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Final Eight di Coppa Italia: Milano, 7-9 febbraio 2014

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    BW81
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    00 10/02/2014 13:35
    Re:
    Rodman86, 10/02/2014 13:11:

    Sassari rimarrà una squadra prettamente perimetrale, ma l'inserimento di Eze darà una maggiora dimensione interna.
    Al netto del fatto che il nigeriano è stato più che rivedibile al di fuori del sistema Siena, andrà a ricoprire il ruolo che l'anno scorso era di Easly. Intensità sotto le plance, intimidazione e tanta legna. Al livello offensivo non so quanto quante opzioni in più offrirà alla squadra, ma essendo un discreto rollante può tornare utile in coppia con Diener/Green.




    Potrebbe evitare a Sassari di dover dare troppi minuti a Vannuzzo o Tessitori, che nei PO penso siano troppo molli per mille motivi. Specialmente in difesa.
    Poi in attacco, se ben servito potrebbe dare il suo contributo.
  • the fire bug
    00 10/02/2014 14:49
    A chi è contento per la vittoria di Sassari auguro una serie playoff contro di loro. No, scusate, quella non la augurerei neanche al mio peggior nemico.
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    BW81
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    00 10/02/2014 15:19
    A me non dispiacerebbe, vorrebbe dire Virtus ai PO e non sarebbe malissimo :D
    Poi ripeto, per me c'è di mezzo su sàmbene.
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    Rodman86
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    00 10/02/2014 15:55
    Voi della Virtus volete Sassari perchè un sentimento di vendetta vi anima. Avete subito uno dei 3-0 più bugiardi che io ricordi!

    Ps: Fire, stai tranquillo che tutti quelli che sono contenti della vittoria di Sassari (Maistros escluso) non avevano la squadra alle F8. Dubito che chi ci ha giocato contro abbia gioito del loro trionfo.
    [Modificato da Rodman86 10/02/2014 15:55]
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    BW81
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    00 10/02/2014 16:16
    In primis, sarei contento perchè vorrebbe dire Virtus ai PO, poi sportivamente sarebbe sempre bello "vendicarsi" di quel 3-0
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    maistros
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    00 10/02/2014 18:30
    Diciamo che con Gordon la squadra sta diventando ,meno perimetrale anche se in coppa è stato servito poco in quanto ancora non al meglio, con Eze arriva di sicuro l'esperienza per vincere gare importanti e alcune difese nei momenti importanti delle gare , non so quanti punti possa dare , non è mai stato un grande attaccante, però con Green non dovrebbe trovarsi male.
  • the fire bug
    00 11/02/2014 09:18
    Ruotare a sette, quei sette, con uno a scelta tra Devecchi, Sacchetti e Vanuzzo è un gran bell'andare. Anche perché se gli viene dato ordine di abbassare il culo il poker Devecchi-Thomas-Gordon-Eze ha pochi rivali in Italia.
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    Rodman86
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    00 11/02/2014 10:15
    Tra l'altro, Thomas stupendo per come si convertito da cannoniere seriale a uomo squadra/difensore/tiratore sugli scarichi.
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    SteveH
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    00 11/02/2014 12:04
    Interessante articolo.


    Basket, il flop mediatico della Final Eight specchio di un ‘sistema’ mediocre
    Pochi spettatori al Forum di Assago, pochissimi davanti alla tv: specie se paragonata alle competizioni nazionali di altri paesi, la Coppa Italia rappresenta il momento difficile della nostro pallacanestro

    di Andrea Tundo | 10 febbraio 2014

    I tendoni neri stesi su metà del terzo anello del Forum di Assago sono l’istantanea del lungo week end di Coppa Italia di basket. Messi lì a coprire numeri striminziti che raccontano appieno il momento buio della pallacanestro italiana. Da venerdì 7 a domenica 9 febbraio l’impianto milanese ha accolto 18mila spettatori, settemila in meno dell’edizione 2013 spalmata su quattro giorni. Per la finale tra Dinamo Sassari e Mens Sana Siena ci sono stati solo 4500 paganti, meno della metà dei posti disponibili al Forum. Pesa l’eliminazione al primo turno dell’Ea7 Milano, favorita e padrona e di casa. Nella giornata in cui la squadra di Giorgio Armani è scesa in campo si sono registrati 8mila spettatori. Rcs Sport, organizzatrice dell’evento, contava sulla presenza dell’Olimpia fino alla finale per costruire una cornice colorata alla tre giorni di gare. I numeri sarebbero stati diversi, probabilmente da sold out sia in semifinale – dove secondo i pronostici avrebbe dovuto disputare il derby contro Cantù – che nella partita che assegna il trofeo, tenendo conto che a Milano aspettano di alzare una coppa dal 1998.

    E invece il basket italiano si ritrova nudo senza la sua regina, mediatica e tecnica. Ma è solo questo il problema di un movimento dove mancano almeno due contendenti di pari valore da oltre dieci anni? No, soprattutto se si volge lo sguardo all’estero. In Europa il week end appena trascorso è stato quello che il basket dedica alle coppe nazionali. Ad Ankara, in Turchia, c’erano 10mila spettatori per Pinar Karsiyaka-Efes Istanbul, seimila in Grecia – a Candia, sull’isola di Creta – per Panathinaikos- Aris Salonicco, atto unico dopo le semifinali disputate a dicembre. Ma bisogna andare in Spagna per toccare con mano la differenza e trovare un “prodotto” vendibile e godibile. La Copa del Rey – ritenuto uno degli appuntamenti più importanti nella stagione cestistica – si è giocata a Malaga ed è stata vinta al fotofinish dal Real Madrid sul Barcellona. Anche nella penisola iberica, i padroni di casa dell’Unicaja sono stati eliminati nei quarti di finale ma la manifestazione si è chiusa con oltre 10mila spettatori di media. La partita meno seguita è stata Barcellona-Tenerife (9300), mentre la finale ha visto 11mila persone sugli spalti del palasport Carpena. La Fan zone allestita a Malaga ha ospitato 45mila persone in quattro giorni. Nel “villaggio” si è svolta un’edizione della coppa riservata ai migliori giocatori spagnoli under 14, oltre a clinic per allenatori e uno spazio nel quale i partner commerciali dell’Acb – la legabasket iberica – hanno organizzato eventi d’intrattenimento per adulti e bambini.

    E il confronto tra dati d’ascolto in tv restituisce uno spaccato desolante. Una partita al giorno della Copa del Rey è stata trasmessa da La1, il primo canale dell’azienda pubblica Tve, e Real-Barcellona – andata in onda anche su Tv3, il primo canale catalano – ha fatto registrare 2.709.500 spettatori, pari al 15,8% di share. In contemporanea, su RaiSport 1 – che ha coperto in diretta l’intera Coppa Italia – si sono collegati in 150mila per Siena-Sassari (0,58 per cento di share). Numeri in linea con i dati di ascolto della Serie A. Il record stagionale è stato stabilito il 13 gennaio per Ea7 Milano-Montepaschi Siena, seguita da 143mila spettatori. Al secondo e terzo posto, due partite dell’Enel Brindisi e al quarto ancora Milano, seguita da 123mila persone nell’impegno contro Sassari dello scorso gennaio. Il successo dei sardi alle Final Eight regala una gioia indimenticabile ai tifosi isolani ma non smuove un movimento orfano delle sue piazze storiche, di risultati in campo internazionale e di appeal mediatico.

    Prima dell’elezione di Ferdinando Minucci come nuovo presidente della Legabasket, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport il numero uno della Virtus Bologna Renato Villalta – uno dei due voti contrari alla nomina del dirigente senese – aveva tracciato il suo identikit dell’uomo ideale per provare a scuotere il basket italiano: “Un professionista di televisione, marketing. Esterno a un movimento ai minimi storici dopo anni con un presidente senza deleghe, una fesseria. Può esserci un presidente “politico” di spessore etico per i rapporti con le istituzioni, ma il basket deve creare un prodotto che si venda, attiri gli sponsor, dia regole e certezze economiche”. Una rivoluzione, che non sembra profilarsi all’orizzonte. Mentre in Spagna portano la prossima Copa del Rey alle Canarie, location scelta nel novembre 2012. E stanno già vendendo gli abbonamenti.

    www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/10/basket-il-flop-mediatico-della-final-eight-specchio-della-mediocrita-del-movimento...
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    Rodman86
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    00 11/02/2014 15:14
    Intanto, ringrazio chi ha scritto l'articolo che ci ha regalato una coppa (1998 sconfitta con il Kaunas in finale della coppa Saporta).

    Il confronto con realtà come la Grecia è controproducente per il semplice fatto che in quel paese il basket è una religione.
    In Spagna, a differenza nostra, hanno saputo promuovere il prodotto alla grande, creando interesse. Altra cosa fondamentale, il fatto che Real e Barcellona (le squadre con più tifosi in Spanga) siano costantemente al vertice aiuta a mantenere alto il numero degli spettatori.
    Quest'anno, così come l'anno scorso, è stata molto criticata la scelta di giocare a Milano perchè si dava un vantaggio a una delle partecipanti. In ottico guadagno è una delle scelte migliori che si può fare. Dato che gli spettatori non sono tantissimi, si prova a ricimolare qualcosa di più giocando in casa di una delle squadre coinvolte, sperando che vada avanti. Dato che in campo neutro gli spettatori non sono stati tantissimi (basta vedere i dati delle due edizioni di Torino), proviamo a spingere sul "fattore casalingo".
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    Davide
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    00 20/12/2016 13:37
    Rodman86, 2/11/2014 3:14 PM:

    Intanto, ringrazio chi ha scritto l'articolo che ci ha regalato una coppa (1998 sconfitta con il Kaunas in finale della coppa Saporta).


    Quella non ve la perdonerò mai, hehehe.
    Era proprio un compitino e ci siete andati in vacanza!
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