Ma Predrag Danilovic...

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Dani 90
00lunedì 29 luglio 2013 17:57
Capito capito ma ero proprio curioso di scoprire questi allenamenti :) comunque tornando al discorso iniziale non ho ancora visto un leader così bravo a carismatico nel campionato italiano come Sasha al giorno d'oggi.
basket80
00lunedì 29 luglio 2013 18:02
la leadership era sicuramente nella sua personalita' e storia personale. certe cose dubito che si imparino con l'allenamento e anche se sicuramente lui arrivava preparatissimo agli appuntamenti importanti poi la grinta era innata.
quando gli arrivava il pallone nei minuti importanti, chi guardava la partita e anche chi difendeva...sapeva gia' quello che sarebbe successo
Dani 90
00lunedì 29 luglio 2013 18:06
Quoto in pieno. Ma queste caratteristiche le vedevo in tutta la nazionale jugoslava. Era un qualcosa di innato, naturalmente con le dovute proporzioni di capacità tecniche.
=Condor11=
00martedì 30 luglio 2013 17:01
c'è da considerare che quel carattere lo forgia anche l'essere seviziato in palestra dal punto di vista fisico e psicologico da uno come vujosevic senza lo sfogo di poter giocare una partita ufficiale per due anni
SteveH
00domenica 2 marzo 2014 16:15
Nel giorno del ritiro del numero di Danilovic, che s'inserisce tra l'anniversario della scomparsa e la data di nascita di Lucio Dalla, posto l'articolo che scrisse nel 1995 su "La Repubblica" dedicato al campione serbo, in procinto di andare a giocare nella NBA.


«La rondine con i jeans»

La prima volta che vidi Danilovic fu all'una di notte da Napoleone. Giocava ancora nel Partizan ed era venuto a Bologna per ammazzarci il giorno dopo in una partita di coppa. Era con due suoi amici e una donna molto bella, alta quasi come lui. Mi colpì molto la sua riservatezza, da come si muoveva sembrava una rondine con i jeans. Aveva i capelli così neri che sembravano davvero piume di rondine o penne da elmo cosacco. Quando muoveva le mani e le braccia lo faceva lentamente, come se remasse. Solo che, invece dell'acqua, spostava l'aria. Galleggiava benissimo nella notte semideserta di Napoleone. Qualche mese prima, parlando con Cazzola fresco boss della Virtus, dissi che, se lui avesse comprato Danilovic, non ci sarebbe stata più gara per nessuno. Cosicchè quella notte, trovandomelo davanti, cominciai a guardarlo e ad osservarlo, per capire se la mia previsione era giusta. Aveva l'aria di quello che gli piaceva stare un po' fuori da tutto, abituato in campo a difendersi dai colpi dei comuni mortali che giocavano contro di lui, sembrava anche pronto a parare le botte che molto spesso la vita tira ai più grandi. Arrivò a Bologna e non fu subito amato, perché i bolognesi amano solo quelli che capiscono: vedi McMillian, detto Culone, altro genio del basket, ma venuto qui già completo, già consacrato, o come dicono a Bologna finito (il contrario dell'apprendista sartina), cioè terminato, con più niente da imparare. Invece Danilovic ogni domenica dava l'impressione di imparare qualcosa, magari non proprio di basket, ma di quel linguaggio misterioso che lega un padre a un figlio o un dio ai suoi figli o un figlio del popolo al suo popolo lontano. Linguaggi misteriosi, stellari, apparentemente freddi, dove l'amore che tutti i giorni vediamo venduto in televisione e sui giornali sembra non esserci, ma che improvvisamente, come in una semplice addizione da terza elementare, ricompare nel risultato finale e diventa dirompente. L'applauso di giovedì sera mi ha commosso e mi commuove ancora adesso mentre scrivo. Danilovic si è spiegato a tutti con dignità e devozione, ha reso visibile il suo amore in maniera animalesca, senza lacrime, come un regalo del cielo. Appunto come fanno le rondini quando se ne vanno e ci lasciano per un inverno senza di loro e senza altre cose che insieme a loro fanno la nostra felicità. Io credo che Sasha non tornerà più o, se tornerà, non sarà proprio lui: sarà un quasi lui, senza un pezzo del suo cuore, perché quel pezzo lo ha lasciato a noi l'altra sera. Per amore, per devozione e per sempre. Ciao rondine, cerca un nuovo cielo.

LUCIO DALLA


E invece tornò a lasciare un pezzo forse ancor più grande del suo cuore ai virtussini.
Davide
00domenica 26 febbraio 2017 16:53
Walker - Lugo
00lunedì 27 febbraio 2017 21:38
Cos'è sta puzza di merda?
Davide
00lunedì 27 febbraio 2017 23:06
Tutto nell'orello, Walker.
basket80
00lunedì 27 febbraio 2017 23:58
Ciao ragazzi,
come dicevo gia' da anni fa: Danilovic grandissimo giocatore, leader indiscusso...ma anche molto paraculo.

se questo era fallo, meglio smettere di giocare a basket.

ha auto ragione lui e ha avuto le palle di
1. tirare
2. andare a prendere il fallo quasi mettendola in faccia a wilkins
3. metterla dentro!
4. segnare pure il libero

non sono di bologna e non ho mai tifato o simpatizzato ne' virtus ne' fortitudo. secondo me e' stata una chiamata sbagliata,
poi come detto sasha era unico!

[SM=x49418] [SM=x49418] [SM=x49418]

Davide
00martedì 28 febbraio 2017 01:42
Sei tornato! Posso baciarti in bocca? [SM=g2525253]
Comunque... sì... non era fallo.
Chi dice che è fallo è sotto una sorta di ipnosi collettiva.
Rodman86
00martedì 28 febbraio 2017 12:03
Fallo veniale sicuramente, anche se in presa diretta un movimento simile del braccio ti porta a un fischio istintivo. Diciamo che in quelle situazioni Wilkins poteva tenere le mani in tasca, piuttosto che smanacciare. Soprattutto alla luce del credito arbitrale che aveva Danilovic.
!LULLABY!
00martedì 28 febbraio 2017 14:32
Re:
Walker - Lugo, 27/02/2017 21.38:

Cos'è sta puzza di merda?




[SM=x49399] [SM=x49432]

Comunque non era fallo, arbitro tratto d'inganno dal movimento di Wilkins ma non c'era.
Rodman86
00martedì 28 febbraio 2017 14:39
Fallo veniale, ma chi ha arbitrato a qualsiasi livello sa che con un movimento simile il fischio arriva automatico.
Grossa ingenuità di Wilkins.
Davide
00martedì 28 febbraio 2017 16:41
Diciamo che sulla partenza di Danilovic, Wilkins ha messo il braccio un po' avanti, ma in posizione difensiva. In quei casi credo che dipenda dal tempo in cui tieni la posizione stessa, ossia: se è continua è fallo, se dopo un po' la si lascia non lo è.
È altamente probabile che Zancanella (molto amato anche a Verona: Fadini non lo fece più arbitrare da noi ottenendo dalla Lega l'"incompatibilità ambientale", ah ah) abbia fischiato il fallo per questo momento...

[IMG]http://i63.tinypic.com/5ppvex.jpg[/IMG]

... e non per questo...

[IMG]http://i65.tinypic.com/24b6agh.jpg[/IMG]

... o che abbia assommato i due istanti.
Nella seconda immagine sembra fallo, ma il contatto se c'è stato è stato minimo, anche perché ne esce fuori un tiro assolutamente pulito.
Se c'è stato, l'ha letteralmente sfiorato.
Comunque ho taggato il topic a Stemack, Stefax, Iceman e Dade192, sentiamo cosa dicono.
Rodman86
00martedì 28 febbraio 2017 18:46
Vedendo il video propendo più per il secondo contatto. Il braccio che si abbassa così velocemente ha indotto l'arbitro a fischiare.
Il fischio sembra arrivare al minimo contatto.
Davide
00martedì 28 febbraio 2017 20:00
Sembra, ma neanche tanto.
Rodman86
00martedì 28 febbraio 2017 23:18
Come tutti i fischi dubbi, è interpretabile in molti modi diversi.
Davide
00mercoledì 1 marzo 2017 00:25
Iuzzolino
00giovedì 2 marzo 2017 01:13
Re:
Davide, 28/02/2017 16.41:

Diciamo che sulla partenza di Danilovic, Wilkins ha messo il braccio un po' avanti, ma in posizione difensiva. In quei casi credo che dipenda dal tempo in cui tieni la posizione stessa, ossia: se è continua è fallo, se dopo un po' la si lascia non lo è.
È altamente probabile che Zancanella (molto amato anche a Verona: Fadini non lo fece più arbitrare da noi ottenendo dalla Lega l'"incompatibilità ambientale", ah ah) abbia fischiato il fallo per questo momento...

[IMG]http://i63.tinypic.com/5ppvex.jpg[/IMG]

... e non per questo...

[IMG]http://i65.tinypic.com/24b6agh.jpg[/IMG]

... o che abbia assommato i due istanti.
Nella seconda immagine sembra fallo, ma il contatto se c'è stato è stato minimo, anche perché ne esce fuori un tiro assolutamente pulito.
Se c'è stato, l'ha letteralmente sfiorato.
Comunque ho taggato il topic a Stemack, Stefax, Iceman e Dade192, sentiamo cosa dicono.



Guardando queste immagini e ascoltando il fischio sembra che arrivi mezzo centesimo prima del secondo momento, secondo me Zancanella aveva già deciso di fischiare quando Wilkins ha cominciato a mettergli le mani addosso, poi vedendo che alzava il braccio ha deciso indipendentemente dal tocco, concordo con l'analisi di Dave.
Iuzzolino
00giovedì 2 marzo 2017 01:14
Comunque proprio un fischio del cazzo.
basket80
00giovedì 2 marzo 2017 20:30
Anche secondo me non era assolutamente fallo. Danilovic grande volpone e Wilkins c'e' cascato come un pollo.

Almeno pero' Sasha non ha fatto la "kobe-bryant-ata" di buttarsi in avanti o lateralmente durante il tito per prendere il fallo a tutti i costi, un movemento che non ho mai sopportato e che secondo me dovrebbe essere si fischiato...ma all'attancante, non al difensore.

non mi ricordavo fosse gara 5! certo veramente una finale-derby da leggenda. mi dispiace per la Fortitudo, anche se non sono mai stato tifoso ne' dell'una ne' dell'altra ma solo appassionato di basket.


Rodman86
00venerdì 3 marzo 2017 12:08
Il fischio è generoso, e probabilmente non sarebbe mai arrivato a parti invertite, però Wilkins davvero ingenuo a tenere le braccia così basse. Davanti a Danilovic poi......
Davide
00venerdì 3 marzo 2017 14:27
Ma dopo Zancanella il CIA è stato commissariato, qualcuno mi sa spiegare perché?
Stavo cercando la sua mail o un suo account social per chiedere direttamente a lui il perché del fischio. [SM=g2490502]
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