È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Gli amici di Nadia, suicida a 14 anni: «Chiudete il maledetto Ask»

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2021 17:32
OFFLINE
Post: 24.429
Sesso: Maschile
Hall of Fame
12/02/2014 17:49

CITTADELLA. «Mia figlia aveva solo 14 anni e non aveva fatto nulla». È il grido contro il destino del padre di Nadia, la ragazzina che domenica si è lanciata in un vuoto di 30 metri dall’ex hotel Palace di Cittadella. La famiglia difende la riservatezza della figlia con forza; la madre, ricoverata domenica sera in stato di choc, é stata dimessa lunedì sera. In paese non si parla d’altro, la vicenda è finita a Roma e a Bruxelles; il sindaco di Fontaniva, Marcello Mezzasalma, punta il dito contro il social network: «Chiudiamo questo ask maledetto!».

Un padre disperato. «Il padre di Nadia», racconta Mezzasalma, «mi ha confidato che di nascosto controllava il cellulare e il diario della figlia, ma che non si era mai accorto di nulla. Me ne ha parlato domenica sera quando con il mio vice, Lorenzo Piotto, siamo andati a trovarli per portare la nostra solidarietà. È una famiglia conosciuta, la nonna paterna Nerina – alla quale Nadia era molto legata - è da sempre la barista del patronato, è benvoluta da tutti per la sua bontà e disponibilità».
L’abisso: «Mi sono trovato di fronte a un papà distrutto dal dolore che non riusciva a capacitarsi del perché la figlia avesse compiuto un gesto tanto disperato. Sono stati marito e moglie a trovare il corpo senza vita della loro primogenita. Era tormentato, non riusciva a trovare una ragione. Nadia era una ragazza seguita dalla famiglia, come tutti gli adolescenti voleva sentirsi libera, avanzava il suo desiderio di autonomia, di indipendenza, e i genitori le davano delle regole da rispettare. È la vita, è l’educazione, è la crescita. Certo, forse a lei queste regole andavano strette, ma chi a 14 anni non vive questi sentimenti?».

"Chiudete Ask.fm". Secondo Mezzasalma il problema sta dentro quell’ask.fm “maledetto”, in poche ore il suo j’accuse su facebook ha raggiunto 150 like di consenso, e decine di commenti: «La maggior parte dei genitori si interrogano. Ho conosciuto l’esistenza di ask.fm solo ieri. Un social network con risposte anonime, caratterizzato da violenza, indecenza, istigazioni varie, frequentato da ragazzi tra i 14 e i 17 anni: a mio modesto parere dovrebbe sparire».
La comunità di Fontaniva chiede strumenti per capire: «Si può ripetere l’incontro fatto nel 2011 con la polizia postale per fornire ai genitori le linee guida per affrontare il problema del cyberbullismo». La sensazione è che non si sia compreso che le parole sono pietre: «Il problema è l’uso che si fa del web, le parole sono violente anche se stanno dentro una dimensione virtuale».

Il Pm: "Valutiamo se convocare chi l'ha insultata". «Stiamo lavorando a 360 gradi. Valuteremo come procedere e se eventualmente far acquisire del materiale alla polizia postale». Così il pm euganeo Roberto D'Angelo che ieri ha aperto un fascicolo sul suicidio di una ragazzina di 14enne avvenuto domenica scorsa, dopo che le erano state rivolte alcune pesanti offese e inviti al suicidio su un social network. Alla domanda se intenda o meno sentire alcuni adolescenti conoscenti della ragazzina, il pm si è riservato di decidere sulla base dell'evoluzione delle indagini.

I genitori: "Ora cali il silenzio". «La speranza dei genitori è che sulla tragedia scenda una coltre di silenzio. Vogliono stare tranquilli»: a dirlo il sindaco di Fontaniva, Marcello Mezzasalma, che anche oggi è stato in contatto con i familiari di Nadia. Erano stati i genitori a trovare il corpo che - come ricorda il sindaco - non riescono a darsi pace e vivono momenti di forte tensione emotiva.

Il fidanzato: "Non sono riuscito a amarti". «Non sono riuscito a fermarla, le ho provate tutte. Aveva solo bisogno di essere amata. Il mio amore non le è bastato». A scriverlo su Facebook è stato il fidanzato della giovanissima Nadia. Parole di disperazione che il ragazzo ha postato a poche ore dalla tragedia. «Che questa società sia maledetta in eterno», aggiunge, riferendosi ad un mondo di relazioni che la studentessa dell’istituto Girardi da tempo sembrava non riuscire più a sopportare. E ancora: «Eri timida e troppo buona per la gente che non ti meritava». Il fidanzato posta anche una fotografia che ritrae i due giovanissimi insieme, sorridenti: «Lo so che è venuta male e non ti piaceva», scrive, «ma io la metto lo stesso perché è bellissima, perché ci sei tu amore mio». C'è pure lo spazio per gli ultimi messaggi che sabato la coppia si è scambiata , dove lei scrive: «Non dimenticarmi», e lui risponde: «Non lasciarmi», e poi lei: «Io non so più cosa fare sinceramente», «Ti prego, non potrei più vivere serenamente col pensiero che non ci sei più perché non sono riuscito ad amarti abbastanza», la supplica del ragazzo. «Sai quanta gente resterà con questo peso?», è l'ultimo messaggio di Nadia.

Gli striscioni a scuola. Nadia frequentava l’istituto tecnico Girardi, ieri sono comparsi due lenzuoli: uno è stato appeso all’entrata, «Nadia sarai sempre con noi», nella struttura che ospita i futuri geometri c’era quel «ciao amicca», scritto come lo diceva lei, incontrando le compagne alle quali era più affezionata. Il preside, Carlo Marzolo, racconta una scuola sconvolta, che tenta di capire: «I genitori hanno chiesto di organizzare degli incontri per discutere sull’uso dei social network. A questi siti i ragazzi confidano i loro segreti più intimi come se fossero luoghi privati, anche se poi – in effetti – sono profili pubblici, e le persone più fragili vengono inghiottite da questi meccanismi. È una questione di business, non interessa quello che i ragazzi si dicono, la violenza delle loro parole, l’importante è aumentare gli utenti. Siamo sconvolti da questo linguaggio».

La scuola si era accorta di qualcosa che non andava? «La scuola ha fatto tanto, tutto il possibile. Ora vogliamo creare una sentinella d’allarme in modo che le situazioni a rischio vengano comunicate. Un comitato, un gruppo di persone: decideremo la forma». «Non possiamo più sopportare la lettura di pagine dove i ragazzi si tolgono la vita per il peso di minacce e pressioni psicologiche insostenibili per un adolescente». A dirlo è la deputata del Pd, Micaela Campana, che richiama all’urgenza di una legge “sul bullismo e cyberbullismo che si ispiri alla legislazione vigente negli altri Paesi Ue”.

Corsi per i genitori a Fontaniva. Due incontri a marzo con la polizia postale per spiegare ai genitori le insidie del web e come mettere al riparo i propri figli da situazioni pericolose come il cyberbullismo. Li organizzerà il sindaco di Fontaniva Marcello Mezzasalma su richiesta dei genitori di Nadia. «Ho deciso di non proclamare il lutto cittadino - ha poi aggiunto il sindaco - per non creare ancora più clamore. Mi sto sentendo quotidianamente con l'europarlamentare Mara Bizzotto per chiedere la chiusura di quel social network infame, ask.fm, dove in molti hanno insultato e invitato al suicidio la giovane».

Interrogazione all'Europarlamento. «Il suicidio della ragazzina di Fontaniva, spinta a suicidarsi dai cretini del web e dalle loro squallide offese, deve trovare giustizia», la dichiarazione dell’europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che ha presentato un interrogazione alla Commissione UE. Intanto, al Palace, mani pietose hanno posato gigli e mughetti bianchi, e alcune rose rosa, lasciando un biglietto: «Non ti dimenticheremo mai».

mattinopadova.gelocal.it



Pazzesco accusare il social network (che non conoscevo), come se il problema fosse quello.
Stanno banalizzando il fatto che si tagliava: sono gesti che non si fanno da un giorno , nasconde un problema psicologico non da poco, una sorta di sfogo ossessivo che nasconde una tendenza di fondo alla depressione. Su una personalità così fragile e problematica basta poco per arrivare a questi epiloghi. In questo caso all'aiuto chiesto sul web ha ricevuto insulti, immagino si sia sentita ancor più sconfortata e delusa dal mondo. Senza il social può anche darsi che avrebbe preso la stessa drammatica decisione, sentendosi sola.
Probabilmente i genitori sono i più attenti del mondo, ma credo proprio non si siano resi conto della fragilità della figlia. Se ha deciso di esporre il proprio momento difficile su Ask vuol dire che non aveva fiducia nel confidarsi con familiari (anche se a quella età si tende ad ignorarli) e amici.
Questo articolo racconta bene della condizione psicologica della ragazza.



OFFLINE
Post: 75.218
Sesso: Maschile
Hall of Fame
13/02/2014 22:18

Secondo me il discorso va scisso in tre parti.

1) Le dinamiche di gruppo adolescenziali che si riflettono sul web.

2) Il mondo del "virtuale" e le libertà che offre internet.

3) La sensibilità di alcuni individui.

Personalmente sono stupito di come il web si sta sovrapponendo completamente alla vita reale, ne ho in parte scritto qui: ci sono luoghi virtuali per tutti e altri solo per alcune categorie, infatti questo Ask è un guazzabuglio adolescenziale nato solo e unicamente per mettersi in mostra grazie anche a un uso sbagliato di Twitter (eh sì, mi spiace ammetterlo ma purtroppo è così).
Io sono convinto che alla fine la moderazione e la partecipazione costruttiva premino sempre al di là di quello che possono dire gli altri. In questa vita saranno sempre tutti pronti a criticarti e a dirti cosa puoi o non puoi fare, chi sei e cosa non sei, ma sei tu il padrone della tua vita*.
Di questi tempi avere un cuore è peggio di un reato.

P.S Chissà perché adesso c'è chi chiede di chiudere Ask e non Facebook e Instagram... forse perché il voyeurismo va di moda?

* Qui però occorrerebbe fare una precisazione: io sono sempre stato pro ai giudizi personali non offensivi, non ci vedo nulla di male e chi parla di "giudizi" come qualcosa di negativo è una persona che non regge il confronto, la stessa connotazione che ha preso la parola in questi anni IMHO è sbagliata.



OFFLINE
Post: 24.441
Sesso: Maschile
Hall of Fame
13/02/2014 23:52

C'era già un problema psicologico alla base del gesto. Il web poi può sembrare un'ancora di salvezza ma può ritorcesi contro.

p.s. Perchè su facebook non troverai mai un accanimento di più utenti verso una persona. Lì non avrebbe rivelato i suoi disagi e nessuno l'avrebbe presa ad insulti per preservare la maschera di brava persona. Ask invece con l'anonimato (dovrebbe essere tipo yahoo answers) permette di tutto di più nelle risposte.



OFFLINE
Post: 75.222
Sesso: Maschile
Hall of Fame
14/02/2014 00:42

SteveH, 13/02/2014 23:52:

p.s. Perchè su facebook non troverai mai un accanimento di più utenti verso una persona. Lì non avrebbe rivelato i suoi disagi e nessuno l'avrebbe presa ad insulti per preservare la maschera di brava persona. Ask invece con l'anonimato (dovrebbe essere tipo yahoo answers) permette di tutto di più nelle risposte.


Gli episodi di cyberbullismo (odio questo termine ma vabbè) sono quasi tutti su Facebook. [SM=g27835]
Continuo a ripetere che a Facebook non frega niente di chi siete e cosa fate, vuole solo estrapolare i vostri gusti per venderli ad altre aziende (lo fa da informazioni personali, post, foto e così via)... vale a dire che nessuno su FB è obbligato a usare nome e cognome e che è, letteralmente, un troiaio da cui sconsiglio di scappare a gambe levate. [SM=x49502]
Ad ogni modo queste vicende sono molto simili alla vita "reale": quando mi fecero mobbing al liceo il comportamento più o meno fu quello... la frase più carina: "Sei l'essere più inutile della terra", ah sì caro, te sì belo. [SM=g2490502]
Ask è un sito adolescenziale che riflette gli adolescenti, la Boldrini ha chiesto l'uso consapevole della rete e l'ascolto dei giovani, secondo me non ha capito una mazza, ma dubito che qualsiasi politico stia capendo qualcosa di internet salvo poi trovarsi in mezzo alle chiappe il M5S che ha fatto proprio del web il suo cavallo di battaglia.
Ad ogni modo mi sta venendo in mente lo "stupro" dei ragazzi di Finale Ligure, avete visto come tutti i compagni dell'istituto si sono schierati dalla parte dei presunti aguzzini? Premetto che a questo "stupro" non avrei dato molto credito e che secondo me il PM ci ha rimediato una figuraccia, però anche da lì capisci le dinamiche giovanili.
Ad ogni modo nei miei 12 anni sul web mi sono beccato...

1) Minacce di morte.

2) Minacce di morte alla mia famiglia.

3) Minacce di morte per questioni ridicole (tipo il colore di una maglia) o velate.

4) Qualche minaccia di denuncia.

5) Minacce di ritorsioni fisiche fra cui addirittura quelle di un compagno di squadra di tennistavolo per un motivo che a tutt'oggi non ho ancora capito.

6) Minacce spedite a nome mio da un'altra persona per creare attorno a me una nomea negativa.

7) Segnalazioni a persone per cui lavoravo per sputtanarmi.

8) Offese di tutti i generi, vi assicuro che non c'è un'offesa che non mi hanno scritto.

E badate bene che io sono una persona come voi (non certo un VIP) che scrive come voi: mai fatto il troll, solo qualche flame per cui ho sempre chiesto scusa al di là del torto e della ragione.
Diciamo che questo esporsi dei giovani è un modo per sentirsi vivi ed è sbagliato, io quando uso la rete lo faccio solo per BC (un movimento che ho fondato e per il quale sento dei doveri, non per tutti è così ma pace) e per la mia università... bisogna essere propositivi, non voyeuristici!
Ci sono alcune storie che ho studiato con attenzione, se volete ve ne parlerò in futuro, il web è una giungla ma non è che la vita "reale" sia tanto diversa e comunque è sempre una grandissima oportunità per tutti.

P.S. Facebook succhia.



14/02/2014 09:51

Sono cose che sono SEMPRE successe. Non c'è bisogno di mettere in mostra le proprie fragilità: se ci sono cose che nell'adolescenza, età che solitamente non è sinonimo di svegliezza, si captano subito sono proprio le fragilità altrui. Che poi vengono bastonate per fare gruppo, che per essere tale ha sempre bisogno di un nemico, più o meno definito. Solo che prima di questi anni demenziali, la famiglia faceva, faticosamente, da camera di compensazione della società. Oggi se uno è (più) fragile (degli altri, perché tutti lo siamo) si attacca al cazzo. Quasi sempre cerca di sopravvivere, qualche volta s'ammazza. La parità in cambio di qualche suicida mi sembra un buon compromesso, finché il suicida appartiene ad altre famiglie/giri di amicizie.

Davide, 14/02/2014 00:42:


la Boldrini ha chiesto l'uso consapevole della rete e l'ascolto dei giovani, secondo me non ha capito una mazza



Strano, dà l'idea di essere così perspicace...
OFFLINE
Post: 75.229
Sesso: Maschile
Hall of Fame
14/02/2014 12:20

Io più o meno ho questa teoria: quando qualcuno è attaccato da un gruppo non è solo per antipatia a pelle (può succedere) ma anche perché tutto parte da una rosicata (può essere perché una ragazza è più intelligente o carina delle altre ma anche per una questione di diversità).
Iuzzo qui ha detto una sacrosanta verità: le dinamiche dei gruppi giovanili sono dominate dall'egoismo, dalla gerarchia e dall'intolleranza come tutto il mondo e bisogna sapersi muovere bene soprattutto se hai il capitano in mezzo alle gambe (le ragazze da giovani solitamente sono più facilitate nell'inserimento e a essere protette mentre nel mondo del lavoro si trovano più in difficoltà*).
Vi racconto un fatto che vi farà sicuramente capire come siamo messi: ero in 5a liceo con un livello di popolarità bassissimo (diciamo non troppo poco ma nemmeno ameba umana), i miei compagni già iniziavano a mobbizzarmi pesantemente (con tanto di gruppetti che cominciavano a circondarmi per dirmene di ogni), però qualcuno, con un briciolo di umanità, si faceva ancora riguardo. Durante un'assemblea in aula magna, perso per perso, ho voluto fare un esperimento: mi sono seduto vicino a un ragazzo che era ghettizzato in un'altra classe e che veniva definito "puzzone".
Dopo 2 e dico 2 minuti di orologio, appena qualcuno vede che ridiamo per una battuta, si alzano dei gridi da dietro: "Culattone!", "Adesso baciatevi!", "Guardateli i morosini!". [SM=x52092]
Violenza a parte, questo ragazzo aveva la media del 9-10 e in classe confutava gli stessi professori, una specie di genio che in passato aveva avuto una vita molto difficile e che in seguito ho incrociato durante un appello di giurisprudenza a Verona (stava facendo 3 esami contemporaneamente come se nulla fosse e in più lavorava).
Adesso non vi annoierò dicendo che chi fa violenza finisce male, anzi, spesso vale il contrario, vi volevo solo far capire le dinamiche di gruppo e dirvi che dobbiamo trovare noi la forza dentro noi stessi per cambiare le cose.
È facile rifiutare la realtà e dire: "Questa cosa va male, non voglio viverla" (non mi riferisco in particolare alla ragazza suicida), bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare, magari qualcuno di simile a te lo troverai... ma anche non fosse andrebbe bene lo stesso perché cos'è la vita se non una raccolta di esperienze? Più sono dure e meglio è.
Più o meno io la penso così: puoi abbandonarti a un mondo puccioso dove va tutto bene e poi fare l'intollerante oppure puoi aprire gli occhi e, possibilmente, migliorare il mondo stesso.

* Su questo tuttavia bisognerebbe aprire un topic a parte. Io penso che gli uomini di ceto medio-basso siano molto svantaggiati anche nel mondo del lavoro e che tante donne siano a dir poco privilegiate.



OFFLINE
Post: 24.445
Sesso: Maschile
Hall of Fame
14/02/2014 12:32

Re:
Davide, 14/02/2014 00:42:


Gli episodi di cyberbullismo (odio questo termine ma vabbè) sono quasi tutti su Facebook. [SM=g27835]
Continuo a ripetere che a Facebook non frega niente di chi siete e cosa fate, vuole solo estrapolare i vostri gusti per venderli ad altre aziende (lo fa da informazioni personali, post, foto e così via)... vale a dire che nessuno su FB è obbligato a usare nome e cognome e che è, letteralmente, un troiaio da cui sconsiglio di scappare a gambe levate. [SM=x49502]
Ad ogni modo queste vicende sono molto simili alla vita "reale": quando mi fecero mobbing al liceo il comportamento più o meno fu quello... la frase più carina: "Sei l'essere più inutile della terra", ah sì caro, te sì belo. [SM=g2490502]
Ask è un sito adolescenziale che riflette gli adolescenti, la Boldrini ha chiesto l'uso consapevole della rete e l'ascolto dei giovani, secondo me non ha capito una mazza, ma dubito che qualsiasi politico stia capendo qualcosa di internet salvo poi trovarsi in mezzo alle chiappe il M5S che ha fatto proprio del web il suo cavallo di battaglia.
Ad ogni modo mi sta venendo in mente lo "stupro" dei ragazzi di Finale Ligure, avete visto come tutti i compagni dell'istituto si sono schierati dalla parte dei presunti aguzzini? Premetto che a questo "stupro" non avrei dato molto credito e che secondo me il PM ci ha rimediato una figuraccia, però anche da lì capisci le dinamiche giovanili.
Ad ogni modo nei miei 12 anni sul web mi sono beccato...

1) Minacce di morte.

2) Minacce di morte alla mia famiglia.

3) Minacce di morte per questioni ridicole (tipo il colore di una maglia) o velate.

4) Qualche minaccia di denuncia.

5) Minacce di ritorsioni fisiche fra cui addirittura quelle di un compagno di squadra di tennistavolo per un motivo che a tutt'oggi non ho ancora capito.

6) Minacce spedite a nome mio da un'altra persona per creare attorno a me una nomea negativa.

7) Segnalazioni a persone per cui lavoravo per sputtanarmi.

8) Offese di tutti i generi, vi assicuro che non c'è un'offesa che non mi hanno scritto.

E badate bene che io sono una persona come voi (non certo un VIP) che scrive come voi: mai fatto il troll, solo qualche flame per cui ho sempre chiesto scusa al di là del torto e della ragione.
Diciamo che questo esporsi dei giovani è un modo per sentirsi vivi ed è sbagliato, io quando uso la rete lo faccio solo per BC (un movimento che ho fondato e per il quale sento dei doveri, non per tutti è così ma pace) e per la mia università... bisogna essere propositivi, non voyeuristici!
Ci sono alcune storie che ho studiato con attenzione, se volete ve ne parlerò in futuro, il web è una giungla ma non è che la vita "reale" sia tanto diversa e comunque è sempre una grandissima oportunità per tutti.

P.S. Facebook succhia.



Boh, ho solo pensato che Ask mostri più esplicitamente il peggio degli utenti, mentre su fb si palesa meno la cattiveria anche per mantenere la facciata di esseri perfetti. Non penso che una ragazza faccia un post su fb in cui dice che si fa i tagli sulle braccia per soffrire. E soprattutto non penso ti sommergano di insulti visto che bene o male i contatti sono tutti conoscenti. Poi la cattiveria maggiore degli adolescenti spesso arriva tra compagni di scuola, per cui la questione è sociale a 360°, non di internet.

p.s. Oggi a Deejay chiama Italia parlavano delle pubblicità mirate in base all'orientamento sessuale dichiarato su fb (in cui è presente anche la "terza via") [SM=g27811]



OFFLINE
Post: 75.232
Sesso: Maschile
Hall of Fame
14/02/2014 14:19

IMHO quando andiamo a giudicare uno spazio web dobbiamo tenere conto di vari fattori: l'anonimato è uno di questi ma Facebook dalla sua ha i numeri, i fake e comunque la gente che minaccia tranquillamente anche con nome e cognome, mi spiace spammare sempre lo stesso forum ma ti consiglio di dare una Letta (poarin anca lu) a questa cartella:

unimarconi.freeforumzone.leonardo.it/a/660448/INTERNET-E-PRIVACY/carte...

Facebook è un campo di battaglia quotidiano con tanto di molestie, ricatti, pedofilia e insulti come se non ci fosse un domani. [SM=g27835]
Comunque il mio discorso è che nasce tutto da un mettersi in mostra per sentirsi vivi non usato in maniera costruttiva e anche quando si usa il web in maniera costruttiva sarai sempre soggetto a critiche asprissime.
I miei consigli sono sempre i soliti: microblogging con Twitter se cerchi visibilità per il tuo lavoro o persone come te (interessate a una materia in particolare) e per il resto forum se hai da dire qualcosa. Facebook e Instagram sono operazioni commerciali che non solo prenderanno da te dati riservati ma ti faranno incazzare come una biscia e rivolteranno i tuoi veri amici contro di te, garantito. [SM=g2490502]
Naturalmente ogni social media ha i suoi lati positivi: Facebook per esempio va bene per pubblicizzare un prodotto tramite fan page, anche se ultimamente ci sono molte polemiche sugli algoritmi.
Parlando a caso, io sono sempre più convinto che per BC dovremmo approdare pesantamente su YouTube mettendoci la faccia, è davvero il futuro di internet, fidatevi... ne riparleremo a tempo debito.



OFFLINE
Post: 24.457
Sesso: Maschile
Hall of Fame
14/02/2014 18:15

Dipende dalle situazioni personali. Se non hai nulla da perdere o reputazione da difendere, anche facebook ha un suo significato. Mi chiedo perché debba sostituire rapporti umani laddove possano esserci benissimo incontri in carne ed ossa decisamente più costruttivi.
Chessò farebbe di più un circolo culturale in un paese che guardarsi a vicenda nei propri fatti personali.
Sinceramente non sono molto interessato ad analisi sociologiche sui social, perchè il cambiamento deve partire da sé stessi: se uno non ci arriva a capire l'inutilità di certi comportamenti, non ci arriverà mai.



OFFLINE
Post: 75.236
Sesso: Maschile
Hall of Fame
14/02/2014 19:20

SteveH, 14/02/2014 18:15:

Sinceramente non sono molto interessato ad analisi sociologiche sui social


Cavoli tuoi, te le cucchi comunque. [SM=x52092]



14/02/2014 23:55

non ditemi che anche noi eravamo così perchè non è vero. il mix di ignoranza, ormoni, mancanza di educazione si riflettono in questi rgazzini in una cattiveria (magari anche un po' inconsapevole) detestabile
OFFLINE
Post: 75.239
Sesso: Maschile
Hall of Fame
15/02/2014 00:20

Ti invito a leggere la mia storia del liceo in questo stesso topic.
Alle medie sono stato menato senza troppi complimenti più di una volta e alle superiori me ne sono successe di ogni... e non credo che nella sola Verona ci sia una specie di agoghé "alla 300".
Anche noi seguivamo MTV, anche noi mettevamo il sesso prima di tutto e anche noi eravamo beceri e violenti, inutile negarlo.
La sola cosa che ha fatto il web è stato rivelare l'imbecillità latente in ognuno di noi (in alcuni molto più presente che in altri [SM=x52092]).
Secondo me la generazione successiva è sempre destinata a superare quella precedente sotto molti aspetti e non mi fare esempi di geni nella storia che costringo Steve a bannarti.
Non voglio essere offensivo nei tuoi confronti ma il resto è noia e scontri generazionali da YouTube dove nella sigla di "Naruto" arriva un'invasato di "Tiger Man" che dice: "Ah, quelli sì che erano cartoni, no 'sta merda!".



15/02/2014 00:43

in linea di massima ti quoto anche. il problema sono le tematiche che sono molto più adulte e non gestibili da ste "bestie" che magari non sanno fare una divisione ma parlano di droga, sesso, violenza senza la minima consapevolezza.
oh, magari era il fatto che se ne parlava di meno, ma tutti sti ragazzini suicidi nei miei 13/14 anni non li ricordo (anzi non ne ricordo) e non ne ho mai conosciuti. forse sono esagerato ma sto meccanismo all'epoca secondo me essendo meno conosciuto era anche meno usato. faccio un paragone un po' estremo ma per me è un po' come per i matrimoni di una volta e quelli di oggi. prima ci si lavorare e si provava nella maggior parte dei casi ad andare avanti. oggi al primo problema si molla.

e che cazzo non so voi ma io a 14 anni di amici depressi che si tagliavano non ne ho mai avuti. la qualità della tv ed internet soprattutto fanno parecchi danni secondo me.

questo senza voler analizzare la qualità media dei genitori di oggi che, sempre a mio parere, è estremamente più bassa
OFFLINE
Post: 75.243
Sesso: Maschile
Hall of Fame
15/02/2014 02:04

Secondo me ci sono tanti fattori che portano la nostra generazione a essere più moderata (anche se IMHO non meno demente), prima fra tutti il nostro provenire da una generazione precedente che ha sentito sulla sua pelle la guerra e che ha imparato l'Umiltà con la "u" maiuscola.
Molti ragazzi di oggi sono più viziati di noi, ma per il resto secondo me non ci sono grosse differenze.
Sui suicidi bisognerebbe anche parlare di media: io ricordo che ai nostri tempi ci furono due ragazze che si suicidarono insieme e la vicenda fece molto scalpore, adesso ci sono giornalisti (spesso non pagati) ovunque e di conseguenza si sa tutto di tutti come in una specie di Grande Fratello.



16/02/2014 17:44

FussingAndFighting, 15/02/2014 00:43:


oh, magari era il fatto che se ne parlava di meno, ma tutti sti ragazzini suicidi nei miei 13/14 anni non li ricordo (anzi non ne ricordo) e non ne ho mai conosciuti



Vado a memoria, tu sei un late 70's-early 80's? Ecco, pensa che stando alle statistiche degli ultimi vent'anni il tasso di suicidi maggiore si verificò proprio all'epoca dei tuoi 14 anni. Il problema non è internet, il problema è la famiglia che ormai, da almeno trentacinque anni, pare essere una variabile indipendente nella formazione di un individuo. Aggiungo: soprattutto di sesso maschile.





OFFLINE
Post: 24.476
Sesso: Maschile
Hall of Fame
16/02/2014 19:54

Che la generazione dei nostri genitori sia stata migliore delle successive non sono sicuro. Buona parte formatasi con punizioni corporali (in famiglia quanto a scuola), con mentalità fascistoide ed è quella che ha instaurato la mentalità dell'arrivismo, della furbizia a tutti i costi, dell'evasione.
Ovviamente abbiamo eccezioni, ma esempi negativi ci circondano.

E comunque ne ho già abbastanza dell'ignoranza e della cattiveria della mia generazione, mi basta.



OFFLINE
Post: 75.269
Sesso: Maschile
Hall of Fame
17/02/2014 00:25

Scusami Steve ma una volta tanto non sono d'accordo con te: l'arrivismo fa parte dell'essere umani perché sono tutti meccanismi primordiali per cui più potere = cibo e sesso = il nostro DNA si perpetrerà (e penetrerà) nei secoli a venire.
Chi nega questo o il tipo pacioso che ti dice "Eh, ma per me non è così importante primeggiare" è qualcuno che comunque cerca il suo settore di nicchia per poter avere comunque successo.
Siamo tutti programmati per cercare di sopravvivere e "avere" prole, il che fa di noi tutti dei potenziali violenti e quando parlo di "violenza" non intendo solo quella fisica ma anche morale e di moltissimi altri tipi (se c'è una cosa che crea bene la mente umana sono i vari modi di rompere di palle, il "rompere le palle" è proprio un modus vivendi).
Mia madre dice che siamo più "potenziali egoisti" che "violenti", ma secondo me anche l'egoismo è violenza perché è un volere imporre se stessi, poco importa nel contesto in che modo.
Comunque oggi sono stato su Ask: è pieno di ragazze che vanno a raccontare i fatti loro, non ho mai visto così tanta solitudine in vita mia... Iuzzo e Alcool hanno tanto amore da dare, buttiamoli nel mucchio e risolviamo il problema.



17/02/2014 00:40

Re:
the fire bug, 16/02/2014 17:44:

FussingAndFighting, 15/02/2014 00:43:


oh, magari era il fatto che se ne parlava di meno, ma tutti sti ragazzini suicidi nei miei 13/14 anni non li ricordo (anzi non ne ricordo) e non ne ho mai conosciuti



Vado a memoria, tu sei un late 70's-early 80's? Ecco, pensa che stando alle statistiche degli ultimi vent'anni il tasso di suicidi maggiore si verificò proprio all'epoca dei tuoi 14 anni. Il problema non è internet, il problema è la famiglia che ormai, da almeno trentacinque anni, pare essere una variabile indipendente nella formazione di un individuo. Aggiungo: soprattutto di sesso maschile.








sono un 80. non conoscevo la statistica e comunque nella mia esperienza non ebbi questo genere di percezione. in ogni caso concordo con te sulla questione familiare.

per rispondere anche a steve credo che siano molto più educativi i no e se necessario qualche sano sganascione corredati da una presenza costante che tanti si corredati da la totale assenza e da egocentrismo e complesso di peter pan


17/02/2014 16:57

Lungi da me il biasimare gli smatafloni penso però che non servano ad una sega. Nel senso che li capisco e li comprendo perché se penso a quanto ho maciullato i maroni dell'uno e le ovaie dell'altra ne ho prese anche troppo poche (soprattutto da mio babbo anche se quelle due volte ce le ho tatuate sul cuore) però non le trovo per niente un metodo educativo. Una valvola di sfogo, necessaria al genitore ma inutile per il bimbotto.

Sul resto del discorso cito sempre il profeta del ceto medio riflessivo, la risposta italiana a Leonard Cohen, il cantore della modernità: il papà per farsi i lividi e la mamma per curarli.
OFFLINE
Post: 75.328
Sesso: Maschile
Hall of Fame
25/02/2014 19:13

Ad ogni modo CVD tempo pochi giorni e già se ne sono dimenticati tutti. [IMG]http://i46.tinypic.com/15f09w.jpg[/IMG]
Adesso abbiamo la bulla di Bollate, nuovo tormentone.


[IMG]http://i49.tinypic.com/16bblo2.jpg[/IMG]



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:20. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com