Gli amici di Nadia, suicida a 14 anni: «Chiudete il maledetto Ask»

Follia 2.0, è l'unico video che ho trovato senza bestemmie.
D'altronde quando ti metti in mostra alla fine paghi pegno, ecco perché detesto Facebook e Instagram.

Se avessi 15 anni sarei già sotto casa sua a cazzo duro.

Tasi va là, che sono letteralmente terrorizzato per come potrebbero crescere i miei nipoti, in 'sta tizia ho visto la mia nipotina Bea e sono rimasto attonito.
Ad ogni modo sapete già come la penso... dobbiamo avere fiducia nella nuova generazione perché è da secoli che diciamo che "il mondo sta per finire" ma poi la razza umana continua a rimanere viva e vegeta. [IMG]http://i49.tinypic.com/vxqow.jpg[/IMG]

Ask di nuovo sotto accusa.

VENARIA, A 14 ANNI SI LANCIA DAL BALCONE E MUORE. SU ASK.FM LE OFFESE DEI BULLI: "CESSO, NASCONDITI"

Ancora il suicidio di una ragazzina, ancora per colpa dei cyberbulli, che soprattutto sul social network Ask.fm la ricoprivano di insulti per il suo aspetto fisico. La ragazza di Venaria Reale, in provinia di Torino, aveva soltanto 14 anni e ha deciso di farla finita lanciandosi dal sesto piano di un palazzo. Al vaglio dei carabinieri, che hanno sequestrato il computer della ragazza, alcuni post sui social network in cui la giovane riferisce di essere presa in giro per il suo aspetto fisico da alcuni coetanei.

Le affermazioni non trovano però riscontro nel racconto dei genitori, secondo cui ieri sera la figlia - che soffriva dalla nascita di una patologia cardiaca - era serena. Invece, secondo quanto si legge su La Stampa, erano pesanti le frasi che alcuni utenti rivolgevano alla vittima: "Cesso, vatti a nascondere, dimostri dieci anni, sei la vergogna delle ragazze".

PC E CELLULARE SOTTO SEQUESTRO - I carabinieri hanno sequestrato il computer e il cellulare della 14enne che questa mattina all'alba si è buttata da una finestra del palazzo in cui viveva con la famiglia a Venaria, nel torinese. La ragazza non ha lasciato alcun biglietto. I militari stanno cercando di ricostruire, anche analizzando le sue attività sui social network, i motivi che hanno spinto la ragazzina a un gesto cosi estremo. «Quella voglia di andare via e non ritornare mai più» aveva postato su facebook la ragazza qualche giorno fa.

leggo.it

Preoccupato anche io per le nuove generazioni dalla pervasività della connessione costante con il web. Non tanto per un uso sbagliato quanto per il rincoglionimento.

Guardate che rincoglionisce molto più la televisione: almeno col PC c'è un'interattività/partecipazione!
Il problema è che se mettiamo in un sito 500.000 adolescenti idioti e con gli ormoni impazziti di cui una è depressa e scrive di volersi suicidare almeno 100.000 cominceranno a insultarla e spronarla a farlo.

Beh parlo della costante connessione con gli smarphone. Messaggiare e socialnetworkizzare a tutte le ore non sò se è positivo per delle giovani menti in formazione. Almeno gli sms avevano un limite visto che si pagavano.
Possiamo chiamarla flat-mania

Iuzzolino, 15/04/2014 14:47:

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Guardate che rincoglionisce molto più la televisione: almeno col PC c'è un'interattività/partecipazione!
Il problema è che se mettiamo in un sito 500.000 adolescenti idioti e con gli ormoni impazziti di cui una è depressa e scrive di volersi suicidare almeno 100.000 cominceranno a insultarla e spronarla a farlo.

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Post perfetto, sono d'accordissimo se tralasciamo le offese*.
Il punto è che i new media, fra cui i social, sono e saranno ancora per un po' demonizzati dalla televisione semplicemente perché la sostituiscono. Non solo, è proprio la televisione a fare più danni perché non è in mano a tutti ma solo a pochi, è un'oligarchia dell'informazione.
Discorso diverso per Bafometbook e Instapiattisbavacciatigram, ma ne abbiamo già discusso abbastanza.

* In realtà ci sarebbe molto altro da dire anche per rispetto per la ragazzina e per la sua sofferenza, ma cerco di tagliare.

Ask.com compra Ask.fm: "Elimineremo il bullismo"

Il social è stato al centro di polemiche dopo i suicidi di utenti adolescenti in tutto il mondo. La cifra dell'accordo non è stata comunicata

INTERACTIVCORP, più nota come IAC, la società dietro il portale Ask.com, ha annunciato l'acquisto di Ask.fm. Un sito dal nome e dalle funzionalità simili - domande e risposte dirette tra gli utenti, sugli argomenti più disparati - ma con una differenza fondamentale: Ask.fm è identificato come uno dei principali "territori di caccia" dei cyberbulli e dei molestatori verbali. Comportamenti che hanno portato diversi adolescenti al suicidio, tra cui una ragazza italiana. Qualcosa di completamente diverso da Ask.com, che nasce nel 1995 come AskJeeves e tenta di competere con Google sul terreno della ricerca web. Obiettivo mancato, e così Ask diventa un sito di domande e risposte da utenti per altri utenti, con un traffico di circa 180 milioni di profili attivi al mese.

La natura di Ask.fm non è dissimile ma si tratta di una piattaforma in cui l'utente rimane completamente anonimo. Una caratteristica che può favorire e ha favorito comportamenti irregolari nei confronti di altri iscritti alla community. "Non l'avremmo comprato senza la certezza di poterne fare un luogo più sicuro", dice Doug Leeds, ad di Ask.com. Da parte sua IAC dichiara di voler investire su .fm per migliorare la sicurezza e i sistemi di identificazione. L'acquisto nasce dall'inferno apertosi intorno a Ask.fm lo scorso anno, con i diversi tristi episodi di cronaca legati al sito: un nome troppo simile a quello di un sito pulito e regolato come Ask.com, che ha indotto IAC ad inglobare il problema. Allontanando allo stesso tempo tutti i precedenti responsabili.

"Non ci sarà più nessuno del precedente staff", fanno sapere i nuovi proprietari. La cifra dell'accordo non è stata resa nota. Quello che si sa che è in base ai nuovi termini, "Ask.fm risponderà entro 24 ore alle eventuali proteste degli utenti , cambierà le sue policy di prevenzione e di sicurezza e rimuoverà d'ufficio gli utenti con segnalazioni multiple".

www.repubblica.it

La moderazione in internet è un'utopia: può funzionare in un forum di 100 persone in cui scrivono in 10 perchè poi quei 10 si conoscono e imparano a rispettarsi o almeno a tollerarsi ma un social network è incontrollabile e verranno sempre fuori casini, vedi decapitazione di James Foley caricata e lasciata on line per tantissimo tempo su Youtube.
Voglio dire che i ragazzini continueranno a suicidarsi comunque per un litigio dei genitori, per un brutto voto, per bullismo, per una fidanzatina o un fidanzatino che lascia.
Purtroppo chi si uccide non lo fa per una questione di internet ma perchè è portato al suicidio da mille fattori.

Stavolta non sono molto d'accordo, diciamo che i giornalisti tendono a gonfiare le notizie, ma la rete è sia specchio sia illusione della società: da una parte la riflette perfettamente, dall'altra mostra come le persone vorrebbero essere o funge da "maschera", ci sarebbe troppo da dire a riguardo.
Nella misura in cui la rete è specchio della società e funge da "maschera", chi ti fa mobbing nel reale te lo farà anche virtuale e in migliaia di modi.
Noi veniamo da una "generazione" precedente e non sappiamo precisamente come funzionano questo genere di rapporti, andiamo per esempio ad analizzare la seguente vicenda:

roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_agosto_30/luca-ti-odiamo-insulti-chat-bullismo-omofobo-gassman-dba789e6-301e-11e4-88f9-553b1e651a...

La persecuzione comincia lo scorso dicembre dopo una battuta di Luca a sfondo sessuale rivolta a un compagno di classe e amico di famiglia. Quest’ultimo reagisce in modo stizzito. Fa di tutto per isolare Luca e, per riuscire nel suo intento, si spinge a insinuare che il giovane sia omosessuale. Non contento, arriva a far passare l’amico per un raccomandato. Luca si sente emarginato e si chiude in se stesso. Inevitabile arriva il peggioramento del rendimento scolastico. Il momento più difficile lo attraversa il giorno che scopre l’esistenza su whatsapp della chat intitolata «We hate Luca». Rimane sconvolto dalle frasi che legge: «Luca è un fallito, guarda porno gay, non è etero». In un caso i creatori della chat complottano per rubargli il motorino, che sparisce mentre Luca è interrogato da una professoressa. In un altro, lo aspettano all’uscita da scuola per «dargli una lezione» ma c’è un’insegnante con lui e il piano sfuma. È in quel momento che la madre di Luca chiede aiuto ai genitori degli alunni, ma come risposta riceve minacce. Viene avviata anche un’indagine interna all’istituto, poi archiviata. Ora toccherà alla magistratura chiarire cosa è accaduto.

Il circolo dell'odio inizia in un attimo e il virtuale qui è a supporto della vita reale in senso negativo.
A scuola, all'università, al lavoro e perfino nei forum e nei social nella maggior parte dei casi occorre mantenere un profilo basso perché la rissa è sempre dietro l'angolo.
Riguardo la moderazione in internet c'è e ci deve essere e più è grande lo spazio web più ci dovrà essere una moderazione admin-mod-"controllo degli stessi utenti tramite segnalazioni" capillare.
Tanto per capirci, senza moderazione BC non sarebbe vivo a 12 anni dalla sua fondazione.

Ragazzi, ma 'sta storia a distanza di quasi 7 anni non vi ricorda niente?

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In pratica cambiano solo l'età della vittima di un anno e il social.
La tematica è esattamente quella.

Mentre leggevo il primo post mi è immediatamente saltato in mente l'episodio della bimba di 10 anni, poi ho letto la tua ultima risposta e ho capito che non ero il solo ad essermene accorto.

Proverò ad esprimermi su questo.

Internet è un mondo molto insidioso per tutti coloro che non hanno fiducia in sé stessi, coloro che dipendono dall'opinione altrui nel tutto e per tutto e che plasmano la considerazione di sé stessi in base a quello che dicono o che fanno gli altri.
Trovo che questa condizione possa anche essere una condizione "acquisita" e legata ad un evento traumatico o spiacevole.

Da genitore mi pongo tante domande su queste cose, vorrei riuscire ad avere un bel rapporto con mia figlia in modo da trasmetterle un giorno tutta una serie di strumenti che lei possa usare, fra cui un sano senso critico.

Da ragazzi si tende a vedere solo il lato più esposto della medaglia, e seppure sia fisiologico può anche diventare pericoloso per taluni.
Parlare è estremamente importante, il dialogo deve sempre esserci e deve poggiare su solide fondamenta di fiducia reciproca.

Della serie, io speriamo che me la cavo.

E' la solita storia.
I media si sentono minacciati da un nuovo social -> lo demonizzano e parlano di chiusura per attivare i genitori -> non succede niente -> ci hanno comunque guadagnato qualche spiccio in più per la vendita di giornali e visite ai siti.
A proposito: era una bufala!
Prima.

[https://palermo.repubblica.it/cronaca/2021/01/21/news/partecipa_al_black_out_challenge_su_tiktok_a_10_anni_ricoverata_in_rianimazione_a_palermo-283581463/][https://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-palermo/2021/01/21/110547929-f195a7ec-a820-44b9-a204-fc8d6ef0e2ac.jpg]Palermo, "black out challenge" fatale su TikTok per bimba di 10 anni. I medici: "Morte cerebrale". Il social network: "Vicini alla famiglia"::I genitori danno il consenso alla donazione degli organi. La bambina si è legata una cintura alla gola per la prova sul social tra i più seguiti …
Dopo.

[https://www.yeslife.it/2021/02/06/bambina-morta-palermo-cellulare-nessun-video-tik-tok/][https://www.yeslife.it/wp-content/uploads/2021/01/antonella-sicomero-foto-dal-web.jpg]Bambina morta a Palermo, nel cellulare nessuna sfida legata a Tik Tok - YesLife.it::Sul cellulare di Antonella, la bimba di Palermo morta soffocata, non c'erano sfide pericolose su Tik Tok. Resta l'ipotesi della suggestione
Chi chiede scusa?
Chi viene radiato dall'ordine dei giornalisti?

La radiazione è stata normata in modo molto fumoso (tanto per cambiare):

www.odg.it/legge-n-69-1963/24261

art. 51, lett. d e art. 55.
In pratica messa così non ha assolutamente senso perché si presta a migliaia di interpretazioni.
Notare l'art. 59 che permette la reiscrizione del radiato dopo 5 anni.
Solitamente questi temi vengono trattati con un avvertimento, pensa te.

Ma la sorella non diceva che lo aveva fatto ancora in passato, in sua presenza? O ricordo male?.
Mi sembra strano che una ragazzina così che si tiri una cintura al collo "tanto per".
Magari tik tok non c'entra ma onestamente non mi sembra una situazione proprio normale.

La sorella essendo una bambina non si è spiegata bene, sembra che fosse una specie di gioco, non tanto una challenge organizzata su internet.
O quello o gli inquirenti si sono concentrati solo su TikTok invece di dare un'occhiata anche alla cronologia del browser.

Vediamo cosa salta fuori dalle analisi, sono curioso.

Da ieri non penso che verranno fuori altre notizie.
Se non sbaglio c'è una 24enne indagata in Sicilia per istigazione al suicidio, ma lei faceva video su TikTok in cui si metteva il nastro per i pacchi sulla bocca: penso che archivieranno.
Al 99,9% la bambina è morta per quei giochi assurdi che fanno alcune persone di quell'età: da piccolo non ho mai fatto "pazziate" di quel genere, ma avrò rischiato comunque la vita almeno 2/3 volte.

Idem, però insomma, dispiace.