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Scene di ordinario razzismo

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2016 20:41
02/10/2014 14:33

"Italiani brava gente"



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03/10/2014 00:14

La cosa bella è che rosicano per 9.000 euro.



[SM=x49409] BASKET CONNECTION, FIERI DI NON FARE SCHIFO [SM=g6025825]
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03/10/2014 12:06

Faccio un OT fotonico.
L'ho detto e lo ripeto: nel momento in cui tu usi Facebook con nome e cognome dovresti sapere che qualcuno può fare uno screenshot dei tuoi commenti... ed ecco che, in questo caso, vieni bollato come razzista.
Facebook può causare problemi vari, da familiari a licenziamenti, ecco perché amo tanto il social blu: dà l'impressione di libertà, ma in pratica è una prigione in cui ti autofotti da solo giorno dopo giorno.
Su Fikri quoto Iuzzo, su Bossetti... se i suoi avvocati continuano così verrà condannato all'ergastolo... non ne imbroccano una!



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03/10/2014 13:51

A me mettono i brividi certi commenti, sarà che sto leggendo troppi libri sull'olocausto ma qua il pensiero della gente sta degenerando pericolosamente: sostenere che bisogna incolparlo perchè tanto qualche suo connazionale è colpevole è qualcosa che da una persona che decide le sorti di un paese tramite il suffragio universale non si può sentire. Sostenere che essendo immigrato di sicuro ha commesso altri reati. Ma soprattutto obbligarli a convertirli al Cristianesimo, come se la nostra religione li renderebbe migliori. Robe da matti
03/10/2014 14:14

ricicardo, 03/10/2014 13:51:

Ma soprattutto obbligarli a convertirli al Cristianesimo, come se la nostra religione li renderebbe migliori. Robe da matti



In Oman è pane quotidiano per il sottoscritto. E qui è prevalente il kharigismo ibadita, la corrente più tollerante dell'Islam, quindi immagino da altre parti.
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03/10/2014 14:29

Io sono sempre dello stesso parere... non è che la gente sta degenerando: da che mondo e mondo si è sempre criticata la propria generazione e soprattutto quella che è venuta dopo... eppure l'uomo è sempre rimasto vivo e vegeto sulla Terra; il "problema" è che internet ha rivelato ancora di più la demenza generale che già c'era, per cui se certe castronate prima rimanevano in famiglia o fra amici adesso le sanno tutti. Un esempio lampante è stata la "2012 generation": fine del mondo, fine del mondo, fine del mondo o una nuova era per l'uomo... sì... c'è talmente stata la fine del mondo e una nuova era per l'uomo che siamo ancora in ballo con guerre di tutti i tipi, i nostri mutui, Renzi e sti cazzi. [SM=g27828]
Riguardo il cristianesimo sentiti Montesi per 8 ore al giorno e pentiti:

www.youtube.com/user/orguamentaledominio1



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03/10/2014 16:08

Si ok Davide, ma non avessero vinto la guerra i buoni qualche "razza" sarebbe sparita.
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04/10/2014 11:56

OK rici, comunque fra i migliori ci sono quelli che protestano nelle fan page degli operatori mobili e si lamentano di ammanchi vari a ogni sacrosanto post, sapranno cos'è il social engineering? [SM=g27829]



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05/10/2014 17:28

Il razzismo spesso non viene espresso, ma poi basta una qualunque giustificazione sociale per venire fuori (per esempio: Ucciso a botte a Torpignattara, spuntano manifesti di solidarietà per il minorenne omicida). C'è anche la solita componente della selezione naturale: c'è la componente animale che non tutti sanno reprimere (per carenze culturali) per cui in qualche modo gli immigrati sono una minaccia alla propria "specie".



05/10/2014 17:29


Due rom in prima elementare, i genitori di 4 bimbi italiani si infuriano e portano via i figli dalla scuola


Due bambini di etni Rom si iscrivono al primo anno delle elementari ma i genitori di quattro bimbi italiani protestano e fanno trasferire i propri figli in un'altra scuola. Succede a Trani (Bt), nella scuola Beltrani e lo racconta all'agenzia Ansa la vicepreside dell'istituto nonché docente nella classe che ospita i due piccoli Rom, Maria Mingrone.

«Pretendevano - spiega - che io cacciassi i bambini Rom perché, secondo questi genitori che mi hanno detto parole irripetibili, questi bambini portano malattie, puzzano e sono sporchi. Al mio rifiuto, hanno deciso di trasferire i propri figli, augurandomi di rimanere da sola con i Rom».

I due bambini Rom, di 6 e 7 anni, sono cugini. In un primo momento si erano iscritti a scuola due fratellini e, sottolinea Mingrone, «ho ritenuto di non farli stare nella stessa classe per evitare che potessero isolarsi dal resto degli alunni». Ma quando i «fratellini tornavano nel campo nomadi dove vivono - ricorda la docente - non facevano altro che raccontare come si erano divertiti a scuola e cosa avevano imparato».

Il loro cuginetto di sette anni, aggiunge Mingrone, «non ha resistito e ha voluto a tutti i costi iscriversi anche lui a scuola e io l'ho accolto nella mia classe». Quando i genitori dei quattro bambini italiani hanno visto il secondo bambino Rom, conclude la docente, «nonostante avessi tutte le certificazioni sanitarie, sono venuti da me come belve inferocite: il primo l'abbiamo accettato - hanno detto - ma il secondo proprio no».
venerdì 3 ottobre 2014 - 18:52


www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/rom_scuola_elementare_bambini_genitori/notizie/9362...

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05/10/2014 20:46

Re:
Davide, 03/10/2014 12:06:

Faccio un OT fotonico.
L'ho detto e lo ripeto: nel momento in cui tu usi Facebook con nome e cognome dovresti sapere che qualcuno può fare uno screenshot dei tuoi commenti... ed ecco che, in questo caso, vieni bollato come razzista.
Facebook può causare problemi vari, da familiari a licenziamenti, ecco perché amo tanto il social blu: dà l'impressione di libertà, ma in pratica è una prigione in cui ti autofotti da solo giorno dopo giorno.
Su Fikri quoto Iuzzo, su Bossetti... se i suoi avvocati continuano così verrà condannato all'ergastolo... non ne imbroccano una!



E' proprio il motivo per cui Facebook lo uso solo per guardare i video divertenti/orribili/schifosi che pubblicano i miei amici, per condividere le mie recensioni e basta.

Comunque commenti agghiaggiandi nella foto!
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05/10/2014 21:49

[SM=g27811]

Comunque oggi ero su un treno regionale Verona-Milano, a un certo punto una signorina che chiacchiera con le sue amiche guarda un nero che passa nel vagone e fa: "Che brutta gente...".
Ehrrr... perché è nero? WTF?!
Un comunissimo ragazzo vestito in jeans e felpino.
Per la cronaca, anche se ciò che sto per scrivere non è probante di nulla, la tipa era di Rho.



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06/10/2014 11:21

Re:
=Condor11=, 05/10/2014 17:29:


Due rom in prima elementare, i genitori di 4 bimbi italiani si infuriano e portano via i figli dalla scuola


Due bambini di etni Rom si iscrivono al primo anno delle elementari ma i genitori di quattro bimbi italiani protestano e fanno trasferire i propri figli in un'altra scuola. Succede a Trani (Bt), nella scuola Beltrani e lo racconta all'agenzia Ansa la vicepreside dell'istituto nonché docente nella classe che ospita i due piccoli Rom, Maria Mingrone.

«Pretendevano - spiega - che io cacciassi i bambini Rom perché, secondo questi genitori che mi hanno detto parole irripetibili, questi bambini portano malattie, puzzano e sono sporchi. Al mio rifiuto, hanno deciso di trasferire i propri figli, augurandomi di rimanere da sola con i Rom».

I due bambini Rom, di 6 e 7 anni, sono cugini. In un primo momento si erano iscritti a scuola due fratellini e, sottolinea Mingrone, «ho ritenuto di non farli stare nella stessa classe per evitare che potessero isolarsi dal resto degli alunni». Ma quando i «fratellini tornavano nel campo nomadi dove vivono - ricorda la docente - non facevano altro che raccontare come si erano divertiti a scuola e cosa avevano imparato».

Il loro cuginetto di sette anni, aggiunge Mingrone, «non ha resistito e ha voluto a tutti i costi iscriversi anche lui a scuola e io l'ho accolto nella mia classe». Quando i genitori dei quattro bambini italiani hanno visto il secondo bambino Rom, conclude la docente, «nonostante avessi tutte le certificazioni sanitarie, sono venuti da me come belve inferocite: il primo l'abbiamo accettato - hanno detto - ma il secondo proprio no».
venerdì 3 ottobre 2014 - 18:52


www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/rom_scuola_elementare_bambini_genitori/notizie/9362...





Si e' sempre i terroni di qualcun altro
29/10/2014 17:32


Charlie Chaplin e un autobus riservato ai rom
Pubblicato da Ernesto Grandini. Mar, 10/28/2014 - 19:02

E’ da qualche giorno che rifletto sull’orrenda notizia che riguarda il paese di Borgaro dove un sindaco ed un assessore hanno deciso di sdoppiare una linea del bus per dedicarne una al solo trasporto dei rom e l’altra per la “gente per bene”; secondo i due amministratori sarebbe questo l’unico modo per risolvere i casi di furto che si verificano ogni giorno sul bus.



Avrei voluto subito scrivere al sindaco offrendo un po’ di dati precisi: ricordargli che in Italia noi rom e sinti siamo 150mila e che per più della metà siamo pure di cittadinanza italiana; che non siamo caratterizzati da alcun gene ereditario che ci induce al furto; che gli ultimi che teorizzarono questi concetti furono coloro che ci rinchiusero nei campi di sterminio e che a gennaio con la mia associazione partiremo proprio dalla Toscana con il Treno della Memoria insieme a molti studenti per riflettere su ciò che fu causato dalla teorizzazione di un’umanità da categorizzare su base razziale.
Avrei voluto ricordargli che le responsabilità di un furto non sono mai comunitarie, ma della singola persona che commette il reato; avrei inoltre aggiunto che se tu metti delle persone a vivere in delle discariche riducendole alla stregua di topi, il tasso di criminalità sicuramente s’innalza, ma non ha niente a che fare con gli usi e costumi di un popolo (è stato lo stesso per gli italiani chiusi nei putridi ghetti nell’America d’inizio secolo).; avrei voluto mostrargli i dati che rivelano che tra rom e sinti in Italia il tasso di criminalità a livello nazionale non è più elevato rispetto a quello di altri gruppi. Poi ho letto l’editoriale di Massimo Gramellini e sono diventato ancora più triste: anche il giornalista de La Stampa ammoniva «Le leggi valgono per tutti ed è inaccettabile che la comunità rom si arroghi il diritto di violarle con sistematicità, adducendo il rispetto di tradizioni che giustificano il furto e l’accattonaggio infantile».
Una comunità che diventa colpevole “tutta insieme”; non più distinta in singoli individui, ma con mani e braccia comunitarie? Non esiste alcuna cultura dei rom che giustifichi il furto o l’accattonaggio minorile, ma dovete smetterla di parlare di noi ed iniziare a frequentarci per convincervene, per accorgervi che non siamo né avanzi di galera, né santi, ma soltanto persone come tutte le altre, in grado di operare scelte individuali.
Volevo scrivere al sindaco, ma mentre ci provavo a tarda notte, mi sono addormentato ed ho sognato:
Ero a Borgaro ed ero al capoolinea della linea 69, quella sdoppiata; da un lato il bus riservato ai rom e dall’altro quello per “la gente per bene”. Quest’ultimo era già completo e pronto a partire, il primo continuava ad imbarcare gente che si muoveva in una lunga fila.

Cercavo di scorgere le facce delle persone in fila che, com’è usuale per noi rom e sinti, avevano svariate nazionalità: il primo era mio figlio, il più piccolo, operaio tessile a Prato finché la crisi lo ha costretto alla disoccupazione, subito dopo venivano alcuni amici del campo di Mezzana sempre a Prato, fanno di cognome Galliano e sono imparentati con i Reinhardt tedeschi, chi della loro famiglia restò in Germania trovò la morte ad Auschwitz; subito dietro venivano alcuni miei nipoti, dalla più piccola (quasi tre anni) al più grande che di lavoro fa il regista; dietro di loro un’amica rom di Torino che fa la neurologa (non ha mai rivelato in ospedale la sua origine rom) ; poi un operaio, un frate, un cantante, un calciatore, alcuni che si occupano della raccolta del ferro, altri ancora che allevano i cavalli; un po’ più indietro riconoscevo una parlamentare europea e subito dopo la figura del mio povero nonno, giostraio da generazioni (proprio come me) ed ancora più distanti un gruppo di studenti con gli zaini in spalla, uno era mio nipote che frequenta una delle scuole superiori più impegnative della città con ottimi risultati. Per ultimi salivano sul bus alcuni volti noti come Antonio Banderas, Yul Brinner, Michael Caine, Joaquin Cortés, Rita Hayworth, Bob Hoskins, Gerhard Müller.
Il bus imbarcò tutti quanti e mentre svoltava la via comparve dal finestrino un ultimo volto. Era Charlie Chaplin (da poco è stata verificata la sua origine rom da parte di madre), anche lui nato quindi su un carrozzone rom.
Si voltò, guardò il sindaco che guidava l’altro bus e sorrise.
Al risveglio mi sono sentito più sereno.

[Modificato da =Condor11= 29/10/2014 17:33]
30/10/2014 16:13

Aldilà di quello che pensa sui rom, dobbiamo anche intenderci su quale sia il ruolo di una giunta che governa un comune che non arriva a 15000 anime. Amministrare la cosa pubblica o salvare il mondo?
05/11/2014 15:10

il punto è proprio che non risolve minimamente il problema a meno che per "risolvere il problema" non intendiamo che il male minore sia che Rom delinquenti molestino Rom onesti (che mi pare l'unico risultato raggiungibile con un provvedimento del genere. Della serie: basta che non rompano i coglioni agli italiani). Posto che sia accettabile socialmente una misura che poggia su di un pregiudizio palesemente razzista. Il prossimo passo quale sarà? L'autobus per convogliare tutti gli africani che quando stai per scendere ti chiedono se per favore gli lasci biglietto (così da costringerli a comprarlo?) ?
Io trovo l'articolo di Gramellini veramente schifoso.

Intanto:

[Modificato da =Condor11= 05/11/2014 15:11]
05/11/2014 15:31

E' uno dei tanti modi che uno Stato debole ha per risolvere le questioni etniche che gli si presentano. L'autobus diventa gratis, tanto lo è sempre stato, ma quantomeno non si rompono i coglioni agli altri che prima si lamentano e poi non ti votano. Esattamente come a Milano ci sono zone in mano ai cinesi che non nascono, non muoiono, non hanno conti correnti, ecc. e va tutto bene, basta che non rompano i coglioni fuori dal quartiere. Solo che coi rom è un po' più complicata la faccenda. Pensare che una giunta comunale di un paesino abbia la forza per porre in essere altre soluzioni non sta né in cielo, né in terra. Ora hanno messo il controllore, contiamo i minuti che trascorerrano da quando questo verrà a preso sputi, noci, ecc.

P.S.
Poi che queste situazioni d'illegalità si generino in un Paese in cui della cosa pubblica - pagamento del biglietto incluso - non fotte un cazzo a nessuno è consequenziale: se non fotte un cazzo a chi dovrebbe avere un sentimento d'identità col suo territorio, cosa dovrebbe fottere a chi ha come retroterra culturale quello di depredarlo per poi stabilirsi in un altro territorio?
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05/11/2014 18:32

E' razzismo essere 10 bianchi e 1 nero alla porta del treno in prossimità alla stazione e vedere il controllore (pubblico ufficiale) chiedere il biglietto solo alla persona di colore? Siccome non so farmi i cazzi miei gli ho chiesto:
-Mi scusi a noi non lo controlla il biglietto?
-Ah no non c'è bisogno.
-Mi scusi ma è corso qua se controlla il suo deve controllare anche il nostro pure fra di noi potrebbe esserci qualcuno senza biglietto.
-Lo so fare il mio lavoro, io so.
-Quindi perchè uno è nero ha più probabilità di non avere il biglietto, e lei in mezzo a tutti gli altri non è che per lo meno controlla lui e anche noi così da risultare meno palese nella sua scelta.
-Non si preoccupi che faccio io il mio lavoro, non tu.

Son poi dovuto scendere vista la coincidenza al secondo con il treno (sì, perchè per fare Biella Torino devo pure cambiare -.-)
07/11/2014 10:50

Mammammea che rompicazzo. [SM=x52092]
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07/11/2014 11:59

Io li odio sti parassiti che lavorano per un'azienda ancor peggiore. Quindi se ho possibilità di cagare il cazzo lo faccio. Ora sto viaggiando con 22 minuti di ritardo, cosi x dire.
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