Qualche tempo fa
a proposito di Moise Kean avevo scritto questo:
SteveH, 31/05/2017 13.47:
Speriamo per la Nazionale, io tifo tantissimo per i nuovi italiani, sperando che anche il nostro basket trovi qualche talento migliore del pur volenteroso Abass. Con il potenziale atletico che hanno i figli dell'Africa, costruire un campione di basket non è difficile. La Grecia ha già Antetokounmpo, per dire.
Ecco, non avevo considerato le regole FIBA e soprattutto la mancanza dello ius soli in Italia.
Come scrive Flavio Tranquillo su facebook:
In una notte poco allegra per l'azzurro, provo a chiarire una cosa su cui sento confusione e che anche io ho realizzato pochissimo tempo fa. Filloy è in uno stato diverso da Abass, Biligha e Burns in virtù di questa regola FIBA
21. a.
A national team participating in a Competition of FIBA may have only one player on its team who has acquired the legal nationality of that country by naturalisation or by any other means after having reached the age of sixteen (16).
Filloy è arrivato in Italia a 15 anni ed ha optato subito per la cittadinanza italiana. Abass (nato a Como) e Biligha (a Perugia) lo avrebbero fatto a zero anni, ma non avevano la cittadinanza a 16 anni per via di questa norma di legge
La legge italiana n. 91/92 sulla cittadinanza stabilisce che “lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diventa cittadino italiano se dichiara di voler acquistare la cittadinanza Italia entro un anno della suddetta data” (art. 4, comma 2 L. 91/92). Ciò vuol dire che il cittadino straniero nato in Italia e sempre regolarmente residente, può chiedere la cittadinanza italiana tra i 18 e i 19 anni, presentandosi all’ufficiale di Stato Civile.
La cittadinanza, in questo caso, viene concessa per beneficio di legge e pertanto è possibile diventare cittadini italiani con una semplice dichiarazione di volontà da rendere all’ufficiale di Stato Civile entro il compimento del diciannovesimo anno di età. A procedimento concluso, l'Ufficio darà tempestiva comunicazione al cittadino interessato. L'ufficiale di stato civile, una volta verificati i requisiti, procederà all'iscrizione del nuovo cittadino nei registri anagrafici previo giuramento di fedeltà alla repubblica italiana.
Le considerazioni sulla scarso senso di equiparare, putacaso, Anthony Randolph a un comasco di nascita che parla con spiccato accento lombardo sono lecite, ma questa è la situazione. Quindi, solo uno tra Abass, Biligha e Burns potrà andare a Tel Aviv.
La nostra arretratezza legislativa sul tema, nel caso del basket, ci castra della possibilità di schierare giocatori di origine stranieria (in altri sport vale solo la cittadinanza). La regola FIBA può avere un suo senso (per evitare naturalizzazioni di massa di giocatori che in realtà non hanno nulla a che fare con il Paese "naturalizzante"), quindi dovremmo prendercela soprattutto con le nostre leggi.