Stavo sentendo una vecchia live di Marco Merrino e Sdrumox (preciso: roba trovata per puro caso su YouTube, non seguo né l'uno né l'altro se escludiamo qualche video caricato da alcuni freebooter "autorizzati", giuro 🤣) e a un certo punto si è parlato di "etica di fare internet".
Tralasciamo per un momento il giornalismo e i professionisti dell'informazione e pseudo tali. 🤷♂️
Stavo pensando che BC ce l'ha grazie soprattutto a un
regolamento molto condivisibile sull'aspetto della convivenza pacifica, inoltre la nostra missione dal 1997 è promuovere il basket che, almeno a mio avviso, è censurato dai grandi media.
Se così fosse l'"etica di fare internet" sarebbe collegata a una "mission" del sito, del forum o della pagina social.
Comunque ammettiamo che un Victorlaszlo88 faccia fortuna su YouTube o un Khaby Lame su TikTok, poi sulla base di che deontologia si regola? 🤔
Regolamento del social misto a educazione personale? 🤷♂️
Perché, se andiamo a vedere alcuni influencer novax su Twitter, non solo non hanno alcuna etica, ma sono responsabili della morte di centinaia di anziani e immunodepressi senza nemmeno saperlo.
La questione tocca ogni aspetto della comunicazione online e la responsabilità che abbiamo tutti nei nostri progetti, cosa ne pensate? Esiste un'"etica di fare internet" o siamo ancora nel Medioevo del web? 🤯