Mantengo le promesse
Tiro
Il contesto (intensità degli allenamenti e numero di giocatori in grado di giocare penetra&scarica, in primis) fa il tiratore. Poi ci sono giocatori, e qui concordo con Dave sul
senso del canestro, a cui il tiro che pesa non lo concederei mai, a prescindere dalle percentuali più o meno scadenti. Tipo, strabuzzerete gli occhi, Daniel Hackett.
Raddoppi
Il raddoppio non può prescindere, come ogni lettura difensiva, dall'attacco che si trova di fronte. Un attacco strutturato ha una probabilità del 95% di punire un raddoppio ed è per quello che i grandi allenatori battono sempre sul tasto della responsabilità difensiva individuale. Un attacco poco strutturato, soprattutto quando la biglia capita nelle mani di un lungo, magari buon attaccante ma con poca visione di gioco (Smith, Johnson, Ivanov, Milic, Bouroussis), ha invece una probabilità del 5% di riuscire a tenere boccia se il raddoppio è fatto bene ed inserito all'interno di una buona difesa di squadra.
Zona
La zona serve solo per sparigliare a livello psicologico. Perchè in realtà attaccarla è una delle cose più facili da allenare: una volta che la spicchia va prima in lunetta e poi in quella terra di nessuno che sta tra il pitturato e l'arco del tiro da tre, basta solo pescare l'uomo libero. Se vedessi che l'altra squadra fatica ad attaccarla, non esiterei ad alternarla un'azione sì e una no alla uomo, per mandarli ancora più in confusione. Altrimenti dopo due canestri presi la leverei. Il toccasana di ogni zona è il timeout dell'allenatore avversario. Al rientro in campo, passerei sempre a uomo.
Gestione panchina
A prescindere che i titolari si possono far riposare a scalare, dipende dallo scarto e dal momento della partita. Pigliare un break di 15-5 per far rifiatare i titolari non mi pare l'idea del secolo. In ogni caso negli ultimi 6-7 minuti vado coi miei pretoriani.
Più tre
Da otto metri dal canestro in poi qualunque
tuto quel che se movi sul legno, daghe. Se xe la bala, pasiensa.
Difesa su miglior giocatore avversario
Lo sfido a segnare settanta/ottanta punti da solo e dò come primo compito al suo difensore quello di togliergli tutte le linee di passaggio sia sul p'n'r che sul penetra&scarica. E' un grande must trinchieriano che schifavo all'inizio ma che, col tempo, ho imparato ad apprezzare: il caso di scuola è Marques Green.
Se voi foste un arbitro
Inizierei a prendere coscienza del problema. Come tutte le scienze psicologiche insegnano, è il primo passo per uscirne.
[Modificato da the fire bug 27/03/2012 14:14]