[Londra 2012] Quello di Londra sarà l'ultimo Dream Team?

Olimpiadi - London Secrets: Londra 2012, l'ultimo Dream Team?
Troppi interessi e rischi economici in ballo: il commissioner NBA minaccia di tornare all'antica, con i soli giocatori collegiali ai Giochi

Meglio il Dream Team originale, quello del 1992, oppure quello che giocherà a Londra, quest'anno? Una domanda che ha tenuto banco a lungo in questi giorni, ma che probabilmente non potrà mai trovare una risposta certa e che, forse, potrebbe anche non ripresentarsi mai più. Perché Londra 2012 rischia di essere l'ultima Olimpiade in cui gli States parteciperanno con i professionisti NBA.

La minaccia è arrivata per bocca dello stesso commissioner della Lega, David Stern, frutto di una visione un po' distorta della realtà, soprattutto economica, dei Giochi, e di un maldestro tentativo di compiacere i proprietari delle franchigie, non esattamente felicissimi di vedere le loro stelle rischiare infortuni per un torneo che con la NBA non ha nulla da spartire: quest'anno, a Londra, ci saranno pur sempre 185 milioni di dollari in stipendi a vestire la maglia a stelle e strisce. Una cifra esorbitante, soprattutto in un momento di crisi come questo, crisi che non ha certo risparmiato la NBA, vedi lock-out della scorsa stagione. "Abbiamo dato tanto alle Olimpiadi - ha affermato Stern -, abbiamo aiutato a far crescere il basket a livello mondiale, ma penso che ora sia il momento di fare un passo indietro".

L'uscita di Stern è stata colta al volo da Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks, uno degli owner più influenti (e tendenzialmente anche più riottosi) della Lega: "Provate a cercare nel dizionario la parola stupido - ha aggiunto Cuban spargendo la sua classica dose di salsa piccante in una delle sue rarissime uscite a sostegno del commissioner -. Troverete una foto del Dream Team che gioca gratis e che fa guadagnare una montagna di soldi al Comitato Olimpico Internazionale. Poi andate in Svizzera a vedere che cosa fa il CIO: non li troverete certo lì a dire: 'Oh, abbiamo fatto tanti soldi con il Dream Team... perché non ne diamo un po' alla gente?'. No, se li tengono per loro. Guardate quanti jet privati che hanno...".

L'idea di Stern è quella di rendere il torneo di basket olimpico uguale a quello del calcio, una manifestazione ristretta agli under-23 in cui far giocare i collegiali e qualche giovane professionista, e di organizzare poi, due anni dopo ogni Olimpiade, una Coppa del Mondo di pallacanestro che permetta alla stessa Lega di massimizzare i guadagni. Da notare che la norma che impediva agli States di schierare i pro è rimasta in voga fino a Barcellona '92, eliminata dopo la vittoria dell'Unione Sovietica ai Giochi di Seoul del 1988, la seconda sconfitta rifilata ai collegiali americani dopo quella di Monaco 1972. Ed è stato proprio per "vendicare" quella sconfitta, contro il nemico giurato della guerra fredda, che è nato il Dream Team originale.

La proposta di Stern, immediatamente bocciata da Jerry Colangelo, il presidente di USA Basketball, è stata accolta malamente anche da Kobe Bryant. "Le Olimpiadi devono continuare così - ha precisato la stella dei Lakers -. Devono essere un torneo in cui si affrontano tutti i migliori giocatori del mondo. La visione di Stern è sbagliata. Se fossi un proprietario, sarei contento che i miei giocatori partecipassero alle Olimpiadi. Perché, se non lo facessero, giocherebbero comunque a basket durante l'estate, ma non potrei controllarli. Magari andrebbero in un campetto a giocare contro qualche somaro che ha la matta idea di voler dimostrare qualcosa... e allora sì che potrebbero farsi male in maniera stupida. Alle Olimpiadi, invece, si possono allenare con uno staff di qualità, essere costantemente seguiti al meglio e acquisire esperienza giocando contro i più forti del mondo".

Fino a quando l'opinione dei giocatori conterà ancora qualcosa, io mi schiero con Kobe. E voi?

Daniele FANTINI (Twitter: @DanieleFantini) / Eurosport

Il discorso merita un ampio dibattito che è difficile fare in 2 righe, l'atmosfera olimpica è un qualcosa di contagioso e che da un'emozione unica, anche a giocatori strapagati che non vivono nel villaggio olimpico per vizio e anche perchè sarebbero assillati a tutte le ore.
Premesso ciò io sarei anche favorevole ad una proposta del genere, se però questa valorizza i Mondiali , che in questo momento sono considerati come un torneo di secondo ordine , in quanto l'Olimpiade è il primo mondiale, infatti c'è questa stortura di avere 2 mondiali che ha poco senso onestamente , non solo ma anche Europei ogni 2 anni, vedrete l'anno prossimo in Slovenia la massa di assenti che ci sarà.La struttura va cambiata ,bisogna togliere un torneo a livello mondiale ed un europeo e fare un torneo ogni 2 anni , i tempi sono cambiati come la disponibilità dei giocatori a concedere ogni anno la propria estate.Io penso che l'Olimpiade abbia un fascino che il mondiale non potrà mai richiamare , quindi direi di lasciare la prima, ma la Fiba credo abbia idee molto diverse ,fare tornei ogni anno sapendo che l'80 % degli europei in NBA non vi prenderà parte.
Sembra che negli uffici della fiba siano abbastanza sordi...

Maistros ha tirato fuori un'altro punto interessante, oltre alla questione pro dal 2016. Il motivo che ha portato Stern a ritirare i giocatori NBA dalla competizione è puramente economico. Ok lavare l'onta della sconfitta dell'URSS del 1988, ok dimostrare al mondo che sono i più forti ecc ecc ma non dimentichiamoci che l'attuale comissioner è quello che ha permesso che l'NBA diventasse una macchina da soldi. Facendo partecipare il Dream Team nel 1992 ha conquistato una visibilità impensabile fino a poco tempo prima. Ha portato i fenomeni NBA al mondo in una maniera in cui nessuno era mai riuscito. Raggiunto lo scopo, ottenere un mercato pressochè globale (la NBA è una lega mondiale ormai), non ha più bisogno di rischiare i suoi "gioielli" in una competizione che non porta guadagno.

Il motivo per cui molto spesso i giocatori saltano le competizioni e le squadre fanno opposizione affinchè i propi giocatori rispondano alle convocazioni è, principalmente, lo scarso peso della FIBA nei confronti della NBA. A livello calcistico non potrebbe mai succedere perchè la FIFA non permetterebbe mai a nessuna federazione al mondo di lasciare a casa, volontariamente, i migliori giocatori per fare gli interessi dei club.
Il mondiale sarà sempre "zoppo", per questo ha più senso abolirlo e allargare l'Olimpiade che è al di fuori della sfera di influenza della NBA. La competizione è molto più sentita dai giocatori e, svolgendosi ogni 4 anni, permetterebbe di avere delle estati di riposo tra una stagione e un'altra, anche per chi milita nella NBA.
Europei ogni 2 anni e poi l'Olimpiade.

Bisogna fare una competizione come il calcio ogni 2 anni, da appassionato di basket , mi piace moltissimo vedere le competizioni internazionali, ma provo fastidio a vedere una Francia senza Parker , o una Spagna senza Gasol,un'europeo o una Olimpiade/mondiale con tutte le stelle presenti è il meglio che il basket possa offrire, la fiba deve far si che ciò avvenga , e quindi ridurre gli impegni, è da stupidi pensare che all'europeo dopo che viene dopo l'olimpiade vengano i vari Gasol , Kirilenko e Parker o Nowitzki, mi domando sempre più spesso che ci stia nel consiglio d'amministrazione della Fiba.

Il problema che il mondo NBA e il mondo FIBA non si parlano più di tanto. L'unico modo che esiste per realizzare quello che dici tu è disputare gli europei ogni 4 anni e abolire il mondiale a favore dell'Olimpiade. Il tutto è in controtendenza con l'intenzione di Stern di ritare i pro dalla prossima olimpiade, e credo che lo farà anche per il mondiale.
La FIBA organizza europeo e mondiale, ma non ha nessun controllo sul torneo olimpico. Ho decide di abolire la massima competizione mondiale (ma si tratterebbe di ridurre il suo potere) o riesce a convincere il comitato olimpico ad organizzare il torneo sul modello di quello del calcio. Delegazione Under 23, con la possibilità di 3 fuori quota.

Il ritiro dei pro-nba vuol dire che anche i vari europei che ci giocano che sono tanti non andranno alle competizioni mondiali, questo vorrebbe dire che squadre come Francia e Spagna , o Brasile e Argentina , si ritroverebbero senza tantissimi giocatori, ed il torneo diventerebbe a di poco scadente. Se poi mettiamo anche il fatto che la rinuncia dei big della Nba americani e non ,potrebbe provocare anche la rinucia dei vari Navarro e Spanoulis ci ritroveremo con un torneo a dir poco schifoso.
La mia preoccupazione è che la Fiba abbia una mentalità vecchia , quella in cui andare in nazionale era un onore ogni anno, oggi non è più così ma loro fanno finta di nulla...

Il rischio che non vadano nemmeno gli europei lo vedo molto remoto. Il problema non è tanto che le franchigie NBA facciano pressoni, quanto il fatto che i tornei sono organizzati in maniera tale che un giocatore non abbia nemmeno un'estate di riposo. Il problema è il concatenarsi di competizioni.
Gasol, Nowitzky e Parker (per dirne 3) hanno sempre risposto presente alla loro nazionale e non vedo perchè non debbano continuare a farlo.
Gli USA hanno deciso di non mandare i loro big, ma questo non significa che il resto del mondo che milita nella NBA non debba rispondere alla convocazione.

Rodman86, 05/08/2012 20.43:

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Il rischio che non vadano nemmeno gli europei lo vedo molto remoto. Il problema non è tanto che le franchigie NBA facciano pressoni, quanto il fatto che i tornei sono organizzati in maniera tale che un giocatore non abbia nemmeno un'estate di riposo. Il problema è il concatenarsi di competizioni.
Gasol, Nowitzky e Parker (per dirne 3) hanno sempre risposto presente alla loro nazionale e non vedo perchè non debbano continuare a farlo.
Gli USA hanno deciso di non mandare i loro big, ma questo non significa che il resto del mondo che milita nella NBA non debba rispondere alla convocazione.

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non so se ricordi i mondiali in Turchia ma i 3 da te citati non c'erano, più Kirilenko più Nenè , più Bogut, poi non c'era jasikevicius, mancava okur , quasi tutti quelli della Nba in sostanza , se ricordi nel 2009 Parker e Nowytzki non c'erano, quindi non è che rispondano sempre presente , anzi, ma li capisco perchè giocare 90 partite ogni anno come minimo e poi andare sempre in nazionale è molto pesante, quindi morale della favola europei in slovenia senza tanti Big ,e quindi maggiori possibilità per l'Italia.

I big come Gasol e Nowytzki saltarono il mondiale del 2010 ma risposero presenti alle altre competizioni importanti. Se mai, alla luce delle rinunce di chi ci va quasi sempre, è il mondiale che viene snobbato. L'europeo ha molto valore per le varie nazionali e anche i giocatori sentono l'evento. Il mondiale, paga il fatto che è seguito dall'olimpiade (che di fatto è lo stesso torneo ma con un numero inferiore di partecipanti). I protagonisti preferiscono partecipare ad un'olimpiade rispetto ad un mondiale. Le soluzione potrebbero essere 2:
1) Si abolisce il mondiale e si allarga l'olimpiade a 16 squadre (caso più improbabile)
2) Si istituisce un torneo olimpico sul modello di quello calcistico (Under 23 + 3 fuori quota) e si ridà prestigio al mondiale. I big non rinuncerebbero più al mondiale visto che non possono partecipare all'olimpiade.

Rodman86, 04/08/2012 16.21:

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Il problema che il mondo NBA e il mondo FIBA non si parlano più di tanto. L'unico modo che esiste per realizzare quello che dici tu è disputare gli europei ogni 4 anni e abolire il mondiale a favore dell'Olimpiade. Il tutto è in controtendenza con l'intenzione di Stern di ritare i pro dalla prossima olimpiade, e credo che lo farà anche per il mondiale.
La FIBA organizza europeo e mondiale, ma non ha nessun controllo sul torneo olimpico. Ho decide di abolire la massima competizione mondiale (ma si tratterebbe di ridurre il suo potere) o riesce a convincere il comitato olimpico ad organizzare il torneo sul modello di quello del calcio. Delegazione Under 23, con la possibilità di 3 fuori quota.

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Mica tanto:
La FIBA stabilisce le regole ufficiali della pallacanestro, le specifiche per le attrezzature, e tutte le regolamentazioni esecutive che devono essere applicate a tutte le competizioni internazionali ed Olimpiche, per le quali la FIBA stabilisce il sistema di competizione.

Credo che Stern vuole mettere le mani anche nel Mondiale, che diventerebbe manifestazione principe del basket. L'Olimpiade diventerebbe giovanile.

SteveH, 08/08/2012 10.11:

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Mica tanto:
La FIBA stabilisce le regole ufficiali della pallacanestro, le specifiche per le attrezzature, e tutte le regolamentazioni esecutive che devono essere applicate a tutte le competizioni internazionali ed Olimpiche, per le quali la FIBA stabilisce il sistema di competizione.

Credo che Stern vuole mettere le mani anche nel Mondiale, che diventerebbe manifestazione principe del basket. L'Olimpiade diventerebbe giovanile.

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Non sapevo che avesse peso anche sull'organizzazione olimpica. Oltre al regolamente, che è naturale che lo stabilisca la FIBA (regole, dimensioni del campo ecc ecc), non pensavo avesse potere decisionale sull'organizzazione del torneo olimpico.
Stern, a mio modo di vedere, non vuole mettere le mani sul mondiale. Semplicemente vuole continuare a fare gli interessi del suo prodotto, riducendo le perdite. Le assicurazioni delle stelle NBA costano parecchio alla lega e alle franchigie, pertanto evita di dover prestare i suoi "gioielli" ad una competizione che li porta un guadagno relativo. Nel 92 c'era bisogno del Dream Team per rendere la NBA il più globale possibile ma ora, a scopo raggiunto, non è più necessario. Inutile rischiare i pezzi da 90.

Rodman86, 07/08/2012 18.24:

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I big come Gasol e Nowytzki saltarono il mondiale del 2010 ma risposero presenti alle altre competizioni importanti. Se mai, alla luce delle rinunce di chi ci va quasi sempre, è il mondiale che viene snobbato. L'europeo ha molto valore per le varie nazionali e anche i giocatori sentono l'evento. Il mondiale, paga il fatto che è seguito dall'olimpiade (che di fatto è lo stesso torneo ma con un numero inferiore di partecipanti). I protagonisti preferiscono partecipare ad un'olimpiade rispetto ad un mondiale. Le soluzione potrebbero essere 2:
1) Si abolisce il mondiale e si allarga l'olimpiade a 16 squadre (caso più improbabile)
2) Si istituisce un torneo olimpico sul modello di quello calcistico (Under 23 + 3 fuori quota) e si ridà prestigio al mondiale. I big non rinuncerebbero più al mondiale visto che non possono partecipare all'olimpiade.

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L'europeo dopo la competizione olimpica è molto snobbato vedrai in Slovenia l'anno prossimo. Comunque la stortura sono i 2 mondiali che vanno bene per l'atletica o il nuoto dove durante l'anno non hanno sostanzialmente nulla di rilevante ed aspettano quell'appuntamento, ma nel basket i giocatori sono logorati da campionati stressanti e non possono sempre rispondere presente.

ma vorrei sapere se questa nazionale americana merita il timbro di dream team, perche' per ora ha rischiato con la lituania, ha preso 90 punti dall australia tra l'altro senza bogut...ha umiliato la nigeria che e' stata umiliata comunque da tutti...ora con l'argentina io dico che piu di 15 punti di scarto non va... se cosi sara' non chiamatelo dream team per favore... perche' e' un insulto a quello del 92

Hai ragione, il Dream Team aveva i più grandi degli anni '80 e '90, che sono entrati tutti nella Hall of Fame. Aldilà della forza o meno, è un discorso romantico :D

Comunque è lo stesso Stern che propone Olimpiadi U23 e Mondiale con i giocatori NBA.

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Il commissioner David Stern e il suo braccio destro Adam Silver hanno dichiarato di recente che la NBA si è impegnata a mandare i propri top player alle competizioni olimpiche fino a Londra 2012 e che successivamente vorrebbero considerare l’opzione di mandarli solo alle competizioni mondiali, lasciando le Olimpiadi agli under 23 così come nel calcio. Una discussione che sarà approfondita con gli organi FIBA. Il cambiamento dovrebbe già avvenire per le Olimpiadi del 2016.
“Noi crediamo che il calcio internazionale sia un eccellente modello, ovviamente hanno la Coppa del Mondo che è il massimo evento calcistico ogni 4 anni e negli altri anni vi sono altre competizioni incluse le Olimpiadi solo per under 23″ ha dichiarato Adam Silver. “Molti proprietari, incluso Mark Cuban (che ha definito più volte il consentire ai giocatori di partecipare alle competizioni internazionali come “il più grande errore della NBA”), hanno sollevato ripetutamente il problema che molti nostri giocatori giocano durante tutto l’anno e quando hai eventi come Olimpiadi, Coppa del Mondo di basket i tuoi top player sono impegnati ogni anno e praticamente ogni estate e dal punto di vista della NBA stiamo cercando di capire se abbia senso o meno. Quindi quello che abbiamo detto alla FIBA e quello che David ha annunciato diverse volte è che fino a queste Olimpiadi nulla cambierà, ma dal post Londra faremo un passo indietro assieme a USA Basketball e assieme al comitato dei proprietari e al comitato organizzativo faremo una analisi a lungo termine di ciò che ha senso per la NBA e per il gioco.”
www.dailybasket.it/nba/nba-news-dal-2016-olimpiadi-senza-piu-il-dre...

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