Ai vertici della città si sono stufati della pallavolo e vogliono tornare al basket, se sono più che certo.
Anch'io ho sentito queste voci e in più oggi sull'Arena è uscita questa notizia:
Roma chiede i diritti di A1 a Verona
Cottarelli: «Proposta interessante. La società farà verifiche al suo interno e in città»
di Renzo Puliero
Roma chiede a Verona i diritti della A1. E trova attenzione da parte della società gialloblù. Nella capitale, ricordiamo, c’è una cordata, nella quale è coinvolto lo stesso sindaco Veltroni, che vuole riportare a Roma la massima serie del volley. Roma, come noto, ospiterà i campionati del mondo del 2010 e per la buona preparazione e promozione dell’evento sarebbe, indubbiamente, importante avere una squadra in A1. La città ha grande tradizione nel volley. L’Ariccia, con in campo l’attuale presidente della Marmi Lanza, Cesare Albertini e con l’indimenticato Mario Mattioli, conquistò, a Roma, lo scudetto nel 1975 e due anni dopo, ancora con Mattioli in squadra, la stessa società, targata Federlazio Roma, fece il bis. Il terzo scudetto è più recente: la Piaggio Roma indossò il tricolore a chiusura della stagione 1999-2000, con l’attuale commissario tecnico della Nazionale, GianPaolo Montali alla guida tecnica e con, in campo, anche Ihosvany Hernandez, il centrale cubano della Marmi Lanza. Poi, dopo la stagione 2001-2002, conclusa con la retrocessione in A2, la società ha chiuso.
La cordata romana, insomma, trova terreno fertile in casa propria e sta sondando, con grande decisione e apporto economico, ogni possibilità per acquisire i diritti di A1. Ha trattato con Latina, dove la società sarebbe in difficoltà, ed ha fatto forti "avances" con la Trento del presidente della Legavolley, Mosna. «Ed ha chiesto anche alla Marmi Lanza», avverte il direttore sportivo Gabriele Cottarelli, che parla di «offerta sicuramente interessante».
Quale sarà la risposta di una società, quella gialloblù, che ha saputo costruire, in pochi anni, agendo con lungimiranza e abilità un "giocattolo" che sta appassionando sempre più gli sportivi («Verona ha il pubblico più numeroso d’Italia», fa presente il vicepresidente Roberto Bernori)? «Prima di rispondere - riferisce Cottarelli -, la società intende effettuare una verifica al proprio interno e in città, soprattutto con le istituzioni, in particolare Comune e Provincia. Si vuole capire che voglia reale ci sia di permettere ad una società come la nostra di svolgere, con continuità, l’attività in serie A1. E’ indubbio che questa comporti uno sforzo a livello economico, che, sinora, non è stato tenuto presente dalla istituzioni locali. La nostra società, insomma, è decisa a sentire tutte le campane, prima di non tenere conto del forte interesse di Roma per i diritti di A1».
Accadrà alla pallavolo quanto capitato per il basket? E’ presto per dirlo, ma è indubbio che, come allora, anche adesso la nostra maggiore società impegnata negli sport indoor avverta assenza e disinteresse nelle istituzioni, nonostante i rilevanti risultati raggiunti. Tra tutte le società di A1, ad esempio, la Marmi Lanza è la sola a non essere aiutata da Comune o Provincia. Eppure, sta regalando grandi soddisfazioni, attira un sempre maggiore numero di appassionati al PalaOlimpia, offre uno spettacolo sempre piacevole, regala emozioni e risultati impensabili.
Il secondo anno di A1, quello in corso, è sempre il più difficile, tanto più se dopo un felice esordio come quello della passata stagione. Confermarsi non è mai facile, le aspettative aumentano ed il rischio di deludere è alto. La Marmi Lanza ha vissuto una stagione tribolata e, causa infortuni, nel girone di andata ha ottenuto pochi risultati, tanto da posizionarsi al penultimo posto in classifica. Nella sfortuna, c’è stata la fortuna, grazie all’abilità della società, di portare in gialloblù Lorenzo Bernardi. E la squadra di Bruno Bagnoli ha cominciato a crescere, sino ad alimentare il sogno play off, mai concretizzato da squadre che si erano trovate nella stessa posizione dei gialloblù. Indipendentemente da come andrà a finire, anche questa resterà una stagione da ricordare. Ora i tifosi dicono: sarebbe bello rivedere questa squadra anche nella prossima stagione. E’ indubbio che basterebbe poco per renderla ancora più forte, per partire con obiettivi più ambiziosi della salvezza. Non è azzardato dire che con un budget superiore all’attuale di circa 400 mila euro, la società potrebbe costruire una squadra in grado di puntare in alto. La Marmi Lanza ha lavorato bene, ha seminato, ma per un altro salto di qualità avrebbe bisogno di altri apporti. Altrimenti, le sirene romane potrebbero trovare accoglienza.
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