Final Four Eurolega 2014

the fire bug, 20/05/2014 12:36:

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Sappi che in NCAA secondo maistros non vince mai la squadra più brava: solo una concatenazione di colpi di culo.

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the fire bug, 20/05/2014 15:26:

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=Condor11=, 20/05/2014 14:59:

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a me l'analisi "di fase" del fire sembra convincente. Soprattutto quando parla di ruoli: ormai per essere competitivi servono almeno un paio di atipici, lunghi dinamici e piccoli con notevole fisicità. Tutte le altre figure tecniche (playmaker, tiratori puri, giocatori di post) che hanno popolato la pallacanestro della nostra infanzia o sono quasi del tutto scomparse oppure vengono impiegate a minutaggi contenuti e comunque mai nei finali di partita.

In generale credo che dopo 3 anni sia doveroso quantomeno individuare qualche tendenza.
Sintentizzando potremmo dire che il primo decennio di basket a 24 secondi è servito per sviluppare una pallacanestro "semplificata" definitivamente messa a punto nelle ultime 3 stagioni.
Non è corretto secondo me contrapporre il basket del Real degli ultimi 2 anni con quello di Oly e Maccabi, alla fine sono due facce della stessa medaglia, le differenze sono solo estetiche. Sempre di una pallacanestro con poche varianti e geometrie facilmente leggibili parliamo. A difesa schierata alla fine si tratta sempre di creare qualche triangolo e sfruttare l'1vs1 dei piccoli, i p&r diminuiscono perché si esaspera il concetto di isolamento ecc ecc.
Si tratta di una versione più fluida, dinamica e tecnica contrapposta ad una più fisica, controllata e schematica.
Più che altro a me sembra che in questo contesto sia cambiato anche il modo in cui i coach possono incidere a certi livelli. Visto che ci piace essere manichei e litigare con l'italiano direi che i "lettori" ormai battono i "sistemisti"

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Sì, si può dire che andiamo verso una conchitawurstizzazione del basket, la reductio ad unum - per dirla con Gasparri - dei ruoli. Proviamo allora a metterla in un'altra maniera: dopo un decennio in cui i ventiquattro secondi sono stati subiti, dove se volevi vincere dovevi rassegnarti a giocare male dal punto di vista puramente estetico (è vero ma non è vero), Oly e Maccabi sono riuscite a dominare i ventiquattro secondi, offrendo un basket in cui il piccolo che si isola non diviene un corpo estraneo al gioco ma il sole attorno al quale i pianeti si muovono in maniera perfetta. Si è arrivati all'accettazione psicologica che il basket è ormai diventato uno sport più individuale che collettivo e che deve essere il supporting cast a muoversi in maniera tale da permettere al talento (fisico, atletico, tecnico) di rendere al meglio. E il Maccabi è il perfezionamento dell'Oly perché se là c'era uno Spanoulis che quando è in bolla te le vince come vuole, qui c'è Rice che ha bisogno del contesto giusto per dare il meglio di sé. Insomma, sono d'accordo con quello che dici ma c'è isolamento e isolamento. Quest'anno ho seguito i playoff NBA e mi sono quasi sempre frantumato i maroni, le ultime tre finali invece me le sono proprio godute e non solo perché Davide ha battuto Golia.

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