di andare a Miami non starei troppo a sindacare, sono scelte. Giustamente James voleva vincere e a Cleveland non ci sarebbe riuscito, così ha approffittato della scandenza del contratto per "migrare".
A livello tecnico, Condor ha centrato il punto. James è uno straordinario giocatore, ma molto dipenderà dal suo rendimento quando i mezzi atletici non saranno più quelli di questo momento. Jordan è partito come giocatore esplosivo e con l'andare della carriera si è costruito un'ottimo tiro da fuori, idem Bryant. Vedremo come se la caverà quando le gite al ferro saranno meno accessibili e sarà costretto a trovare alternative.
the fire bug
00lunedì 24 giugno 2013 21:30
hogfan, 24/06/2013 14:39:




Se Michelangelo nascesse oggi non farebbe lo scultore ma qualcos'altro. Cambia anche il modo di esprimersi.

Picasso era un'eccellente pittore "classico", ma ha fatto tutt'altro. Per dire.



Concordo. Per dire, se tu fossi all'epoca del porno in VHS, quando le videoteche erano fatte ad iceberg: un decimo visibile e nove decimi nei sotterranei, a quest'ora non saresti in Finlandia a costruire rotonde (con la malta e la cazzuola, se non erro). Per dire, eh.
maistros
00martedì 25 giugno 2013 18:48
E' vero che Garnett è rimasto di più a Minnesota ma alla fine anche lui ha dovuto cambiare posto per vincere , e sinceramente rimane sempre un grandissimo giocatore anche se lo avesse fatto 5 anni prima , il lavoro è lavoro, nel 2013 sarebbe bello superare questi discorsi stupidi delle bandiere o icone , sono lavoratori come tutti , l'importante è che si impegnanino al massimo quando giocano , e che non lascino la squadra a metà stagione perchè ha dei problemi di adattamento , per il resto ogni giocatore una volta finita la stagione fa quel che ritiene più opportuno
inutile rendere la questione complessa
Twiddly
00mercoledì 26 giugno 2013 11:19
Per me rimane sempre indice di forza, resistere e provarle tutte per vincere. Se vuole davvero vincere basta ridursi lo stipendio e lasciare spazio ad altri trade, per inciso se avesse fatto questa cosa sarebbe forse il mio giocatore preferito ora. Poi è ovvio che se ti piace non lo riconoscerai mai però a me come a molti altri l'affare 'the decision' non è piaciuto molto. Garnet come hanno detto prima è stato infilato in un trade e non a fine contratto come sua decisione. Potrei anche farti l'esempio di Melo che come Garnet fino a che lo hanno voluto è rimasto a Denver.
Rodman86
00mercoledì 26 giugno 2013 12:06
La scelta di andare a Miami è legittima. Ha scelto di cambiare aria e provare a vincere, come molti hanno fatto in passato e come molti faranno in futuro. Sicuramente, il fatto che sia andato alla corte di un'altra stella non ha contribuito a fugare i dubbi sulla sua capacità di leadership.
=Condor11=
00mercoledì 26 giugno 2013 12:09
A me quel tiro stilisticamente rivedibile, l'arresto a gambe divaricate e i 4 passi fissi sul terzo tempo, nonché quelli in partenza, non me lo avrebbero fatto considerare il mio giocatore preferito manco avesse fatto 3 peat con Varejao.
È una questione di gusto. Diciamo che è impossibile che decida di guardare una partita degli Heat per veder giocare James. Molto probabile invece che non cambi canale per gustami esclusivamente le giocate di Kobe o, per parlare dei nuovi, Curry
Twiddly
00mercoledì 26 giugno 2013 16:14
Aggiungerei anche un certo kyrie da vedere :P
maistros
00mercoledì 26 giugno 2013 19:06
Re:
Twiddly, 26/06/2013 11:19:

Per me rimane sempre indice di forza, resistere e provarle tutte per vincere. Se vuole davvero vincere basta ridursi lo stipendio e lasciare spazio ad altri trade, per inciso se avesse fatto questa cosa sarebbe forse il mio giocatore preferito ora. Poi è ovvio che se ti piace non lo riconoscerai mai però a me come a molti altri l'affare 'the decision' non è piaciuto molto. Garnet come hanno detto prima è stato infilato in un trade e non a fine contratto come sua decisione. Potrei anche farti l'esempio di Melo che come Garnet fino a che lo hanno voluto è rimasto a Denver.




Anche Bryant se volesse davvero il sesto anello potrebbe ridursi i suoi 25 milioni di dollari di ingaggio , e far spazio salariale , questo è un ragionamento che vale per tutti e nessuno rinuncia a niente per questo nella nba del futuro ci saranno al massimo 2 star per squadra.
I giocatori in nba che valgono il prezzo del biglietto sono tanti James è quello che lo vale più di tutti , Curry è un ottimo giocatore ma per ovvi limiti fisici certe cose non le potrà mai fare , come dire il bello può essere intelligente , ma non viceversa, Irving lo stesso mi piace moltissimo ma lo vedo ancora discontinuo e tendente ad infortunarsi come come Stephen , poi va testato ad alti livelli, Bryant ormai è un giocatore in fase calante e l'infortunio , purtroppo ne ha ridotto le possibilità di tornare ad essere grande . Sinceramente gli ultimi anni ha lasciato molto a desiderare , nel senso che tende ad accontentarsi e vista l'età la cosa tenderà a peggiorare.
Ma anche kevin Love per la sua tecnica vale il prezzo del biglietto come lo vale ricky rubio o Paul , oggi molte persone che guardano james sperano che perda per poterlo insultare e dire che è un perdente etc..etc.. siamo alla deriva della cultura sportiva ormai molto simili al calcio e questa è la vera sconfitta a mio parere.
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