maistros, 30/11/2020 07:32:
Sarebbe anche ora di uscire da questa logica. Il tifo è una passione non una malattia. Se arrivi a insultare e minacciare una persona per le sue scelte c'è qualcosa che non va.
Ma quello nessuno lo mette in dubbio, gli insulti e le minacce non sono giustificabili. Il discorso è limitato al sentirsi delusi da un giocatore, cosa che per un tifoso è legittima. Poi è normale che l'attaccamento alla maglia non esiste più a fronte di certe cifre, ma abbandonarsi a una visione cinica dello sport sminuisce anche lo stesso valore emozionale dello sport. Ripeto, sempre restando nei limiti della civiltà.