BASKET CONNECTION - PER LAURA IL FORUM SUL BASKET DAL 1997

Emerson Genova

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    Profeta del basket
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    Matricola
    00 10/08/2006 12:55
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    Ciao a tutti, sto cercando da tempo immemore materiale sull'avventura di Genova in serie A negli anni '70, qualcuno di voi mi può aiutare?
    [Modificato da Davide 18/07/2019 21:22]
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    Davide
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    00 10/08/2006 16:53
    Faremo delle ricerche e ti terremo informato! [SM=g27811]
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    stemack
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    00 10/08/2006 17:55
    Benvenuto...[SM=x49430]
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    Pino Pom
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    00 10/08/2006 18:38
    Vidi al palasport di piazza Azzarita, sul finire degli anni '70 se la memoria non mi inganna, Sinudyne Bologna vs Emerson genova che all'epoca schierava tal Marcos leite Marquinho, lungagnone brasiliano di buone statistiche, che qualche anno dopo approdò proprio alla virtus.
    La partita finì con la vittoria dei bianconeri, mi pare, 93 a 77.
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    Davide
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    00 10/08/2006 18:58
    Questo è ciò che rimane sul sito della LegaBasket.

    195.56.77.208/team/history.phtml?id=GE

    Purtroppo non dicono quasi niente... non c'è nulla sui dettagli delle gare, dei giocatori, sugli highs... niente di niente... c'è qualcosa dal '74 al '78 e un anno in Korac. [SM=x49425]

    Su Google non si trova praticamente niente e l'unico sito sul basket genovese è stato chiuso.
    Un frammento d’eternità può alterare il corso del tempo. Chiunque può farlo se gli viene concessa una seconda possibilità. Si tratta solo di sfruttarla in maniera diversa dalla prima. Così stiamo ancora cercando qualcuno che pensi al posto nostro. Ora più che mai, perchè lo scopo è capire se è meglio il punto di partenza o il punto di arrivo. Forse basterebbe collocare il frammento d’eternità in un tempo che non gli appartiene. Questo è quello che fa Slam.

    (Lolly, Slam n° 33, 1999)




    [Modificato da Davide 10/08/2006 19.01]

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    Davide
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    00 10/08/2006 19:05
    Alcune statistiche

    legabasket.mall.it/legabasket/storia/arc7475.html
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    Davide
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    00 10/08/2006 19:09
    Re:

    Scritto da: Pino Pom 10/08/2006 18.38
    Vidi al palasport di piazza Azzarita, sul finire degli anni '70 se la memoria non mi inganna, Sinudyne Bologna vs Emerson genova che all'epoca schierava tal Marcos leite Marquinho, lungagnone brasiliano di buone statistiche, che qualche anno dopo approdò proprio alla virtus.
    La partita finì con la vittoria dei bianconeri, mi pare, 93 a 77.



    195.56.77.208/player/?id=MAR-M.L

    Se è questo



    è diventato il preparatore atletico di una squadra di calcio... [SM=x49397]

    www.palmasfr.com.br/pages/palpg_sub20.htm
    Un frammento d’eternità può alterare il corso del tempo. Chiunque può farlo se gli viene concessa una seconda possibilità. Si tratta solo di sfruttarla in maniera diversa dalla prima. Così stiamo ancora cercando qualcuno che pensi al posto nostro. Ora più che mai, perchè lo scopo è capire se è meglio il punto di partenza o il punto di arrivo. Forse basterebbe collocare il frammento d’eternità in un tempo che non gli appartiene. Questo è quello che fa Slam.

    (Lolly, Slam n° 33, 1999)




    [Modificato da Davide 10/08/2006 19.12]

    [Modificato da Davide 10/08/2006 19.14]

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    stemack
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    00 10/08/2006 19:21
    Re:

    Scritto da: Pino Pom 10/08/2006 18.38
    Vidi al palasport di piazza Azzarita, sul finire degli anni '70 se la memoria non mi inganna, Sinudyne Bologna vs Emerson genova che all'epoca schierava tal Marcos leite Marquinho, lungagnone brasiliano di buone statistiche, che qualche anno dopo approdò proprio alla virtus.
    La partita finì con la vittoria dei bianconeri, mi pare, 93 a 77.

    come mai a vedere la Virtus?
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    Davide
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    00 10/08/2006 22:02
    Io l'ho sempre saputo.
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    Pino Pom
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    00 11/08/2006 11:48
    Tranquilli.
    Tra fine 70's e primi 80's ho visto parecchie partite della Virtus.
    E in parterre, assieme alle dame ingioiellate che manco sapevano se la palla era tonda...ma andava tanto di moda l'abbonamento alla Virtus in quegli anni... Tra queste anche una mia zia modaiola che, a mio puro vantaggio, spesso di andare alla partita non ne aveva voglia.
    E io andavo in sua vece.
    Tifavo sempre per gli avversari, ovvio, ma ho avuto la possibilità di ammirare grandi campioni del passato.
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    Davide
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    00 15/08/2006 15:06
    L'appassionato genovese ha postato solo qui e poi è scomparso... [SM=x49455]
    Un frammento d’eternità può alterare il corso del tempo. Chiunque può farlo se gli viene concessa una seconda possibilità. Si tratta solo di sfruttarla in maniera diversa dalla prima. Così stiamo ancora cercando qualcuno che pensi al posto nostro. Ora più che mai, perchè lo scopo è capire se è meglio il punto di partenza o il punto di arrivo. Forse basterebbe collocare il frammento d’eternità in un tempo che non gli appartiene. Questo è quello che fa Slam.

    (Lolly, Slam n° 33, 1999)




    [Modificato da Davide 15/08/2006 15.06]

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    Profeta del basket
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    Matricola
    00 17/08/2006 12:30
    Re:

    Scritto da: Davide 15/08/2006 15.06
    L'appassionato genovese ha postato solo qui e poi è scomparso... [SM=x49455]


    Guarda in che periodo siamo, interverrò ben volentieri e più spesso in seguito, per ora grazie di tutto

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    Davide
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    00 17/08/2006 12:40
    Gne gne gne. [SM=x49467]
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    M.grun
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    Matricola
    00 12/09/2006 18:21
    Il primo campionato di A2 disputato dall'Athletic Genova fu quello del 1974/75, sponsor Ausonia. La guida tecnica era affidata a Luciano Bertolassi, come straniero giocava Wilbur Kirkland, grande realizzatore, per due stagioni chiamato a cantare e a portare la croce in squadra votata alla sofferenza. Splendida persona, sempre disponibile, in particolare con i ragazzi più giovani, ai quali impartiva anche lezioni d'inglese nella casa di Bogliasco, Kirkland ha lasciato in Liguria un ottimo ricordo. La squadra nel primo campionato si salvò a fatica, computando un record di 10 V e 22 P. L'anno dopo, con nel roster tra glia altri il play Ettore Buscaglia, Marcello Billeri ed il ben noto Gino Natali, i patimenti furono ancora peggiori. La salvezza, dopo una stagione regolare con 8 V e 14 P, arrivò il 16 aprile, al termine del match di ritorno, vinto 90-73 contro la Juventus Caserta, valevole per lo spareggio infernale. Al fine di evitare altri simili attentati alle coronarie proprie e dei tifosi, i dirigenti decisero un programma di rafforzamento, che iniziò stipulando un contratto di sponsorizzazione con l'Emerson, che di fatto sancì l'ingresso nell'orbita della grande Pallacanestro Varese. Dalla lombardia arrivarono, oltre il veterano Dodo Rusconi, giovani, quali Maurizio Gualco, Enzo Carraria, Mauro Salvaneschi, spediti in Liguria ad accumulare minuti di gioco ed esperienza. Come straniero venne tesserato il lungo, nazionale brasiliano, Marquinho M.Leite, che garantì, come sperato, punti e rimbalzi (nel 1980/81 giocò una stagione da 16,6 p. e 10,9 r. nella Virtus di Bonamico e Caglieris). La metamorfosi fu evidente fin dalle prime giornate, scatenando l'entusiasmo di un pubblico sempre più numeroso che arrivò a garantire una media di 6.000 spettatori a gara, con punte di oltre 14.000 presenze, come nel match con la Cinzano Milano, in occasione del quale si stabilì il record d'incasso all time per il campionato italiano, battuto solo nel 1983 al Palaeur per il confronto tra il Bancoroma e la Dan Peterson band. L'Emerson ebbe un record di 16 V - 6 P nella regular season e di 12-2 nella poule promozione. Vincendo a Napoli 93-81 contro la Cosatto il primo maggio 1977, si garantì lo storico accesso al campionato di A1. La stagione 1977/78, iniziata tra grandi speranze, sancì invece la morte del basket di alto livello nel capoluogo ligure. Malgrado l'arrivo dello statunitense Ed Stahl, chiamato ad aiutare Carraria e Marquinho sotto le plance, la squadra patì l'impatto con la categoria e perse partita dopo partita entusiasmo e convinzione. La retrocessione giunse inevitabile, al termine di un campionato chiuso con 6 V - 16 P in stagione regolare e 8 V - 14 P poule salvezza. In quella stagione sportiva la squadra partecipò anche alla Coppa Korac (4 v - 4 P), costretta ad ospitare alcune gare interne nella minuscola palestra di Via Cagliari. E la querelle sorta intorno al campo di gioco fu una delle cause che determinarono la fuga da Genova. Per il successivo campionato di A2 non arrivò la garanzia di poter disporre sempre del Palasport della Fiera e non potendo disporre di un adeguato impianto alternativo, fu giocoforza trasferirsi a Novara. La diaspora coinvolse anche sponsor, che divenne la Manner, staff tecnico (a bertolassi subentrò Tanelli) e roster. Starnieri erano i due americani Jimmy Foster e Mel Davis, tra gli italiani si ricordano Giulio Dordei ed un giovanissimo, e già bravo, Cantamessi. Fu un calvario annunciato, chiuso con 7 V e 19 P ed una tristissima retrocessione, che significò in pratica fine dei sogni di gloria.
    [Modificato da Davide 18/07/2019 22:42]
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    !LULLABY!
    Post: 9.753
    Sesso: Femminile
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    00 13/09/2006 10:00
    benvenuto! un'altra triste storia, ancora una squadra che muore... [SM=x49396]

    grazie per il tuo contributo, l'hai scritto tu?
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    Davide
    Post: 47.786
    Sesso: Maschile
    Hall of Fame
    00 13/09/2006 15:24
    Ma da quello che leggo non è semplicemente finita nelle serie minori? [SM=g27833]
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    M.grun
    Post: 2
    Sesso: Maschile
    Matricola
    00 13/09/2006 16:45
    Emerson Genova
    Sì Lullaby, scritto da me. Non è facile trovare libri o articoli che ricordino quegli anni genovesi. Il basket nella Superba vive da anni una situazione difficile. Mancando una squadra di vertice che faccia da traino a tutto il movimento, l'interesse della stampa locale è ridotto ai minimi termini e quando un giovane interessante fa intravvedere le proprie qualità, non può che emigrare. I casi di Marco Bonamico, Ario Costa, Samuele Podestà sono, in questo senso, molto indicativi. Gli impianti a disposizione sono pochi, rari anche i playground, c'è la grande concorrenza della pallanuoto, fortemente radicata nella realtà locale ed avvertita come elemento d'identificazione e motivo di vanto, considerati i risultati ottenuti dalle squadre liguri. D'altronde lo stesso Bonamico aveva inziato come centroboa (era anche molto promettente) e soltanto a tredici anni, per un'intuizione del suo professore di educazione tecnica, passò, per fortuna, dalla piscina al parquet... Da anni la famiglia Fertonani sta provando a ridare a Genova un team di vertice, ma la strada è ancora lunga (e io spero che si possano evitare escamotage quali l'acquisto di titoli sportivi appartenenti ad altri sodalizi...). Sì, rispondo a Davide, l'Athletic è ripartito dalle serie minori ed in quelle stanno appunto tutte le squadre di Genova e provincia: attendiamo fiduciosi di rivedere la luce. Il pubblico di sicuro non mancherebbe: Genova ha fame di eventi sportivi alternativi al calcio, come dimostrano anche le affluenze importanti garantite alla nazionale di rugby per i test match giocati contro le squadre dell'emisfero australe.
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    !LULLABY!
    Post: 9.771
    Sesso: Femminile
    Hall of Fame
    00 13/09/2006 17:02
    Eh sì, non è facile trovare del materiale, ce ne siamo accorti provando a fare qualche ricerca...complimenti, anche per l'affetto che nutri per il basket, qualità che ti farà stare bene qui da noi se vorrai venirci a trovare ogni tanto. E' quello che ci accomuna. Alcuni di noi sono orfani di squadre di vertice anche se non sono mai fallite, altri invece hanno vissuto o stanno vivendo i fallimenti, cosa sempre molto triste. Ma vedo che la passione non è mai morta in nessuna di queste città e sicuramente prima o poi qualcosa si smuove, come sta succedendo a Torino o a Verona...anche se sono sempre piccoli passi e, come dici tu, la strada è lunga.
    In che serie giocano le squadre di Genova?
    Lullaby#5

    "I don't Know where, I don't know how, but I only know that one day we'll be together again"



    "Wish you were here..."

    [Modificato da !LULLABY! 13/09/2006 17.05]

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    Davide
    Post: 47.790
    Sesso: Maschile
    Hall of Fame
    00 13/09/2006 18:48
    Quante sono state verosimili le storie su Fertonani?
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    M.grun
    Post: 3
    Sesso: Maschile
    Matricola
    00 14/09/2006 11:21
    Emerson Genova
    La Effe 2000, quest'anno sponsorizzata Cambiaso Risso, società della famiglia Fertonani, al termine dello scorso campionato è stata promossa dalla C1. Parteciperà alla B2 girone C, dove troverà, tra le altre, anche il Riviera Basket Vado Ligure. L'allenatore, nuovo, sarà Andreas Brignoli. Questo dell'Effe 2000 mi sembra il progetto più serio imbastito dai Fertonani, perché evita di utilizzare la scorciatoia, che a me pare eticamente discutibile, dell'acquisizione di titoli sportivi da raccattare qua e là. Il problema principale a Genova, oggi come trent'anni fa, rimane quello del campo di gioco. Per poter coltivare ambizioni realmente sostenibili, assecondabili, sarebbe necessario avere la garanzia di disporre di un impianto capiente e sempre disponibile per il basket. In una città dalla morfologia così particolare, con il corpo urbano compresso tra mari e monti, la ricerca ed il reperimento di spazi praticabili per ogni attività, non solo sportiva, si sono sempre posti come imperativi assoluti. Le poche strutture presenti hanno dovuto sempre dovuto accettare l'aut aut della polifunzionalità. Il palasport della Fiera ospita ogni anno il Salone Nautico ed altre manifestazioni. Il Palamazda, edificato pochi anni fa nella zona della Fiumara, e che pareva poter essere la casa per squadre di basket e volley di alto livello o comunque di giustificate ambizioni, è diventato presto appetitoso terreno di conquista per organizzatori di concerti ed altri eventi di natura spettacolare non sportiva. L'effe 2000 sembra debba affrontare il prossimo campionato nella palestra di Via Cagliari, della quale ho già scritto e che è davvero spazio troppo angusto per una serie B in una grande città. Finché non si troverà una soluzione adeguata, ci sarà sempre il rischio a Genova di generare un gigante dalle gambe di argilla, questo indipendentemente che ad alimentare certe speranze e coltivare certi desideri siano la famiglia Fertonani o altri soggetti imprenditoriali.
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