00 03/09/2016 18:20
Le società che spariscono ci sono anche nel calcio, principalmente in Lega Pro, anche se capita anche a livello più alto (vedi Parma). Va detto che la gestione scellerata che portò una decina di anni fa alle crisi del Parma di Tanzi, della Lazio, della Fiorentina e del Torino, non avviene più, seppur abbiamo diverse squadre in perdita.
Sicuramente negli sport di squadra italiana avanza la cultura della gestione seria senza passi più lunghi della gamba. Mancano strutture multi-attività e programmi di comunicazione e marketing per attirare imprenditori ad investire nello sport.
Il basket ha il vantaggio di essere più economico e più equilibrato.
Chi vuole entrare nel calcio invece trova due grossi ostacoli:
- la disparità della ripartizione dei diritti tv (è una questione europea, anche se inghilterra e germania sono un po' più eque rispetto a italia e spagna) ha creato una forbice enorme tra le big e le altre.
- il fatto che per fare un mercato competitivo tendi a spendere per i cartellini dei giocatori più di quello che ricavi, finendo facilmente in rosso. Per quello stiamo vedendo sempre più magnati da cina, russia e paesi del golfo, che non si fanno problemi a sborsare milioni "a perdere". E' da poco in vigore il fair play finanziario dell'uefa, ma è aggirabile con il ripianamento delle perdite da parte del proprietario.

Intanto la situazione del Pisa si è sbloccata: Nella notte raggiunta l'intesa per il passaggio del 100% delle quote al fondo d'investimento Equitativa di Dubai, da perfezionarsi entro settembre. Gattuso nuovo allenatore