Fallimento Teramo Basket: indagati i vertici societari

Teramo Basket, presunto giro di fatture false: quattordici indagati

Teramo. Il tempo passa, la giustizia prova a fare il suo corso. Molte domande sono rimaste senza risposta da quando il Teramo Basket non calca più il parquet di serie A del PalaScapriano. Società "congelata" nell'iter del pre-fallimento (prossima udienza a marzo dopo un'altra istanza di fallimento depositata di recente da un ex allenatore) e Guardia di Finanza che, dopo aver portato via alcuni documenti qualche tempo fa dalla sede, iscrive quattordici persone sul registro degli indagati con le ipotesi di reato, a vario titolo, di truffa, estorsione, falsità ideologica del privato in atto pubblico e reati fiscali. A darne notizia è questa mattina "Il Messaggero" in un articolo a firma di Teodora Poeta. L'inchiesta della Procura di Teramo si riferisce ad un presunto giro di fatture false negli ultimi anni di vita del Teramo Basket, fatture false che dovevano consentire l'evasione e coprire, sempre secondo la Procura, i bilanci risultati truccati. Tra i nomi degli indagati, oltre a diverse ditte del posto, sponsor della squadra di pallacanestro, anche gli ex presidenti Carlo Antonetti e Lino Pellecchia, Lino Nisii, ex presidente di Banca Tercas e Marco D'Ignazio, liquidatore della Teramo Basket.

L'inchiesta non è ancora chiusa e certe posizioni potrebbero essere stralciate prima che il pm possa decretare finite le indagini. Intanto però il Teramo Basket torna alla ribalta in città. E non per imprese che non potrà più compiere sul parquet del PalaScapriano. Secondo le indagini, un ex esponente della Tercas avrebbe anche costretto i soci fideiussori della società di pallacanestro a fornire garanzie reali ipotecarie su beni immobili di loro proprietà per pregressi crediti della società sportiva dovuti alla banca pari a 4.260.000 euro, attraverso la predisposizione ad hoc di simulati contratti di mutuo. Tutto questo con l'intimidazione di rivolgersi all'autorità giudiziaria.

by Anja Cantagalli - www.cityrumors.it


Fino al 2011 veniva indicata da tutti come società modello.

Indicata come società modello da chi? Che a Teramo ci fossero truschini lo sapevano anche i muri...

Ma anche no. Era un club che si diceva riuscisse a gestire bene poche risorse, con una crescita del pubblico costante e continua. Almeno fino all'annata con Moss e Carroll per capirci. Non c'era alcun segno di operazioni fraudolente.

Io vi invidiavo quello splendido palazzetto a cupola ellittica. Un gioiello. E un po' anche la barba di Antonetti.

Roseto e Teramo hanno fatto la storia di BC: RV, Sciagurato, Zagorex, Sez. Piano Solare.....
Dispiace da vecio veronese non averle affrontate direttamente con la Scaligera che negli anni del loro splendore era in curatela nelle minors con altri nomi.
Certo che se i loro tifosi ogni tanto fossero tornati non ci avrebbe fatto così schifo, è un pò lo stesso discorso dei fortitudini: tutti bravi a dire che il basket è lo sport più bello del mondo che si ama ma alla fine chi ci crede ancora quando tutto finisce? Nessuno eccetto pochi.

La barba di Antonetti è il massimo per gli appassionati di barbe.

Iuzzo, Teramo è stata una meteora mentre Roseto ha una passione lunga un secolo che anche nel post 2006 non s'è spenta, tant'è che è riuscita a ricostruire e tornare ad un buon livello (escludiamo la parentesi annuale dello stupro verso Fabriano).
Non userei i nostri utenti (dimentichi Kaprone!) come metro di paragone.

Quando una squadra di basket raggiunge l'A1 (chiamiamola così) c'è sempre qualcuno che pubblica un libro e si mette a scrivere di basket nato nei primi del 1900 in qualsiasi città. Quando su Basket a Verona abbiamo fatto il toto-titolo abbiamo addirittura trovato chi scriveva di Genova e Palermo come praticamente fondatrici del basket italiano.
Mi dispiace fare lo stronzo ma io misuro l'importanza di una società da quanto ha vinto qualcosa, è un pò come il Chievo nel calcio, possiamo anche metterci a discutere su quanto è stata importante la società negli ultimi 10 anni ma non passerà certo alla storia.
Mi ricordo con moltissimo piacere i nostri teramani e rosetani che sono passati alla storia di BC (questo sì) ma sull'albo d'oro stanno sotto perfino ad Avellino.
Brava Teramo a raggiungere l'Eurocup e Roseto a vincere una Coppa Italia dilettanti.

Non si sente la vostra mancanza...

Vabbè un po' è vero che molte città si autoerigono a storia del basket, però senz'altro il basket in Abruzzo è rappresentato da sempre da Roseto. Dove davvero c'è più seguito cestistico che in tante altre città italiane (fatevi raccontatare dei canestri sul lungomare), che ha fatto la A già negli anni '60, che ospita un torneo estivo che in passato è stato tra i più importanti organizzati in Italia.

Peraltro sapete com'è nata la passione per il basket a Roseto?

Dicce.

Io sapevo che un essere di un altro mondo (Myers) scappò da un pianeta morente (Rimini) per cercare il segreto dell'immortalità (vittoria in Eurolega). Nei suoi viaggi si imbattè in ominidi primordiali (Fortitudo) grazie ai quali riuscì a vivere per i secoli a venire e a supportare il movimento cestistico estivo rosetano.
No, scusate, devo aver confuso la storia di Roseto con quella di Stargate.

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Da quel che so nasce tutto dai fratelli Sisti, figli di un emigrante negli Stati Uniti e mandati a studiare a Teramo (immagino quindi un emigrante che ha avuto successo). Nel tempo libero si recavano sul litorale e insegnarono ai locali l'arte della palla al cesto.
Non so però se c'è un precedente di qualche militare che ha imparato il gioco dagli alleati americani nel primo dopoguerra, come in altre città italiane.

Dave si droga.

Tutti fuori strada...

La mia è troppo ufficiale per averci azzeccato.

Qualcosa a che fare con un signore che si chiamava Aldo Anastasi?

E... niente... vedo che nessuno mi ha risposto.
Novità?
Com'è finita la tregenda?