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"Nucolare... si dice nucolare..."

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2016 20:20
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03/04/2013 23:24

COREA DEL NORD: "PRONTI ALL'ATTACCO NUCLEARE". GLI USA: "BASI DIFENSIVE A GUAM"

Pericolosa escalation di provocazioni dalla Corea del Nord: in serata l'esercito di Pyongyang, citato dall'agenzia nordcoreana Kcna, ha dichiarato di aver ricevuto il «via libera definitivo» per un attacco nucleare contro le basi Usa. Dall'altro lato del Pacifico, Casa Bianca e Pentagono, che hanno nel frattempo inviato un sistema di difesa antimissile a Guam, nel Pacifico, al largo delle Filippine, secondo la stessa Kcna, sono stati informati direttamente da Pyongyang che un attacco nucleare nordcoreano «è possibile» e che le minacce americane saranno «distrutte» anche con mezzi nucleari, che sono state «esaminate e ratificate». «Nessuno può dire se una guerra esploderà o no in Corea e se esploderà oggi o domani», dice ancora la Kcna. Questo l'epilogo di una giornata turbolenta all'altezza del 38/mo parallelo, in cui sono stati evocati venti di guerra sempre più forti. Una giornata cominciata con un'altra provocazione di Pyongyang: la chiusura ai lavoratori del Sud del distretto industriale «a sviluppo congiunto» di Kaesong. Un gesto riportato dai media di Seul con stupore, perchè mai finora il più riuscito esempio della cooperazione tra i due Paesi. Non a caso, con l'impennata della tensione, che arriva dopo giorni di minacce crescenti nordcoreani all'indirizzo di Seul e Washington che non hanno risparmiato il tabù nucleare, il ministro della Difesa di Seul, Kim Kwan-jin, ha assicurato l'esame di tutte le opzioni possibili, anche di quella militare nel caso di scenario peggiore, qualora la sicurezza dei propri lavoratori nell' enclave nordcoreano dovesse risultare a rischio. E in serata, dopo che il segretario alla Difesa Usa Chuck Hagel aveva affermato che le minacce nucleari di Pyongyang costituiscono un «pericolo grave e reale» ma prima del sinistro ultimatum atomico di Pyongyang, il Pentagono ha comunicato che nelle «prossime settimane» sarà inviato e dispiegato a titolo «precauzionale» a Guam (una delle principali basi americane nel Pacifico) un avanzato sistema di difesa missilistico, denominato THAAD (Terminal High-Altitude Area Defense).

CRITICHE DAGLI ALTRI PAESI - Dure anche le critiche da Cina e Russia. Pechino ha espresso «seria preoccupazione» e condannato tutte le «azioni e le parole provocatorie» che minacciano «la pace e la stabilità nella penisola coreana e nella regione». Mosca ha definito «esplosiva» la situazione. E la Francia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. I margini d'azione della Cina, tra la necessità di frenare l'imprevedibile alleato e di evitare il collasso del regime del 'giovane generalè Kim Jong-un, sembrano sempre più sotto pressione. Lo scontro intercoreano ha abbattuto «la barriera psicologica che nessuno pensava potesse essere superata», ha detto all'ANSA un'autorevole fonte vicina alle complicate vicende della penisola, parlando di «oggettiva criticità». Finora, il distretto di Kaesong non era stato tirato in ballo nello scontro in modo tanto violento anche perchè, hanno detto altre fonti, «tutti gli avvertimenti possibili» del Nord, incluse minacce di guerra nucleare e rafforzamento delle armi atomiche, si sono pressochè esauriti: i prossimi eventuali passi potrebbero essere provocazioni «di tipo più pratico». Prima del blocco dei visti, a Kaesong risultavano esserci 861 sudcoreani: questa mattina, nei piani originari, 484 lavoratori e 371 veicoli di Seul avrebbero dovuto raggiungere il distretto. A fine giornata, ha riportato l'agenzia Yonhap, solo 33 hanno avuto il permesso di partire facendo scendere a quota 822 il numero complessivo di lavoratori nel complesso. Il calo drastico dei rientri, rispetto ai 466 ipotizzati, è legato alle esigenze delle 123 aziende attive di garantire operatività. Tuttavia, il problema della loro sicurezza è il primo nella scala delle priorità del governo di Seul, perchè il timore mal dissimulato è che, con un altro colpo di mano o un'ipotesi di incidente, possano trasformarsi in possibili ostaggi.

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03/04/2013 23:30

tutti nel rifugio antiatomico!



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03/04/2013 23:32

Ma obiettivamente voi reputate possibile che la Corea del Nord si metta a scagazzare missili atomici sul Giappone ad cazzum?



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03/04/2013 23:49

Strategia della tensione, vogliono ottenere qualcosa.



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04/04/2013 04:21

é piú politica interna che altro, vogliono dimostrare al popolo coreano quanto sia forte il "popolo" coreano, e quanto cattivi siano gli "altri".
04/04/2013 05:24

Brrr....non dormo dalla paura!
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04/04/2013 10:49

Corea del Nord, bloccato l'accesso a Kaesong
Seul: «Pronti all'azione militare»

Il governo sudcoreano: «Valutata ogni ipotesi per proteggere i nostri lavoratori in terra straniera». Mosca: situazione esplosiva

La Corea del Nord ha bloccato l'accesso alla zona industriale di Kaesong, costruita sul confine in insieme alla Corea del Sud, e che frutta allo stato comunista 2 miliardi di dollari l'anno. Pyongyang ha comunicato che comunque consentirà ai lavoratori sudcoreani di rientrare in patria.

La decisione ha provocato le reazioni allarmate di Seoul, il cui ministro della Difesa, Kim Kwan-jin, ha avvertito che si stanno valutando «tutte le opzioni disponibili», compresa l'azione militare, per garantire la sicurezza dei circa 800 lavoratori del Sud rimasti nella zona industriale. Si ritiene che le fabbriche che hanno sede nel parco industriale - inaugurato nel 2000, e che ospita 123 aziende con circa 50.000 dipendenti nordcoreani e alcune centinaia di sudcoreani - siano ancora operative, ma la decisione della Corea del Nord è un ulteriore segnale delle crescenti tensioni nella penisola asiatica.

L'escalation della tensione tra Pyongyang e Seul ha provocato l'allarme di Mosca. Il viceministro degli Esteri, Igor Morgoulov, ha parlato di una «situazione esplosiva». «Nell'attuale, tesa atmosfera - ha detto il ministro - basta solo un elementare errore umano o un problema tecnico per portare la situazione fuori controllo». Anche la Cina ha espresso la sua «seria preoccupazione» per la crescita della tensione sul confine tra le due Coree. Allarme anche dalla Francia che ha chiesto «una riunione del Consiglio di sicurezza» Onu sulla situazione coreana. «In particolare - ha detto il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius - chiediamo ai cinesi, che hanno potere sulla Corea del Nord, di intervenire».

La tensione tra Seul e Pyongyang è andata crescendo negli ultimi tempi. Martedì la Corea del Nord ha annunciato il riavvio di un reattore nucleare bloccato nel 2007 e ha anche minacciato un attacco nucleare sugli Stati Uniti e lanci di missili sulle basi americane nel Pacifico dopo le nuove sanzioni imposte dall'Onu a seguito del terzo test nucleare effettuato dai nordcoreani a febbraio. Pyongyang ha anche annunciato di essere tornato in stato di guerra con la Seoul. Per tutta risposta, gli Usa hanno rafforzato la presenza delle proprie forze nella regione.

corriere.it


Non sapevo del complesso industriale inter-coreano. Invece di fare passi avanti ...



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04/04/2013 11:02

Sì, credo che siano in grado di sganciare comunque un'atomica solo per il divertimento di quel Paciugotto nordcoreano! Vuole dimostrare la potenza della sua nazione nonostante tutti le sanzioni subite. Diciamo che in 24 ore è rasa al suolo vista la scarsa potenza militare che ha!
04/04/2013 13:23

Giusto per sapere: con quale criterio l'esercito nordcoreano viene descritto come armato di fionde e sparasassi? Ragazzi, tra lanciare un attacco atomico agli USA e ridurre Seul (e in generale tutta la regione settentrionale della Corea del Sud, dove abita la metà della popolazione sudcoreana) ad un cumulo di macerie ce ne passa, eh.
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04/04/2013 13:29

Diciamo che nei pochi esperimenti fatti la Nord Corea ci ha quasi sempre rimediato pessime figure (addirittura un missile che ha svolacchiato per soli 10 minuti e che quasi è ricaduto in testa a tutti), però mi pare di aver letto che qualcuno abbia quantificato i danni che deriverebbero da un'eventuale guerra: le morti sarebbero tantissime.
Bisogna anche considerare che questi vivono pensando con una mentalità militare da tre generazioni, cosa che nemmeno il fascismo era riuscito a fare.



04/04/2013 13:34

Infatti il vero problema non è l'arsenale nucleare, è l'artiglieria schierata sul confine. Dopo 24h ore di attacco di dell'ultima versione di Hwasong, Seul la puoi usare per stenderla col mattarello.
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04/04/2013 14:22

Ma infatti secondo me a rendere improbabile il discorso "guerra" non è tanto la pochezza dell'esercito nordcoreano, ma le conseguenze cui andrebbe incontro.. Se il cicciotto decide di attaccare Seul (e come giustamente fa notare fire non avrebbe grossi problemi a raderla al suolo) nel giro di 24 ore si ritroverebbe con un enorme buco al posto di una nazione, perchè l'Occidente (gli Usa) si muoverebbe inevitabilmente a difesa della Corea del Sud..
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04/04/2013 14:27

... e la Cina non avrebbe più nessun interesse a parargli le chiappe.
La Russia ha il suo daffare con Cipro, Siria e così via.



04/04/2013 14:42

Quando i coreani parlano di "attacchi nucleari efficaci, piccoli e leggeri" fanno riferimento a missili dotati di testate nucleari sul modello dei tomahawk sganciati in libia dagli USA. Si tratta di una minaccia di attacco missilistico a livello regionale e non di "bombe atomiche". Se occupi per 60 anni un territorio e poi vendi droni alla Corea del Sud magari a qualcuno prima o poi cominciano a girare le balle
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04/04/2013 14:57

Concordo su tutto.



04/04/2013 17:32

zuna, 04/04/2013 14:22:

nel giro di 24 ore si ritroverebbe con un enorme buco al posto di una nazione



I never said we should bomb them back to the Stone Age. I said we had the capability to do it.
Ad ogni modo i territori occupati dagli USA sono ben altri.


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04/04/2013 18:39

No vi prego, non voglio rinunciare al mio monitor Samsung.



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04/04/2013 18:54


Sono già trascorsi 51 anni da quando gli Stati Uniti hanno occupato militarmente la Corea del Sud.

L'8 settembre del 1945, con l'obiettivo di installare il suo dominio, le truppe di aggressione nordamericane sono sbarcate in Inchen, sostituendosi all'imperialismo giapponese.

Da allora il nostro popolo fu vittima della divisione nazionale e si chiuse il cammino dello sviluppo indipendente e unificato della nostra nazione.

La dominazione della Corea del Sud da parte degli Stati Uniti ha generato il potere fascista a loro servile, provocando una grande tragedia nella nostra storia nazionale, perché ha trasformato la nostra nazione - che viveva in armonia da più di cinque mila anni - in due parti opposte, imponendo innumerevoli disgrazie e pene ai settanta milioni di coreani, che vivono nel Nord, nel Sud e oltre mare, anche dopo la fine della guerra fredda.

Con l'ambizione di ampliare la sua dominazione al Nord, gli Stati Uniti hanno scatenato la guerra in Corea il 25 giugno del 1950, strappando la vita a milioni di nostri compatrioti del Nord e del Sud, riducendo in ceneri il patrimonio culturale accumulato dalla nostra nazione durante migliaia di anni.

L'occupazione della Corea del sud da parte delle truppe nord americane è totalmente illegale e banditesca.

Con la resistenza antigiapponese di tutta la nazione, il nostro popolo ha sconfitto l'imperialismo giapponese. Non eravamo quindi un paese sconfitto come il Giappone, ma uno dei paesi vittoriosi.

Nonostante ciò gli Stati Uniti hanno occupato militarmente la Corea del Sud ed hanno impiantato lì la loro amministrazione militare, esattamente come fecero con i paesi sconfitti.

La situazione reale della dominazione coloniale degli Usa in Corea del Sud e la giusta lotta del popolo Sudcoreano
Relazione della Delegazione del Comitato Centrale del Fronte Democratico Nazionale della Corea del Sud alla Conferenza sulle basi militari straniere, L'avana




Poteva anche succedere da noi...
[Modificato da SteveH 04/04/2013 18:54]



05/04/2013 12:14

SteveH, 04/04/2013 18:54:


Sono già trascorsi 51 anni da quando gli Stati Uniti hanno occupato militarmente la Corea del Sud.

L'8 settembre del 1945, con l'obiettivo di installare il suo dominio, le truppe di aggressione nordamericane sono sbarcate in Inchen, sostituendosi all'imperialismo giapponese.

Da allora il nostro popolo fu vittima della divisione nazionale e si chiuse il cammino dello sviluppo indipendente e unificato della nostra nazione.

La dominazione della Corea del Sud da parte degli Stati Uniti ha generato il potere fascista a loro servile, provocando una grande tragedia nella nostra storia nazionale, perché ha trasformato la nostra nazione - che viveva in armonia da più di cinque mila anni - in due parti opposte, imponendo innumerevoli disgrazie e pene ai settanta milioni di coreani, che vivono nel Nord, nel Sud e oltre mare, anche dopo la fine della guerra fredda.

Con l'ambizione di ampliare la sua dominazione al Nord, gli Stati Uniti hanno scatenato la guerra in Corea il 25 giugno del 1950, strappando la vita a milioni di nostri compatrioti del Nord e del Sud, riducendo in ceneri il patrimonio culturale accumulato dalla nostra nazione durante migliaia di anni.

L'occupazione della Corea del sud da parte delle truppe nord americane è totalmente illegale e banditesca.

Con la resistenza antigiapponese di tutta la nazione, il nostro popolo ha sconfitto l'imperialismo giapponese. Non eravamo quindi un paese sconfitto come il Giappone, ma uno dei paesi vittoriosi.

Nonostante ciò gli Stati Uniti hanno occupato militarmente la Corea del Sud ed hanno impiantato lì la loro amministrazione militare, esattamente come fecero con i paesi sconfitti.

La situazione reale della dominazione coloniale degli Usa in Corea del Sud e la giusta lotta del popolo Sudcoreano
Relazione della Delegazione del Comitato Centrale del Fronte Democratico Nazionale della Corea del Sud alla Conferenza sulle basi militari straniere, L'avana




Poteva anche succedere da noi...



Manca un particolare: la marmotta che confezionava la cioccolata
05/04/2013 14:17

Beh, gli USA sono interessati alla CdS per avere un avanposto vicino alla Cina (adesso, ai tempi al Giappone) e per lo stesso motivo la Cina si tiene il cuscinetto CdN per ammortizzare il confine con la CdS. Perché diciamolo, basterebbe una scoreggia di Pechino per "esportare la "democrazia" cinese a Pyongyang".
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