00 13/06/2017 17:12
Bentrovato [SM=g2490502] grazie per l'entusiasmo, lo apprezziamo molto.

Per incominciare, bisogna fare un lavoro propedeutico.
Nel senso, devi focalizzarti sul prendere atto della situazione iniziale.

Ci sono numerosi fattori su cui ti puoi concentrare.

Salti di più a due piedi o ad un piede?.
Qual'è la differenza fra il tuo salto da fermo e il tuo salto con rincorsa?.
In palestra quanto sollevi con lo squat/stacco?.

Più informazioni riesci a ricavare dalla situazione attuale e meglio potrai gestirti durante l'allenamento... e più in fretta migliorerai.

Domanda importante:
Se provi a toccarti i piedi senza piegare le gambe, ci riesci?. (occhio a scendere nel modo corretto! buttando indietro il sedere e senza piegarti "sulla pancia").
Questo può non sembrare, ma è un punto davvero molto critico.
Toccarsi le punte dei piedi richiede una buona mobilità del bacino, e flessibilità del basso schiena e femorali.
Il fatto che riesci a toccarti i piedi come ti ho spiegato sopra, esclude che nella catena tu abbia dei blocchi di qualche tipo.

Ora penserai "per saltare mi serve la flessibilità, per questo me lo chiede".. a questo ti rispondo "si, ma non solo".

In questi ultimi mesi, mi sono convinto che questi tipi di blocchi posteriori possono creare dei veri e propri colli di bottiglia, sia durante i movimenti del salto che durante l'allenamento. Inoltre, ti espongono in modo molto marcato a infortuni importanti durante entrambe le attività, poiché ti sballano completamente la postura.

Se fai molta fatica a toccarti i piedi con le mani senza piegare le gambe, assicurati di migliorare questo aspetto prima di fare qualsiasi tipo di allenamento.
Ormai è una vera e propria domanda di routine.

Per la tecnica la cosa migliore che puoi fare è filmarti, ti consente di perdere meno tempo e ti permette di analizzarti in modo più critico di quando invece usi solo la memoria o l'immaginazione [SM=g2490502] .

Facci sapere! [SM=g27828] ciao!

M.