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IMPORTANTE: articolo sulla soia

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    00 03/06/2009 15:51
    questo è il link completo della pagina da cui ho preso queste informazioni:
    http://www.lasalute.net/alimentazione/16655-articolo-soia-mothering-per-mamme-non


    il contenuto è lungo, ma se volete sapere cosa si cela per davvero dietro lo smisurato uso di soia, vi sonsiglio di leggere, perchè ne vale la pena....in particolare a chi si riempie di latti e gelati alla soia.. [SM=x49462]


    -------------------------------------------------

    IL LATO OSCURO DELLA SOIA
    redatto dalla Dott.ssa. Kaayla T. Daniel



    Nell'ultimo decennio i cibi a base di soia sono divenuti il "cibo della
    salute" preferito dagli americani. Su giornali e riviste articoli
    scritti dai più famosi salutisti hanno proclamato la "gioia della soia"
    e promosso la convinzione che la soia sia il cibo chiave per la
    prevenzione delle malattie e la massima longevità

    L'idea che un cibo vegetale economico da produrre possa prevenire le
    malattie cardiache, combattere il cancro, eliminare i disturbi della
    menopausa e rendere il corpo sano e forte in più di 12 modi diversi è
    seducente. Purtroppo la verità non è così semplice. I cibi a base di
    soia si trovano sotto varie forme: spesso sono cibi pesantemente
    processati a livello industriale. Anche nelle sue forme più naturali, i
    cibi a base di soia vanno consumati con molta moderazione, così come
    tradizionalmente avviene in Asia. Molti ricercatori di prestigio hanno
    sottolineato che i possibili benefici della soia vanno misurati in
    funzione dei rischi, ampiamente comprovati, connessi al loro consumo. In
    effetti migliaia di studi collegano la soia a stati di malnutrizione,
    disturbi della digestione, indebolimento del sistema immunitario,
    disfunzioni della tiroide, declino delle capacità cognitive, disordini
    del sistema sessuale/riproduttivo fino alla sterilità, persino cancro e
    malattie cardiache.

    Agli americani capita molto raramente di leggere o sentire qualcosa di
    negativo sulla soia, grazie all'abile lavoro di public relations portato
    avanti dalla Archer Daniels Midland (AMD), dalla Protein Technologies
    International (PTI), dall'American Soybean Association e altri enti
    interessati. L'approvazione data nel 1999 dalla Food and Drug
    Administration dell'affermazione per cui le proteine della soia
    abbassano il colesterolo, contribuisce a mantenere intatta questa
    immagine di "cibo della salute":

    Questo articolo è dedicato in modo specifico ai genitori, che hanno
    bisogno di conoscere i rischi connessi al nutrire i neonati con le "soy
    formula" (le polveri a base di soia con cui si produce un surrogato del
    latte per l'allattamento artificiale) o dare latte di soia o cibi a base
    di soia ai bambini che crescono. Si rivolge anche ai genitori "in
    prospettiva", che devono sapere che impatto può avere la soia sulle
    funzionalità riproduttive e sul rischio di difetti nel feto. Infine, si
    rivolge a tutti coloro che vedono la soia come un aiuto alla prevenzione
    dei sintomi della menopausa, dell'osteoporosi, del cancro, delle
    malattie cardiache o di altre malattie.

    QUANTA SOIA MANGIANO DAVVERO GLI ASIATICI?

    Quando si prova a mettere in dubbio i benefici della soia, di solito si
    riceve una risposta unica: i cibi a base di soia non possono far male,
    perché gli asiatici mangiano molta soia tutti i giorni e non hanno
    problemi, anzi sono protetti da molte malattie tipiche dell'occidente.
    In realtà le popolazioni di Cina, Giappone e altri paesi dell'estremo
    oriente consumano quantità di soia molto limitate. Le stesse statistiche
    fatte dagli industriali della soia mostrano che il consumo in Cina,
    Indonesia, Corea, Giappone e Taiwan va dai 9.3 ai 36 grammi al giorno
    (1), e sono grammi di cibo di soia, non di sole proteine della soia.
    Provate a compararla con una porzione media di tofu (250 gr) o una tazza
    di latte di soia (240 gr) (2). Per molti americani è perfettamente
    naturale mangiarsi in un giorno una porzione di tofu, bere un paio di
    bicchieri di latte di soia, una manciata di semi di soia, qualche
    "energy bar" alla soia, e magari un hamburger vegetale. Ma quelli che ne
    ricevono più di tutti, in proporzione al peso, sono i neonati nutriti
    con "soy formula".

    Non c'è mai stato nella storia dell'umanità un consumo di soia pari a
    quello attuale dei neonati nutriti con derivati della soia, o dei
    vegetariani che consumano soia tutti i giorni come fonte privilegiata di
    proteine, o di chiunque segua i consigli di molti "salutisti" che
    propagandano la soia sui media.

    Le popolazioni rurali Cinesi non hanno mai consumato in quantità (e
    neppure mai visto) polpette di soia, chili a base di "texture vegetable
    protein" (TVP), dolcetti a base di tofu, latte di soia in cartoni,
    barrette energetiche alla soia, o altri cibi "nuovi" che hanno invaso il
    mercato americano.

    Gli antichi cinesi onoravano la soia e la chiamavano "il gioiello
    giallo", ma la usavano come cultura di rotazione, per la capacità di
    rifertilizzare il suolo. La soia non è mai stata consumata dagli umani
    sino al tempo della dinastia Chou (1134-246 aC) quando fu introdotto un
    processo di fermentazione per generare una specie di pasta di soia,
    quella che oggi conosciamo con il nome giapponese di "miso" (3). La
    salsa di soia, quella naturale chiamata "shoyu" dai giapponesi, era
    originariamente il liquido che colava dalla produzione del miso. Due
    altri popolari cibi a base di soia fermentata, il natto e il tempeh,
    entrarono nell'uso solamente dopo il 1000 d.C. in Giappone e in
    Indonesia rispettivamente.

    Il tofu venne dopo il miso. La leggenda narra che nel 164 a.C. Liu An,
    un noto alchimista e scienziato dell'epoca, scoprì che un puree di semi
    di soia cotti poteva essere precipitato con il "nigari" (una forma di
    sale di magnesio rinvenibile nell'acqua marina) in pezzi solidi, detti
    tofu. In Giappone e in Cina il tofu non veniva mai usato come piatto
    principale, se non monasteri. L'uso comune era quello di aggiungerne
    qualche pezzetto nelle zuppe di pesce o nelle minestre di riso.

    I cinesi non hanno mangiato quasi mai semi di soia cotti, né mai usato
    farine di soia, se non in tempi di estrema carestia. Solo dopo la
    seconda guerra mondiale sono arrivati in Cina, provenienti
    dall'occidente, prodotti di soia ottenuti da processi industriali high
    tech, come le proteine di soia isolate, il TVP, e così via.

    Al contrario di quanto si pensa comunemente, né il latte di soia, né le
    soy formulas per i bambini sono usate tradizionalmente Asia. Il latte di
    soya deriva da un sottoprodotto della fabbricazione di tofu. Il primo
    riferimento ad un uso come bevanda risale al 1866 (5). Tra il 1920 e il
    1930 era abbastanza popolare in Asia come bevanda occasionale per gli
    anziani. La prima persona a produrre latte di soia in Asia fu in effetti
    un americano, Harry Miller, un avventista del settimo giorno, medico e
    missionario (9).

    La prima soy formula per neonati in China fu prodotta nel 1930 e non è
    mai stata particolarmente diffusa (10-14). I bambini in asia vengono
    allattati al seno almeno fino al sesto mese, e dopo quel periodo ci si
    affida regolarmente a prodotti a base di latte. (15)

    Tutte le affermazioni secondo cui la soia è stata un elemento centrale
    della dieta nei paesi asiatici per più di 3000 anni, o "da tempi
    immemori", sono semplicemente false.

    PROCESSAMENTO

    In occidente la soia è un tipico prodotto dell'era industriale,
    un'opportunità per produrre sostituti economici della carne con l'uso di
    tecnologie, per tagliare i costi di produzione mescolando derivati della
    soia all'interno di cibi tradizionali, per inventare nuovi farmaci a
    base di soia, e anche per trovare un alternativa rinnovabile ai prodotti
    a a base di petrolio, come carburanti e plastiche.

    Per anni le proteine di soia che erano il sottoprodotto dell'estrazione
    dell'olio di semi finivano nel mangime di bestiame e pollame. Ora che
    gli industriali dell'alimentazione hanno scoperto mezzi economici per
    migliorare il sapore, il colore, la masticabilità, la palatabilità dei
    prodotti a base di proteine di soia, la soia viene aggressivamente
    marketizzata come cibo per le persone. Se oggi la soia non ha più quel
    retrogusto "fagioloso" di una volta è a causa dell'uso intensivo di
    additivi poco salubri, come zuccheri, dolcificanti, aromatizzanti, sale,
    caloranti, glutammati e così via.

    Oggi la soia costituisce il 60% del cibo venduto nei supermercati e nei
    negozi di "cibo naturale". Spesso è nascosta dove meno te lo aspetti,
    mescolata negli hamburger di carne, o nel tonno in scatola. Altre volte
    è la base per cibi surrogati che imitano le loro controparti
    tradizionali (finti wurstel, finto pane, finti formaggi). Ma non c'è
    niente di meno "naturale" di questi cibio a base di soia. I processi cui
    vengono sottoposti sono non troppo dissimili a quelli usati per la
    produzione di imballaggi e plastiche. (16)

    [...]


    ANTINUTRIENTI E TOSSINE NELLA SOIA

    Gli scienziati che negli anni hanno studiato l'uso delle proteine di
    soia come mangime per il bestiame, hanno scoperto un certo numero di
    componenti della soia che causano ritardi della crescita, disturbi
    digestivi e altri problemi. (24-27). Per citarne alcuni: gli inibitori
    della proteasi ostacolano la corretta digestione delle proteine,
    causando denutrizione, ritardi nella crescita e pancreatiti (28). I
    fitati bloccano l'assorbimento di minerali, provocando deficienze di
    zinco, di calcio, e di ferro (29-34). Lectina e saponina provocano
    diarrea e altri disturbi gastrointestinali. (35-36). Gli ossalati, di
    cui la soia è sorprendentemente ricca, possono provocare problemi sui
    soggetti a rischio di calcolosi renale e alle donne che soffrono di
    vulvodinia, una dolorosa condizione contrassegnata da bruciori e pruriti
    all'apparato genitale esterno (37,38). Infine gli oligosaccaridi della
    soia hanno una pessima reputazione come produttori di gas. Un problema
    comune a tutte le specie di leguminose, ma l'effetto "musicale" della
    soia è così potente che la stessa industria della soia ha identioficato
    il "flatulence factor" come l'ostacolo principale da abbattere per
    ottenere una piena accettazione della soia da parte dei consumatori
    (39,40).

    I difensori della soia sostengono che il processamento dei cibi e la
    cottura rimuovono la maggior parte di questi anti nutrienti. La maggior
    parte sì, ma non tutti. Il livello di temperatura e di pressione
    necessario per rimuovere gli inibitori della proteasi è tale che
    danneggerebbe le proteine della soia rendendole quasi indigeribili. Si
    cercano quindi dei compromessi, cercando di eliminare il massimo degli
    antinutrienti danneggiando il meno possibile le proteine. Ovviamente ci
    sono diversi livelli di compromesso possibili (41-44).

    Per anni l'industria della soia ha provato a migliorare la qualità della
    soia come mangime, cercando di eliminare tutti gli antinutrienti. Alla
    fine, sconfitti, hanno ripiegato su un altra soluzione: riempire i
    mangimi di vitamine e minerali artificiali per compensarne l'effetto. Ma
    anche così i fabbricanti di mangimi devono limitare la quantità di soia
    che mettono nei loro prodotti, per non provocare al bestiame problemi di
    crescita e di fertilità.

    Chi fabbrica prodotti a base di soia per gli umani invece non sempre
    aggiunge supplementi. In genere si mette solo un po' di calcio e
    vitamina D nel latte di soia per renderlo competitivo con il latte
    naturale. Piuttosto hanno cambiato completamente la tattica. Invece di
    cercare di rimovere gli antinutrienti dalla soia, cercano di convincere
    la gente che quegli antinutrienti siano in realtà una buona cosa. [NdX.
    Gli uomini si possono babbiare con la pubblicità, il bestiame no...]

    Gli inibitori della proteasi, le saponine e le lectine vengono spacciate
    per cure contro il cancro e abbassatori di colesterolo, mentre i fitati
    vengono raccomandati per la loro capacità di rimuovere minerali tossici
    come il cadmio, e di curare l'eccesso di ferro (45-51). Molti studi sono
    stati finanziati per trovare risultati in questo senso, con qualche
    promettente risultato, ma bisogna tener presente che questi successi non
    sono ottenuti con il normale cibo a base di soia. La maggior parte di
    questi studi è stato fatto usando composti ottenuti per estrazione usati
    a dosi farmaceutiche molto precise e con soggetti accuratamente
    monitorati. Al contrario di quanto si legge sui titoloni dei giornali,
    non c'è nessuna ragione al mondo per aspettarsi che mangiare a caso cibo
    a base di soia permetta gli stessi risultati.

    ALLERGENI DELLA SOIA

    La soia è uno dei primi otto allergenici capaci di causare immediate
    reazioni di ipersensibilità come tosse, starnuti, naso che cola, ronzii,
    diarrea, difficoltà a deglutire, sino allo shock anafilattico. Ancora
    più comuni sono le reazioni ritardate che avvengono diverse ore, o fino
    a diversi giorni, dopo il consumo. Si manifestano con disturbi del
    sonno, sudori notturni, infezioni nasali e auricolari, tremori, dolori
    articolari, fatica cronica, dolori intestinali e altri sintomi
    misteriosi (52,53).

    Le allergie da soia sono in crescita per tre ragioni: l'uso crescente di
    soy formula per i neonati (dal 20 al 25 % del mercato delle formule per
    lattanti), l'aumento di cibi contenenti soia nei supermercati e negli
    alimentari, e la possibile maggiore allergenicità dei semi di soia
    modificati geneticamente. (54), Benché reazioni gravi alla soia siano
    rare comparate a quelle da arachidi, noci, pesci, crostacei, la soia è
    stata ampiamente sottovalutata come causa di reazioni anafilattiche. E'
    recente il caso di una ragazzina svedese morta per un attacco d'asma
    dopo aver mangiato un hamburger che conteneva solo il 2,2% di proteine
    di soia. I ricercatori svedesi hanno investigato la possibile
    connessione con la soia, concludendo che questo della soia
    nell'hamburger non era un caso isolato, dato che quattro decessi su un
    totale di cinque occorsi in Svezia per reazione allergica al cibo dal
    1993 al 1996, sono stati causati da soia "nascosta" in cibi
    tradizionali. Tutti bambini coinvolti in attacchi di questo tipo
    tipcamente non mostrano alcuna reazione avversa al consumo di soia, sino
    al momento dell'attacco fatale. (55) Secondo il Ministero della Sanità
    svedese i bambini a maggior rischio sono quelli che soffrono di allergie
    agli arachidi e di asma. I genitori di questi bambini dovrebbero fare
    tutto il possibile per eliminare tutta la soia dalla loro dieta. (56)

    SOIA E TIROIDE

    Ci sono oltre settanta studi, su soggetti umani, su animali e in
    laboratorio, che dimostrano che il consumo di soia mette a rischio la
    tiroide. I principali colpevoli sono i fitoestrogeni o isoflavoni
    (57-59). La United Kingdom's Committee on Toxicology ha identificato
    diversi settori della popolazione particolarmente a rischio: i neonati
    nutriti con soy formula, i vegani che usano la soia come principale
    sostituto della carne e dei latticini, e gli uomini e le donne che si
    cibano di soia, o di supplementi di isoflavoni, per prevenire o curare
    sintomi della menopausa, tumori o malattie cardiache (60).

    I neonati con ipotiroidismo congenito hanno bisogno di dosi maggiori dal
    18 al 25% di tiroxina, se sono nutriti con soy formula (61). Similmente,
    gli adulti che hanno bisogno di farmaci per aiutare la funzionalità
    della tiroide, se assumono inibitori come i cibi a base di soia,
    producono grande stress sulla loro tiroide. Un trattamento di questo
    genere, ricorda il tossicologo Micheal Fitzpatrick, è lo stesso cui
    vengono sottoposte le cavie dai ricercatori per indurre in essi tumori
    alla tiroide. (62)

    LA SOIA E LE FUNZIONI RIPRODUTTIVE

    Gli scienziati sanno dal 1940 che i fitoestrogeni possono compromettere
    le funzioni sessuali. Sono stati riportati problemi di fertilità in
    bovini, ovini, conigli, scimpanzè, maiali, uccelli e topi. (63, 64).
    Anche se solo recentemente si è scoperto che la soia abbassa i livelli
    di testosterone(65), il tofu è sempre stato usato tradizionalmente nei
    monasteri buddisti per deprimere la libido, e dalle donne giapponesi per
    punire i mariti adulteri. Tanto gli umani che gli animali sono più
    vulnerabili agli effetti degli isoflavoni nella fase prenatale, durante
    l'infanzia e la pubertà, durande la gravidanza e l'allattamento e
    durante la menopausa. Tra questi, i soggetti a maggior rischio sono i
    neonati nutriti con soy formula (66, 67).

    Il momento subito dopo la nascita è cruciale per la programmazione dello
    sviluppo sessuale, ed è proprio il momento in cui ai bambini non
    allattati al seno vengono date le soy formulas. In questo periodo nel
    piccolo corpo del neonato ci sono flussi di estrogeni e testosterone
    naturali, che hanno il compito di impostare lo sviluppo sussuale del
    bambino attraverso l'infanzia e la pubertà, fino all'età adulta. Nei
    bambini nutriti con soy formula questa fase può essere sconvolta (68-70)

    I neonati maschi hanno un'ondata di testosterone durante i primi mesi di
    vita, in quantità pari a quelle di un soggetto adulto. Tutto questo
    testosterone in tale tenera età è necessario per programmare il corpo
    per la pubertà, il momento in cui avviene lo sviluppo sessuale vero e
    proprio. Se i recettori dedicati al testosterone vengono occupati dagli
    estrogeni della soia, tuttavia, questo sviluppo potrebbe non avvenire
    mai (71-74). Allo stato la maggior parte delle evidenze che condannano
    le soy formula sono negli studi su animali, perché l'etica impedisce
    tali studi di intervento sugli uomini. Ma negli anni dall'introduzione
    delle soy formula sul mercato, genitori e pediatri hanno riportato un
    numero crescente di ragazzi la cui maturazione fisica è stata ritardata
    o annullata. Crescita del seno, criptorchidismo, insufficienza di
    androgeni sono sempre più comuni. Anche il conteggio dello sperma mostra
    dati in declino.

    Ma le soy formula creano altrettanti problemi alle bambine. I livelli
    naturali di estrogeni raddoppiano durante i primi mesi di vita, per poi
    declinare e restare bassi fino alla pubertà. Con la crescente presenza
    di estrogeni nell'ambiente e nella dieta un allarmante numero di ragazze
    entra anticipatamente nella pubertà (80-82). L'uno per cento delle
    bambine attualmente mostra segni di pubertà (come sviluppo del seno o
    del pube) prima dei tre anni. A otto anni il 14,7% delle bambine di
    razza bianca e il 48,3% delle bambine di razza nera hanno almeno una o
    entrambe queste caratteristiche. (83) La maggiore diffusione tra i neri
    non è una differenza genetica di tipo razziale, ma un fenomeno recente
    (84, 85).

    La maggior parte degli esperti ritiene colpeveli di questa epidemia di
    pubertà precoce l'estrogeno ambientale contenuto in plastiche,
    pesticidi, carni, ma ci sono anche alcuni pediatri e endocrinologi che
    ritengono esserci un contributo fattivo della soia. (86). D'altra parte
    la soia è l'unico componente che può spiegare la maggiore diffusione
    della pubertà precoce tra le bambine di colore. Da quando è stato
    fondato nel 1974 il Women, Infants and Children (WIC) program del
    governo federale USA, sono state fornite gratuitamente dosi di soy
    formula alle madri delle classi meno abbienti che non allattavano al
    seno. I bambini di colore, a causa di una maggiore intolleranza al
    lattosio (reale o presunta) sono stati quelli che hanno ricevuto più soy
    formula. [NdX L'autrice lascia intendere tra le righe, cercando di non
    offendere nessuno, che le mamme di colore, in media meno abbienti,
    simulassero una intolleranza al lattosio fasulla da parte del bambino
    per ottenere gratuitamente le forniture].

    La pubertà precoce provoca problemi riproduttivi più avanti negli anni,
    come l'amenorrea, cicli anovulatori, sviluppo follicolare difettoso,
    sbalzi ormonali e altri problemi legati all'infertilità. Siccome lo
    sviluppo e la funzionalità delle ghiandole mammarie dipendono dagli
    estrogeni, la presenza di estrogeni della soia nel momento sbagliato
    predispone le ragazze al cancro al seno, un'altra condizione che è in
    rapida crescita ed è stata messa definitivamente in collegamento con la
    pubertà precoce. (87)

    Recentemente un team di ricercatori, con a capo Brian L. Storm, ha
    analizzato l'uso delle soy formula e il loro impatto sulla salute
    riproduttiva. Al termine hanno annunciato un solo effetto avverso:
    mestruazioni più lunghe e dolorose tra le donne che hanno ricevuto la
    soy formula nell'infanzia. (88) Queste conclusioni rassicuranti
    trovarono vasta eco sui titoli dei giornali in tutto il mondo, ma i dati
    reali dello studio non erano per nulla rassicuranti. Quello che non
    compariva nei giornali, ma era presente nei report, era una maggiore
    incidenza di allergie e di asma, un maggiore tasso di tumori cervicali,
    di policisti ovarica, di tube di fallopio chiuse, e di infiammazioni
    pelviche. (89). Non solo, ma i ricercatori esclusero dalla ricerca le
    malattie legate alla tiroide, sebbene i danni alla tiroide provocati
    dalla soia erano e sono uno dei principali temi all'attenzione della
    comunità scientifica. Non sarà una sorpresa per nessuno sapere che
    questi studi sono stati finanziati in parte dall'industria delle soy
    formulas.

    La maggior parte delle paure riguardo le soy formula sono legate agli
    estrogeni. Ma ci sono anche altre ragioni di attenzione, come i livelli
    molto più alti di alliminio, di fluoruri e di manganese che si trovano
    nelle soy formula rispetto al latte materno e alle formule a base di
    latte (90-96). Tutti e tre questi metalli possono avere effetti nefasti
    sullo sviluppo cerebrale. Sebbene piccolissime quantità di manganese
    siano vitali per lo sviluppo del cervello, dosi tossiche che si sono
    accumulate con l'ingestione di soy formula sono state trovate in bambini
    che soffrono di problemi dell'attenzione, dislessia, e altri disturbi
    dell'apprendimento (97,98).

    I difensori della soia ribattono che gli ormoni vegetali contenuti nelle
    soy formula non possono essere dannose, perché le donne giapponesi
    mangiano un sacco di soia e quindi dovrebbero avere altri livelli di
    fitoestrogeni nel loro latte. Ma i ricercatori hanno misurato la
    presenza di isoflavoni nel latte materno e ne hanno trovati in quantità
    minime, persino in donne vegane che consumano grosse quantità di tofu,
    latte di soia, proteine di soia e così via. (99-101).

    C'è qualche evidenza, tuttavia, a suggerire che le donne che consumano
    molto cibo a base di soia mettono il feto a rischio in termini di futura
    salute riproduttiva, e di rischio di tumori al seno. Tutti gli stessi
    problemi legati al consumo di soy formula nell'infanzia sono comparsi
    tal quali (per lo meno negli studi animali) quando le madri anno
    ricevuto alte dosi di soia durante la gravidanza. Ma ci sono stati anche
    difetti di nascita legati agli estrogeni, come per esempio l'ipospadia,
    una patologia dello sviluppo per cui l'apertura del pene compare nella
    parte inferirore dell'asta. (103)

    Malgrado gli estrogeni della soia siano definitivamente collegati ad
    anomalie dell'apparato riproduttivo, infertilità e altri problemi di
    salute, la maggior parte delle autorità hanno un atteggiamento del tipo
    "aspettiamo e vediamo". Potrebbe essere un errore gravissimo.

    Già negli anni 40 e 50 un altro estrogeno, il dietilstilbestrolo (DES) è
    stato dato in gran quantità alle donne occidentali, in un maldestro
    tentativo di prevenire aborti. La cosa è attinente perché non solo il
    DES è chimicamente molto simile ad alcuni fitoestrogeni, compresi gli
    isoflavoni della soia, ma perché ci sono voluti più di 20 anni per
    osservare lo spettro completo degli effetti nocivi del DES (104, 105).

    Il DES è 100.000 volte più potente dei fitoestrogeni della soia.
    Tuttavia la quantità di fitoestrogeni presenti nei prodotti a base di
    soia è più che sufficiente a compensare la ridotta potenza. Quando sono
    stati studiati gli effetti dei fitoestrogeni nei feti e nei neonati
    animali essi erano del tutto simili a quelli osservati sui neonati umani
    esposti al DES (106, 107). Studi recenti indicano che l'isoflavone della
    soia noto come genistein può essere addirittura più cancerogeno del DES
    (108).

    Ciononostante persiste la credenza che gli ormoni della soia siano
    "innocui" in quanto "deboli" e "naturali". L'industria della soia
    sostiene che gli estrogeni della soia siano da 10.000 a 1.000.000 di
    volte più deboli dell'estrogeno umano (estradiolo), ma in realtà è solo
    1200 volte più debole. (109) Anche così sembra a prima vista molto
    debole, ma non lo è a causa della quantità di questo estrogeno ingerito
    dai neonati nelle soy formula, e da bambini e adulti che consumano soia
    ogni giorno. Qusti individui assumono molti più estrogeni di quanti
    abbiano mai fatto parte di una dieta tradizionale asiatica. L'assunzione
    media di isoflavoni in cina è di 3 mg a persona, o più precisamente 0,05
    mg per kg di peso. In giappone si va dai 10 ai 28 mg a persona, da 0,17
    a 0,47 mg per kg di peso. Un bambino che riceve soy formula prende 38 mg
    di isoflavoni, pari a ben 6,25 mg per kg. Provate a confrontare questa
    dose con 0,47 mg per kg che sono stati dati a giapponesi adulti, uomini
    e donne, in uno studio, e che hanno dato riscontri di soppressione della
    funzione tiroidea dopo solo tre mesi. Oppure con il 0,75 mg per kg di
    peso che sono stati dati a donne americane e che nel giro di un mese
    hanno provocato un effetto ormonale sufficiente a far sballare il loro
    ciclo mestruale (110). Bambini e adolescenti sono meno vulnerabili dei
    neonati, ma il loro giovane corpo è ancora in fase di sviluppo, e resta
    vulnerabile alle distorsioni del sistema endocrino operate dalla soia. E
    ricordiamo che la soia ha dimostrato di essere in grado di superare la
    placenta delle donne in gravidanza e raggiungere i loro piccoli ancora
    non nati.

    Nel frattempo ancora non si hanno dati certi sulla capacità della soia
    di alleviare i sintomi della menopausa, o di prevenire l'osteoporosi o i
    tumori del seno. Gli stessi scienziati leader delle industrie della
    soia, riuniti nel 5° Simposio Internazionale sul Ruolo dell Soia nella
    cura delle Malattie Croniche (tenuto a Orlando, Florida, nel settembre
    2003) hanno ammesso che i dati sono confusi e contraddittori, con alcuni
    studi che suggeriscono che la soia può essere utile, altri che invece
    suggeriscono che la soia promuove l'osteoporosi e favorisce i tumori al
    seno,

    Quello che è certo è che i livelli di estrogeni della soia che possono
    avere un effetto benefico su malattie di origine ormonale, sono livelli
    che danneggiano la salute della tiroide. Così come i 25 gr di proteine
    di soia raccomandati dalla FDA per abbassare il colesterolo molto
    probabilmente sono dannosi per la tiroide, peggiorando il rischio
    complessivo di malattie cardiache.

    La conclusione è che dati i dubbi sulla innocuità dei cibi a base di
    soia, di fatto gli uomini sono stati scelti come cavie per quello che
    Daniel M Sheehan, ex tossicologo della FDA, ha definito, un "enorme,
    incontrollato e non monitorato esperimento sull'uomo".
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    ANDstreet
    Post: 341
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    All star
    00 03/06/2009 16:23
    mourne ti prego potresti riassumere in poche parole? xD
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    Mourne
    Post: 4.717
    Età: 39
    Sesso: Maschile
    Hall of Fame
    00 03/06/2009 17:09
    non fa così bene come ti dicono [SM=x52092]
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    th3_3n1gm15t
    Post: 34
    Età: 28
    Sesso: Maschile
    Matricola
    00 06/06/2009 10:40
    ok