Pistoa-Trento: Ho visto solo il secondo tempo, ma appena i trentini hanno alzato la difesa è venuto fuori tutto il fiato corto dei toscani. Writh ha letteralmente banchettato con tutti i lunghi di Pistoia.
Sassari-Cremona: la vera grande sorpresa della giornata. I sardi buttano via una partita che conducevano di 8 a 1 e 30 dalla fine. Tripla del pareggio di Cazzolato, e OT dominato degli uomini di Pancotto.
Cremona in avvio soffre la pressione degli esterni sassaresi, ma il TO di Pancotto rimette a posto le cose. Cabina di regia affidata a Turner e McGee, e Mian ridotto al minimo indispensabile (di fatto genera il break che porta Sassari al +10).
I sardi troppo dipendenti da Logan. Nel momento in cui ha spento la luce, per meriti della difesa, l'attacco di Calvani si è fermato. Mitchell, Alexander e Petway sembrano corpi estranei alla squadra, mentre Akognon rimane un oggetto misterioso al momento.
Reggio Emilia-Avellino: Alla lunga è venuta fuori la migliore condizione dei campani. A lungo andare la maggiore fisicità e atleticità ha fatto la differenza contro una squadra in piena difficoltà.
Escludendo il primo quarto, Avellino ha sempre controllato il ritmo della partita. Accelerando a suo piacimento, complice una difesa molto attenta sul perimetro. Dall'altra parte il duo Green-Ragland ha fatto pentole e coperchi. Le loro scorribande hanno generato diversi tiri comodi per Veikalas. Nunnaly ormai non stupisce più.
Reggio non ha mai trovato una soluzione sul perimetro per contenere gli esterni campani. Nel finale è stata costretta sempre a giocare con quintetti anomali, anche con Polonara da 5, per la pessima difesa di Goboulovic sul p'n'r.
Milano-Venezia: Partita che dura il tempo che Milano decide di aprire il gas e scavare il solco. Primo tempo soporifero, con i lagunari praticamente solo attaccati ai tiri da 3, e Milano che controlla ma non da l'idea di ammazzare la partita. Nel terzo quarto il quintetto mobile di Repesa, con Sanders da 4 e Mclean da 5, scava il vantaggio.
Venezia si è sciolta come neve al sole, mentre Milano sembra aver approcciato alla competizione con la testa giusta.