[Eurocup 2013/2014] Regular Season

Sacchetti...dai, lasciamo stare. E le carriere dei tre cantano, suonano e ballano al posto mio. Sacchetti potrebbe essergli padre e il massimo risultato raggiunto è stato una semifinale dove Siena gli ha fatto la riga in mezzo, a destra e a sinistra. E questo non è il calcio: quando giochi bene, vinci (quasi) sempre. Poi sul girone più semplice lascerei perdere: l'ultima compagine che s'è vista affibbiare questo titolo è stata la Francia campione europea.

Sacchetti no.
Eddaje su.

La carriera di Sacripanti sarebbe sfolgorante? in che mondo?
Su Trinchieri giudicherei fra qualche anno e vediamo i risultati.
Su Sacripanti uno dei tanti e basta.

Sacripanti ad anni 31 venne messo sulla panchina di una squadra praticamene retrocessa e la salvò con svariate giornate d'anticipo. Sacchetti ad Udine?
Sacripanti ad anni 32 portò una squadra che avrebbe dovuto lottare per la retrocessione al terzo tiro ignorante di Basile da una finale scudetto.
Sacripanti ad anni 33 portò una squadra che non si sarebbe mai confermata al terzo posto in regular season e in finale di Coppa Italia coi due giocatori chiave che s'infortunarono nel momento più importante. Poi gli cambiarono per quattro stagioni di fila la squadra da cima a fondo. Un sesto, un quinto e un ottavo posto. Tutto questo con budget da salvezza e in una delle migliori Serie A di tutti i tempi, quella in cui se non finivano alle Final Four di Eurolega almeno due squadre si gridava al fallimento. Poi è andato a Pesaro e in un ambiente ostile ha salvato per due volte la squadra con una decina di giornate di anticipo, centrando anche i playoff. Poi è andato a Caserta e ha disputato tre stagioni una più sfavillante dell'altra, una volta eliminato a gara-5 della semifinale, una volta ai quarti dell'Eurocup, una volta salvandosi con un budget da Legadue. In totale su 13 stagioni, ne ha steccate due: 2005-06 e 2011-12. Quello che ha fatto con l'under-20 è sotto gli occhi di tutti. E parliamo di uno che ha 43 anni (è due anni più giovane di Trinchieri, per capirci) e che la maturità cestistica la sta iniziando ora. So bene comunque che tutto quanto scritto in precedenza è perfettamente inutile quando l'autismo è uno stile di vita.

maistros

Sacripanti impressionante soprattutto per l'età (gli davo qualche anno di più.
fire, perché Repesa arriva decimo? rispetto ai primi due ha una comunque ottima carriera.

Vabbé, ho già scritto che

1) arriva decimo era un'iperbole
2) parlo del momento attuale. Per me Repesa ha un grande futuro dietro le spalle. E anche gli altri due mi sembrano in un momento di flessione.

P.S.
Tra i tre il più offeso dal paragone dovrebbe essere Kurtinaitis, non certo Repesa.

il buon Pino è forse il miglior allenatore italiano per capacità di costruire una squadra, svezzare giocatori, gestione del roster e lettura della partita.
Però dai, le 2 stagioni a Pesaro, con tutte le attenuanti del caso, furono tutt'altro che positive. E anche il secondo anno a Caserta.


Kurtinaitis è semplicemente l'allenatore più sottovalutato d'Europa.

MA SE FACCIAMO PARAGONI ALLA STESSA ETA' OK
oggi sacchetti è uno dei pochi allenatori che si sforza di far divertire le persone al palazzetto, ci riescono anche squadra come il Valencia o Real Madrid ,ma con Budget leggermente diversi.
Mi ricordo bene una frase di Marcelletti quando allenava Caserta nel 91 disse che la sua squadra non perdeva mai di vista lo spettacolo .
Sardara dice sempre che la gente si deve divertire e che per la squadra è un dovere far divertire le persone.
Dovrebbe essere un mantra per tutte le squadre che pensano solo ed esclusivamente agli scivolamenti difensivi.
Ma la gente al palazzetto viene per vedere canestri.Sono d'accordo con Franco Casalini quando dice meglio un 90-88 che un 60-58 che non è quasi mai tra l'altro frutto della buona difesa.
Non ho assolutamente detto che Sacripanti non sia un buon allenatore, so benissimo il lavoro che svolge a livello giovanile , non lo reputo una spanna sopra Sacchetti , Repesa. Kurtinaitis o Obradovic.
Poi ognuno ha le sue idee senza fare dell'autismo una filosofia di vita.
Stesso discorso per Trinchieri , non mi piace assolutamente il suo modo di intendere la pallacanestro,ma non dico certo che sia bravo , ognuno ha il suo metodo.Io preferisco chi tutela il pubblico ed il divertimento perchè i giocatori di basket sono intrattenitori. Poi è ovvio che tutti vogliono vincere e bisogna fondere le cose.

Il concetto di divertimento non vedo cosa c'entri.
Perchè a me il concetto di divertimento sacchettiano fa sboccare.
Per me il concetto di divertimento è il Pana di Obradovic che filosoficamente sta agli antipodi di Sacchetti.

Appunto a te non piace Sacchetti , a me non piace Trinchieri , sono punti di vista, ovviamente ci guardiamo bene dal dire che siano degli incapaci.
Obradovic sicuramente era agli antipodi di Sacchetti , ora un po meno , e poi ha sempre avuto giocatori leggermente migliori di Meo e di Sacripanti.
Per esempio ora con il Fene sta cercando di creare una squadra da 90 punti a gara,cosa non impossibile visto i fenomeni che ha.
Però ripeto ognuno vede la pallacanestro come vuole , il principio è che a pallacanstro si deve fare canestro , almeno su quello siamo d'accordo spero.

=Condor11=, 24/11/2013 14:54:

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il buon Pino è forse il miglior allenatore italiano per capacità di costruire una squadra, svezzare giocatori, gestione del roster e lettura della partita.
Però dai, le 2 stagioni a Pesaro, con tutte le attenuanti del caso, furono tutt'altro che positive. E anche il secondo anno a Caserta.

Kurtinaitis è semplicemente l'allenatore più sottovalutato d'Europa.

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Le attenuanti delle due stagioni a Pesaro però sono ENORMI e comunque, anche se l'interessato non lo ammetterà mai (non si sopportano da quando si conoscono), è stato, in Italia, l'allenatore che più ha fatto soffrire Pianigiani. Anche, forse soprattutto, quando allenava Pesaro.

Col sangue su Kurtinaitis

TheCrazyKiller, 24/11/2013 17:14:

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Il concetto di divertimento non vedo cosa c'entri.
Perchè a me il concetto di divertimento sacchettiano fa sboccare.
Per me il concetto di divertimento è il Pana di Obradovic che filosoficamente sta agli antipodi di Sacchetti.

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Ma infatti se m'avesse detto, chessò, Lardo/Caja/Bucchi avrei detto vabbé. Ma Sacchetti santiddio, Sacchetti.

Sacripanti uno dei tanti non si può sentire, dai su.

Quì si apre un discorso che potrebbe andare avanti per pagine e pagine di post.
Il gioco di Sacchetti è bello da vedere, ma credo che a un certo livello sia poco praticabile. Le grande squadre sono costrette a giocare tante partite, e una filosofia di gioco come la sua è troppo concentrata sulla condizione fisica. Inoltre, avere certi giocatori non ti permette di conseguire quel tipo gioco. I lunghi classici la danno sua dopo due possessi, se li fai correre per il campo continuamente senza mai vederla.

Sul concetto di spettacolo non sono propiamente d'accordo, ok che bisogna divertirsi a palazzo, ma non dimentichiamo che è sempre sport. Se voglio lo spettacolo vado al cinema o a teatro.
Altro concetto fondamentale, ogni squadra che vuole vincere non può fare a meno di una difesa organizzata. L'attacco è ondivago, ma la difesa è una costante di tutte le squadre che vogliono vincere.

Game Center

Le italiane:
Gruppo A
FoxTown Cantu vs. Le Mans Sarthe - 20:30
Gruppo B
Bilbao Basket vs. Banco di Sardegna - 20:30
Gruppo C
Paris Levallois vs. Cimberio Varese 77-65
Gruppo D
Virtus Roma vs. Belfius Mons Hainaut - 20:45

Classifiche

sempre e solo forza dinamo.
Oggi gara tosta a Bilbao che in campionato ha perso anche le mutande e sta cercando di rifarsi in eurocup speriamo bene , anche se sarà dura.

FoxTown Cantù-Le Mans Sarthe Basket 88-86 dts

Rullo ha rotto il cazzo. Deve pensare che ogni volta che tocca la palla senza perderla, che corre senza inciampare, che non abbocca alle finte di sopracciglio di un suo avversario c'è chi tra gli spalti viene regolarmente perculeggiato. Figuriamoci quando fa 5 punti e tiene il campo. Basta.

A proposito di finte di sopracciglio, imbarazzante Jones. Un bimbo sperduto.

Si torna, dopo un lustro e forse più, a temperature più consone al Pianella. Igloo, ghiaccio e pinguini sono lontani, però un paio di giacche indossate si sono viste.

Partita che per 35' ha davvero detto poco di rilevante.
L'amatissimo e acclamato Dashaun Wood (quanto bene che t'ho voluto Dashaun) ha fatto la merda cosmica per 38 minuti. Poi, click, ne mette una e torna lui, quello del 2007-2008, splendido, leader, trascinatore, splendido. Per poco non ci prende lo scalpo, ma che bello è stato rivederlo come ai vecchi tempi.

In un ambiente soporifero, quanto meno bizzarra la scelta dei signori Ankarali, Anastopoulos e Cici. Decidono di risvegliare il mai troppo sopito pubblico di casa, fino a quel momento distratto e sonnolento con una serie di cazzate memorabili, una coerenza di giudizio modellata sul modello dell'Aldo Baglio di Così è la vita.

Marty Leunen. Professore. E tripla del pareggio a 10 secondi dal termine. Lui, gran signore, s'è astenuto dal mandare affanculo Palati Fini e Grandi Intenditori. Io no.

Francesi bravissimi a far giocare male gli avversari. Atletici e fisici, offensivamente scolastici ma in grado di non mollare mai la partita e capaci di non andare sotto nel momento migliore di Cantù. Ottimo l'impatto di Duggins, efficace Kahudi. Batista sprecone.

Nel complesso siamo 7-0 in coppa. Qualificazione raggiunta e primo posto molto vicino. Bene così per una squadra che, a livello europeo, aveva più di qualche punto interrogativo. Daje.


Pagelle

Cantù: Abass 5, Jones 5.5, Uter 6.5, Rullo 6.5, Leunen 8, Jenkins 7, Ragland 7.5, Aradori 7, Cusin 7, Gentile 5.5;
Le Mans: Kahudi 7, Terry 5, Koffi 5.5, Eito 6, Sy 4.5, Batista 6.5, Issa 6, Wood 7, Duggins 7.

Una Roma a dir poco snervante. Non so neanche come siamo messi in classifica, per quel poco che ne so siamo già fuori. E dire che ci tenevo!