Sensi: "Juventus, Milan e Inter? Delle associazioni a delinquere"!!!

Sensi attacca il Palazzo: "Delinquenti"


Durissimo attacco del presidente giallorosso ai vertici del calcio: "Siamo primi nella classifica dei cartellini gialli. Si preparano alle gare con Juve, Milan e Inter, come un'organizzazione a delinquere".





ROMA - La Roma è la squadra che ha il più alto numero di ammoniti. I provvedimenti poi portano alle squalifiche e Franco Sensi vede in tutto questo qualcosa di poco chiaro. In un'intervista all'emittente romana Radio Incontro riassume così le sue perplessità: ''Siamo primi nella classifica degli ammoniti? - dice Sensi - Si stanno preparando per le partite con la Juve, l'Inter e il Milan. Queste sono organizzazioni a delinquere. Certamente io non lascerò passare indenne tutto. Ormai conosco bene questa storia, la conosco, la subisco, qualche volta reagisco e mi faccio sentire più pesantemente".

Poi il presidente della Roma passa ad analizzare i rapporti con un suo ex alleato, Luciano Gaucci. Il sodalizio tra i due si è deteriorato da tempo. Sensi parla del suo collega come di un alleato della Juventus e aggiunge che i giocatori umbri sono legati alla Gea, la società che rappresenta vari calciatori ed allenatori in serie A, attaccanta da Capello in settimana. "Gaucci mi dà sempre un bacio, fa parte delle caratteristiche dell'uomo, e io glielo restituisco, che mi importa.... Con lui ho avuto dei problemi per Dellas e Gaucci ha perso tutte le cause. Aveva ragione il giocatore, quindi anche io. Gaucci è un personaggio bizzarro, si attacca a tutto, adesso sta con la Juventus''. E qui Sensi fa una pausa per poi ricordare che ''il Perugia è tutto Gea. Noi invece abbiamo un giocatore che è andato là seguendo il procuratore. Credo sia Lima: ha fatto quello che ha voluto, e a me non me ne 'frega' niente. Ma non entro nell'ambito delle possibilità di qualsiasi pressione che la Roma fa sulla Gea o viceversa''.

Sensi poi fa gli auguri a Cragnotti, alle prese con il caso Cirio. Come già aveva detto ieri dopo il consiglio federale, Sensi fa sapere di stimare Cragnotti e che ''in merito ai suoi problemi finanziari, credo che si troverà presto una soluzione. Comunque auguri''. La Roma subisce tanti gol ma Sensi ha piena fiducia nei difensori: ''In questo reparto abbiamo sette giocatori - dice Sensi - che il tecnico può giostrare come vuole: Panucci, Samuel, Dellas, Zebina, anche Aldair, sono tutti grandi giocatori. Quindi andrei cauto nel dire che ci dobbiamo rinforzare. Però abbiamo tempo per pensarci bene, il calciomercato riapre il 5 gennaio, in quel momento vedremo cosa fare. Non credo che succederà, ma se dovessimo ritenere che la Roma va rinforzata in difesa, sono pronto a farlo''. Il rimpianto di Sensi sono quelle sconfitte nelle prime due giornate, a Bologna e contro il Modena. ''Abbiamo perso sei punti - dice il presidente - e sarebbe bastato prenderne quattro per essere , adesso, secondi in classifica dietro l'Inter. Ma la Roma ha avuto una preparazione fisica a crescita lenta''.

Il caso Cassano è stato invece risolto con una multa. ''Sì - dice Sensi - perché gli abbiamo levato cento milioni, parlo naturalmente di vecchie lire. Ora sta buono e tranquillo. E' giusto che l'ammenda sia stata severa. Cassano ha 20 anni, è un ragazzino che non ha avuto una formazione etica, ha qualche impennata ma poi torna all'ovile''. Sensi chiude definendo Capello e Guardiola ''due uomini veri, due persone autentiche e nel mondo del calcio non ce ne sono molte'', e smentisce che nello spogliatoio della Roma ci siano dei dissapori. Il vero problema, spiega, è che "nel mondo del calcio ci sono troppi bugiardi".

(9 NOVEMBRE 2002, ORE 17:02)