Intervista a Bargnani sulla gazzetta

Bargnani e la Nazionale
"Nessun veto dai Raptors"
Il Mago, escluso dai playoff Nba con Toronto, fa un bilancio della sua stagione: "Sono migliorato in post basso, ma devo prendere più rimbalzi". Poi sugli impegni con Pianigiani: "La società dovrà parlare con lo staff azzurro per trovare una soluzione, ma non dico no"

TORONTO, 16 aprile 2010

(...)

Crede di avere fatto progressi come giocatore in questo campionato?
"Durante la stagione sono migliorato specialmente in post basso. Ci ho lavorato parecchio nelle ultime due estati, ed era la mia priorità, ma ho ancora da lavorare e posso migliorare ancora”.

É pronto a lavorare mentalmente per diventare un rimbalzista più efficace?
"Certo. Ne ho presi solo 6 di media e non è sufficiente per un giocatore della mia stazza fisica. Quindi devo sicuramente fare meglio”.

La difesa è una cosa su cui dovrà allenarsi in particolar modo?
"Sì, devo migliorare in difesa. La mia difesa uno contro uno è piuttosto buona, ma negli aiuti difensivi non sono all’altezza. Devo proprio lavorare su questo. Il problema principale è come fare a migliorare. È un aspetto del gioco sul quale non puoi allenarti individualmente, non avendo altri nove giocatori per simulare azioni di gioco. Credo che il metodo migliore sia quello di studiare i filmati delle partite e poi l’esperienza sul campo”.

Le piace lo staff tecnico attuale?
Mi trovo bene con il coaching staff. Jay Triano dall’anno scorso, e anche Marc Iavaroni (lo specialista della difesa ndr) che lavora costantemente con me, mostrandomi video e insistendo sui dettagli. Ma anche gli altri assistenti, ho imparato da tutti loro”.

Che giocatore vuol diventare?
"Voglio essere il più forte possibile. È l’obiettivo di ogni giocatore".

Aspira a diventare un All Star?
"Certamente essere un All Star è il sogno di ogni giocatore. Lo vedi come un sogno. Ho l’esempio di Chris Bosh in squadra che mi fa capire cosa significa essere un All Star e cosa si deve fare per diventarlo. Ho ancora strada da fare e per ora resta un sogno”.

Se Bosh non ci sarà più l’anno prossimo, lei è pronto a raccogliere la sua eredità e diventare il numero uno dei Raptors?
"CB è ancora qui. Non sappiamo cosa deciderà di fare, per cui finché non succede stiamo parlando di qualcosa che non si è materializzato. Posso solo dire che io farò qualunque cosa la società mi chiederà di fare. Cerco di far bene il mio lavoro e non ho paura di niente. Continuerò a migliorare”.

Cosa pensa sia successo alla squadra che dopo l’All Star Game ha avuto un gran calo di rendimento e non ha potuto contare sull’apporto del miglior Chris Bosh?
"Sicuramente Chris è un pezzo importante della squadra e la sua mancanza si è sentita. Inoltre, prima dell’All Star Break ognuno stava giocando con molto entusiasmo e molta energia. Dopo non so cosa è successo. Non abbiamo capito esattamente cosa sia successo”.

Soddisfatto delle sue cifre personali a fine stagione?
"Le mie statistiche individuali sono migliori rispetto allo scorso campionato, però non posso essere soddisfatto per la stagione soprattutto perché un anno fa eravamo nella stessa identica situazione. Dunque siamo tutti delusi in questo momento”.

Cosa farà quest’estate?
"Non lo so, ci sto ancora pensando. Abbiamo l’impegno con la nazionale italiana con le qualificazioni per il prossimo Europeo ed è molto importante per noi perché se andiamo male saremo fuori da ogni grande competizione nei prossimi tre anni, come Olimpiadi e Europeo. Devo ancora parlare con i responsabili e bisognerà studiare il calendario e trovare una soluzione che possa andare bene a tutti. Ho anche da svolgere il lavoro individuale che mi chiedono i Raptors che viene prima di tutto. Dunque dovremo studiare qualcosa che abbia senso sia per me che per loro”.

Bargnani ha aggiunto che i Raptors non hanno intenzione di ostacolare il suo eventuale impegno con gli azzurri a patto che si trovi una soluzione che soddisfi tutti. In pratica, le due parti dovrebbero incrontrarsi a metà strada perché due mesi di preparazione estiva con l’Italia andrebbero a scontrarsi con il periodo di riposo necessario e con il programma individuale di allenamento previsto nella off season di Bargnani.

Come sta il suo tendine d’Achille?
"Il tendine d’achille va bene".

Parteciperà ancora a un camp negli USA come in passato?
"Se vado in nazionale escludo di poter fare un camp negli Stati Uniti. Una cosa esclude l’altra”.

Adriana Galimberti
gazzetta.it

"Ho anche da svolgere il lavoro individuale che mi chiedono i Raptors, che viene prima di tutto"


Cosa??????
La Nazionale viene prima di tutto!!!
Ogni tanto mi chiedo se si ricordano che loro rappresentano anche un Paese, una Federazione e un movimento di amanti del basket!!!
Dopo la figura di merda che ha fatto l'anno scorso dovrebbe avere il sangue agli occhi, e invece...

Guarda, io sono perfettamente d'accordo con te, ma credo di capire che la Nazionale per alcuni non sia un prodotto "vincente" rispetto al proprio campionato. Scommettiamo che se mai arriverà un altro "periodo d'oro" per l'azzurro, il trend si invertirà e tutti faranno a gara per entrarci?

I soldi li riceve da Toronto, quindi giustamente per lui il lavoro individuale con i Raptors viene prima...
I casi sono due: o la federazione si mette a pagari i giocatori alla pari dell'NBA (impossibile) oppure dobbiamo accontentarci se decidono di venire lo stesso anche se saltando qualificazioni, preparazione e appesantiti da altro lavoro svolto da là.

!LULLABY!, 21/04/2010 11.20:

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Guarda, io sono perfettamente d'accordo con te, ma credo di capire che la Nazionale per alcuni non sia un prodotto "vincente" rispetto al proprio campionato. Scommettiamo che se mai arriverà un altro "periodo d'oro" per l'azzurro, il trend si invertirà e tutti faranno a gara per entrarci?

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Ne sono certo!

DeMario Austin, 21/04/2010 11.41:

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I soldi li riceve da Toronto, quindi giustamente per lui il lavoro individuale con i Raptors viene prima...
I casi sono due: o la federazione si mette a pagari i giocatori alla pari dell'NBA (impossibile) oppure dobbiamo accontentarci se decidono di venire lo stesso anche se saltando qualificazioni, preparazione e appesantiti da altro lavoro svolto da là.

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Scusami,ma la federazione spagnola paga i loro giocatori?non credo.
E allora perchè fanno di tutto per esserci in qualsiasi manifestazione?
Garbajosa si è fatto cacciare da Toronto pur di partecipare agli Europei in Spagna!!!
Manca l'allattaccamento alla maglia della nazionale!Pagare i giocatori che sono convocati mi pare proprio una fesseria, soprattutto se dovesse servire a convincere giocatori che in Nba hanno un contratto da 50 milioni di dollari in 5 anni!!!!

Appunto, io personalmente non mi farei mai e poi mai cacciare dall'NBA e dai contratti annessi per partecipare a qualche manifestazione con la nazionale e di conseguenza capisco pienamente i giocatori che la pensano così.

DeMario Austin, 21/04/2010 12.02:

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Appunto, io personalmente non mi farei mai e poi mai cacciare dall'NBA e dai contratti annessi per partecipare a qualche manifestazione con la nazionale e di conseguenza capisco pienamente i giocatori che la pensano così.

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Mah, vabbè, visto che il basket nel mondo non è solo la Nba( anche se dever ringraziarla 100 volte al giorno per la sua esistenza), un pensierino a Mondiali, Europei e Olimpiadi sti cristi dovrebbero pure farlo.
E se uno non si fa rispettare da una società che minaccia di nn mandarlo in Nazionale, qualche colpa ce l'avrà!
I San Antonio Spurs mai si sognerebbero di dire a Parker di nn giocare per la Francia!!!Dopo che hai firmato un contratto da 50 milioni, che paura ha Bargnani?
Se il Barcelona o il Milan impedissero ai loro giocatori di andare in Nazionale sarebbero puniti dalla Fifa e, comunque, i giocatori protesterebbero contro le squadre!
Forse devono comprendere che il basket, come movimento, può crescere solo se capisce che non esiste solo l'Nba!!!

Jammiro il problema è che stai paragonando un campione dai cojones cubici dello spessore di Scola a Bargnani. Da uno che quando viene intervistato non fa altro che parlare delle proprie statistiche ed è convinto di poter migliorare la sua pessima difesa con i video che ti aspetti?

=Condor11=, 22/04/2010 2.13:

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Jammiro il problema è che stai paragonando un campione dai cojones cubici dello spessore di Scola a Bargnani. Da uno che quando viene intervistato non fa altro che parlare delle proprie statistiche ed è convinto di poter migliorare la sua pessima difesa con i video che ti aspetti?

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in effetti...

per la gioia di jammiro

www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2010/04/29/visualizza_new.html_1787363...

io non perderei l'occasione per diventare un' icona del baskt italiano, piuttosto che uno stramilionario che nessuno cagherà mai nel proprio Paese.
Un pò di orgoglio personale non ce l'ha? Eppure ora è un punto fermo dei Raptors, sappiti imporre!
Poi ovviamente siamo anche coglioni noi italioti che in caso di sconfitta lo attacchiamo pesantemente dandogli colpe che non ha.

Ottima cosa,ma hanno sbagliato ad enfatizzarla. Accettare la convocazione dovrebbe essere una cosa normalissima, invece il rifiuto dovrebbe ricevere attenzione mediatica.
Cmq è strano che solo Bargnani abbia detto sì, visto che a Siena a incontrarsi con Pianigiani e Barnaba, responsabile Settore Nazionali, c'era anche Belinelli.

Straordinario: Bargnani sarà azzurro


LA A DILETTANTI protesta, ma stranamente se ne sono accorti in pochi. Succede dall’inizio dei playoff: contrarie alla riforma che fra un paio di stagioni retrocederà l’ex serie B a quarto torneo nazionale per far posto al campionato formativo per i giovani, le squadre dopo la palla a due iniziale restano simbolicamente ferme per un paio di azioni. Accadesse in serie A o in LegaDue, non sembrerebbe nemmeno una protesta: lì capita spesso di non veder giocare per un paio di azioni, a volte anche di più, e va già bene che ad arrabbiarsi non sia chi paga il biglietto.

NELLA SETTIMANA più dolorosa per Pesaro, che travolta dal dramma di Sakota non ha potuto preparar bene l’unica finale europea per l’Italia, ha avuto ampia ribalta il sì alla Nazionale di Bargnani. Primo caso di giocatore che diventa notizia facendo il suo dovere: vestire l’azzurro, appunto. Come del resto ha fatto in passato. Per annunciarlo si sono scomodati tutti, da Meneghin fino a Petrucci. D’accordo la necessità di farsi un po’ di pubblicità («desidero portare una nuova energia positiva» è un omaggio allo sponsor che produce luce e gas?), d’accordo che tutto serve per far parlar di basket, ma solo in un mondo che funziona alla rovescia ciò che dovrebbe essere ordinario diventa straordinario.

La frase della settimana. «Dobbiamo concedere un’attenzione particolare a non lasciarci trasportare dal ritmo ideale per Cremona e alla cura dei dettagli, perché ritengo che la differenza potrà essere fatta dalla capacità di rompere il tempo dei passaggi con l’anticipo corretto o di eseguire blocchi col timing giusto». (Andrea Capobianco, allenatore di Teramo, conferma di essere entrato nello staff azzurro perché spiega le cose con chiarezza).

Angelo Costa - Il Resto Del Carlino