[12] "Prima" di Slam Dunk, "prima" di Slam 2000... Orlando Sale (27/10/2011)

Oggigiorno tutti conoscono Slam Dunk, si tratta di un manga/anime molto bello incentrato sul basket e sulla vita degli adolescenti: Hanamichi, la scuola superiore ma soprattutto "lo" Shohoku, il "gorilla", sua sorella Haruko e le avventure che piano piano scaturiscono con l'arrivo di nuovi personaggi e situazioni davvero ridicole e spassosissime.
Non mi soffermerò molto sul buon Slam Dunk come non lo farò per il nostro Slam 2000 che con la prima opera ha molto da spartire, stavolta vorrei parlarvi di Orlando Sale.
Come? Non sapete chi è?
Beh faccio una premessa... se siete interessati al mondo jappo e a Slam Dunk vi consiglio di controllare questi topic di Basket Connection:

- Recensione di "Toradora!" con alcui miei pensieri sui manga e sugli anime
- La fissa di Mourne per le maglie di Slam Dunk
- Iuzzo che una volta tanto tira fuori una cosa utile e che viene ripreso da "namber"
- Topic del 2004 aperto dal mio amico Jay, vecchiotto ma caruccetto

OK, premesso ciò vi dirò chi si cela dietro il nome di Orlando Sale.
E' un personaggio dei fumetti...
Un... fumetto italiano...
Per la precisione un mio fumetto.
Correva l'anno 1997 (Slam è nato proprio in quel periodo, nel link si parla di '98, ma noi siamo nati nel '97) e come sempre "non c'avevo un c...o da fare", così ho preso un quadernino a quadretti coi margini (così potevo dividere le "scene" più facilmente con un righello) e zac... nacque un novello mangakitaliano.
Un po' scarso a dire il vero, ehm.
Ebbene, la storia più o meno era questa: Orlando Sale (nome che si può leggere con facilità sia in italiano che in inglese, si scoprirà solo dopo molte puntate che si pronuncia nella nostra lingua), studente italo-americano dello Utah Junior College (potete risparmiarvi la ricerca in internet: non esiste e comunque so anche che il termine "college" in questo caso è sbagliato ) viene spedito dalla famiglia in Italia, indovinate un po' dove. Inizia a frequentare il Marco Polo, allora (anche) un istituto superiore per corrispondenti in lingue estere. Riesce ad ambientarsi subito in quanto si unisce senza troppi problemi (a Salt Lake City era considerato una promessa cestistica) agli scalcagnati "Mastini", una squadra di basket giovanile.
Il primo giorno di scuola si reca per sbaglio nel bagno delle femmine e lì incontra una ragazza (che lo bastona a dovere) che poi scoprirà essere figlia del dirigente numero 1 dei "Mastini" (in pratica vivrà nella stessa casa con gag annesse e connesse).
Piccola parentesi: questo dirigente (che Sale saluta sempre dicendo "Ossequi, Vittorio II!") è disegnato uguale, identico, spiccicato ad Andrea Fadini.
E non ci vuole un genio per capire che i "Mastini" in realtà sono la versione "giovanile" della Scaligera del tempo mista alle compagini precedenti con Michele Ziloi come play (Mike Iuzzolino), Giovanni come pivot (Hansi Gnad), Bill Paoli (Bill Edwards, solo in seguito qui passato alla storia per qualcosa di molto, molto negativo nei confronti dei veronesi ).
Fin qui i personaggi sono uguali anche fisicamente alle persone reali.
Orlando Sale molto probabilmente è un Henry Williams bianco, mentre Vittorio Munni (sì, ci sono due "Vittori"), l'ala-promessa recuperata da Sale durante una puntata da sturbo dopo un grave incidente si potrebbe considerare un misto fra Russ Schoene e Randolph Keys; ci sono un altro paio di esempi che adesso evito per una questione di spazio (e di noia!).
Chi sia però il famoso presidente della società non è dato sapere... trattasi di un oscuro individuo che si vede solo nella penombra o di spalle, che fa battutacce in continuazione e che sembra "superpowa" ma che cade spesso dalla sedia su cui è praticamente sempre seduto.
Fra scoperte adolescenziali (niente sesso, LOL), casini, provinciali, regionali e nazionali, Sale arriverà a scontrarsi con "Lucic", il più grande giocatore serbo a livello giovanile e suo acerrimo rivale, passato nelle giovanili dell'Olimpia Milano (avrete già capito "da dove" è stato preso... no, non "è" Djordjevic! ).
Era un fumetto che funzionava, molto carino... e che vorrei consegnare alla "storia" con questo "post".
Il futuro poi l'abbiamo visto tutti: la fondazione di Slam, la nascita di BC, l'evoluzione e la pubblicazione di Slam 2000.
Chissà, forse dal mondo della fantasia in questo momento Orlando ci sta facendo l'occhiolino...

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Dave ("the Box")

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E' impressionante notare come tutti i progetti che non siano americani o giapponesi a lungo andare vadano in vacca.
Questa storia di Orlando Sale mi ha fatto scompisciare solo a leggere la trama e chi di voi sa che in quel periodo di fatto c'era un fumetto italiano sul basket probabilmente molto meglio di Slam Dunk con ospiti d'onore come Myers?

Skat, un fumetto sul basket

Una spy story che vede come protagonista un giocatore americano giunto in Italia per far parte della squadra neopromossa in A1

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Le avventure di Skat sono un intreccio di fantasia e realtà in quanto, accanto ai personaggi immaginari, scendono in campo anche i reali protagonisti del campionato italiano. Ma la grande novità di Skat è che non si tratta solo di un fumetto cartaceo, quanto soprattutto di un nuovissimo sito internet (attualmente il sito Skat.it pubblicizza un'altra azienda, ndr) dove potrete trovare puntata dopo puntata tutte le pagine del fumetto, ma anche visitare la Gallery con le storie dei protagonisti (amici e nemici nati dalla fantasia, ma anche campioni reali... chiedere a Pozzecco e Pittis), e poi entrare nella Skat Community dove ci si può registrare nel tempo di un tiro a canestro per poi chattare, ricevere le newsletter con tutte le anticipazioni e soprattutto giocare insieme a Skat per vincere premi da favola.
Il fumetto nasce da un'idea di Daniele Brolli e dall'ex giocatore di serie A Nino Pellacani, che ne scrivono la sceneggiatura, e dal disegnatore del fumetto Davide Fabbri, che è inoltre uno dei disegnatori di Star Wars.

www.komix.it

Altro link: www.tuttobasket.net/forum/topic.asp?topic_id=5422

Dave, il quadernino è disperso immagino...
Sarebbe bello vedere qualche screenshot.

Mi ha incuriosito Skat, a quanto pare usciva insieme a Sportweek de La Gazzetta dello Sport. Esiste su e-shop il numero 0.



Con il webarchive ho trovato anche il sito internet. Che dire, un progetto cestistico italiano ben fatto. Si vede che erano tempi di floridezza del movimento.

Ecco alcune immagini:

Numero 1
Numero 2
Numero 3
Numero 6
Numero 8
Numero 12

Purtroppo il resto non è più in archivio.

SteveH, 21/11/2012 12:58:

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Dave, il quadernino è disperso immagino...

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Non proprio.
Comunque 'sto Skat cos'era? Una specie di una spy story cestistica? WTF!