Ho capito, spiegazione perfetta.
In pratica non è solo colpa dell'università ma sono anche i sistemi stranieri a essere diversi e più portati a "collocare" lo studente di scienze politiche in lavori per cui ha studiato.
Confermo che i concorsi in Italia sono perlopiù basati sul diritto pubblico (costituzionale e amministrativo), sull'ordinamento giudiziario e su fondamenti di diritto privato (poco penale), però niente che non possiate fare anche voi, il che è penoso.
A questo punto mi chiedo perché non fare giurisprudenza indirizzo in scienze politiche (nella mia università c'era scienze giuridiche, curricolo internazionale con diritto diplomatico, dell'UE, internazionale e così via) o un'equipollenza totale per molti più concorsi.
Boh, ditemi voi.