Io sono abbastanza convinto che questa sia la strada giusta e addirittura toglierei la versione desktop definitivamente (mettendola "riesumabile" solo attraverso un'opzione sul profilo dell'utente).
Rimane il problema dei
content creator, nel senso che, se prima era facile trovare qualcuno che iniziasse discussioni, adesso diventa sempre più difficile, come dicevo anche nel forum di assistenza non sarebbe male riuscire a spostare delle comunità da YouTube o da Twitch, ma per gli youtuber e gli streamer stare qui sarebbe una scommessa (il 100% di loro ha scelto Reddit).
C'è un grande problema qui che non è la grafica, ma la voglia di dialogare in un periodo molto difficile per tutti: sono convinto che questa pandemia abbia peggiorato le vite di tutti e che ognuno di noi senta una specie di sensazione difficile da descrivere di "tempo che sta per esaurirsi". In un contesto economico e mentale simile, sarà difficile trovare qualcuno in grado di iniziare e proseguire discussioni.
Poi ci sono i bug che ovviamente si sistemeranno via via, ad esempio sul forum universitario, nella versione desktop, gli smile sono senza barra (quindi non incasellati bene) e occupano un sacco di spazio.
Ho commentato la nuova versione
qui (55° post).
In definitiva non sono una persona che ama Facebook, ma la strada corretta è quella della semplificazione, quindi sostenzialmente di imitarlo: non sono un vecchietto, però non sono neanche un ragazzino di primo pelo, sono giornalista dal 2007 e ne ho viste di cotte e di crude. In internet ho avuto i miei successi e le mie più grandi delusioni con minacce di ritorsioni fisiche, minacce di querele e diffide, ma mi sono sempre comportato sulla base della deontologia della mia professione, nel rispetto di tutti. Questo pippone per dire che sono un attento osservatore del web, che l'ho molto vissuto, forse più di tanti altri e posso dirvi che la rete sta cambiando in peggio. L'attenzione prima era focalizzata sulle comunità e ci si rispecchiava in un modo di pensare e di comportarsi: su Basket Connection abbiamo avuto bambini, ragazzini, imprenditori, medici, avvocati, commercialisti, traduttori, "finti idraulici selezionatori del personale pseudo-ultrà" e giornalisti. Tutto sommato era anche normale che BC rispecchiasse la società, visto che a quei tempi l'economia funzionava ancora. Ne abbiamo passate tante insieme, dai fatti belli (pubblicazione su "L'Arena" di Verona) a quelli brutti (il suicidio di F. e le morti di "BLUANDBLU" e "imperatoreluca"), questo perché condividevamo qualcosa, perché ci rispecchiavamo nel movimento cestistico.
All'alba di una nuova Grande Recessione, e non stiamo più parlando di non potersi comprare la macchina ma di finire per strada, quindi qualcosa che sta per arrivare e gravissimo, la rete è diventata influencer, notizie nonsense sugli influencer, tanto rancore e spesso fake news, ad esempio la mania del momento su Twitter è fingere di avere un cancro in modo da accalappiarsi più like possibili.
Ci sono delle pratiche, sia giornalistiche sia della persona comune, molto riprovevoli e il
gap tra i forum e i social network sta molto aumentando, perché sta subentrando l'idea dei "portavoce" sui social, in pratica influencer che rispecchierebbero intere comunità.
In tutto questo chi ha il fiato e il tempo di postare? Io, un paio di volte a settimane se va bene, ma gli altri?
Per quanto mi riguarda il progetto va avanti e FFZ è nettamente migliorato, la questione però è anche un'altra: la gestione del tempo in un periodo di recessione. Per come la vedo io l'unico modo di garantire la sopravvivenza di questo e di altri progetti è attirare l'unica "fetta" di internauti che può vivere senza lavorare, ossia i millennial.
Appurato questo, chi li schioda da ore e ore su Twitch?
Quelli sono fruitori passivi.
In una situazione senza risposte suggerisco a tutti di "dosare" in modo corretto il proprio tempo sulla rete in modo da non esagerare e mettere a repentaglio la propria vita in ambito economico. Comunque per quanto mi riguarda il mio appoggio a FFZ rimane incondizionato.
Per il resto ringrazio tutti del sostegno.
Ci sono cose che qui non posso dire, ma ce la siamo vista molto, molto brutta.