Ci tengo a dirvelo..

LOL bella la domanda di diritto penale/procedure in diritto privato (come esonerarsi dal risarcimento nei fatti illeciti -legittima difesa e stato di necessità-).
Una bastardata nel vero senso del termine.
Mmm... aaa... ccordo?
Che intendi?
Il momento di perfezione del contratto?

Per carità l'avrei saputa ma me l'ha posta in un modo che non mi è venuto in mente quello.
Comunque si accordo delle parti, elemento essenziale del contratto.

Ahhh! Visto che te l'avevo detto???

Sì, infatti sono andato abbastanza bene in quella domanda (mi ha poi solo fatto fare un ragionamento sul fatto che l'accettazione deve essere conforme alla proposta se no ha valore di nuova proposta, però nella pratica questa norma non si applica in maniera rigida e mi ha chiesto di spiegargli [assistente infame]).
Io sono uscito dalle mani dell'assistente, che era il peggiore, con un bel 26: dal professore, teoricamente più clemente, sono riuscito ad abbassare il voto!

Sei stato bravo, complimenti.
E adesso in cosa ti cimenterai?

Per me parlate arabo, ma che un 24 è un 24 lo capisco bravo Rici

Ma io non sono un giurista come lo è rici o come lo sono tutti gli altri studenti e non lo sono mai stato... credo che una persona come fire leggendo una volta un libro di privato potrebbe tranquillamente darmi la cacca.
Io faccio parte di una famiglia di letterati (tutti laureati in materie letterarie da due generazioni) che per mania del momento e per i tempi cambiati si è buttata nel diritto.
Il mio segreto è stato trovare delle materie che mi sono piaciute come diritto penale, procedura penale, criminologia, diritto europeo di polizia, diritto pubblico comparato.
Il passo successivo è stato collegarle a un contesto globale: senza privato, procedura civile e così via avrebbero avuto poco senso.
Senza questi passaggi mentali non avrei mai preso 28 in diritto privato II, è stata una bella rivincita oltre che il voto più alto che ho preso (a tutt'oggi mi chiedo cosa si debba fare per avere un 30 o, "peggio", un 30 e lode... dare via il culo?).
Le uniche materie in cui ho patito tantissimo sono state diritto commerciale, procedura civile (con questioni non risolte di commerciale) ed economia politica, della quale sto aspettando l'esito (se la passo festa nazionale, canestrini regalati a tutti e cotillons).

Discorso freddino per dire che non sono un test molto probante a livello giuridico, se mi si chiede qualcosa di diritto penale e criminologia però me la cavicchio.

Detto questo secondo me l'università è un periodo di crescita mentale e spirituale: se la si intraprende per i voti e per dimostrare quanto si è bravi perde senso.
In un forum della mia università alcune persone nella firma hanno gli esami fatti e a volte anche i voti quasi come per presentarsi agli altri iscritti.
Beh se io dovessi mettere i miei farei sforare le pagine... è una vecchia triennale con 24 esami (praticamente come l'attuale giurisprudenza).
Cerco di aiutare tutti e di fare quello che posso nell'interesse di ciascuno.

Adesso Storia del Diritto: esamuccio confronto a quello appena dato. Ti dirò, mi ha interessato molto seguire lo sviluppo della civiltà dal medioevo agli anni di Cavour dal punto di vista giuridico. Tant'è vero che non ho perso una lezione (meriti probabilmente anche del professore).

Stai facendo un ottimo percorso, molto bene.
Hai già buttato fuori economia, costituzionale e privato, vuol dire tanto, credimi.

Davide, 31/05/2011 12.16:

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Detto questo secondo me l'università è un periodo di crescita mentale e spirituale: se la si intraprende per i voti e per dimostrare quanto si è bravi perde senso.

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Bravo Davide, è quello che dico da anni!
L'università è un momento di gioventù, impegno e divertimento.
Non bruciatevela pensando ai voti e confrontandovi con gli altri.
Piuttosto andate ai rave post esami.

Iuzzo mi sbronzo anche prima degli esami: e questo è preoccupante.

Vi aggiorno:
Storia del diritto: 30
Filosofia del diritto: 28 (che schifo di materia)
Diritto Romano: vado a sedermi domani, voglio solo vedere come è.

Bravo!
Ti sei perso questo:

basket.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7301... (tredicesimo post)

Bene: giunto al secondo anno, devo compilare il piano carriera scegliendo 1 esame da 12 CFU e uno da 6 fra quelli proposti. Il problema? Non so che cazzo(si può dire? ma si dai è il MIO topic) fare.
Ero tentato a seguire questo corso, Scienza delle finanze:

Poiché il corso si propone di fornire strumenti di comprensione degli effetti dell’intervento pubblico nell’economia contemporanea, con particolare riguardo alla situazione italiana più recente, una prima parte riguarderà brevemente i documenti fondamentali che offrono elementi per stimare l’entità della presenza pubblica in Italia.

Seguirà poi l’analisi dei casi di “fallimento del mercato” e delle difficoltà collegate ai meccanismi di scelta collettiva.

Successivamente verranno affrontati i problemi connessi con il prelievo. Dopo aver puntualizzato le relazioni fondamentali tra tassazione e distribuzione dei redditi, si affronterà il problema del rapporto tra equità ed efficienza, soffermandosi poi sulle più accr4editate teorizzazione delle relazioni tra imposte da un lato ed offerta di lavoro, decisioni di risparmio e decisioni di investimento, dall’altro.

Infine, verrà fornita una breve panoramica sul sistema tributario italiano, con particolare attenzione ai problemi del federalismo fiscale, del finanziamento in disavanzo e debito pubblico, e dei vincoli europei

Che è collegato a politica economica. Davide cosa consigli?

Io al mio corso ho sempre aggiunto materie finanziarie e contabili per completare al meglio il mio percorso di studi...
credo che questa sia una buona scelta per te, in più ti consiglio, se c'è ancora, di valutare economia degli intermediari finanziari.

Essendo un corso di giurisprudenza non è che ci sia tantissimo in campo economico. Però mi sembrava interessante avere in futuro una preparazione sia teorica che pratica...

beh io ce l'avevo come materia a scelta ed era a disposizione di tutti quelli dei servizi...
se invece fai giurisprudenza "normale" non so!

Il consiglio di kenco è molto valido, è lo stesso che la mia ragazza (che studia in Cattolica l'indirizzo d'impresa) ha fatto a me.
Le materie economiche sono molto utili a accrescono, per così dire, la nostra percezione di come funziona il mondo.
Anche se un giorno diventassi avvocato ti tornerebbero molto utili, fidati.
Giurisprudenza ha fondamentalmente due cugine che sono economia e scienze politiche (scienze della P.A. non la considero perché in fondo fa parte della stessa giurisprudenza).
Economia politica in particolare è l'incubo di gran parte dei giuristi, una vera e propria croce e delizia che spesso si trascinano come ultimo esame (io in primis)... talmente sottovalutata e disprezzata che adesso, nella nostra università, l'hanno messa come esame propedeutico per l'accesso al secondo anno.
Ora qualcuno potrebbe venirmi a chiedere "Perché devo impararmi la scatola di Edgeworth al primo anno, magari al primo esame, quando dovrei studiare il diritto privato e quello pubblico?"... ottima domanda! Me lo sono chiesto spesso!
Onestamente, caro rici, io sono la persona meno adatta per darti questo consiglio perché, pensa, "pur di evitare" scienza delle finanze sono passato al curricolo "sicurezza e ordine pubblico".
Io "disprezzo" l'economia (solo come materia di studio) con tutto il mio culetto, mentre "adoro" il diritto penale e la criminologia.
Dipende dalla vocazione che hai, ormai avrai capito che materie ti piacciono di più.
L'economia (politica, aziendale, monetaria e chi più ne ha più ne metta) va spesso di pari passo con lo studio del diritto commerciale che a tutt'oggi è considerato quasi universalmente la materia più difficile all time (il mio unico 18 ).
Metti tutto sulla bilancia e cerca di capire cosa ti piacerebbe studiare: l'economia ti spiana la strada in molti campi... se sei in grado di studiarla... ficcatici di brutto!

economia politica: 30 e lode. Però era molto semplificata quindi sono un po' indeciso.

Che io sappia scienza delle finanze è economia politica alla massima potenza, tutta fatta da diagrammi e formule... dipende se è una tua vocazione, se vorresti impararla o se proprio non te ne frega niente... nei primi due casi... falla!
Kenco, tutto questo mi fa venire un'ideuzza.
Tu sei laureato in scienze giuridiche, giusto?
Io fra poco mi iscrivo alla magistrale, sei interessato a continuare?
Si tratta di un'università seria (e ripeto seria) che eroga perlopiù lezioni on line (ovviamente scaricabili), gli esami sono orali a Roma e scritti a Milano, se vuoi ci iscriviamo insieme... ti posso dare tutti i ragguagli.