00 26/12/2020 20:01
La questione non si esaurisce con il mero assetto societario. Se la proprietà è in mano a un singolo imprenditore come Armani o a un consorzio di imprenditori locali cambia poco rispetto al fatto che la gestione deve essere in mano a dirigenti specifici per lo sport, penso in particolare ai direttori di comunicazione e marketing. Allo stesso modo le Leghe devono coordinare i club e lavorare esse stesse per generare attenzione e valorizzare squadre e giocatori: non mancano personaggi e storie nel mondo del basket, vanno fatte conoscere.
In un certo senso il "mecenate", anche se diffuso nella epoca d'oro del basket italiano, può essere persino dannoso perché spesso per allestire roster competitivi è disposto per passione a mettere denaro di tasca propria a scapito della crescita del club dal punto di vista della comunicazione, delle strutture, del vivaio. Le società sportive devono riuscire ad autosostenersi con risorse generate dalla propria attività, concetto abbastanza evidente che non serve spiegarlo ulteriormente.