E' una visione un pò miope...
Io mi faccio solamente portatore di un malcontento che da qualche anno a questa parte vagheggia su tutto il vasto territorio nazionale...
Ti assicuro che qui a Verona non si parla tanto di Moggi o Inzaghi... si parla di Pastorello e di Luciano-Eriberto e penso sia così in tutte le altre splendide città italiane: un tifoso del Palermo non guarda la Juve, guarda il Palermo, un tifoso triestino non guarda il Milan, guarda la Triestina, è biologico, è assolutamente naturale.
Le trasmissioni per fare proseliti alle grandi squadre con titoloni tipo "Superpippo", "Ronaldo Re", "Alessandro Magno" hanno sinceramente rotto le scatole a tutti perchè parlare delle 4 "grandi" è lecito, ma riportare notizie inutili e, perdonami il termine, imbecilli per creare simpatia fa parte del paradosso che si autoalimenta all'infinito del quale parlavo qualche settimana fa: la televisione per risollevare le tristi sorti del calcio, sta usando lo stesso metodo che lo sta, se non distruggendo, rovinando: un'autocelebrazione insulsa della quale non importa niente a nessuno, né in Italia, né soprattutto all'estero.
Logico che se Del Piero segna 3 goal nella finale di Coppa Campioni tutti se ne interessano subito, ma i veri tifosi di tutta Italia sono trattati come bestiacce, gente che ha perso "la retta via" da convertire. Un esempio oltre ai discorsi di malcontento che sento fra la gente? I telegiornali regionali, fatti di speciali sportivi, è l'unico modo di seguire veramente la propria squadra e questo non mi sembra giusto, né tantomeno è giusto in generale, si parlava di democrazia (fra virgolette) no?
Ecco, la democrazia è accontentare tutti e da quello che ho visto qui si compiacciono solo i proprietari televisivi e chi ha avuto la "fortuna" di essere tifoso delle grandi, perchè l'Italia non è solo Roma, Milano e Torino.
Per fortuna le altre nazioni hanno capito: in Germania una squadra come il Chievo, lo Schalke 04 ha già vinto la coppa UEFA e tutti sono trattati con rispetto e se la televisione non ci arriva, allora ci penseranno squadre come il Chievo insegnando la democrazia sul campo a suon di goal.