Stefax hai amici bolognesi? Non ci posso credere, ma tu sei veronese? Ti prego, dimmi che non è possibile!
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Ho controllato su Webbasket e non danno la notizia per certa, quindi per ora si da per scontato che sia solo una chiacchiera, comunque andando in giro per gli oscuri forum romagnoli ho racimolato qualche notizia
da La Repubblica
LA VENDITA della Virtus è in dirittura d´arrivo. Chi dice già fatta, e chi, più prudentemente, con pochi, residui dettagli da sistemare. C´è solo da aggiustare un prezzo che, tra domanda e offerta, ancora non coincide, ma c´è una volontà di raggiungere l´accordo perché, in breve tempo, la gloriosa società bianconera, vincitrice di 15 scudetti e due Coppe dei Campioni di basket, cambi mano.
Si chiama Angelo Castronovi l´imprenditore cittadino che la sta trattando con Marco Madrigali. Non è solo, anche se non fa il nome di chi l´accompagna, e dovrebbe essere il nome grosso, di città o di fuori via. Conferma però il contatto e la trattativa. Appena avviata, dice lui, col riserbo tipico degli affari in corso: lo stato delle cose sarebbe in realtà, secondo diverse fonti, molto avanzato.
«Sono virtussino – racconta Castronovi, rintracciato in serata -, voglio bene alla Virtus, e per questo penso che ogni eventuale trattativa dovrebbe evitare di finire sui giornali, perchè questo fa male alla società. Proprio nell´interesse della squadra, vorrei che il mio ruolo restasse il più possibile nell´ombra. Tengo che sia chiaro che la mia è un´attività di relazione, anche per l´amicizia che mi lega a Madrigali; e dev´essere chiaro pure che, se c´è un abboccamento per un passaggio di mano, io lavoro in nome e per conto d´altri». Castronovi è nel settore immobiliare e verrebbe da cercarlo nel ramo, il compagno d´avventura. La rete di relazioni cittadine lo accosta alla famiglia Vacchi, dell´Ima di Ozzano, già molte volte evocata in area virtussina (e più volte indotta a smentire, restando invece nel giardino di casa del Gira di B1): del resto, anche ai tempi della scalata di Madrigali, il quadro di riferimento era questo, coi Vacchi in rapporti stretti nelle aziende dell´attuale presidente. Per finire, Castronovi dice di stare in parterre alla sinistra del presidente: oltre il corridoio centrale, si presume, se Madrigali occupa la sedia d´angolo. L´altra, all´angolo di lato, è la sua.
La cronaca di una vendita annunciata, che ieri ha subìto questa accelerazione decisiva, va dunque riallacciata alle puntate precedenti, e può ripartire dall´ultimo fatto conosciuto, ossia la rinuncia di Claudio Sabatini, il pretendente che si era palesato, ricevendo però minimi ascolti. La svolta è quando, da casa Virtus, esce la notizia del mandato a trattare affidato a una merchant bank: e tra le righe del comunicato c´è già l´indizio di «un futuro assetto societario che consenta alla Virtus il mantenimento di un´imprescindibile proprietà bianconera». L´amministratore delegato Stefano Mazzoni dichiara a "Repubblica" che, oltre a Sabatini, ci sono altri acquirenti e ieri mattina in città le voci corrono. La Virtus sarebbe stata venduta nella notte. In realtà, si sarebbe stato solo un incontro Castronovo-Madrigali: molto ravvicinato, però, e molto concludente.
Ieri il presidente era in Francia e dispensava commenti vaghi e possibilisti. «Qualsiasi voce in questo momento potrebbe recare disturbo alla squadra e al pubblico. Lasciamo che le cose facciano il loro corso, quando ci saranno certezze saremo i primi a darne notizia». Intanto però, anche dalla merchant bank incaricata della partita, filtravano conferme di contatti avviatissimi. E allora, solcando la città degli affari, si arrivava pure a ricostruire qualche cifra: il prezzo richiesto sarebbe sui 4,5 milioni di euro, quello offerto ballerebbe sui tre e dunque c´è da farsi qualche altro passo incontro.
Perché Madrigali ha ormai deciso. Questi tre anni di Virtus, prima inebrianti col Grande Slam, poi faticosi col divorzio da Messina, ora fallimentari, fra tecnici cambiati e risultati indecenti, sono stati abbastanza. Il posto in prima fila di parterre, disertato da quattro partite filate, è ormai scomodissimo, tra una classifica che lacrima al decimo posto, la diaspora di almeno tremila tifosi (quasi tutti abbonati) e la plateale ostilità dei superstiti, i fermenti di scontentezza dentro una squadra sempre più scollata. Madrigali prese la società da Cazzola nell´estate del 2000, armò subito la Virtus probabilmente più bella (e certamente più cara) della storia, ci vinse tutto. Adesso, tanti di quegli eroi abitano nella Nba, dove ieri Jaric ha preso il posto di Ginobili, nuovamente 'scavigliato´, nell´All Star Game. Erano qui l´altro ieri. E pare invece un secolo.
Comunque anche se arrivasse un nuovo acquirente non resisterebbe 3 anni, non si torna grandi schioccando le dita e la Virtus e in caduta verticale, quando si cade non ci si ferma finchè non si sbatte la testa, capita l'antifona?