FILM - visti e svisti

Sì, però si tratta pur sempre di un film, non è un documentario, anche se, come dicevo, la panoramica sulle banlieue è molto buona.
Driss è un personaggio che sorride, che fa battute, empatico, che prova compassione e che fa tutto pur di rendere felici gli altri, ma appunto perché è cresciuto nel ghetto "mi fa strano".
Un novello santo venuto su in mezzo a coca, furti e povertà? E tutto questo "provenire dal mondo dei 'cattivi'" si riduce all'uovo Fabergé?
Mi sa un po' di tarallucci e vino per poter arrivare agli insegnamenti che la storia vuole dare ed è per quello che non mi ha convinto al 100%.
Beninteso: io non sostengo che chi proviene da alcuni posti è automaticamente cattivo: avendo seguito storie simili molto intricate mi aspettavo dei risvolti un po' più "tragici", per poi magari arrivare al lieto fine, più chiaro così?
Comunque oggi mi sono svegliato pensando proprio a quel film e quando succede è perché ne rimango colpito.
Ci sono migliaia di considerazioni che vorrei fare, però le avevo da mezzo dormiente, porca pupazza.

Ah, eccone una: durante la proiezione il pubblico era fortemente diviso.
Alcuni rimanevano scandalizzati dalle battute di Driss, altri se ne stavano zitti (alcuni a braccia conserte), altri ridevano sommessamente, altri ancora ridevano a crepapancia.
Anche questo mi ha fatto riflettere.

Mi pare che il film, come il libro, voglia “solo”raccontare l’incontro che ha cambiato/stravolto radicalmente la vita dei due protagonisti. In un certo senso l’incontro tra due “anime gemelle”, non dal punto di vista amoroso/sessuale, ma dal punto di vista della forza di vivere che ti da.

Il discorso banlieue non penso sia uno degli argomenti principali di questo film/libro, la storia è un’altra.

Ma infatti alla fine tutto torna: entrambi trovano la felicità e lo stesso Driss, col "know how" acquisito ottiene lavoro in un'azienda di trasporti.
Anche se ci sarebbe da dire mooolto di più.
La mia non era un'aspra critica sull'"uso" dei personaggi, ho solo scritto che a livello soggettivo mi ha un po' instranito.

E' sempre difficile racchiudere la realtà in 2 ore e necessariamente si finisce per avere degli artefatti.
Tecnicameente viene mostrato come gesto di umanità il fatto che Driss somministri sostanze stupefacenti ad un disabile, in qualche modo anche contro la sua volontà (almeno la prima volta).
Sul discorso risate io ho riso a bocca aperta...ma ero a casa mia con solo i 4 muri a giudicarmi, così è più facile.

nonceparagone.wordpress.com/2012/04/06/basic/

Visto oggi, carino!

Visto Alice di Tim Burton.
Film inutile, non fosse stato di Burton l'avrebbero insultato tutti, ma è Burton, quindi...

A dangerous method: eccellente. Un poco volutamente altezzoso, ma ben diretto e ,soprattutto, ben recitato. La Knightley my fa sesso, Fassbender pure.

Runaway jury: carino ma niente di che. Mi ricorda molto Schegge di Paura (Primal Fear), uno dei miei preferiti.

Scopro magno cum gaudio che ogni martedì all'ETH ci sono ben 2 rassegne cinematografiche in simultanea di cui una su cinema UK. Ebbravi gli zucchini!

nonceparagone.wordpress.com/2012/04/11/existenz/

Questo è l'ultimo film che ho visto, domenica sera.

A Dangerous Method lo vidi quando uscì e non mi piacque per niente. Per me una delle peggiori prova di Keira Knightley...

Ho provato a rispondere al post ma bisognava iscriversi.
Copiaincollo qui.

Secondo me è un pessimo film che però lancia uno spunto interessante: con l'avanzare della tecnologia sarà facile delineare qual è la realtà e qual è quella virtuale?
Per pubblicizzare questo post hai scritto un messaggio su BC, la sua riuscita è dipesa quindi da una vita parzialmente virtuale che ci riguarda tutti e che sta diventando sempre più tale... Fa riflettere. ^_^

Riprova a commentare su li, magari qualcuno risponde, magari. Comunque era proprio lo stesso spunto di cui parlavo all'inizio, ma non è stato per niente sviluppato. Hanno solamente giocato sul gioco/non gioco...

nonceparagone.wordpress.com/2012/04/15/the-island/

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Number, ma come fai a vedere tutti 'sti film!!

Mediaset Premium quando capita qualcosa di decente raramente, oppure notti insonni e ultimamente sto riscoprendo il gusto di andare al cinema. Ma soprattutto notti insonni.
Comunque tanti dei film che ho recensito li avevo gia visti in passato e ho scritto in un periodo di magra ispirazione

Chiaro. Le notti insonni fanno la differenza, di sicuro per quanto mi riguarda.

namber mi sa che è un altro degli abbonati alle 4-5 ore di sonno ma pesante come solo una mucca in braccio. Perlomeno in questo si dimostra una brava persona.

Davide, 02/04/2012 11.18:

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Sì, però si tratta pur sempre di un film, non è un documentario, anche se, come dicevo, la panoramica sulle banlieue è molto buona.
Driss è un personaggio che sorride, che fa battute, empatico, che prova compassione e che fa tutto pur di rendere felici gli altri, ma appunto perché è cresciuto nel ghetto "mi fa strano".
Un novello santo venuto su in mezzo a coca, furti e povertà? E tutto questo "provenire dal mondo dei 'cattivi'" si riduce all'uovo Fabergé?
Mi sa un po' di tarallucci e vino per poter arrivare agli insegnamenti che la storia vuole dare ed è per quello che non mi ha convinto al 100%.
Beninteso: io non sostengo che chi proviene da alcuni posti è automaticamente cattivo: avendo seguito storie simili molto intricate mi aspettavo dei risvolti un po' più "tragici", per poi magari arrivare al lieto fine, più chiaro così?
Comunque oggi mi sono svegliato pensando proprio a quel film e quando succede è perché ne rimango colpito.
Ci sono migliaia di considerazioni che vorrei fare, però le avevo da mezzo dormiente, porca pupazza.

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Beh Dave, se tutti quelli che vivono nei ghetti sono come dannati non se ne esce. Vivono nella droga ma non è che arrivano a sparare tra gang di spacciatori. Si sa che la miseria ti porta a fare sbagli per sopravvivenza, ma in molti casi c'è del buono in persone come Driss, e non è che fare l'assistente ad un disabile sia opera da santi, anzi forse il messaggio è lì. In un passaggio si dice che era uscito da sei mesi di carcere per tentata rapina, ma ciò non fa di una persona un essere spregievole, ma solo uno in situazioni di vita difficili. Va nel villone del riccone nemmeno per lavorare, viene assunto per dispetto da Philippe, non è convinto di resistere a lungo nemmeno Driss, poi lo stipendio, la casa di lusso, la Maserati, lo aiutano a convincersi di restare. Driss col tempo si interessa nell'aiutare anche moralmente Philippe perché nasce l'amicizia, che viene fuori dal fatto che non ha pietismo verso il datore di lavoro, anzi lo prende in giro, lo "schifa" anche all'inizio, il che porta a maggiore spontaneità nel rapporto e a dirsi le cose in faccia. Il che si nota con gli orribili successori di Driss, troppo buoni ma suggestionati dalla disabilità, timori di poterlo offenderlo. Insomma il disabile non cerca lo spirito da crocerossina dalle persone che gli stanno intorno.