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Biella: campioncini cercasi!

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2003 12:11
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Post: 11
Età: 42
Sesso: Maschile
Matricola
25/06/2003 00:25

L’evento: Si sono conclusi a Biella le finali nazionali cadetti ed è giunto il momento dei consuntivi. Alcune squadre saranno contente dei risultati conseguiti, altre meno. Le finali hanno messo in luce alcuni giocatori interessanti, il livello tecnico è stato discreto e sicuramente migliore rispetto alle finali juniores. E’ stato detto che questo è l’ultimo vero campionato giovanile e, probabilmente, è così. Si è evidenziata ahimè la ormai cronica mancanza di “lunghi” di peso in grado di contrastare i pari età esteri. Gebbia lavorerà con un buon gruppo complessivamente piccolo e decisamente leggero sul piano fisico; ciò rappresenterà certamente un handicap con i pari età nelle prossime qualificazioni per gli europei. Il solo Lechthaler è all’altezza della situazione, per il resto tante guardie, alcune buone ali e qualche discreto play, pivot nisba.
Alla fine ha vinto Siena (Montepaschi) che ha costruito la squadra per vincere (cinque giocatori cinque) acquistando ben quattro nazionali e, soprattutto, disponendo dell’unico centro vero del torneo che, a conti fatti, ha fatto la differenza. L’unica squadra che è riuscita ad impensierire i senesi è stata la Snaidero Udine nei quarti; gli udinesi hanno tenuto per due terzi di partita mettendo in luce una buona organizzazione difensiva e due giocatori interessanti ma soffrendo oltremodo in attacco, che è risultato eccessivamente incentrato sui due. Per il resto nemmeno l’altra favorita Virus Bologna è riuscita ad impensierire i toscani che, con sei partite vinte su sei giocate si aggiudicano il titolo meritatamente. Delude la Scavolini che si è fatta sorprendere da Milano evidenziando limiti fin qui insospettati. Se Rivali (play esperto e in grado di spostare gli equilibri del gioco) si ferma, la squadra si inceppa e, né Valentini (buon giocatore forse un po’ troppo morbido caratterialmente) nè Hackett (ottimi mezzi atletici ma troppo discontinuo) riescono a farne le veci.
Considerazioni: è vero che la zona è tornata di moda anche in America (vedi titolo NCAA) però farla per quaranta minuti filati come ha fatto Siena senza il benché minimo accenno alla marcatura a uomo è, a questi livelli giovanili, oltremodo triste da vedere.
I singoli: il gioiellino Belinelli non è riuscito a fare la differenza; il ragazzo ha qualità non si discute, però Gebbia dovrebbe cazziarlo di più affinché maturi e cambi l’atteggiamento da “prima donna” che, anche in campo, riesce a indisporre (spesso si confonde la presunzione con gli “attributi”); Bologna ha messo in luce anche Vitali che si è dimostrato meno appariscente del compagno ma più concreto e spesso determinante nell’economia del gioco di squadra. Montepaschi oltre al già citato Lechthaler (muscolare interessante, deve migliorare la mano e l’approccio difensivo) si è visto un ottimo Cavallaro (play atletico con un ottimo tiro la cui preparazione è davvero fulminante) assieme al compagno di reparto Marino (meno appariscente ma bravo nello sfruttare i granitici blocchi del bolzanino); come detto questi tre vorremmo rivederli soprattutto in difesa a uomo per capirne meglio le potenzialità e soprattutto le prospettive future. Varese (incredibile terza) ha mostrato il solito Canavesi (buona ala ben strutturata fisicamente) e soprattutto Brian Sacchetti (ala piccola dalle notevoli capacità offensive), Milano ha proposto Priuli (gioca da centro spalle canestro, con molto mestiere e cattiveria, ma è decisamente piccolo per aver un futuro nel ruolo), Snaidero ha messo in luce i due nazionali Ferrari e Antonutti (ottimo soprattutto il primo per mezzi fisici e capacità realizzative, se migliora il trattamento di palla e il tiro può diventare il Basile del futuro), Desio è incentrata su Pozzi (play dalle notevoli capacità acrobatiche ma decisamente un “mangiapalloni”) delude un po’ Tagliabue (ala dal buon fisico ma molto acerbo tecnicamente).
Conclusioni: Speriamo che questi giovani di belle speranze continuino a crescere (a patto che gli sia data l’opportunità di farlo) e che riescano ad emergere ai più alti livelli, per il momento ci accontenteremo di rivederli il prossimo anno alle finali junior per giudicarne i progressi e, chissà, per qualcuno (come già quest’anno per Belinelli) anche l’affermazione nelle rispettive prime squadre.



BasketNet


25/06/2003 12:11

A me i giornalisti di Basketnet mi irritano!!
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