Playoff - Eastern Conference Finals: Boston Celtics - Orlando Magic

_Sir_, 19/05/2010 15.19:

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Van Gundy non è Mike Brown, si è mosso da subito per sistemare le cose e la squadra ha seguito le sue indicazioni, i Magic hanno giocato molto meglio. Howard servito sempre molto spesso ma in situazioni più adatte per segnare, Redick, contro i Celtics spesso efficace, in campo molti minuti, attacco leggermente più veloce, più impegno sulle palle vaganti e difesa più attiva, meno iniziative personali di Carter e Nelson. Però non è riuscito nell'intento principale, ovvero ristabilire il loro tipico gioco dentro/fuori per favorire i tiratori; ricordo solo 4 o 5 azioni condotte in tal modo, di cui solo 2 efficaci, in nessuna di esse la palla passava per le mani di Lewis.
Sarà dura per i Magic aprire il campo più di quanto fatto ieri notte, considerando che i Celtics non hanno la minima intenzione di raddoppiare Howard, ne metta 30, 40 o 50. Per vincerne un paio possono bastare gli spunti individuali, per vincerne quattro no; sono curioso di vedere se Van Gundy ha qualche altra carta da giocare e se riesce in qualche maniera ad attivare Lewis.
Non mi convince molto l'uso che sta facendo dei suoi lunghi; Anderson, usatissimo in RS, sta a vegetare in panca e lo stesso vale per Bass che secondo me sarebbe preziosissimo ma non ha mai sfruttato a fondo, solo il martello polacco entra dalla panchina.

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Metis.21, 19/05/2010 16.54:

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Vista, dico qualche mia impressione.

I Celtics usano il loro classico stile difensivo, mani addosso, rotazioni veloci e chiusura a grappolo su Howard. Mi hanno stupito in attacco: la divisione dei possessi e la selezione dei tiri è molto molto buona e l'affidabilità di Rondo ha moltiplicato le fonti di gioco a difesa schierata (Pierce, Rondo, Allen, KG, Tony Allen praticamente tutti questi riescono a crearsi il tiro da soli).

Quello che secondo me i Magic hanno di veramente peculiare è la capacità di giocare dentro fuori, lo si è visto in un paio di occasioni con Pietrus. La presenza di Howard costringe Pierce a rimanere più sul lato debole e Pietrus all'angolo in ricezione costringe Pierce ad uscire e (nelle due occasioni cui faccio riferimento) a saltare a vuoto per contrastare una finta di tiro da 3 e poi penetrare.
Ancora, la vera forza di Redick è stata quella di fare il Nelson della situazione, gravitare, dopo aver sfruttato il blocco di Howard, nella zona del tiro libero aprendosi un ventaglio di opzioni, dalla soluzione personale allo scarico da 3, alla penetrazione fino in fondo attirando il lungo di turno e lasciando Howard più libero per l'eventuale rimbalzo offensivo. E' così che forzi i Celtics a difesa schierata. Inoltre, serve correre e spingere verso punti facili perché la rapidità di Howard va sfruttata anche in transizione.

Il problema è che questo lo dovrebbe fare Nelson, non Redick. E che Barnes non deve mai nella vita prendersi tutti quei tiri (ma che, scherziamo?). Infine, Lewis va sfruttato nel miss-match contro Davis, cazzo è gigantesco ..

Sono d'accordo con Van Gundy (Jeff, il cronista): basta insistere su Howard in post-basso. Non ha quel tocco, non è quel tipo di giocatore, non migliora più di così. Bene, allora sfruttane le varianti offensive ma è chiaro che di raddoppiarlo non lo faranno mai nella vita. E Howard ha dato del filo da torcere a tutti: Perkins (fuori per falli), Wallace e perfino Garnett.

Io resto della mia idea: i Magic hanno tutto il potenziale per sbaragliare i Celtics, è una questione solamente di mentalità e di rabbia agonistica. Quante squadre sono in grado di subire il gioco altrui e di rientrare, contro una difesa spesso perfetta e fisicamente importante, sistematicamente sotto dai 10 e oltre punti per giocarsela sui possessi finali?

Poche. E questo, per me, dimostra che con la lampadina accesa non ce ne sarebbe neanche per i Celtics.

Nota a margine: ma l'agonismo e i ritmi che vedo qui i Lakers se li sognano; di là si giochicchia e si corricchia, temo che questa batosta la subiremo parecchio nelle Finals (se ci arriviamo )

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