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[18] Io e le scienze giuridiche (20/4/2012)

Ultimo Aggiornamento: 28/03/2014 14:19
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22/03/2013 21:39

Grande Dave, si vede che ci metti passione nello studio. O mi sbaglio, e solo un posti per i tuoi ammiratori? [SM=g27828]



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22/03/2013 22:28

=Condor11=, 22/03/2013 21:12:

un mio amico fraterno che c'ha quasi la tua età e che studia Giurisprudenza ha fatto il passaggio alla quinquennale. Però per lui non è stato così difficoltoso dal punto di vista burocratico(forse perché non aveva ancora conseguito la triennale). Anche lui per adesso sta sbattendo la testa su Diritto Civile (da dare insieme a Procedura che -non so perché dato che ad una rapida occhiata mi sembra una pallisssima- sembra piacergli di più. Dice che è tutta "pratica") e Scienze delle Finanze. Anche lui ha dovuto convivere con la grave malattia di uno dei due genitori


Io mi sono trovato davanti un ultimo anno della triennale da favola con tantissimo penale, diritto di polizia e criminologia.
Mi sono detto: "Quando mi ricapita?", ma se fossi passato subito alla magistrale adesso sarei già laureato in giurisprudenza.
Ci tengo a precisare che non ho rimpianti, ma ecco perché il passaggio è stato ed è a tutt'oggi traumatico. [SM=g2486726]
C'è un video su YouTube molto famoso che descrive perfettamente la situazione di noi giuristi partiti dalla vecchia triennale.
Eccolo qua... (quasi) tutto vero! [SM=g2486775]


Pratica in giurisprudenza? Purtroppo si comincia a fare pratica da tirocinanti in studi legali... durante l'università come ben sai è quasi tutta teoria. Raramente gli studenti vengono portati in tribunali o viene descritto loro come fare atti, anzi, direi quasi mai.
Confermo su scienza delle finanze: ho conosciuto compagni di corso rimandati fino a cinque volte, io me la sono cavata con un 20, ma non è stato semplice spiegare come si calcola l'Irpef, il teorema di Coase e così via.
Un abbraccio al tuo amico per i suoi studi e tutto il resto. [SM=g1450733]

SteveH, 22/03/2013 21:39:

Grande Dave, si vede che ci metti passione nello studio. O mi sbaglio, e solo un posti per i tuoi ammiratori? [SM=g27828]


[SM=x52092]

Io spero solo di dare un po' di speranza a chi è esattamente come me: un desperado. [SM=g27835]



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22/03/2013 23:57

commerciale è orribile [SM=g2490502]
Più che speranza chi vuole fare giurisprudenza dice "che culo che non devo fare il passaggio!" [SM=x52092]



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23/03/2013 13:36

Un mio ex collega di Latina (bravissimo ragazzo che si è laureato lavorando su e giù per l'Italia) diceva che teoricamente la magistrale incorpora anche la triennale, ma secondo me era più una frase sparata per amarezza, per via di avere puntato a una laurea piuttosto che a due.
Diciamo che essere bilaureato è una cosa molto positiva, ma a che prezzo ragazzi, a che prezzo. [SM=g2490502]
Ci tengo sempre a precisare che i tituli per me non sono importanti: sono stato chiamato solo un paio di volte "dottore" e mi sono quasi vergognato per l'interlocutore e me stesso, la seconda volta non avevo manco capito a chi si stesse riferendo. [SM=x52092]
Riguardo il nocciolo del discorso, io ho sempre detto che scegliersi l'università è come andare a pescare l'operatore telefonico giusto: chi ha avuto pessime esperienze, si è fermato o non è stato contento dei suoi studi intrapresi da più giovine semplicemente si è scelto "il servizio e la tariffa" sbagliati, non è solo una questione di facoltà, ma anche di ateneo.
Vi faccio qualche esempio veloce: in Cattolica (dove studia la mia ragazza) alcuni esami principali sono molto difficili (privato, civile, penale, commerciale e le procedure), i restanti e quelli secondari (come lavoro e regionale) sono pro forma e con voti altissimi, addirittura in aula, nonostante l'alta qualità delle lezioni (molto attuali: un docente era intimo di Ornaghi), si rideva e si scherzava.
Nella mia università la difficoltà è ben bilanciata su un po' tutti gli esami (diciamo media + +) tranne che in civile, procedura penale e scienza delle finanze; si tratta di un ateneo con molti scogli economici: ha preferito integrare molti crediti con esami della facoltà di economia piuttosto che quella di scienze della formazione-psicologia (criminologia, tutela dei minori, sociologia della devianza e così via). Conosco persone di giurisprudenza che si sono fatte praticamente il primo anno di scienze economiche: economia politica, monetaria, aziendale e scienza delle finanze. [SM=x49463]
Alcune materie sono delle vere e proprie cavolate in alcune università e scogli insormontabili in altre: a Verona (statale) mia sorella ha studiato economia politica in una settimana su una dispensa, io ci sono dovuto stare per 4 mesi, immerso nei libri, con tanto di segata iniziale. Quando le ho chiesto cos'è il vincolo di bilancio ha fatto una faccia non dissimile da quella di Jim Carey in "Scemo & più scemo" quando si rende conto che sta per essere sodomizzato da Grande Mulo.
Concludo dicendo che il tanto vituperato mondo delle private è estremamente affascinante: ci sono private per cui sono necessari seminari e pernottamenti, altre che li prevedono ma facoltativi e che fanno tutto in streaming, altre in cui non ti fanno andare avanti nello studio se non hai fatto moduli online, altre in cui hai la totale libertà con un piccolo eventuale aiuto di un tutor (è il mio caso, ma non lo contatto mai) e altre che personalmente sconsiglio, in cui devi essere battezzato e/o addirittura partecipare alle messe e in cui gli esami sono una sciocchezza, a volte anche a crocette.
Purtroppo bisogna dire la verità: in questo casino legislativo c'è chi se n'è approfittato pesantemente e ha creato dei dispensifici-laureifici, ma sono atenei facilmente riconoscibili e comunque con l'intervento di Profumo in futuro ci sarà un controllo a tappeto sulla qualità, pena la revoca dell'accreditamento.
Se vi ho fatto venire un po' di voglia contattatemi privatamente, altrimenti spero di avervi fatto passare qualche minuto informativo interessante. [SM=g27811]
Il mio studio personale di oggi prevede: i movimenti di liberazione nazionale (col caso Palestina), gli insorti, la Santa Sede, la responsabilità internazionale dello stato, le controverse internazionali e la loro risoluzione, a quanto pare ogni tanto si studia qualcosa di interessante... fra qualche giorno vado in ritiro otorino-spirituale a [URL=http://i49.tinypic.com/29gg5qr.jpg]Giovo... speriamo che mi giovi! [SM=x52092]



23/03/2013 15:34

tra le private sopravvalutate ci metterei Bocconi e Luiss. Ma lì sostanzialmente paghi un brand che ti consente di trovare lavoro più facilmente considerando agganci e prestigio dell'Università. Ovviamente inutile sottolineare che esce gente molto preparata anche dalla Bocconi e dalla Luiss ecc ecc
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23/03/2013 16:20

[IMG]http://i46.tinypic.com/fqgis.jpg[/IMG]

[IMG]http://i48.tinypic.com/2wpv242.jpg[/IMG]

[SM=g2486731]

Comunque, scherzi a parte, sulla Bocconi e sulla LUISS girano delle chiacchiere che possono essere vere o non vere, sicuramente sulla prima c'è un fondo di verità perché sono informazioni reperibili anche dal sito dell'ateneo...

- Alla Bocconi si studierebbe solo e unicamente su dispense di 100/200 facciate a materia.

- Alla LUISS ci sarebbero i cosiddetti "esami in comune", con dieci interrogati alla volta e "Se uno sa, passano tutti".

Non so quanto ci sia di vero in questo e non mi interessa nemmeno quantificarlo, confermo che sono pompatissime e che hanno degli ottimi uffici di "job & plaement" dovuti alle loro rette (credo fino a 10.000 €).
Sotto un gradino ci sono università come la LUMSA (7.500 €) e la LIUC (5.000 €).
Non considero la LUM che è in un ipermercato, le università pontificie e quelle "troppo religiose" (sono un credente convinto ma non conosco quelle realtà se non per un pessimo sentito dire).
Attualmente sono in un'università privata "telematica" che un anno fa ha fatto richiesta di diventare "tradizionale" ma che è stata bloccata dalla Corte dei Conti che ha sospeso per il momento il passaggio.
Se fosse avvenuto, l'Italia avrebbe avuto un'ulteriore privata, però da 15.000 studenti e 2.400 € di retta, probabilmente sarebbe stata troppo competitiva rispetto a tutte tranne che alla Cattolica che ha più di 20.000 studenti e una retta che dipende dal reddito.
Attualmente è l'unica "telematica" a cui è stato permesso di togliere la dicitura, il passaggio potrebbe avvenire nel 2014/15 dopo aver segato qualche corso inutile e assunto più docenti.
Che altro dire? Ho avuto qualche problema in passato, ma nel complesso mi ci sono sempre trovato bene. [SM=g27811]

P.S. La cosa "brutta" di giurisprudenza è che bisogna continuare a fare esami identici per anni e anni.
Filosofia del diritto? L'avevo fatta a Verona, ma mi è stata contata come teoria generale del diritto nel passaggio alla privata (triennale) e così nella magistrale l'ho dovuta rifare.
Storia del diritto medievale e moderno? Avevo fatto storia dei sistemi giuridici, ma nella magistrale c'era anche quella materia.
Diritto pubblico? Fatto in tutte le salse: diritto costituzionale, diritto regionale, istituzioni di diritto pubblico e diritto pubblico comparato.
Questa storia dei crediti è assurda perché dovrebbero essere connessi alla mola di studio e quindi ai programmi delle materie (gli argomenti da studiare, per capirci).
Io mi sono già sciroppato tutte e due le procedure (penale e civile, tralasciando quella amministrativa), ma, per via del fatto che erano da 12 CFU nella magistrale e le mie "triennali" erano da 6, devo fare per tutte e due le seconde parti... ma nella triennale le avevo fatte complete! [SM=g27816]
Insomma, l'impressione di essere finito in un periodo molto, molto sfigato è forte! [SM=x52092]



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24/03/2013 13:09

Anche lasciando perdere le private, le differenze tra analoghi Corsi di Laurea dei vari Atenei Statali possono essere abissali. Bisognerebbe uniformare la difficoltà e la qualità il più possibile.
E ci sono anche differenze direi non molto ammissibili anche tra materie uguali ma appartenenti a corsi diversi di una stesso Ateneo.



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24/03/2013 13:24

Uhm, quindi i nostri cari ministri tecnici bocconiani e il futuro ministro/sottosegretario all'economia (Fassina) hanno studiato sulle dispense?
Visti gli illustri laureati come Padoa Schioppa e Monti, pensavo fosse di livello superiore...



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24/03/2013 15:29

Secondo me la mania delle dispense è venuta fuori solo negli ultimi 10 anni, quando qualche drittone ha capito che i libri potevano essere riassunti in meno pagine e qualche altro drittone ci ha "fondato su" delle università. [SM=g2490502]
Credo che la Bocconi non basi proprio tutto-tutto-tutto sulle dispense, saranno perlopiù di completamento o di ripasso... i dispensifici dovrebbero essere altri.
Io ne ho contati almeno due sicuri: tutto perfettamente legale con tanto di esamucci che farebbero impallidire un ragazzo del primo anno delle superiori e che ovviamente in questa sede non nomino. [SM=g27832]
Concordo sulla differenza abissale fra corsi in diverse statali, ma esiste anche fra la stessa materia in diverse facoltà dello stesso ateneo... mi spiego: da noi il privato di economia è ridicolo (qualcosa sul possesso, la proprietà, le obbligazioni, il contratto, la nullità e l'annullabilità e la rescissione e la risoluzione, cioè niente), mentre la nostra economia politica ("nostra" di giurisprudenza) è semi-impossibile (c'è assolutamente tutto, ben 56 argomenti).
Sono d'accordo anche sul parere per cui tutte le università dovrebbero essere allineate come difficoltà, però il fatto che non lo siano ha i suoi lati positivi: permette di scegliere quella giusta in base alle proprie doti (e altri fattori); la nascita delle "telematiche" inoltre ha aiutato gli studenti lavoratori, con handicap e chi non ha private nella sua regione (io rientro in quest'ultima categoria, avevo paura di cambiare statale, il timore era di essere lasciato da solo senza alcun aiuto).
Tornando alla Bocconi, la sua forza sta nel contatto con le aziende e nell'ufficio di "job & placement", in Italia sono quasi tutti convinti che un laureato in economia alla Bocconi valga mille volta qualsiasi altro neo-dottore, ma secondo me è una tigre di carta, sono solo stati molto bravi a costruire un'ottima nomea, anche "educando" da questo punto di vista i loro studenti (c'è chi parla di "lavaggio del cervello"). [SM=g27829]
Diciamo che rimangono tanti dubbi sull'università stessa: Walker sostiene che tantissimi laureati siano degli emeriti ebeti, parere confermato da Condor, io dico che è la gente a essere scema ([SM=g2486685]) e che una buona riuscita professionale dipende dal tipo di lavoro, dalla persona e da tutta una serie di fattori fra cui quello "C". [SM=g27835]



24/03/2013 16:45

invece la classica voglia di non fare un cazzo tipica dei siculi ha quantomeno evitato questa deriva "dispensistica", almeno per quello che ho visto io: troppo sbattimento studiare un libro per poi riassumerlo, per poi studiarsi nuovamente il riassunto. Alla fin fine si fa meno fatica a studiare direttamente dal libro ;)


Davide, 24/03/2013 15:29:

da noi il privato di economia è ridicolo (qualcosa sul possesso, la proprietà, le obbligazioni, il contratto, la nullità e l'annullabilità e la rescissione e la risoluzione, cioè niente), mentre la nostra economia politica ("nostra" di giurisprudenza)



quando ho dato io privato, il programma prevedeva TUTTO il Torrente, a parte qualche capitolo su Impresa, Società e robetta simile. Ovviamente da studiare INSIEME al CC versione aggiornatisssima (col cazzo, ho studiato su quello vecchio di 3 anni che mi sono fatto prestare) con in più un testo da leggere per una infarinatura generale sul concetto di diritto (di Falzea mi pare. Come se non avessi già dato Diritto Pubblico prima!)
[Modificato da =Condor11= 24/03/2013 16:52]
24/03/2013 19:44

Intervallo

Ieri alla mia domanda circa l'età un ingegnere iraniano m'ha risposto Sono nel mezzo del cammin di nostra vita. Ho ripensato agli ingegneri italiani e m'è caduto un coglione.
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24/03/2013 20:10

Per Condor: è esattamente quello che intendevo. [SM=g2486788]
Io ho fatto diritto privato 1 e 2 a distanza di anni, quindi l'ho studiato sia sul Trabucchi (incomprensibile) sia sul Torrente ("illuminato" dal docente della Cattolica del primo post di questa discussione), con qualche argomento visto sul Bianca di mia sorella e sul manuale della Simone (non il compendio, mi riferisco al manuale vero e proprio).
Poi ovviamente c'è stato tutto civile in cui anch'io ho avuto a che fare col Luminoso del video di Hitler. [SM=x52092]
In realtà non sono un secchione: fra un esame e l'altro c'è stato un balzo temporale molto grosso (quello in cui ho fatto il praticantato per diventare giornalista più casini vari) e ho dovuto porre rimedio, perché studiando sul Trabucchi non avevo capito quasi una sega. [SM=g27828]
Nella mia università la comunità palermitana è seconda solo a quella laziale e sono i più simpatici in assoluto: quando vado a Roma parlo e fraternizzo quasi sempre e solo con loro. [SM=g27811]
Non so come mai, ma ci sono tantissimi studenti di Palermo, forse perché c'è stato più passaparola o forse perché hanno puntato molto su quella sede esterna, non saprei.

Per fire: l'università italiana è scandalosa... farraginosa, lenta e che tende a rallentare... e giurisprudenza dovrebbe essere completamente rifatta. Si parla di tornare al 3+2 con l'obbligo di scegliere nella magistrale l'avvocatura, il notariato o la magistratura, staremo a vedere.
Anche guardando gli esami economici fatti: economia politica, monetaria, scienza delle finanze, diritto tributario più diritto privato e costituzionale... in pratica con 10 esami potrei prendere una laurea triennale in scienze economiche.
Questo corso è un casino, molto spesso mi chiedo come mai non faccio un riconoscimento a un laureificio random e finisco in quattro e quattr'otto.
Probabilmente sputo sangue tutti i giorni per non rovinare tutto alla fine e mi rendo perfettamente conto che i casini inizieranno solo alla fine del percorso di studi. [SM=x49521]



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24/03/2013 20:17

P.S. Naturalmente quando scrivo (a dire il vero un po' superficialmente) sui problemi dell'università italiana non intendo dire che è TUTTA un disastro...
Bisogna trovare la propria dimensione anche in quel mondo.
Io faccio fatica, ma non mi lamento più di tanto.



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25/03/2013 12:44

A chiudere il cerchio volevo dire che non è il titolo (l'abito) che fa il professista (il monaco). Nel senso, una Facoltà più dura ti darà formalmente lo stesso titolo di una stessa Facoltà più accessibile, ma in pratica il vantaggio è enorme in termini di carriera. Prché sul campo poi dimostri il vero valore, oltre a renderti più capace ad affrontare le problematiche di lavoro.

Sul discorso dei bocconiani di solito sono piuttosto master magari nelle grandi facoltà economiche degi USA, a dare un valore aggiunto agli economisti più in voga (per questo Giannino avrebbe preferito piuttosto tagliarsi un coglione che dirsi smasterizzato). Si presume che abbiano i soldi per farli.



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25/03/2013 13:42

SteveH, 25/03/2013 12:44:

A chiudere il cerchio volevo dire che non è il titolo (l'abito) che fa il professista (il monaco).


[SM=x52092] [SM=g27811]

Azzeccatissimo. [SM=g27835]
Credo che tu abbia ragione anche sui master internazionali: infatti Brlp, che vede lontano, vuole puntare a un master economico al King's College (Cambridge) pur provenendo da giurisprudenza.
Io non ho più queste fisime particolari... mi basterebbe diventare un buon penalista... mentre concludo la LMG-01 mi sono iscritto a un corso di aggiornamento (anche per diplomati ma riconosciuto dal MIUR) in criminologia clinica (discuterò la tesina ad aprile o a giugno), poi... boh... si vedrà.
Per rimanere in tema, cito una pensiero di un personaggio di Naruto (manga/anime abbastanza famoso) che secondo me in ambito universitario e lavorativo è azzeccatissimo. [SM=g27811]

Ogni uomo vive condizionato dalle proprie conoscenze e dai propri giudizi a cui da il nome fallace di realtà. Ma le conoscenze e i giudizi sono cose ambigue. È possibile che la tua realtà sia un miraggio. Senza dubitarne, tutti vivono nelle proprie false convinzioni, non credi?



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04/03/2014 18:39

Davide, 22/03/2013 20:39:

Aggiornamento di fine quarto anno

Questo topic ha ben 2.600 e passa visite in aumento, significa che interessa, quindi ho pensato di fare un aggiornamento per spiegarvi come mi è andata.
Ci tenevo però a fare due premesse...

- Questo è un blog tutto sommato sulla mia personcina piccina picciò che però testimonia lo Slam Style e il mio passaggio da Slam 2000 alla vita di tutti i giorni: qualsiasi cosa che scrivo su me stesso non è per darmi botta ed essere ammirato (solo gli scemi mi ammirerebbero [SM=x52092]), vorrei che avesse una funziona sociale e cestistica. Come per dire... sì... sono cresciuto, ma in fondo sono sempre Dave "the Box" e il mio mondo è anche Basket Connection, perché no? [SM=g27811]

- Col fatto che è stata tolta la specialistica biennale (22/S) probabilmente per volontà dell'ordine degli avvocati che volevano una quinquennale "degna di medicina", sono dovuto passare dalla vecchia triennale classe 31 alla nuova quinquennale LMG-01 con non poche difficoltà. Ciò significa che il mio quarto anno è stato un anno anche di complementari ed esami "precedenti" (addirittura due del primo).

Ed ecco il report esame per esame...

Storia del diritto medievale e moderno (aprile 2012) - Mi sono immatricolato in gennaio, ma ho dovuto aspettare tre mesi a fare l'esame per una regola dell'ateneo. Ho usufruito del primo appello disponibile che però era orale e quindi a Roma, non l'avessi mai fatto! Il professore, un po' arrabbiato di suo e un po' indispettito dal mio accento veneto, mi ha continuato a interrompere e mi ha messo il bastone fra le ruote per tutto il tempo. Sapete già che sono un appassionato di storia e nei mesi precedenti avevo sbobinato tutte le lezioni e letto di tutto e di più, per questo non è sceso sotto il 25, ma è stata abbastanza dura. Sono stato preso anche un po' in giro per la mia provenienza con frecciate assortite, alla fine il docente, resosi conto di avere esagerato, ha minimizzato la diatriba che aveva creato e proseguito da solo. "Bene così" mi sono detto: "Tutti i segnali di difficoltà devono essere accettati, d'altronde questa e la magistrale e siamo in serie A".
Materia anche con tanto diritto canonico, ho imparato molto sui Papi e sulla storia della Chiesa, tutto il resto è stato poco più di un ripasso di storia dei sistemi giuridici affrontato nella triennale.

Filosofia del diritto (giugno 2012) - E' coinciso con quello che probabilmente è stato l'ultimo periodo "senza pensieri" della mia vita.
Come sono sceso dal treno dopo storia del diritto medievale e moderno mi sono diviso lo studio della materia.
In mezzo c'è stato un concerto a Nizza dei Coldplay (dicono uno dei migliori del secolo... e confermo!), mi ricordo che in treno ho studiato per quasi tutto il tempo. [SM=g27835]
Esame sociologico con lo studio di Schmitt, Freund e così via... davvero particolare. Se non fosse stato per una mia collega che ha riassunto perfettamente il libro con ragionamenti comprensibili non so se ci avrei messo così poco tempo.
Ricordo questo calduccio, l'inizio dell'estate a Milano, un bel tramezzinone con succo di albicocca pensando al futuro e un bel 28 con tanti saluti all'esperienza precedente che mi aveva un po' scontentato.

Economia monetaria (luglio 2012) - Altro esame orale nonché integrazione/complementare con lo stesso professore di economia politica del primo post.
Per adesso il mio "capolavoro tattico" maggiormente riuscito: non capendoci assolutamente niente (tanto per farvi un esempio veloce... [URL=http://i47.tinypic.com/2w750cm.jpg]ecco qua), ho preso le considerazioni finali del docente di ogni capitolo, le ho schiaffate "sul" compendio della Simone e "sul" materiale precedente di economia politica e ho praticamente scritto un quadernino ex novo comprensibile anche per il più demente (cioè io [SM=g2486731]). Se non mi fossi un po' incartato sull'ultima domanda sarei andato ben oltre il 24, ma devo dire che anche il farmi riconoscere dal professore prima dell'esame ha fatto la sua parte.
Le 6 ore di viaggio Verona-Roma e Roma-Verona le ho sentite tutte, compreso il calore insopportabile della capitale (ero talmente accaldato che di notte ho dormito con le sole mutande e il ventilatore puntato contro, peraltro stando bene il giorno seguente [SM=x49437]).
Tra l'altro l'esame ha coinciso con un fatto molto grave (non di salute) successo alla mia famiglia proprio quella mattina.
Immaginatevi con che stato d'animo mi sono sciroppato tutti quei chilometri... ma mai darsi per vinti, mai arrendersi!

Diritto civile (dicembre 2012 con un mancato appello a ottobre per il succitato problema familiare che si era acuito) - Livello da Eurolega/Champions League. Forse l'esame più difficile che ho fatto, anche più di diritto commerciale ai tempi della triennale.
Una bestia da 18 crediti composta da due esami in uno: uno sul contratto e uno sul mandato, con tanto di tomo di una collana (la parola "tomo" non è ironica [SM=g2490502]) trovato per miracolo in una polverosa biblioteca.
Inutile che vi racconti le mie notti insonni: primo e unico esame preparato anche a notte fonda (fino alle 4), alla faccia della comodità dell'università privata! [SM=x52092]
Battaglia dura e senza paura a Milano con picchi di -15 gradi e una riuscita miracolosa con un voto molto basso.
Questo esame è stato caratterizzato dalla, ahimè, fase avanzata della malattia di mio padre (che peraltro nessuno aveva notato): avrei davvero tanto, tanto, tanto voluto passare più tempo con lui, ma il massimo che mi sono permesso è stato un filmetto insieme.
Cinque giorni dopo era all'ospedale... abbiamo passato tantissimi momenti insieme, per carità, ma col senno del poi ti dici: "Se quello era l'ultimo momento insieme... è stato un peccato non usufruirne", non sapete cosa darei adesso per stare 10 minuti con lui e sentire le sue cazzate. [SM=g27835]

Scienza delle finanze e diritto del lavoro nella pubblica amministrazione (febbraio 2013) - Affrontati insieme a Milano, avrei dovuto fare il primo in precedenza, ma l'università ha turnato l'esame male... un casino che qui non sto a spiegare.
Studiati tutti e due fra ospedale e casa. E' stato uno sforzo incredibile che però mi ha proiettato verso l'ultimo anno (sono a un appello dalla tesi se va tutto bene).
L'ultima frase che mi ha detto mio padre è stata: "Uno alla volta, sai? Uno alla volta...".
Aveva capito che evidentemente stavo sclerando... a lui bastava che stessi bene. [SM=g27811]

OK ragazzi, direi che è tutto.
Prossime possibili accoppiate: internazionale-tributario, procedura civile 2-procedura amministrativa, procedura penale 2-fallimentare.
E poi finalmente, se il cielo vuole (dopo 22 esami di triennale, tesi e 12 di magistrale), è finita.
Lascio questa mia testimonianza anche per esortarvi, per l'ennesima volta, a non concludere gli studi se siete insoddisfatti di quelli precedenti o della vostra carriera.
L'università ha aperto le porte a tutti: studenti lavoratori compresi, non sempre è composta da baroni bastardi. [SM=g27828]
Coraggio-coraggio e dateci sotto! [SM=x49445]


Diritto internazionale (15 aprile 2013) - Periodo stranissimo caratterizzato dalla morte di mia nonna materna e da un viaggio improvvisato a Giovo e a Molveno che sicuramente mi ha lasciato qualcosa di strano. Quei momenti in cui ti senti trasportato dagli eventi e rimani "immobile" come se aspettassi qualcosa... e infatti stavo per essere zappato di brutto. È andata bene solo perché all'esame ho aggiunto qualche conoscenza di diritto costituzioale e dell'UE, diversamente adesso sarei ancora qui davanti ai libri. Probabilmente quest'esame ha risentito oltremodo di molti avvenimenti nefasti che erano successi alla mia famiglia nell'ultimo periodo, evidentemente c'è stato un crollo emotivo anche se non mi sono mai dato per vinto.

Diritto processuale amministrativo (21 giugno 2013) - Credo che a tutt'oggi sia stato l'esame migliore che ho fatto e non solo per il voto altissimo (me ne frego dei voti) ma anche per il tipo di preparazione. Con procedura amministrativa ho voluto cambiare marcia perché sentivo che il mio metodo era obsoleto e volevo evitare altre sorprese. Mi sono anche convinto che la materia mi sarebbe servita in futuro e così la riuscita è stata ottima. Un momento abbastanza divertente della mia vita, su e giù da treni con un corso a Roma in criminologia clinica ed esame il 25 (anche in quel caso voto molto alto seppur con sorprese a profusione). Il 16 luglio mi è stata assegnata la materia della tesi: diritto penale, tutto procedeva secondo i piani.

Diritto processuale civile 2 (7 ottobre 2013) - Esame difficilissimo anche se a metà (nella triennale avevo fatto procedura da 6 crediti e non da 12), probabilmente il più arduo dopo commerciale e civile tralasciando quelli economici. Mi sono giocato il tutto e per tutto in quanto da qui in poi se avessi sbagliato mi sarei trovato la discussione di laurea a dicembre 2014: un peso incredibile, ma ce la dovevo fare. Un ricordo su tutti...


Diritto processuale penale 2 (3 dicembre 2013) - Un altro "residuato" della triennale. Questo non "merita" alcun commento, già mi conoscete... penso che avrei potuto farlo a occhi chiusi e scrivendo col piede sinistro. Il 7 gennaio la relatrice mi ha approvato la tesi, tutto OK anche se potete immaginare lo sforzo di fare esami, scrivere una tesi, occuparsi della famiglia e di tutti i miei progetti web.

Diritto tributario (13 febbraio 2014) - Probabilmente la mia bestia nera: per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a superarlo o a farlo e ogni volta cambiava una tassa o un'imposta... da spararsi nelle palle. La volta buona è stata recentissima con un vero e proprio blitz a Milano perché 7 giorni dopo sarei dovuto andare a Roma per fallimentare. Su tributario poco o niente da dire: l'avrò ripetuto migliaia e migliaia di volte per circa un anno, ormai sono diventato bravo quasi quanto Tremonti. [SM=x52092]

Diritto fallimentare (20 febbraio 2014) - Esame descrittomi come "una cazzata", quando poi mi sono trovato davanti il concordato preventivo, l'affitto di azienda, l'iter fallimentare ecc... un "brivido commerciale" si è impossessato di me. Probabilmente l'esame più sofferto mai fatto a Roma con tutti preparatissimi (proprio perché si tratta dell'ultimo passo prima della laurea) e domande circostanziate, bestiale tenendo anche presente il viaggio e l'attesa. Fortunatamente ho incontrato un assistente buono e me la sono cavata con un voto mediamente alto.

Ecco, la situazione è questa: sono in attesa della discussione di laurea (giugno/luglio) e ho ufficialmente finito.
Rispetto agli anni accademici precedenti probabilmente questo è stato il più duro proprio perché c'era bisogno di "arrivare" e in tempi brevi.
Attualmente la mia vita è molto caotica e non so se riuscirò a garantire la mia presenza stabile qui.
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08/03/2014 00:22

Scusa la domanda ma ne è valsa veramente la pena?



[SM=x49409] BASKET CONNECTION, FIERI DI NON FARE SCHIFO [SM=g6025825]
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08/03/2014 12:55

Ciao cara. [SM=g27828]
Come ogni altra cosa di questa vita lo studio può "valere la pena" non solo per dove può portare ma per come viene preso.
Iulius fin dalle medie mi ha sempre "istruito" a un approccio critico delle materie e mia madre a uno costruttivo/di rispetto per la conoscenza (famiglia di professori), unendoli mi sono divertito parecchio, perché in un corso apparentemente palloso e notoriamente difficile sono riuscito a individuare le materie che si sposavano con le mie preferenze e con quello che "ero" e a studiarle bene (tra l'altro le mie due tesi sono state sperimentali e "scientifiche", non solo giuridiche), in più dopo gli esami ho aggiunto gite turistiche e culturali, in definitiva è stato bello anche se in certi frangenti per via di regole riguardo la tesi ho dovuto patire oltremodo.
Per chi magari può pensare "Certo che è stato bello, non hai lavorato!" dico che invece ho collaborato per alcune testate, ho avuto un sacco da fare e in tutti questi anni ho conosciuto molti lavoratori madri e padri di famiglia che studiavano dalle 9 di sera o nei weekend, è stato un onore fare esami con loro.
Naturalmente quando soffri ma poi vieni premiato ti "affezioni" a qualsiasi realtà, una specie di "sindrome di Stoccolma esamistica" ([SM=x52092]) per cui adesso vedo con un po' di malinconia l'andare a Milano o a Roma a farmi e a farmi fare il culo. [SM=g27835]
In definitiva sì, ne è valsa la pena, ma solo perché ho trasformato io un'esperienza nata male-malissimo in una riscoperta di me stesso, anzi, in una "rivisitazione". [SM=g2525253]

P.S. La tua domanda mi ha fatto venire in mente questa canzone dei Queen, non so perché. [SM=g2490502]




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09/03/2014 18:29

Ma come "ne è valsa la pena?" [SM=g2490502]
Questo diario universitario basta da solo a rispondere. La via è fatta di accrescimento e di voglia di andare avanti nonostante le difficoltà. Questo è un thread colmo di vita.



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12/03/2014 19:33

... quindi iscriviti Iuzzo o ti faccio stuprare da un omone non dissimile da Camata.



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