Pagina precedente | 1 2 3 4 5 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Pubblicisti in estinzione

Ultimo Aggiornamento: 31/07/2014 15:01
OFFLINE
Post: 69.495
Sesso: Maschile
Hall of Fame
29/12/2011 13:32

Novità per i pubblicisti. Riguarda tanti siciliani. Così l’abbiamo ripresa da qui. Niente risposte? Niente quota annuale. È questa la provocazione e al tempo stesso il nome del gruppo a sostegno dell’iniziativa su facebook, nata proprio il giorno di Natale. Il problema è tanto semplice quanto importante. Che fine faranno i circa 80mila giornalisti pubblicisti italiani? Nella manovra economica di agosto – dl n. 138 – sono stati individuati i princìpi secondo i quali adeguare gli ordinamenti professionali. Le norme degli ordini in contrasto con tali principi saranno abolite. Il tutto entro il 13 agosto 2012.

Nella Manovra del premier Mario Monti, la Salva Italia, come l’ha chiamata lui, in applicazione ai suddetti principi, non scompare l’ordine dei professionisti – per iscriversi al quale sarà sempre necessario un esame di stato – ma si cancella l’albo dei giornalisti pubblicisti, cioè tutti quelli che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se contestualmente ad altri lavori. E chi pubblicista lo è già? Da qui nasce il dilemma ed anche il gruppo. Per cercare di capirne qualcosa di più, di condividere le proprie informazioni con gli altri, perché, al momento, nessuno si esprime. Non ci sono notizie certe sul futuro di migliaia di persone. Confluiranno in un nuovo elenco ad esaurimento, perché «il titolo, benché non sia abilitante all’esercizio della professione di giornalista, non si può togliere a chi lo ha conseguito»?. Come ipotizza, tra le altre cose, Franco Abruzzo, storico presidente dell’ordine della Lombardia, sul suo blog. Nulla di certo. All’ordine dei giornalisti tutto tace.

E allora Ornella Balsamo, l’amministratore del gruppo nato sul social network, ha voluto lanciare una provocazione: Niente risposte? Niente quota annuale. E certo, perché intanto la quota annuale di iscrizione (circa 100 euro) deve essere pagata, pena il decadimento dell’iscrizione stessa. Ma a che pro? Si chiedono gli iscritti al gruppo. Qualcuno pubblicista lo è già, qualcun altro deve ancora diventarlo ma ha già iniziato la procedura necessaria. Verrebbe da pensare al motto: no taxation without representation. «Nessuno sa niente» esclama Ornella Balsamo che spiega: «Tutto questo silenzio sembra fatto apposta perché i pubblicisti sono tanti e incassare la loro quota di iscrizione è importante, fa cassa».

La giornalista pubblicista ha provato a contattare via email il presidente dell’ordine dei giornalisti di Sicilia, Vittorio Corradino (che si è dimesso, ndr). Il periodo è quello festivo e magari non l’avrà letta, fatto sta che al momento non è arrivata nessuna risposta. Intanto la Balsamo racconta che le hanno riferito di un incontro tra i rappresentanti dei giornalisti e il governo giorno 30 per discutere il problema, ma la sensazione è terribile. «Siamo come nel braccio della morte, sappiamo che succederà, ma non sappiamo né quando né come» dichiara. Non rimane che attendere e sperare che qualcuno colga la provocazione lanciata.

Fonte e commenti

CVD caos totale, teorie e controteorie.



29/12/2011 18:11

Secondo te come andrà a finire?
OFFLINE
Post: 69.495
Sesso: Maschile
Hall of Fame
29/12/2011 19:04

Probabilmente mi eleggeranno "il re dei giornalisti" e mi faranno gestire baracca e burattini.



OFFLINE
Post: 16.069
Sesso: Maschile
Hall of Fame
29/12/2011 20:54

sii serio !!

LOLLO



OFFLINE
Post: 69.497
Sesso: Maschile
Hall of Fame
29/12/2011 22:12

Io serio? Naaah. [SM=g1399184]
OK, per stavolta va bene, ma solo perché sei tu. [SM=g1399171] [SM=g1399175]
Cerco di fare una mirabile sintesi di ciò che ho scritto su Leggo.it nei commenti e ciò che abbiamo letto su Facebook.
L'ODG è un "residuato bellico" dell'epoca fascista, però dire che non serve a niente è piuttosto riduttivo: ha in realtà funzioni di tutela e vigilanza sull'operato dei giornalisti.
Oltre alle normative deontologiche ci sono un sacco di norme derivanti dal codice penale: è il lavoro più facile di questo mondo perché i più fanno copiaincolla o cambiano le parole di altri articoli e forse, contemporaneamente, il più difficile, in quanto alcuni ricercano, intervistano, mettono a repentaglio la propria vita... si fanno il mazzo, insomma.
Dire che l'albo dei pubblicisti sta per essere abolito è sbagliato: si tratta di un metodo giornalistico per attirare l'attenzione... probabilmente verrà riformato l'elenco dei pubblicisti, anche se l'albo rimarrà.
Bisogna vedere in che modo e quindi quale destino ci aspetta.
Chiunque è giornalista (pubblicista o professionista) o interessato alle vicende giornalistiche sa perfettamente che la situazione era destinata a implodere, con degli eletti che si potevano permettere il tirocinio finalizzato a diventare professionisti e soprattutto per continuare a lavorare (i professionisti) e dei pirlot sfruttati da alcune testate senza scrupoli che dopo due anni di (falso) "tirocinio" venivano appiedati e sbattuti in strada con mille grazie per aver tenuto su per anni le testate stesse (i pubblicisti).
C'è però un fatto molto importante di cui nessuno ha parlato: in Italia tutti gli "scrittori" che collaborano per testate registrate devono essere "schedati": come faranno per, ad esempio, medici o scienziati che scriveranno dissertazioni scientifiche?
O ancora avvocati che posteranno ricerche su spazi WEB di testate?
Già, perché il professionista deve obbligatoriamente fare solo e unicamente il giornalista... e se tolgono i pubblicisti... lallero.
Leggo.it ha presentato tre possibilità:

1)L'albo potrebbe essere trasformato in un elenco ad esaurimento, dando così la possibilità di diventare pubblicisti soltanto a chi, in termini di tempistica, rientrerà nell'agosto 2012.
2)Una disciplina transitoria che cambi le modalità di accesso, fattore che implica l'ingresso di nuove norme e la cancellazione definitiva dell'albo.
3)La riconferma dei due albi distinti
(n.d.D.: ma quali albi ditinti, bah!), con un nuovo esame con nuovi criteri per i pubblicisti.

Secondo me riqualificheranno l'elenco dei pubblicisti, forse levando loro il titolo di giornalista e qualche onere.
Sta di fatto che la situazione è assolutamente ridicola e mi fermo qui, dico solo che io sono giornalista pubblicista dal 2007 e ho quasi sempre partecipato a collaborazioni gratuite, facendomi un mazzo tanto (robe da 10 ore di lavoro al giorno).
Comunque sentiamo cosa dicono gli altri pubblicisti, zuna in primis che ha anche studiato comunicazione di massa e multimediale.



OFFLINE
Post: 13.731
Età: 38
Sesso: Maschile
Hall of Fame
29/12/2011 23:17

Io non sono ancora pubblicista.. Sto affrontand il problema pratiche proprio in questo periodo.. Ma sto avendo mille casini,che mi hanno fatto pensare una volta di più quanto in effetti l'ordine gestito e organizzato in questa maniera serve veramente a poco, se non a creare casini a quei pirla che lavorano gratuitamente o quasi che citava giustamente Dave prima..

DOmattina parto per 4 giorni di vacanza, quando rientro a gennaio vi racconto le mie (dis)avventure.. Intanto vediamo come evolve la situazione..
OFFLINE
Post: 26.083
Sesso: Femminile
Hall of Fame
30/12/2011 12:30

Re:
Davide, 29/12/2011 22.12:




Sta di fatto che la situazione è assolutamente ridicola e mi fermo qui, dico solo che io sono giornalista pubblicista dal 2007 e ho quasi sempre partecipato a collaborazioni gratuite, facendomi un mazzo tanto (robe da 10 ore di lavoro al giorno).
Comunque sentiamo cosa dicono gli altri pubblicisti, zuna in primis che ha anche studiato comunicazione di massa e multimediale.



Idem con patate...e non vi dico le risposte che ho ricevuto dall'associazione stampa su certi quesiti perchè mi sono sentita un emerita stupida...
OFFLINE
Post: 69.498
Sesso: Maschile
Hall of Fame
30/12/2011 12:53

Voci non confermate parlano di idea del Governo di abolire tutti gli ordini professionali e di dimostrazione di buona volontà dell'ODG nell'eliminare l'elenco dei pubblicisti, pur logicamente non essendo d'accordo.
Tu hai intenzione di aderire a qualche forma di protesta?
Io pensavo di non fare niente e aspettare l'esito delle decisioni, tanto non credo che silurino automaticamente tutti i pubblicisti.



OFFLINE
Post: 26.086
Sesso: Femminile
Hall of Fame
30/12/2011 18:49

Non so, in quanto "azioni" il nostro Odg non si è ancora pronunciato, l'associazione tanto meno. Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni.

Questo è quanto scrive il vicepresidente Ercole:

“In questi giorni si è parlato prima di “proposte di riforma per la liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche”, poi di un emendamento, secondo cui non si dovrebbero toccare "le categorie riconosciute dall'articolo 33, quinto comma, della Costituzione” (gli ordini professionali), e di una presunta conclusione: trascorso il termine di 8 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, "ciò che non sarà espressamente regolamentato sarà libero". L’Ordine, dunque, verrà soppresso? Non lo sappiamo. Rispondiamo, però, ricordando che alla sua nascita, nel 1963, vinse la corrente non della corporazione ma della professionalità, che i neoiscritti sono tenuti a onorare. Principio per il quale crediamo di poterci ancora battere, in uno Stato democratico, fatto di diritti e di doveri”.
OFFLINE
Post: 26.087
Sesso: Femminile
Hall of Fame
30/12/2011 18:50

Certo che il non pagare la quota è già una bella azione.
OFFLINE
Post: 69.499
Sesso: Maschile
Hall of Fame
31/12/2011 08:55

!LULLABY!, 30/12/2011 18.49:

Non so, in quanto "azioni" il nostro Odg non si è ancora pronunciato.


Sconsiglio di seguire l'ODG... la ventilata ipotesi di cancellazione dell'elenco dei pubblicisti è nata anche per il suo tacito consenso. [SM=g1399184]
Comunque ho segnalato il topic agli altri giornalisti del forum, vediamo un po' chi risponde...



OFFLINE
Post: 2.528
Età: 43
Sesso: Maschile
Hall of Fame
15/01/2012 23:50

Non voglio crearmi antipatie ma sarebbe ora di vedere qualche pubblicista mandato a casa e magari a zappare.
Tipo questo genio.

basket.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9820037

Il giornalista è uno dei pochi lavori "intellettuali" per cui non serve nessun titolo e nessuna qualifica, così vengono fuori situazioni paradossali in cui siamo aggiornati su fatti importantissimi tipo la storia della Costa Concordia da capre copiaincollatrici, dei veri e propri parassiti segaioli.
Secondo me è un truffare il sistema.
[Modificato da Iuzzolino 15/01/2012 23:51]



[SM=x49409] BASKET CONNECTION, FIERI DI NON FARE SCHIFO [SM=g6025825]
OFFLINE
Post: 69.573
Sesso: Maschile
Hall of Fame
18/01/2012 14:15

... e secondo me non hai capito molto bene la situazione, Iuzzo...
Tanti pubblicisti possono essere delle "capre copiaincollatrici" come dici tu, ma il "truffare il sistema" implica l'ottenere dei benefici e/o guadagnare denaro. [SM=g27835]
Ho invitato qui bek e un altro BCista, ma vedo che la discussione non decolla e francamente la cosa non mi stupisce... troppa merda da dire. [SM=g27829]



OFFLINE
Post: 16.210
Sesso: Maschile
Hall of Fame
18/01/2012 14:19

In generale com'è la situazione giornalistica in Italia? E all'estero?

Non l'ho mai capita benissimo e questa legge mi confonde ulteriormente.



18/01/2012 15:53

Io sarei favorevole all'ordine ma a queste condizioni:
1 solo ordine nel quale chiunque può entrare;
Obbligo di tutti gli iscritti di indicare di far parte dell'ordine (basta un logo o una sigla da mettere accanto alla firma);
Cacciare a pedate chiunque non rispetti i regolamenti dell'ordine, cioè veridicità (se si dimostra che uno ha detto palle minzoliniane cacciato via), originalità, chi copia a casa ed introdurre un sistema simil warning per tutelare la grammatica (se non la tutelano i giornalisti chi altro?!).
In questo modo un lettore vedendo la sigla avrebbe un determinato tipo di garanzie se invece uno pubblica senza scritta il lettore sa che è alla stregua di un romanzo fantasy.
OFFLINE
Post: 69.600
Sesso: Maschile
Hall of Fame
20/01/2012 22:03

DeMario, ciò che scrivi è abbastanza condivisibile, ma si ritorna alla questione per cui i pubblicisti non hanno un titolo universitario e di conseguenza, come ha scritto Iuzzo, essendo il giornalista un lavoro "intellettuale", alcuni di loro possono non avere la preparazione sufficiente per dare correttamente delle notizie.
Io amo lo studio e mi piace la mia università, non apprezzo il mondo universitario in generale e credo che un diplomato normodotato possa tranquillamente diventare un giornalista, tanto più se in gamba.
Prendo l'esempio di Lullaby che legge molti libri ed è una donna di cultura.
Tuttavia faccio un esempio, questa volta scemo, ma che però calza: io dopo il "tirocinio" sono diventato automaticamente pubblicista compilando 2000 scartoffie e morta lì, tutto fatto.
Non ho mai visitato la redazione per cui ho lavorato né ho visto in faccia la mia direttrice (del giornale, quella del sito sì).
Ora questo può far diventare giornalista una persona?
Dopo la "proclamazione" (sempre virtuale anche se seguita da un trafiletto su un giornalino dell'ODG veneto) mi sono stati spediti a casa il tesserino, l'agenda che conteneva anche l'albo, un adesivo per la macchina e un vademecum su come comportarsi.
E' chiaro che c'è qualcosa che non va... si tratta evidentemente di un lavoro che forse non è un vero e proprio lavoro per alcuni e che dev'essere obbligatoriamente riformato.
E infatti...

Giornalisti, linee guida dell'Ordine: esame di Stato anche ai pubblicisti

Libero accesso alla professione, con 18 mesi di tirocinio e una laurea. Formazione permanente, assicurazione obbligatoria, attivita' disciplinare piu' un nuovo iter per l'accesso all'esame di stato. Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, riunito a Roma nei giorni scorsi ha approvato senza alcun voto contrario le linee guida per una riforma dell'ordinamento giornalistico, alla luce delle novita' introdotte dalle legge 148/2011 e successive modificazioni. Le linee guida sono il punto di arrivo di un percorso decennale di autoriforma.
Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti – in una nota – evidenzia la peculiarita' della professione giornalistica da intendersi come strumento di democrazia fondato sull'art. 21 della Costituzione e finalizzato a garantire il diritto dei cittadini ad un'informazione corretta e completa, indispensabile per compiere scelte libere e consapevoli.

ACCESSO ALLA PROFESSIONE E TIROCINIO - L'accesso alla professione giornalistica e' libero. Fermi restando l'unicita' dell'Albo, la permanenza dei due Elenchi e i diritti acquisiti dagli iscritti all'entrata in vigore della riforma, l'accesso alla professione di giornalista dovra' avvenire attraverso l'esame di Stato. Per sostenere l'esame di Stato gli aspiranti giornalisti dovranno possedere una laurea e aver svolto un tirocinio di 18 mesi. Le forme di tirocinio saranno individuate in un regolamento. Dall'entrata in vigore della riforma, chi avra' superato l'esame di Stato scegliera' se iscriversi nell'Elenco Professionisti o in quello Pubblicisti.

FORMAZIONE PERMANENTE - La formazione permanente e' compito essenziale dell'Ordine. Il principio, da introdursi nella riforma, persegue l'obiettivo di stabilire un obbligo di aggiornamento, contravvenendo al quale si determina un illecito disciplinare. La formazione permanente dovra' essere coordinata dal Consiglio nazionale mediante apposito regolamento, sara' obbligatoria – stante l'unicita' dell'Albo – per tutti gli iscritti, e avverra' mediante l'attribuzione di crediti.

ASSICURAZIONE - L'assicurazione obbligatoria, per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attivita' professionale, non e' conforme alla specificita' della professione giornalistica.

CONSIGLI DI DISCIPLINA - L'attivita' disciplinare, essenziale per il rispetto della deontologia e del diritto dei cittadini a una informazione corretta e completa, garantisce la terzieta' attraverso la separazione dei consigli dell'Ordine dai consigli disciplinari e si esercita attraverso: il Consiglio di disciplina regionale; il Consiglio di disciplina nazionale, che svolge funzioni di seconda istanza, e' composto da quattordici membri eletti dal Consiglio nazionale dell'Ordine tra gli iscritti all'Albo. La distinzione tra funzioni di amministrazione e di disciplina esige una congrua riduzione del numero dei componenti del Consiglio nazionale.

NORME TRANSITORIE PER L'ACCESSO ALL'ESAME DI STATO - L'iter transitorio di accesso all'esame di Stato dovra' esaurirsi nell'arco massimo di un quinquennio e sara' regolato da precise norme, fermo restando che i pubblicisti non intenzionati ad avvalersi di tale normativa, restano iscritti all'Elenco di appartenenza. Il Consiglio nazionale dell'ordine ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo risultato e, in particolare, la Fnsi per l'apporto fornito nel mezzo dei lavori e che ha offerto al Governo l'immagine di una categoria coesa a tutela delle liberta' d'informazione.

www.blitzquotidiano.it



21/01/2012 11:56

Il probelma, ma non solo dei giornalisti, più in generale di tutti gli albi ed ordini, è che tendono a difendere i propri iscritti al posto di difendere l'organizzazione stessa.
Se io apro un blog in cui inizio a scrivere degli avvenimenti della giornata sono un giornalista? No.
Una persona che mi legge pensa che io sia un giornalista? Se scrivo correttamente, anzi magari brillantemente, assolutamente sì.
Quindi l'ordine cosa dovrebbe fare? Tagliare tutte le radici delle altre piantine? In modo che solo uno che ha fatto l'esame di stato possa scrivere? Mi sembra una risposta assolutamente inadeguata ai nostri tempi, per me l'unica via è la garanzia di qualità, estirpare le erbacce non attorno ad un giornalista, ma all'interno dell'ordine stesso, fare in modo che siano i giornali a volere chi appartiene all'ordine perché sono i migliori.

E' un discorso valido anche per i tassisti, al posto di difendere a spada tratta le poche licenze ed i prezzi elevati io guarderei oltre ed inizierei una campagna mediatica/pubblicitaria sulla guida in stato di ebrezza e contro la polizia che effettua pochi controlli, chiederei a gran voce una pattuglia in ogni parcheggio di discoteca e infilerei dei taxi pronti all'uso sabato notte con magari la scritta sulla fiancata "ritorno a casa 10€ per persona singola, 5€/testa per gruppi".
Per me si va avanti solo così.

Termino con una domanda provocatoria: tu hai scritto "Ora questo può far diventare giornalista una persona?" Evidentemente no, ma siamo sicuri che una laurea, esperienza decennale ed aver visto varie redazione faccia diventare giornalista una persona?
OFFLINE
Post: 10.807
Età: 32
Sesso: Maschile
Hall of Fame
21/01/2012 13:20

Re:
DeMario Austin, 21/01/2012 11.56:

Il probelma, ma non solo dei giornalisti, più in generale di tutti gli albi ed ordini, è che tendono a difendere i propri iscritti al posto di difendere l'organizzazione stessa.
Se io apro un blog in cui inizio a scrivere degli avvenimenti della giornata sono un giornalista? No.
Una persona che mi legge pensa che io sia un giornalista? Se scrivo correttamente, anzi magari brillantemente, assolutamente sì.
Quindi l'ordine cosa dovrebbe fare? Tagliare tutte le radici delle altre piantine? In modo che solo uno che ha fatto l'esame di stato possa scrivere? Mi sembra una risposta assolutamente inadeguata ai nostri tempi, per me l'unica via è la garanzia di qualità, estirpare le erbacce non attorno ad un giornalista, ma all'interno dell'ordine stesso, fare in modo che siano i giornali a volere chi appartiene all'ordine perché sono i migliori.

E' un discorso valido anche per i tassisti, al posto di difendere a spada tratta le poche licenze ed i prezzi elevati io guarderei oltre ed inizierei una campagna mediatica/pubblicitaria sulla guida in stato di ebrezza e contro la polizia che effettua pochi controlli, chiederei a gran voce una pattuglia in ogni parcheggio di discoteca e infilerei dei taxi pronti all'uso sabato notte con magari la scritta sulla fiancata "ritorno a casa 10€ per persona singola, 5€/testa per gruppi".
Per me si va avanti solo così.

Termino con una domanda provocatoria: tu hai scritto "Ora questo può far diventare giornalista una persona?" Evidentemente no, ma siamo sicuri che una laurea, esperienza decennale ed aver visto varie redazione faccia diventare giornalista una persona?




Proprio ieri mi immaginavo un pulmino/taxi fuori dalle discoteche che da Biella (in fondo alla discesa del Privilage, in riva quindi) (tu che sei delle mie parti puoi capirmi), passa da Candelo, sale a Vigliano e va verso Cossato. Ma stiamo parlando di una città in cui nelle ore di punte ci sono 1 massimo due pullman, figuriamoci alla sera!
21/01/2012 13:40

Tra l'altro è una zona che tra Barraca, Privilage, Galileo potrebbe fungere da punto di raccolta per più locali, sarebbe veramente utile...
OFFLINE
Post: 69.606
Sesso: Maschile
Hall of Fame
22/01/2012 20:03

Naturalmente le osservazioni sulla laurea erano dovute al fatto che un giornalista IMHO deve avere i concetti delle norme fondamentali della Costituzione, del codice civile e soprattutto di quello penale; quest'ultimo in particolare riguarda in modo molto specifico il suo lavoro.
Non bastano, come ho detto "fra le righe", un vademecum e un adesivo.
E' inutile che vi dica quanto ho imparato sulla libertà di stampa durante l'esame di diritto penale piuttosto che da un vademecum di poche pagine, per giunta dato dopo la "proclamazione"!!!
Studiare all'università aiuta, ma ovviamente aiuta anche l'essere uomini di cultura e comunque di buon senso.
Proprio per questo siamo diventati un troiaio che va regolato.
Naturalmente potrebbero essere sollevate questioni su lauree che con la professione di giornalista non "c'azzeccano", alle quali l'ODG ha già risposto mettendo in cantiere l'esame di Stato.
Ad ogni modo io sono convinto che non si debba mai smettere di studiare, non solo tramite l'università (che comunque è un'Istituzione e va rispettata): imparare, imparare e imparare!
Per quanto riguarda l'idea di DeMario, personalmente l'approvo, mi piace!



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:47. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com