L'ho detto, la Serie A sarà presto un Super 10.
Rici, il caso del Teramo ha dei lati oscuri che hanno poco a che vedere con le difficoltà a reperire risorse. Teramo non ha mollato solo perchè non aveva più risorse ma per un debito assurdo. E non so perché fino al 2011 non ci sia stata traccia di questi debiti.
Gli interrogativi che ancora non hanno trovato risposta sui conti della Teramo Basket - 16 giugno 2012
Credo che il Le notizie dell’ultimo anno, dal passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova società del Teramo Basket, hanno spesso fatto sorgere domande sui conti del sodalizio biancorosso. Il valzer delle cifre, tra debiti pregressi, attuali, crediti ecc, non ha mai permesso di avere un quadro chiaro della situazione.
L’ex presidente Carlo Antonetti, nell’ultima intervista concessa al mensile di Teramo e provincia “La Città” nel luglio 2011, dichiarò che la Teramo Basket aveva un debito di circa 3 milioni di euro. Un paio di mesi fa, sul “Corriere dello Sport, l’attuale presidente Lino Pellecchia ha dichiarato un debito pregresso (e quindi imputabile all’ex gestione) di circa otto milioni di euro. Dove sta la verità?
Di certo il bilancio approvato lo scorso 30 giugno 2011 non riporta né la prima cifra evidenziata da Antonetti, né quella indicata da Pellecchia.
Il bilancio della Teramo Basket si è chiuso infatti con una perdita di 1.220.721 euro, perdita, come è riportato nello stesso bilancio, coperta “con l’utilizzo di versamenti in conto capitale dei soci”. Al 30 giugno 2011, la Teramo Basket era quindi una società sana, con un patrimonio netto (ovvero quello di proprietà dell’azienda) di 552.957 euro.
Il bilancio al 2011 mette però in evidenza un altro dato importante, ovvero la cessione di un ramo d’azienda alla TB Service srl, società costituita il 28 giugno 2011 ed i cui soci sono, anche in questo caso, Carlo Antonetti, Lino Pellecchia ed Antonio Biancacci (quest’ultimo amministratore unico), ovvero gli ex proprietari della Teramo Basket “vecchio corso”. La cessione del ramo d’azienda avviene il 30 giugno 2011 con una scrittura privata a cui prendono parte non solo l’intera compagine societaria ed il Consiglio di Amministrazione, ma anche l’intero Collegio Sindacale (composto da Manuela Di Marcello, Marco D’Ignazio e Raffaele Di Attanasio). Come mai si è registrata la presenza del Collegio Sindacale (ovvero dell’organo di vigilanza delle società di capitali) alla firma di una comune scrittura privata? E’ la prima domanda che vorremmo porre ai diretti interessati. La Tb Service srl nasce come una società con oggetto sociale che comprende la raccolta pubblicitaria, la produzione di servizi di consulenza, l’organizzazione di eventi, la gestione dei diritti di immagine di atleti e dei servizi di abbonamento e ticket ecc. La Tb Service, acquistando questo ramo di azienda della Teramo Basket, prende con sé anche 5.668.053 euro di debiti, di cui 5.302.609 euro di debiti verso banche. Questa è, ipotizziamo, la cifra per cui Antonetti, Pellecchia e Biancacci hanno acceso un mutuo (come più volte dichiarato dal presidente Pellecchia dell’entità di 5 milioni), di cui 3,5 milioni che si è accollato l’attuale presidente.
Il dato di certo particolare è però la presenza, nelle attività cedute dalla Teramo Basket alla TB Service, di 5.667.512,79 euro di crediti. Una somma davvero considerevole. La domanda dunque sorge spontanea: perché questa somma non è stata lasciata in mano alla Teramo Basket, decidendo di cedere anche un tale ammontare di crediti? Fermo restando la loro riscossione, magari in tempi lunghi, gli stessi crediti avrebbero garantito almeno una stagione sportiva e mezza per la società di pallacanestro.
...
pianetabasket.com
Ultimi sviluppi
www.pianetabasket.com/?action=read&idnotizia=45193
www.pianetabasket.com/?action=read&idnotizia=45359
Al momento ci sono delle cose non chiare a dir poco.