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29/06/2012 23:57 | |
Steve, è inutile che fai il finto tonto: come nasciamo dipendiamo dal loro sostentamento e poi passiamo la vita a pensarci.
Su, poca ipocrisia. |
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30/06/2012 14:33 | |
SteveH, 6/28/2012 2:58 PM:
Volevo dire una cosa simile :D
Una cosa volevo capire meglio, non so se sia possibile con parole semplici: il modello standard per essere esatto ha bisogno che sia presente il bosone di Higgs? E se non si trovasse cosa cambia?
Cambia che si dice: ok, e' andato bene fino a questo punto. Allora risaliamo la catena logica fino alla cima e vediamo di vedere dove possiamo fare ipotesi diverse. vediamo dove portano e poi controlliamo con gli esperimenti! Ma non e' che si butta via tutto! spesso una teoria nuova ingloba quella precedente dove essa era mancante.
Per esempio la famosa legge della addizione delle velocita' di galileo (se io vado a 30 all'ora e tu mi vieni addosso a 50 all'ora e misuro a quanto vai ottengo 80 all'ora) era parzialmente sbagliata! Mancava un denominatore hce per' e' rilevante solo ad altissime velocita'! |
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30/06/2012 16:26 | |
Sono affascinato dal fatto di non aver capito praticamente niente. |
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30/06/2012 16:40 | |
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04/07/2012 01:36 | |
SteveH, 28/06/2012 14.58:
Volevo dire una cosa simile :D
Una cosa volevo capire meglio, non so se sia possibile con parole semplici: il modello standard per essere esatto ha bisogno che sia presente il bosone di Higgs? E se non si trovasse cosa cambia?
dopo una chiacchierata nella quale mi sono perso perlomeno tremila volte posso confermarti che l'higgs serve al modello standard come il pane in quanto spiega perchè le varie particelle del modello hanno masse diverse. e sono ancora incerto perchè ci sono passaggi di non facile comprensione per me
se non fosse stato trovato il bosone di higgs un fiscio teorico od un matematico come higgs (che penso proprio si beccherà il nobel. chi sa se hill quota i nobel!!!!) avrebbe tirato fuori una nuova teoria da sperimentare.
dopo averlo trovato la vita della macchina (LHC) sarà deputata principalmente alla produzione massiva (ad oggi ne hanno osservati pochi) di sti benedetti higgs per caratterizzarli al meglio
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04/07/2012 16:10 | |
"Scoperta la particella di Dio"
Il Cern esulta: il bosone di Higgs, che conferma le moderne teorie dell'Universo, esiste veramente
PIERO BIANUCCI - lastampa.it
ginevra
La “particella di Dio” si è rivelata. I dati presentati al Cern di Ginevra in questi minuti lasciano pochi dubbi, anche se la conclusione prudente degli scienziati è “servono più informazioni”. Presente all’annuncio Peter Higgs, il fisico teorico che propose la particella, particella che infatti, al di là del folclore, è nota tra gli scienziati come bosone di Higgs, o semplicemente come H. E’ un annuncio storico perché la particella di Higgs è l’ultimo tassello del Modello Standard che descrive tutte le particelle fondamentali dell’universo visibile e le forze che le regolano. Un lavoro iniziato negli Anni 60 del secolo scorso.
Ma la particella di Higgs non è solo l’ultimo tassello. E’ anche il più importante, perché questa particella, un bosone, cioè una particella che trasporta una forza, conferisce una massa a tutte le altre. Cioè, per così dire, le fa esistere. Relatori alla conferenza stampa iniziata questa mattina alle 9 nell’affollatissimo auditorium del Cern sono stati Joe Incandelo dell’Università della California, responsabile dell’esperimento CSM e Fabiola Gianotti (Istituto nazionale di fisica nucleare), responsabile dell’esperimento Atlas, lui in abito blu e cravatta, lei maglietta rossa su pantaloni bianchi, entrambi emozionati ma controllatissimi. Il dato essenziale dell’identikit del bosone di Higgs è la massa, identificata dagli scienziati in 125,3 GeV (gigaelettronvolt) con una incertezza di poco superiore a 1 su centomila.
Un secondo segnale si trova a 135 GeV, e anche questo è stato spiegato in modo convincente. La “firma” del bosone di Higgs è molteplice: è stata riconosciuta nel decadimento in due particelle z, due W, due fotoni gamma, due particelle Tau e in bb. Peter Higgs ha quindi avuto la gioia di veder confermata la sua intuizione. E ora, il Nobel a chi? Non possono essere più di tre, i premiati. Questione aperta.
the fire bug, 30/06/2012 16.26:
Sono affascinato dal fatto di non aver capito praticamente niente.
Quoto deve essere una cosa molto eccitante a quanto pare |
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04/07/2012 18:59 | |
Per chi abbia un minimo di curiosità di capire a grandi linee di cosa stiamo parlando, spero che queste risposte siano corrette, forse un po' troppo semplicistiche.
it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20120703045802AAPqZFp
Vogliamo provare a divulgare qualcosa in modo comprensibile (anche rischiando di eccedere nel semplicismo)? Mi rivolgo a hogfan, se vuole...
Senza timore di fare domande niubbissime. Io lancio un primo quesito:
Cos'è la materia oscura? |
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04/07/2012 20:35 | |
... se invece siete più interessati al Busone di Verona contattatemi, conosco chi vi può condurre da lui. |
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04/07/2012 21:21 | |
ATLAS ha concentrato I propri sforzi sullo studio di due canali complementari: il
decadimento in due fotoni o quattro leptoni. Entrambi questi canali hanno un’eccellente
risoluzione in massa; tuttavia il canale
con due fotoni e’ caratterizzato da un
modesto rapporto segnale/fondo fisico,
che in ogni caso e’ ben misurato. Al
contrario, il canale a quattro leptoni
esibisce un segnale piu’ piccolo, ma e’
accompagnato da un fondo fisico
estremamente ridotto. Entrambin
questi canali mostrano un eccesso di
eventi significativo attorno allo stesso
valore di massa, circa 126 GeV. La
combinazione statistica di questi and
altri canali fissa la significativita’ del
segnale a 5 sigma; cio’ vuol dire che in
un Universo senza il bosone di Higgs,
soltanto un esperimento su tre milioni
vedrebbe un segnale cosi’ forte.
www.atlas.ch/news/2012/HiggsStatementATLAS-Italian.pdf[Modificato da hogfan 04/07/2012 21:21] |
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04/07/2012 22:21 | |
lepton, per me numero uno
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05/07/2012 20:55 | |
Oggi sul sito della mia università è comparso questo.
LA RICERCA SCIENTIFICA: Università degli Studi Guglielmo Marconi - FERMILAB di Chicago (USA)
L'Italia, attraverso i suoi ricercatori, sta svolgendo un ruolo di primo piano nella ricerca sul cosiddetto Bosone di Higgs. In particolare, in attuazione dell'accordo scientifico tra il Fermilab e l'Università degli Studi Guglielmo Marconi, il nostro Ateneo è presente, con il Prof. Giovanni Piacentino e altri due ricercatori, nel team che ha portato alla importante scoperta.
Si tratta infatti della scoperta di una particella che introdurrebbe al cosiddetto Modello standard, cioè l'insieme delle teorie che spiega l'esistenza della massa delle particelle elementari che altrimenti ne sarebbero prive.
La presentazione di questi fondamentali risultati ottenuti in seno ai laboratori del Fermilab (dove uno degli esperimenti è diretto dal Prof. Luciano Ristori) è avvenuta a Chicago il 2 luglio u.s. con l'illustrazione di un lavoro pubblicato nel quale appare dimostrato il rinvenimento di un canale di osservazione specifico della presenza di una particella con le caratteristiche del Bosone di Higgs.
Solo il 4 luglio una analoga comunicazione è stata fatta dal CERN di Ginevra, dove operano moltissimi ricercatori italiani, tra i quali il Prof. Sabino Meola dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi che opera nel team del direttore scientifico Sergio Bertolucci. In effetti, il Fermilab vede decadere la particella in due quark "beauty" (i quark sono i costituenti fondamentali della materia); mentre al CERN vedono decadere la particella in due raggi gamma (cioè radiazione elettromagnetica di elevata energia).
Va detto che i fisici teorici hanno previsto numerose varianti della stessa particella: il che richiede ancora molta ricerca e forse un'altra generazione di esperimenti per stabilire con precisione di quale Higgs si tratti. Allo stato dei fatti, i risultati del Fermilab e del CERN appaiono come complementari e non concorrenziali. Comunque in ambedue i casi il contributo italiano appare fondamentale.
www.unimarconi.it
Wow! |
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18/12/2016 20:15 | |
Ma come? Non è ancora finito il mondo a causa del superaccelleratore? |
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