00 12/09/2006 18:21
Il primo campionato di A2 disputato dall'Athletic Genova fu quello del 1974/75, sponsor Ausonia. La guida tecnica era affidata a Luciano Bertolassi, come straniero giocava Wilbur Kirkland, grande realizzatore, per due stagioni chiamato a cantare e a portare la croce in squadra votata alla sofferenza. Splendida persona, sempre disponibile, in particolare con i ragazzi più giovani, ai quali impartiva anche lezioni d'inglese nella casa di Bogliasco, Kirkland ha lasciato in Liguria un ottimo ricordo. La squadra nel primo campionato si salvò a fatica, computando un record di 10 V e 22 P. L'anno dopo, con nel roster tra glia altri il play Ettore Buscaglia, Marcello Billeri ed il ben noto Gino Natali, i patimenti furono ancora peggiori. La salvezza, dopo una stagione regolare con 8 V e 14 P, arrivò il 16 aprile, al termine del match di ritorno, vinto 90-73 contro la Juventus Caserta, valevole per lo spareggio infernale. Al fine di evitare altri simili attentati alle coronarie proprie e dei tifosi, i dirigenti decisero un programma di rafforzamento, che iniziò stipulando un contratto di sponsorizzazione con l'Emerson, che di fatto sancì l'ingresso nell'orbita della grande Pallacanestro Varese. Dalla lombardia arrivarono, oltre il veterano Dodo Rusconi, giovani, quali Maurizio Gualco, Enzo Carraria, Mauro Salvaneschi, spediti in Liguria ad accumulare minuti di gioco ed esperienza. Come straniero venne tesserato il lungo, nazionale brasiliano, Marquinho M.Leite, che garantì, come sperato, punti e rimbalzi (nel 1980/81 giocò una stagione da 16,6 p. e 10,9 r. nella Virtus di Bonamico e Caglieris). La metamorfosi fu evidente fin dalle prime giornate, scatenando l'entusiasmo di un pubblico sempre più numeroso che arrivò a garantire una media di 6.000 spettatori a gara, con punte di oltre 14.000 presenze, come nel match con la Cinzano Milano, in occasione del quale si stabilì il record d'incasso all time per il campionato italiano, battuto solo nel 1983 al Palaeur per il confronto tra il Bancoroma e la Dan Peterson band. L'Emerson ebbe un record di 16 V - 6 P nella regular season e di 12-2 nella poule promozione. Vincendo a Napoli 93-81 contro la Cosatto il primo maggio 1977, si garantì lo storico accesso al campionato di A1. La stagione 1977/78, iniziata tra grandi speranze, sancì invece la morte del basket di alto livello nel capoluogo ligure. Malgrado l'arrivo dello statunitense Ed Stahl, chiamato ad aiutare Carraria e Marquinho sotto le plance, la squadra patì l'impatto con la categoria e perse partita dopo partita entusiasmo e convinzione. La retrocessione giunse inevitabile, al termine di un campionato chiuso con 6 V - 16 P in stagione regolare e 8 V - 14 P poule salvezza. In quella stagione sportiva la squadra partecipò anche alla Coppa Korac (4 v - 4 P), costretta ad ospitare alcune gare interne nella minuscola palestra di Via Cagliari. E la querelle sorta intorno al campo di gioco fu una delle cause che determinarono la fuga da Genova. Per il successivo campionato di A2 non arrivò la garanzia di poter disporre sempre del Palasport della Fiera e non potendo disporre di un adeguato impianto alternativo, fu giocoforza trasferirsi a Novara. La diaspora coinvolse anche sponsor, che divenne la Manner, staff tecnico (a bertolassi subentrò Tanelli) e roster. Starnieri erano i due americani Jimmy Foster e Mel Davis, tra gli italiani si ricordano Giulio Dordei ed un giovanissimo, e già bravo, Cantamessi. Fu un calvario annunciato, chiuso con 7 V e 19 P ed una tristissima retrocessione, che significò in pratica fine dei sogni di gloria.
[Modificato da Davide 18/07/2019 22:42]