Caja al veleno: “Rammarico per aver rifiutato altre proposte. Società gestita in modo dilettantistico. Gresta? Ha fatto poco, non posso giudicare”

Grillo Diego

Diego Grillo detiene un singolare record. Dopo la retrocessione in serie B1 del 1988, nessun altro reatino, dal 1995 al 2004, aveva mai giocato in serie A1 o A2 a parte Cristiano Grappasonni. L’egemonia del giocatore di Poggio Mirteto fu finalmente interrotta nel 2004, quando Grillo esordì in A1 con Roseto. Però, la strada che lo portò in Abruzzo fece un giro abbastanza largo, passando per Bologna.
Le potenzialità di Grillo, infatti, furono sottovalutate a Rieti, dove il settore giovanile non ha più toccato le vette raggiunte a cavallo degli anni ’70 e ’80, al punto che il padre Enrico contattò Maurizio Ferro, tecnico delle giovanili della Fortitudo. Il successivo provino soddisfece colui che spedì la Sebastiani in B1 nel 1988 e così Grillo si trasferì a Bologna nel 2002, dove militò nella squadra juniores della Fortitudo per due stagioni. Quindi il trasferimento a Roseto, nel 2004, dove fu mandato in campo 11 volte da Attilio Caja e Alberto Martelossi. Poi iniziò un pellegrinaggio tra B1 e B2 che lo portò a Venezia, Latina, Molfetta e, finalmente, di nuovo a Rieti, dove Lardo lo ha spesso mandato in campo a svolgere compiti importanti, perché la Solsonica non aveva mai la possibilità di mandare in campo un giovane, come si fa normalmente, a risultato scontato.
Anche Grillo ha messo il suo piccolo mattone nell’edificio della salvezza del 2009, rivelandosi un playmaker in grado di difendere strenuamente, di gestire la palla e di segnare. Come sta dimostrando anche nel Rieti Basket Club in serie B Dilettanti.



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E' storico a suo modo . Due anni a Rieti: quello bello e quello orrido. Allenato da Caja e Lardo, cresciuto nella F e ha giocato nel Gira. Il cerchio dei temi caldi di BC si chiude.