[Under 20 F] EUROPEI 2013 - Samsun (Turchia)

Brave ragazze!!!!




L'Argento dell'Under 20, quinta medaglia in sei anni. Molino: "Gruppo straordinario"

La Nazionale Under 20 Femminile torna oggi in Italia dopo lo splendido Europeo giocato a Samsun: la squadra allenata da Nino Molino e Massimo Riga riprende la via di casa con al collo una medaglia d'Argento per certi versi insperata, alla vigilia della manifestazione. Eppure, la finale persa con la Spagna ha alimentato diversi rimpianti perché per i primi 20 minuti della gara l'Italia è sembrata padrona del campo oltre che del punteggio (8-0, 18-10). "Potevamo fare qualcosa in più - ha confermato Nino Molino - ma rimane la grande soddisfazione per il risultato ottenuto e per le sette vittorie consecutive che ci hanno portato a un passo dal gradino più alto del podio. Si tratta di un risultato storico, mai ottenuto da una Nazionale Under 20, che ci riempie di gioia e di orgoglio". Seconda medaglia d'Argento per Alessandra Formica, dopo quella vinta con l' Under 16 a Katowice nel 2008 e secondo podio per Francesca Dotto dopo l'Oro con l'Under 18 nel 2010.

I numeri messi insieme negli ultimi anni dal Settore Femminile sono sicuramente confortanti: la Senior ha ottenuto due qualificazioni agli Europei (seste nel 2009, ottave nel 2013), le Giovanili hanno portato a casa cinque medaglie nelle ultime sei stagioni (1 Oro, 3 Argenti, 1 Bronzo). Va poi ricordata la partecipazione al Mondiale Under 19 nel 2011 e a quello Under 17 nel 2012. "Ci possono essere annate più o meno dotate e talvolta un Europeo può girare nel bene nel male per un episodio, per una partita persa con un punto di troppo: certo è che però negli ultimi anni le nostre giovani stanno crescendo, sono ben allenate nei club da ottimi allenatori e arrivano al raduno pronte sia mentalmente che fisicamente".

Molino non poteva pronosticare l'Argento ma le sensazioni raccolte nel corso del raduno erano state incoraggianti. "Sia a Pesaro che ad Anagni avevo visto un gruppo che in palestra lavorava con la giusta intensità, che si conosceva a memoria e che in allenamento non si risparmiava mai. L'aggiunta in corsa di Formica e di Francesca Dotto ci ha conferito ulteriore esperienza e talento e dopo la prima partita persa male con la Francia nel secondo tempo, siamo cresciuti giorno dopo giorno, minuto dopo minuto passato in campo ad imbavagliare gli avversari". La difesa dell'Italia è stata elogiata da tutti gli allenatori dell'Europeo, le Azzurre hanno chiuso la manifestazione al primo posto nella classifica dei recuperi (12.1) e delle palle perse (appena 11.3, seconda la Spagna a 13.1). "E' stata la difesa il nostro marchio di fabbrica, faticando abbastanza a difesa schierata i tanti punti rubati in contropiede o in transizione ci hanno permesso di respirare in diversi momenti delle partite, oltre a darci fiducia. Il merito di questa medaglia va ovviamente alle ragazze ma anche allo staff che le ha accompagnate in questa avventura. Dal capo delegazione Francesco Martini che si è subito calato alla perfezione in una realtà che non conosceva al mio assistente Massimo Riga, senza dimenticare lo staff medico e atletico che ci ha permesso di recuperare in tempi brevissimi giocatrici non al meglio della condizione. Serenità, competenza e professionalità non sono mai mancate in questi 45 giorni di vita comune".

L'immagine di squadra irriducibile che l'Italia ha dato per tutta la durata dell'Europeo è stata confermata nella finale con la Spagna: subìto il parziale di 3-20 nel terzo quarto, invece di crollare al tappeto e rimediare un passivo pesantissimo le Azzurre hanno provato fino all'ultimo possesso a rientrare in partita. "Per me questo aspetto è importantissimo: ho visto Caterina Dotto e le altre giocatrici pressare la Spagna sulla rimessa a 7 secondi dalla fine, quando eravamo sul -8 e non c'era più alcuna possibilità di vincere. Questo spirito è stato il grande segreto del gruppo di Samsun, che non si è mai sentito inferiore a nessuno e ha tenuto sempre la testa alta". A impreziosire ulteriormente la nostra spedizione è arrivata l'elezione di Francesca Dotto nel miglior quintetto dell'Europeo insieme a Cakir (Turchia), Spanou (Grecia) Zanoguera (Spagna) e Ndour (Spagna): il playmaker di Lucca si è sottoposta a un vero e proprio tour de force partecipando da protagonista sia all'EuroBasket Women che all'Europeo Under 20. In totale fanno 29 partite in 55 giorni, eppure l'aggressività di Francesca non è mai venuta meno se è vero che l'Azzurra ha chiuso il torneo di Samsun al primo posto nelle palle recuperate (3.1, quinta la sorella Caterina con 2.4).

Ufficio Stampa Fip