Non capisco come mai Galanda dall'alto della sua esperienza si debba esporre così tanto con una lettera che, citando le sue parole, rischierebbe di farlo sembrare patetico
perché nello sport quando si diventa vecchi si perde più facilmente la testa in campo (sembra un paradosso ma non è così) e si diventa più permalosi fuori.
Nessuno di voi ha mai giocato con una vecchia gloria, anche fosse in serie D? La frustrazione di un corpo che non risponde più come vorresti, l'umiliazione di gente che ti salta in testa, arbitri quasi coetanei, "l'onore", "il rispetto" ecc ecc